ZANOTTI Nicola |
La nomina del nuovo CT della sciabola Nicola
Zanotti non può che essere vista positivamente per il settore sciabola. Nicola,
infatti, vanta un passato ed un presente schermistico a tutto tondo. Cresciuto
al Circolo Scherma Fides sotto le sapienti mani di Rolando Rigoli e del maestro
Viktor Sidiak, Nicola ha avuto una carriera agonistica di tutto rispetto
entrando a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e partecipando a varie
stagioni di Coppa del Mondo e mondiali.
La sua carriera poi ha avuto una parentesi arbitrale che lo ha visto emergere
anche in quel settore per poi propendere per l’insegnamento diventando Maestro.
All’attivo vanta l’aver allenato Aldo Montano per un certo periodo di tempo,
Ilaria Bianco ed Irene Vecchi insieme anche alla Baldini, aver portato Bahavani
Dehvi quale prima atleta indiana ad una olimpiade ed essere attualmente
l’allenatore di Pietro Torre che rappresenta un po’ il futuro della sciabola
maschile in Italia. Insomma con un curriculum del genere potremmo dire che la
scelta di nominarlo CT fosse quasi obbligata se si aggiunge anche il suo
carattere calmo e riservato ma sempre con quelle punte di sana ironia livornese
che nell’ambiente della sciabola non guastano.
Ci sono però delle riserve che dobbiamo
evidenziare nei confronti del Consiglio federale e non certo nei confronti di
Nicola. Zanotti è l’ennesimo CT in servizio presso la Polizia di Stato, diventa
così il quarto CT a doppia busta paga insieme a Ciari, Vanni e Martinelli.
Possibile che la nostra Federazione, non paga dell’esperienza pregressa, si
debba per forza avvalere di Maestri che già hanno uno stipendio statale che noi
stessi contribuiamo a pagare con le nostre tasse? Tutti e 4 i CT che ho appena
citato oltre a essere in servizio presso la Polizia sono anche maestri in
altrettante società di scherma. Premesso che tutto questo viene svolto in forma
lecita e consentita a mio avviso si potrebbe evitare di spendere ulteriori
soldi del contribuente/tesserato per far piovere sul bagnato. Davvero non ci
sarebbero stati altri CT/Maestri in grado di poter gestire il settore della sciabola
e/o quello paralimpico?
So che la scelta del nuovo CT ha visto al rush
finale concorrere insieme a Zanotti il Maestro Dentico della Virtus Bologna.
Anche lui vanta un passato a tutto tondo, brillante arbitro che ha culminato la
carriera arbitrando ad una Olimpiade è stato l’anima della sciabola presso il
Club Scherma Roma ed ora porta avanti egregiamente un progetto presso la sala
scherma di Bologna dove si allenano Samele e Neri (presente e futuro della
sciabola maschile). Oppure mi viene in mente anche un certo Leonardo Caserta,
fratello e maestro di Luca Curatoli. Insomma ci potevano essere almeno un paio
di alternative per evitare di andare a rimpinguare le tasche di chi ha già
dalla sua uno stipendio statale. Alle volte il CF potrebbe e dovrebbe guardare
più avanti, avere vedute più larghe e premiare anche quei maestri che, se il
curriculum li sostiene, fanno sacrifici per sbarcare il lunario.
Altro punto dolente che sottolineo è la
toscanizzazione che sta subendo la FIS. Non me ne voglia AZZI ma avere 4 CT su
6 toscani quanto meno è una coincidenza non di poco conto. La Federazione deve
vedere al di là del proprio naso e cercare, quanto più possibile, di
rappresentare tutte le realtà del nostro mondo.
Oltre i nomi già fatti ve ne sarebbero altri che possono vantare di aver
formato atleti importanti o che abbiano esperienze e capacità tali da poter
assumere l’incarico di CT e avrebbero potuto essere esaminati, però non sono stati presi neanche in considerazione.
Concludendo, la “toscanizzazione” di una bella fetta del settore
tecnico pone in evidenza una certa continuità con il passato, infatti con il
succedersi della presidenza sembra essere del tutto normale (per gli altri)
avvicendare anche le regioni da tenere in particolare considerazione (a seconda
dell’appartenenza del Presidente). E secondo questa logica è del tutto
manifesta la carenza di valide alternative, tecniche e gestionali, nel resto d’Italia.
Ezio RINALDI
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