15 luglio 2021

AMIS: convocazioni e ranking - Il Presidente Patti risponde

Leonardo PATTI
"Caro Luca,
Mi permetto di fare qui di seguito alcune osservazioni riguardo al tuo post.
RANKING
L’architettura del ranking è hstata definita sulla base di 7 gare in Italia e una all’estero e concorrono i quattro migliori risultati. I Campionati Italiani sono la gara più importante fra quelle in Italia e hanno quindi un coefficiente tecnico (KT) superiore. La definizione del coefficiente tecnico è stata fatta a valle della valutazione di numerose simulazioni e si è ritenuto che 1,2 fosse il valore più equilibrato. Per quanto riguarda invece il “valore” della gara, che tu citi, esiste un parametro obiettivo, che si aggiunge agli altri, il coefficiente qualitativo KQ, che dipende da quanti atleti fra i primi N del ranking (funzione del numero totale di atleti presenti nel ranking) sono presenti alla gara in oggetto, e questo si applica a tutte le gare.
Riteniamo che sia corretto, per valutare la forza di un atleta, tenere maggior conto del suo risultato nella gara più importante dell’anno in quanto è un indice delle sue capacità di gestione dello stress, molto importante quando ci si trova a tirare in ambito internazionale in gare ancora più importanti. Inoltre riteniamo che i risultati di punta debbano aver più peso rispetto alla costanza di risultati di livello inferiore.
Per esempio due quinti posti non dovrebbero dare più punti di un primo posto oppure due noni posti non dovrebbero dare più punti di un podio.
In condizioni anomale come quelle causate dalla pandemia, abbiamo dovuto prendere in considerazione le seguenti problematiche:
·   Difficoltà a poter fare allenamenti regolari per tutti (non tutte le società sono potute restare aperte senza interruzioni)
·     Legittimo timore di contagiarsi nelle gare o nelle trasferte
·     Positività (anche falsa) al Covid che impedisce di partecipare a una o più gare
·     Crisi economica causata dalla pandemia per cui non tutte le famiglie possono permettersi tre trasferte in un mese
·     Gli atleti master in maggioranza rientrano nelle categorie più a rischio d’infezione
Naturalmente tutto questo è stato valutato a priori, in una situazione in cui fare previsioni affidabili non era possibile, in quanto non è corretto definire i regolamenti dopo la disputa delle gare. Abbiamo ottenuto un aiuto dal sondaggio che abbiamo fatto fra i Soci e che ci ha permesso di stimare in maniera approssimativa i numeri di partecipazione. Alla fine i numeri sono risultati ridotti di circa il 36% rispetto a una stagione normale, in linea con quanto si è verificato per tutte le altre categorie FIS.
In ogni caso, con un massimo di 3 gare e le problematiche di cui sopra, il grado di affidabilità di qualunque tipo di ranking ha dei limiti significativi e questo vale anche per le altre categorie, dal GPG agli assoluti. Per questa ragione abbiamo deciso di ampliare la possibilità di scelta dei referenti d’arma per le convocazioni ai Campionati Mondiali, mentre per quanto riguarda i Campionati Europei del 2022 ci auguriamo che la situazione torni normale e quindi il ranking si possa basare su sette prove come al solito. La maggiore discrezionalità delle loro scelte serve per gestire casi particolari che sono presenti in qualunque tipo di ranking e soprattutto in presenza di così poche gare, per di più condizionate pesantemente da eventi esterni, ma la loro base di partenza per le scelte è e sarà sempre il ranking, come già avvenuto in passato. Piuttosto mi rammarico per l’ingeneroso processo alle intenzioni nei loro confronti.
Le disposizioni sono pubblicate sul sito da più di due mesi e quindi c’era tutto il tempo necessario per fare osservazioni prima della conclusione della stagione ed è ovvio che ora, dopo la disputa delle gare, non è opportuno modificare le regole.
E’ altrettanto ovvio che, a poco a poco, col ritorno alla normalità, anche il ranking sarà calcolato come in passato (quattro prove su otto).
Tu sostieni che il punteggio maggiorato dei Campionati Italiani facilita l’accesso a Mondiali o Europei agli atleti che “sono rimasti a casa a guardare gli altri”; proviamo a valutare i dati: solo 6 (su 54) fra quelli che hanno partecipato ai Campionati Italiani e a nessuna delle due prove di circuito sono riusciti a entrare fra i primi due del ranking (Cargnoni in SPF1, Borowa in SPF2, Camerin in SCF3, Richiardi in FM1, De Santis in FM3 e Lispi in SCM0).
Esaminiamo caso per caso, per valutare se si può parlare di ranking “falsato” da questa situazione:
Cargnoni l’anno scorso era n. 1 del ranking con una vittoria, un secondo e due terzi posti in quattro gare; nel 2018-19, ultima stagione completa, era al numero quattro, ma con solo tre gare, peraltro tutte vinte. Quindi mi sembra che la sua prima posizione attuale non sia scandalosa.
Borowa ha vinto le due gare alle quali ha partecipato l’anno scorso, nel 2018-19 ne ha vinto 3 su 4 oltre a essere salita sempre sul podio nelle ultime tre edizioni dei mondiali e negli europei di Cognac. Non mi sembra che ci possano essere dubbi neanche in questo caso.
Camerin era al numero 3 del ranking la scorsa stagione con un secondo e un terzo posto e numero due nel 2018-19 con un argento agli europei di Cognac. Anche qui, secondo me, niente di scandaloso se adesso è prima.
Richiardi era al numero tre l’anno scorso (Persichetti era numero 1, ma quest’anno non ha partecipato) con due secondi e due terzi posti e numero 3 anche nel 2018-19 (dietro a Persichetti e Macchi, anche lui quest’anno assente). Ancora niente di scandaloso, secondo me.
De Santis era al numero 1 l’anno scorso, con due vittorie e un secondo posto nella categoria inferiore (cat. 2, adesso è nella 3). Niente da dire secondo me.
Lispi l’anno scorso era numero 1 con tre vittorie e due secondi posti in cinque gare disputata. Oserei dire che il suo primo posto di quest’anno non mi sembra rubato.
Piuttosto vedo il problema contrario a quello che segnali tu, ma questo problema è presente comunque e solamente accentuato dal fatto che si sono disputate solo tre prove; prendo come esempio Martina Ganassin, che non ha partecipato a gare la scorsa stagione e neanche alle prime 2 di quest’anno. Nel 2018-19 era numero cinque in categoria inferiore, ma con sole tre gare disputate (una vittoria e due secondi posti). Ha vinto a Bressanone subendo in totale 8 stoccate in tre assalti di diretta (vittoria più difficile: 10-4) e 3 stoccate nei 4 assalti di girone. E’ numero 7 del ranking, in quanto il punteggio ottenuto a Bressanone va diviso per due, ma penso di poter dire che in realtà si meriti il numero 1. Stesso discorso per la sciabola, dove non ha dimostrato la stessa superiorità, ma sicuramente vale di più del sesto posto nel ranking attuale.
ELEZIONI
Per poter assicurare la massima partecipazione le nostre elezioni possono essere svolte solamente in occasione di una gara, e quindi una soluzione come quella della FIS è impensabile, anche a causa dei costi necessari per organizzarle in sicurezza in condizioni di pandemia. Avevamo in previsione di farle durante i Campionati Italiani di Cagliari 2020 ma non è stato possibile per la sospensione delle gare causata dalla pandemia.
Abbiamo fatto il punto della situazione ad aprile 2021 quando più solide erano le speranze di poter disputare almeno una gara ma a quel punto il numero di associati all’AMIS era limitato a 20 persone. Non ci sembrava eticamente corretto convocare le elezioni in presenza di un numero così limitato di soci e abbiamo quindi ritenuto di privilegiare la rappresentatività democratica rispetto all’aspetto formale rinviando le elezioni alla prima gara utile della stagione 2021-22, sperando che la prossima possa essere una stagione normale.
Di tutto questo abbiamo parlato nel corso dell’assemblea ordinaria annuale che si è tenuta a Bressanone e che è il luogo opportuno per discutere tutti gli aspetti della vita associativa; mi spiace non averti visto e ricordo anche che, se non si può partecipare, è possibile delegare un altro Socio.
Mi auguro quindi in futuro di potermi confrontare con te in presenza alla prossima occasione. Come sicuramente hai potuto notare, sono comunque sempre presente a tutte le gare, anche se non impegnato in pedana e disponibile ad ascoltare tutti.
SILENZIO DA PARTE DEL CD
Nei mesi di pandemia abbiamo tenuto regolarmente riunioni di Consiglio e abbiamo pubblicato sul sito i relativi verbali. Inoltre per un paio di volte sono intervenuto personalmente su Federscherma TV, una volta nell’incontro di presentazione della stagione alle società e una per un’intervista con Luca Magni sui Master.
Forse è troppo poco, però perché non chiederlo al momento giusto? Io sono abituato, nel caso in cui ho bisogno di informazioni e non le ricevo da chi di dovere, a prendere l’iniziativa e ad andarle a chiedere, in quanto aspettare senza fare niente e criticare dopo può servire a trovare un colpevole, ma non risolve i problemi. Le mie informazioni di contatto sono presenti sul sito AMIS e sono solito rispondere sempre a tutti coloro che si rivolgono a me.
Un caro saluto,
Leonardo"
Il Presidente dell'AMIS, Leonardo PATTI, ha dato il consenso alla pubblicazione della lettera di risposta all'articolo a firma di Luca GIOVANGIACOMO. Non entro nel merito del tema trattato, ma mi preme ringraziare il Presidente PATTI per la sensibilità e l'attenzione verso i propri associati e, in questo caso, verso i lettori della PIAZZA.
Ezio RINALDI

2 commenti:

  1. Attenzione! Per un errore tecnico questo commento va letto prima dell’altro.

    La motivazione è apparente quando pur in presenza di un testo della motivazione in senso materiale lo stesso non contenga una effettiva esposizione delle ragioni alla base della decisione e, in definitiva, le argomentazioni sviluppate non consentano di ricostruire il percorso logico-giuridico alla base del decisum.
    Mi riferisco esclusivamente alla questione assemblea elettiva, essendo d’accordo, per il resto, con il mio amico Presidente sul punteggio più pesante per i campionati italiani (dove in questo caso la motivazione è stata sostanziale e convincente).
    Leonardo ha scritto:

    “..Non ci sembrava eticamente corretto convocare le elezioni in presenza di un numero così limitato di soci e abbiamo quindi ritenuto di privilegiare la rappresentatività democratica rispetto all’aspetto formale rinviando le elezioni alla prima gara utile della stagione 2021-22, sperando che la prossima possa essere una stagione normale.
    Di tutto questo abbiamo parlato nel corso dell’assemblea ordinaria annuale che si è tenuta a Bressanone e che è il luogo opportuno per discutere tutti gli aspetti della vita associativa; mi spiace non averti visto e ricordo anche che, se non si può partecipare, è possibile delegare un altro Socio”.

    Preciso che quando si era ancora in tempo per convocare l’assemblea elettiva, prima di Bressanone, i soci erano un centinaio, quindi in numero sufficiente per potersi dire rispettato il principio democratico e rappresentativo.
    Averne parlato in Assemblea a Bressanone è stato del tutto inutile, semplicemente la notifica di una decisione del consiglio direttivo senza possibilità per l’Assemblea di prendere risoluzioni diverse, quindi un simulacro.
    Se anche Luca fosse stato presente e avesse trascinato l’Assemblea a decidere di votare immediatamente I nuovi organi, non si sarebbe potuto fare.
    Quindi sotto questo profilo l’Assemblea è stata ridotta al ruolo di mero spettatore passivo e la presenza o meno di Luca del tutto in ininfluente.
    E poi se parliamo di democrazia e di rappresentatività, cosa è meglio andare a votare con 100 soci, o questa abnorme prorogatio?
    Come diceva Arbore, meditate gente, meditate!

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  2. In definitiva, emerge una contraddizione: l’Assemblea, secondo l’assunto del Presidente, e’ rappresentativa per certe cose (votare il bilancio, discutere dell’opportunità di questo e di quello ecc.), mentre non lo è per altre (votare il rinnovo dei suoi rappresentanti).
    E la presupposta idoneità a votare questo ma non quello e’ decisa dal consiglio direttivo, che non è più organo esecutivo dei voleri dell’Assemblea sovrana, ma si trasforma in una specie di amministratore di sostegno che decide e notifica all’Assemblea le sue decisioni.
    Una specie di pater familias che insindacabilmente è per “ il loro bene” detta ai propri figli le regole e di ciò che si fa e di ciò che non si fa.
    Non mi pare esattamente in linea con le previsioni normative e statutarie, e anche sotto il profilo strettamente logico fa acqua.

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