17 febbraio 2022

PIOVE SUL BAGNATO

ZANOTTI Nicola
Sono trascorsi un po’ di giorni dalla nomina del nuovo CT della sciabola azzurra e voglio esprimere su tale nomina il mio pensiero.

La nomina del nuovo CT della sciabola Nicola Zanotti non può che essere vista positivamente per il settore sciabola. Nicola, infatti, vanta un passato ed un presente schermistico a tutto tondo. Cresciuto al Circolo Scherma Fides sotto le sapienti mani di Rolando Rigoli e del maestro Viktor Sidiak, Nicola ha avuto una carriera agonistica di tutto rispetto entrando a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e partecipando a varie stagioni di Coppa del  Mondo e mondiali. La sua carriera poi ha avuto una parentesi arbitrale che lo ha visto emergere anche in quel settore per poi propendere per l’insegnamento diventando Maestro. All’attivo vanta l’aver allenato Aldo Montano per un certo periodo di tempo, Ilaria Bianco ed Irene Vecchi insieme anche alla Baldini, aver portato Bahavani Dehvi quale prima atleta indiana ad una olimpiade ed essere attualmente l’allenatore di Pietro Torre che rappresenta un po’ il futuro della sciabola maschile in Italia. Insomma con un curriculum del genere potremmo dire che la scelta di nominarlo CT fosse quasi obbligata se si aggiunge anche il suo carattere calmo e riservato ma sempre con quelle punte di sana ironia livornese che nell’ambiente della sciabola non guastano.

Ci sono però delle riserve che dobbiamo evidenziare nei confronti del Consiglio federale e non certo nei confronti di Nicola. Zanotti è l’ennesimo CT in servizio presso la Polizia di Stato, diventa così il quarto CT a doppia busta paga insieme a Ciari, Vanni e Martinelli. Possibile che la nostra Federazione, non paga dell’esperienza pregressa, si debba per forza avvalere di Maestri che già hanno uno stipendio statale che noi stessi contribuiamo a pagare con le nostre tasse? Tutti e 4 i CT che ho appena citato oltre a essere in servizio presso la Polizia sono anche maestri in altrettante società di scherma. Premesso che tutto questo viene svolto in forma lecita e consentita a mio avviso si potrebbe evitare di spendere ulteriori soldi del contribuente/tesserato per far piovere sul bagnato. Davvero non ci sarebbero stati altri CT/Maestri in grado di poter gestire il settore della sciabola e/o quello paralimpico?

So che la scelta del nuovo CT ha visto al rush finale concorrere insieme a Zanotti il Maestro Dentico della Virtus Bologna. Anche lui vanta un passato a tutto tondo, brillante arbitro che ha culminato la carriera arbitrando ad una Olimpiade è stato l’anima della sciabola presso il Club Scherma Roma ed ora porta avanti egregiamente un progetto presso la sala scherma di Bologna dove si allenano Samele e Neri (presente e futuro della sciabola maschile). Oppure mi viene in mente anche un certo Leonardo Caserta, fratello e maestro di Luca Curatoli. Insomma ci potevano essere almeno un paio di alternative per evitare di andare a rimpinguare le tasche di chi ha già dalla sua uno stipendio statale. Alle volte il CF potrebbe e dovrebbe guardare più avanti, avere vedute più larghe e premiare anche quei maestri che, se il curriculum li sostiene, fanno sacrifici per sbarcare il lunario.

Altro punto dolente che sottolineo è la toscanizzazione che sta subendo la FIS. Non me ne voglia AZZI ma avere 4 CT su 6 toscani quanto meno è una coincidenza non di poco conto. La Federazione deve vedere al di là del proprio naso e cercare, quanto più possibile, di rappresentare tutte le realtà del nostro mondo.

Oltre i nomi già fatti ve ne sarebbero altri che possono vantare di aver formato atleti importanti o che abbiano esperienze e capacità tali da poter assumere l’incarico di CT  e avrebbero potuto essere esaminati, però non sono stati presi neanche in considerazione.

Concludendo, la “toscanizzazione” di una bella fetta del settore tecnico pone in evidenza una certa continuità con il passato, infatti con il succedersi della presidenza sembra essere del tutto normale (per gli altri) avvicendare anche le regioni da tenere in particolare considerazione (a seconda dell’appartenenza del Presidente). E secondo questa logica è del tutto manifesta la carenza di valide alternative, tecniche e gestionali, nel resto d’Italia.

Ezio RINALDI

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