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NSA) - ROMA, 23 MAG - "La questione degli atleti russi e bielorussi è chiusa, deve essere formalizzata da un minuto all'altro.
Quindi se avete competizioni
internazionali in Italia, vedi la scherma a Milano con i mondiali, nessuno può
impedirvi di dare un visto di gara ad atleti russi e bielorussi, a patto che
questi rispettino le restrizioni Cio".
Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente
del Coni, parlando in Consiglio Nazionale, annunciando la presa di posizione
del governo italiano sulla questione.
"Ci sono tali vincoli che i primi arrabbiati sono i russi, ma se
non accettano queste condizioni è un problema loro - ha aggiunto - Detto questo
l'Ucraina non può pensare, malgrado tutte le restrizioni imposte, di boicottare
una manifestazione perché sennò passa dalla parte del torto". Poi ha
concluso: "La stessa Gran Bretagna, dopo aver impedito il visto a
Wimbledon lo scorso anno, oggi riconosce l'invito agli stessi
tennisti russi". (ANSA).
Ho scritto tanto sulla questione
riguardante la partecipazione degli atleti russi alle competizioni
internazionali ed alle olimpiadi, mettendo in evidenza il pensiero proveniente
da altre nazioni (USA, SVEZIA, GERMANIA etc) ed il disagio degli atleti
occidentali. Oggi apprendo dal comunicato ANSA delle dichiarazioni del
Presidente MALAGO’, il quale anticipa la presa di posizione del Governo
Italiano sulla delicata questione.
Intanto non capisco come mai il massimo dirigente sportivo italiano abbia voluto anticipare la decisione del Governo: vuole forse forzare la mano? E’ del tutto evidente che il CONI voglia l’ammissione degli atleti russi alle competizioni internazionali e se questo è il suo pensiero perché attendere tanto per dichiararlo? Poteva benissimo esprimersi prima, magari facendosi partecipe di una specifica richiesta al Governo: ho come l’impressione che abbia voluto lanciare il sasso e nascondere la mano. Ma veniamo al nocciolo della questione. Il Presidente del Consiglio On. Giorgia MELONI già quando era all’opposizione si dichiarò, senza se e senza ma, per il pieno sostegno all’Ucraina nella guerra con la Russia perché paese aggredito e difensore della propria libertà. Posizione fortemente ribadita allorquando è salita a Palazzo Chigi e tangibilmente evidenziatasi con l’invio di armi, materiali e supporto di ogni genere e, quindi, con un ingente impiego di risorse economiche. Se la decisione sarà quella annunciata dal Presidente del CONI ci troveremmo di fronte ad un atteggiamento schizofrenico. Infatti l’impiego di miliardi di euro in denaro ed armamenti non giustificherebbe una decisione di tal fatta, dette risorse avrebbero potuto essere impiegate per l’ulteriore abbassamento del cuneo fiscale ma anche per altre iniziative tese a migliorare il debito pubblico della nostra amata Italia. Vale la pena ricordare che la quasi totalità degli atleti russi sono militari e vale ancora la pena ricordare come i russi in occasione della pandemia, venuti in Italia per fornire il loro aiuto, volessero entrare in tutti gli uffici ed apparati dello stato e con la scusa di sanificare avrebbero cercato di carpire, se non sottrarre documenti, notizie ed informazioni (attività di spionaggio).
Quindi, a questo punto bisognerebbe avere il coraggio di affermare (da parte dello sport e del Governo) che questa guerra non ci riguarda ed i russi erroneamente sono stati esclusi dalle competizioni internazionali, oppure che ci riguarda e che a detti atleti debba essere interdetto l’accesso a qualsiasi competizione fino alla cessazione del conflitto.
Ciò che maggiormente mi affligge è la mancanza di coerenza ed il tradimento perpetrato ai danni di chi ha sostenuto il governo nell’appoggio incondizionato all’’Ucraina, sapendo che le risorse impiegate sono a proprio carico. L’altro aspetto, non meno significativo, riguarda tutte quelle persone, associazioni, partiti e parti sociali che hanno sempre avversato i provvedimenti di questo Governo e di quelli precedenti inerenti l’invio delle armi. Non solo, come si potrebbe dar loro torto se affermano che l’Italia è un vassallo degli USA? E come dar loro torto se affermano che la NATO sia una organizzazione militare con scopi espansionistici?
Inoltre perché affermare che l’Ucraina
sbaglierebbe a boicottare le gare ove gareggiano i russi?
Al Governo Italiano dico che la
coerenza in certe scelte politiche è imprescindibile e che tali scelte vadano
sostenute fino in fondo.
Ezio RINALDI
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