Da Riccione mi sono pervenute diverse segnalazioni circa lo svolgimento delle gare, messe a dura prova dai funesti eventi climatici, i quali sembra non abbiano voglia di regredire. In futuro ed in presenza di analoghe situazioni, la Federazione Italiana Scherma aprirà una unità di crisi ambientale?
Il
16 maggio verrà ricordato dai Giovani schermitori come il Gran Premio più
incredibile della storia, in quanto un nubifragio in grande stile si è
abbattuto su Riccione, città che ospita da più di un decennio il Gran Premio
Giovanissimi, una delle gare più importanti della scherma italiana per i più
piccini. La competizione, infatti, occupa le tre strutture del Palazzetto, del Pattinodromo
e del Bocciodromo, quest’ultimo allestito con la pedana per svolgere le
semifinali e le finali delle singole armi.
Durante
l’evento climatico, annunciato da parecchi giorni tanto che la protezione
civile da Forlì a Misano aveva allertato la popolazione, il Pattinodromo è
stato dichiarato temporaneamente inagibile, causa precipitazioni al suo
interno, segno che la forza del vento e dell’acqua era strutturalmente
pericolosa.
La gara dei Maschietti di spada, che era cominciata non proprio sotto i migliori auspici climatici, è stata dimezzata nella sua formula, passando così da due fasi di gironi a una fase sola, cui sarebbe seguita l’eliminazione diretta. Il plauso generale in gara è stato unanime e la tenacia degli schermitori nel proseguire una gara in evidente difficoltà ha messo in luce i valori più alti e genuini di questo sport a ogni livello, non solo atletico, ma anche dirigenziale.
Significativo
il buon senso della Federazione, che ha preso le migliori decisioni in merito.
La gara successiva, di conseguenza, è stata posticipata di un’ora, godendo del
fatto che il cielo aveva deciso di limitare la sua ira, donando una tregua che
ha consentito alla cittadinanza di prendere atto dei danni e temporaneamente di
leccarsi le ferite.
La
città, divisa in due dalla ferrovia, è collegata da sottopassaggi la cui
costruzione non poteva tenere conto dei cambiamenti climatici e, quindi, oggi
non adeguati alla furia della natura. Allo stesso tempo va detto che le Amministrazioni
succedutesi nel tempo non hanno immaginato di realizzare un ponte, almeno uno, a
scavalcamento dei binari, quantomeno in un punto della città e proprio per
sopperire alle carenze che i sottopassi hanno manifestato.
Molti
sono stati gli atleti che hanno atteso in albergo il loro turno di gara e che
poi si sono trovati impossibilitati a presentarsi al Playhall di via Carpi, per
le avverse condizioni climatiche, perdendo, così, la possibilità di gareggiare
per la quale hanno affrontato viaggi dalle più lontane regioni italiane.
Un
certo interesse ha suscitato la modalità di comunicazione: solo attraverso il
sito federale. Anche l’iperattivo canale telegram della Federscherma nel giorno
del tremendissimo 16 maggio ha spammato notizie di ogni livello, tranne quelle
necessarie alla situazione. Mi è stato riportato che ben otto le informative,
delle quali una sola riguardava, per l’appunto, la posticipazione della gara di
spada Giovanissimi dalle ore 13.00 alle ore 14.00.
La
giornata del 16 maggio si concludeva con l’arrivo da tutta Italia dei
partecipanti al Campionato nazionale Cadetti e Giovani Gold, di previsto
svolgimento il giorno successivo. Ritengo che con i moderni sistemi di
previsione meteorologica (satelliti e i modelli matematici a disposizione), il
tempo è controllabile con un margine di errore davvero risicabile e proprio per
questo si sarebbe potuto avvisare il popolo della scherma, ben prima di quanto
sia avvenuto (cioè in gara stessa). Infatti, dal 16 maggio i treni sono stati
deviati e dal giorno successivo la società autostrade ha dichiarato
temporaneamente inagibile la tratta che va da Bologna a Forlì, cioè la A14,
come anche la E45. Difatti La gara di Sciabola Femminile del 17 maggio è stata
posticipata di solo due ore, cioè dalle 14.00 alle 16.00, migliorando sì le
fasi di arrivo, ma non proprio quelle di ritorno.
Di certo, pur comprendendo le esigenze organizzative e l’impiego di risorse economiche che la Federazione mette in campo in occasione del GPG, in situazioni come questa forse era il caso di annullare le gare non ancora effettuate, sia per il disastro ambientale che per quello umano (vale la pena ricordare le 5 vittime, gli sfollati ed i dispersi) chiedendo un aiuto economico al CONI, così come farà la Regione con il Governo per il disastro ambientale, ristorando quanti hanno effettuato la trasferta senza poter gareggiare e pagando al comune di Riccione quanto dovuto per gli impianti.
Naturalmente,
non intendo colpevolizzare la FIS anche se la stessa avrebbe potuto prendere
decisioni molto più attinenti allo stato di calamità delle Regione e della
Romagna in particolare. Per capire meglio lo stato d’animo del popolo
schermistico basta andare sulla pagina (aperta) di “Genitori Scherma”, ove i
frequentatori in piena libertà e senza toni aspri ed accusatori hanno
manifestato il loro pensiero. Anche su altre chat si è discusso ed evidenziata
una certa carenza di informazioni.
Ezio
RINALDI
Il comitato organizzatore non è stato capace di posticipare una gara che andava posticipata e ancor più insiste oggi a proseguire con le gare della categoria superiore. Ora organizzare una gara di scherma è un’impresa tutto sommato abbastanza semplice, e altrettanto semplice è il suo spostamento di fronte ad eventi di questa portata.
RispondiEliminaCredo che l’insistenza a proseguire con le competizioni non sia dovuta a incapacità organizzativa quanto invece a mancanza di sensibilità. Così come quando durante il lock down criticai un Maestro di scherma che postava allegramente sui social le sue lezioni ai figli, incurante delle difficoltà di chi si trovava chiuso in casa senza possibilità di produrre reddito, oggi critico apertamente gli organizzatori di questa gara per non aver il minimo rispetto verso coloro che in questo momento soffrono e devono affrontare situazioni drammatiche.
Ieri a Ferrara, si è regolarmente svolto il previsto concerto di Springsteen alla presenza di oltre
RispondiEliminaCinquantamila persone.
Sono momenti in cui è difficile prendere la giusta decisione che accontenti gli uni e gli altri.
C'è chi ha affermato:"LA VITA DEVE COMUNQUE PROSEGUIRE, LADDOVE POSSIBILE , E SENZA OFFENDERE NESSUNO".
Le Autorità locali , si dice, che hanno valutato che era sostenibile dal punto di vista logistico.
Il governatore Bonacci afferma che si poteva anche rinviare.
Qualsiasi decisione si poteva prestare a critiche.
Forse sarebbe stato meglio pregare per chi ha perso la vita nel silenzio della contemplazione.
Siamo comunque in un Paese democratico, dove per fortuna ognuno è libero di esternare il
proprio pensiero, non dimenticando che in certe situazioni, IL SILENZIO È. D'ORO