Mi sono appropriato del seguente commento anonimo all’articolo
“CODICE ETICO: esiste? E’ applicato? E per chi?” nella certezza di fare cosa
gradita ai frequentatori della Piazza, i quali sono chiamati ad esporre il
proprio pensiero in merito alla legge 11 gennaio 2018 n.8
“ Più o meno negli
stessi giorni in cui su "piazzadellascherma" si dibatte della
questione etica e al CONI è stata annunciata la ripresa della discussione del
testo sullo Statuto e sui Principi Informatori, Carlo Macri si dimette da
membro di Giunta Nazionale CONI, anche per avere superato il limite dei
mandati, stabilito dalla nuova legge 11 gennaio 2018.
Queste dimissioni
coinvolgono nella riflessione sulla questione etica non solo i membri degli
organi direttivi nazionali e territoriali del CONI, ma anche quelli delle
federazioni sportive nazionali.
All’articolo 2
(Modifica all'articolo 16 del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242), la
legge 11 gennaio 2018, n. 8 ha fissato, in modo chiaro e incontrovertibile, il
limite dei tre mandati per il presidente e i membri degli organi direttivi
nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali. All’articolo 6
(Disposizioni transitorie e finali), infine, viene consentito ai presidenti e
ai membri nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali che
sono in carica alla data di entrata in vigore della legge e che hanno già
raggiunto il limite di tre mandati, di svolgere, se eletti, un ulteriore
mandato.
In via transitoria,
quindi, il Legislatore consente un ulteriore mandato a coloro che non si
trovano al di sopra del limite dei tre mandati, mentre esclude coloro che hanno
superato questo valore o punto di riferimento, cioè coloro che sono giunti al
quarto, quinto, sesto o ulteriore mandato?
Le recenti
dimissioni del membro di Giunta Nazionale CONI Carlo Macri forniscono un primo
caso pratico alla teoria dell’argomentazione giuridica, che si preoccupa della
questione del perché nell’interpretazione della legge si sia realizzata una
determinata attribuzione di significato e non eventualmente un’altra.
Palazzo H (CONI)
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Non si può escludere che prossimamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri dia l’interpretazione «burocratica». Questa è l’interpretazione che gli organi della Pubblica Amministrazione danno alle leggi attraverso l’emanazione di circolari ministeriali, le quali hanno valore vincolante per i presidenti e i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali.
Da château d'If mi farebbe pertanto piacere leggere giudizi dei frequentatori di "piazzadellascherma".
Coordinate 43°16′47.5″N 5°19′30.5″”
Ezio RINALDI
Una risposta è stata data da Repubblica del 01 agosto 2018 "Ritardi e scadenze il pasticcio che pesa sul destino del Coni" a firma Fulvio Bianchi.
RispondiEliminaMezzo governo dello sport è a rischio decadenza: quando a settembre il Coni si riunirà, conoscerà le disposizioni del sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti. Ecco cosa è successo: la legge sui mandati nello sport (massimo tre con una ulteriore finestra per chi aveva raggiunto il limite), varata dal governo Gentiloni, prevedeva che per la sua entrata in vigore non potevano passare più di 120 giorni. Il Coni non ha adeguato in tempo il suo statuto: avrebbe dovuto farlo entro il 10 luglio. Il governo quindi nei 15 giorni successivi può dichiarare la decadenza di chi ha già fatto tre mandati in seno al Coni.
Dalla presidenza del Consiglio, ufficio Sport, è stato chiesto al Coni l'elenco dei dirigenti eletti Coni, dei presidenti e membri federali e quante volte sono stati eletti.
Ci vorrà un po' di tempo per prepararlo perché pare si tratti di circa 200 persone con oltre tre mandati.
Macri ha evitato il rischio a questo punto che potesse essere dichiarato decaduto insieme ad altri membri della Giunta del Coni, il cui componente presidente è Giovanni Malagò. In molti hanno già raggiunto, o superato, infatti quota tre mandati: fra questi Franco Chimenti, vicepresidente, il citato Carlo Magri (ex numero 1 del volley) e il salernitano Talento. Se Giorgetti firmasse un decreto di decadenza, il Coni dovrebbe indire nuove elezioni per integrare i membri che non possono più fare parte del governo dello sport. Un bel problema, insomma.
Poi ci sono i presidenti e i membri federali con più di tre mandati che non potrebbero essere eletti in quanto fuori dalla previsione transitoria del cd "raggiunto limite".
La speranza, da parte del Coni e di questi plurimandatari, che il governo possa trovare una via di uscita.
Ma i 5 Stelle non ci stanno e sono sul piede di guerra e forse stanno per vincere la battaglia contro l'elezione del plurimandatario Abete in Figc. Ma se salta Abete, tanti altri rischierebbero di andare a casa...
Chissà a chi sarà dato prossimamente il compito di studiare, stendere, formulare e redigere i prossimi "refusi non sostanziali" per annullare la LEGGE che impone il limite dei mandati?
RispondiEliminaOrmai, non c'è più limite all'imbarazzo.
RispondiEliminaCi dica il Presidente cosa vuole fare senza giri di parole, per carità.
Stia pur certo che verremo tutti in Viale Tiziano a darle una mano, per garantirle di restare a vita sul suo trono, assicurandole tutto il supporto possibile.
Presidente, che fa, resta o no? È semplice la risposta, non inventi altri colpi di teatro.
Al suo insediamento abbiamo mostrato pazienza, garantito leale e costruttiva collaborazione, ma quelli che sembravano solo inesperienza e smarrimento politico si stanno rivelando un calcolo premeditato.
È questa la sua idea di trasparenza? In cosa sarebbe migliore dei predecessori che tanto, nel passato, ha criticato?
Non so se lei sia un credente, ma mi piace rammentare che dice il Vangelo: "Sia il vostro parlare sì, sì, no, no; il di più viene dal Maligno".
Credo che sia giunto il momento di una iniziativa forte ed univoca da parte della comunità tutta!
Ezio, ma sei proprio certo che la foto ritrae Carlo Macrì?
RispondiEliminaA me pare Elia De Nicola, senza baffi.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Ma lo hanno liberato da Londra?
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