Uno di questi anonimi si definisce tale solo di facciata, poiché - a suo dire - sarebbe un mio amico, quello di tante battaglie, quello di sempre e che aspira a tornare a consumare un caffè con il sottoscritto. Non credo di avere amici di questo genere, non fosse altro perché i miei amici hanno l’abitudine di guardarmi negli occhi, soprattutto quando devono rimproverami di qualcosa. Questo “signore” (si fa per dire) afferma che tutti hanno capito la motivazione che avrebbe indotto Orsini a richiedere la rimozione dell’articolo, tranne il sottoscritto. Bene, se lo hanno capito non vedo la necessità di ribadirlo, quindi, se costui o costoro vogliono, possono farlo loro attraverso il blog, sempre che siano tanto audaci da firmarsi. Non vedo come io ne possa uscire male: mi è stata chiesta la rimozione dell’articolo e, al pari di tutti coloro che, nel passato, hanno fatto la stessa richiesta, ho aderito senza se e senza ma e, soprattutto, senza chiedere nulla. Inoltre, Orsini la faccia ce l’ha sempre messa, subendone le conseguenze in termini disciplinari, e la sua credibilità non è mai stata minimamente scalfita, neppure in tale circostanza.
Se nessuno mi crede non è un problema, semmai il contrario, io le fate (favole?) le lascio a chi di fesserie ne ha dette tante. Ricordo un film in cui Peppino DE FILIPPO interpretava il ruolo di Re Francischiello, sovrano del regno borbonico, il quale, per farsi applaudire dal popolo al proprio passaggio, faceva sguinzagliare i suoi servi affinché distribuissero un pacco di pasta al popolo plebeo: è chiara la metafora?
La PIAZZA ha dato ospitalità a chiunque l’abbia chiesta e non è connivente con nessuno: ognuno è libero di esprimersi e di dire ciò che vuole, sempre però che si mantenga all’interno del diritto di opinione e di pensiero e purché abbia la compiacenza ed il buon gusto di firmarsi. Non sono mai state profferite affermazioni offensive verso l’intelligenza di alcuno e trovo quanto mai strano che qualcuno possa sostenere di essere stato offeso. In tal senso mi piacerebbe appunto conoscere i destinatari di tali (del tutto presunte) invettive: giammai sono state rivolte insolenze e/o ingiurie ma solo e soltanto critiche che, seppur aspre, mai hanno travalicato il limite della decenza e del decoro.
In un commento, a firma di Gaspare FARDELLA, gli anonimi sono stati definiti “squallidi”. Capisco l’insofferenza a tale definizione, ma come giudichereste un soggetto che scrive avendo paura della sua stessa ombra? Che con il suo anonimato offende, questo si, e manca di rispetto a chi la faccia ce la mette sempre? Non credo che qualcuno li possa definire CORAGGIOSI.
Dirò di più, ho pregato gli anonimi di palesarsi esclusivamente con il sottoscritto, garantendo loro la massima riservatezza: tuttavia, il mio invito non è stato accolto; ora, secondo voi, non è questa una offesa?
Sempre per gli anonimi, finché restano tali, il sottoscritto non è tenuto ad alcun riguardo nei loro confronti, e conseguentemente è libero di far leggere il contenuto dei loro post a chiunque, in particolar modo al comitato di redazione ed agli avvocati.
Capita a tutti di dire cose senza senso, magari in un momento particolare della giornata o di fronte a situazioni inaspettate ed ingestibili, ed è sicuramente capitato anche a me, ma ho riconosciuto l’errore, sempre a testa alta.
Non devo, né voglio assumere la difesa dell’amico Gaspare, dato che egli è capacissimo di farlo da solo; però quando l'avvocato siciliano si rivolge agli anonimi in modo forte lo fa per rimarcare l'assoluta insipienza ed ignavia degli stessi ed ha tutto il mio sostegno. Peraltro, trattandosi appunto di anonimi, egli, a mio avviso, può utilizzare tutti i termini che ritiene adeguati alla fattispecie.
Il Blog appartiene a tutti coloro che hanno voglia di manifestare il proprio pensiero pubblicamente e questi hanno diritto di conoscere ciò che succede dietro le quinte, certamente non gli anonimi. Se qualcuno ritiene offensivo il linguaggio dell’avvocato gli faccia causa per diffamazione, oltraggio e quant’altro.
Concludo anticipando a tutti che sulla PIAZZA ci occuperemo ancora di Giustizia, Gruppo schermistico arbitrale, attività agonistica, regolamenti e codici etici; a tal ultimo riguardo, qualcuno mi potrebbe cortesemente dire quanto costa il Presidente Onorario, vista la sua costante, continua e assidua presenza ai campionati italiani assoluti?Penso di non fare torto a nessuno dicendo che proprio egli, al fine di ottimizzare le risorse finanziarie, impose la calendarizzazione delle presenze sui luoghi di gara dei componenti il Consiglio direttivo.
Per caso, lo ha dimenticato o il marchese del grillo fa ancora scuola?
Ezio RINALDI