Da qualche tempo, ho preso in esame alcuni cambiamenti per modificare la scherma (sciabola e fioretto) attuale con lo scopo di renderla più comprensibile e appetibile al grosso pubblico, di solito incapace (non sempre per colpa sua) di apprezzarne le tecniche, le azioni, lo spettacolo. L’obbiettivo è quello di eliminare una delle cause principali della difficile lettura da parte del pubblico, ridurre, fino ad eliminarlo, l’handicap più grave: il fattore uomo, cioè l’arbitraggio, che spesso appare inintellegibile, illogico, incomprensibile, quasi misterioso, se non del tutto oscuro.
Per realizzare uno sport corretto, pulito, in cui vince chi merita,
bisogna assolutamente eliminare qualunque discrezionalità della classe
arbitrale, cancellando la convenzione. I numerosi tentativi, fatti da
tantissimi maestri, hanno dimostrato che qualunque dialogo volto a modificare
questo atteggiamento arbitrale attraverso un dialogo costruttivo, basato sulla
buona volontà e la buona fede, è risultato ipocrita e non ha portato ad alcun
cambiamento. Bisogna prenderne atto e metterci una pietra sopra. Ma andiamo per
ordine. La novità principale, a mio avviso, può essere una sola: l’inserimento,
tra le armi, della sciabola da terreno (o da duello). Questa novità si può
applicare in tre modi diversi:
1) inserirla come 4^ arma;
2) sostituirla alla sciabola attuale;
3) lasciare, come armi olimpiche, solo la spada e la sciabola da
terreno, dando spazio al fioretto e alla sciabola convenzionali come
propedeutiche alle prime due, limitandone la pratica nel G.P.G., fino alla
categoria Giovanissimi/e.
Al di là di questo compito di formazione, anche il fioretto, così
com’è adesso, va eliminato! La sciabola, eliminata la convenzione e adottando
il tempo della spada, può rimanere esattamente com’è adesso, con la variante
che chi tocca per primo fa punto (si potrebbe annullare il colpo doppio). Così
facendo, qualunque pubblico sarebbe in grado di capire quanto avviene in
pedana, senza essere costretto a seguire le difficili e, il più delle volte,
astruse ricostruzioni arbitrali. Gli assalti acquisterebbero in spettacolarità
e gli atleti (tutti i praticanti) non sarebbero mortificati dagli arbitraggi
(causa non ultima di abbandoni precoci) e si restituirebbe credibilità a tutta
la scherma. Consolidando il fatto che le armi “vere” rimarrebbero due, come ho
anticipato, si potrebbe studiare uno spazio in cui collocare il fioretto,
che non può più essere quello inventato di volta in volta da un mondo arbitrale
al quale (com’ è emerso con grande evidenza durante il recente “incontro” su
Zoom) i maestri sono costretti (mi è sembrato consapevolmente) a sottomettersi.
Tutti, alla fine, concordavano sul fatto che l’unico suggerimento da dare ai
propri schermitori è quello di adattarsi di volta in volta al modo di arbitrare
di quel particolare arbitro. Trovo inconcepibile, umiliante che la classe
magistrale debba adattarsi a tale scelta che, comunque, rimane priva di effetti
positivi poiché la “discrezionalità” degli arbitri rappresenta un veleno
micidiale che non ha alcun antidoto valido.
Gianni SPERLINGA
Concordo
RispondiEliminaBuongiorno a tutti, la sciabola da terreno è una specialità molto interessante che, anche a mio avviso, aumenterebbe decisamente il divertimento dei partecipanti e il loro stesso numero, tant'è che la 4^ arma non sarebbe proprio una novità. All'inizio della vita della Federazione stessa le armi erano 4: 2 da sala e 2 da terreno, una di queste poi andata scomparsa per lasciare spazio alla sola spada da terreno (quella odierna). La disciplina della sciabola da terreno è stata poi ripresa in questi ultimi anni, soprattutto in scherma storica, dove è stata anche sperimentata con l'equipaggiamento elettrico dell'olimpica, l'eliminazione della convenzione e l'utilizzo dei tempi di spada dell'apparecchio; c'è anche tutto un regolamento dedicato dall'AAI (Accademia d'Armi Internazionale). Io stesso avevo organizzato un paio di eventi con questa specialità e mi stavo organizzando per farne uno più in grande, ma causa covid e tutto quello che ne è seguito è rimasto tutto fermo e rimandato a momenti migliori...vedendo però che la cosa potrebbe trovare ancora interesse, cercherò di riproporlo appena possibile!
RispondiEliminaAlessandro Tosoni
Sono da tempo molto favorevole al ritorno, dopo lunghissima assenza, della sciabola da terreno. Mi piacerebbe che si sperimentassero tutte le possibilità: bersagli, tempo del doppio o sua totale eliminazione per via elettronica, segnalazione senza fili e quindi possibilità di pedana circolare, e quant’altro. Penso, come molti altri, che il successo della spada – il numero ben più alto di praticanti - sia dovuto all’assenza di convenzione e di regole troppo interpretabili, come purtroppo avviene oggi nel fioretto e nella sciabola olimpiche. Credo che la sciabola da terreno potrebbe portare linfa nuova al mondo della scherma, con beneficio di tutti.
RispondiEliminaGiancarlo Toràn