Gigi Mazzone |
All’evento erano presenti di
persona 9 candidati su 11. Bebe Vio e Paolo Menis, quest’ultimo collegato da
remoto, erano assenti. Circa una trentina di persone ha partecipato
personalmente all’evento, mentre 38 erano collegati via internet. Tra i
personaggi di spicco figurava la presenza di Valentina Vezzali, peraltro andata
via prima del termine della conferenza.
Durante l’incontro sono
intervenuti tutti gli aspiranti consiglieri presenti. La moderatrice, dopo una
breve presentazione dell’evento, ha dato la parola al Dr. Mazzone, il quale ha
posto in evidenza che la sua candidatura non è contro qualcuno ma l’occasione
per un confronto tra le parti, sottolineando come egli sia disponibile, ora ed
anche in futuro, al dialogo; ha anche ribadito la necessità di un cambiamento
culturale. Sul programma ha ammesso che è lungo ma anche ambizioso e che la
realizzazione dello stesso si potrà sviluppare su più mandati. Si è molto
dilungato sul settore paralimpico ed ha posto l’accento anche sulla riforma
dell’attività agonistica cioè del calendario gare, a suo avviso troppo fitto e
costoso e vorrebbe dare più importanza ai campionati regionali. Auspica un
cambiamento nel solco della continuità.
La parola più ricorrente è stata
“cambiamento”, in sintesi quasi tutto quello che c’è va cambiato. Proprio il
cambiamento appare, soprattutto all’interno della squadra, l’elemento più
evidente.
A seguire sono intervenuti tutti
i candidati al consiglio presenti in sala che hanno incentrato i loro discorsi
principalmente sui paralimpici (argomento più trattato), calendario gare,
abbandono degli iscritti, aumento degli iscritti, contributo alle società per
l’attività promozionale, inclusione sociale ed integrazione, ricerca di risorse
economiche, costi per l’equipaggiamento sportivo, scherma per non vedenti.
Tutti argomenti trattati nel
programma inviato a suo tempo alle società, del quale non so quanta parte
possa essere realmente realizzato in un quadriennio.
Un discorso a parte merita
l’intervento della rappresentante dei tecnici, Cristiana Cascioli. Il candidato in rappresentanza
dei tecnici inizialmente individuato in questo gruppo, ricopriva anche il ruolo
di vicepresidente dell’Associazione Maestri di Scherma, il quale, all’atto
della sua candidatura si è dimesso dalla carica. Non ci interessa qui
approfondire il perché, quello che conta è che si è dimesso per affrontare una
campagna elettorale. La nuova candidata, persona apprezzabile da tutti i punti
di vista, nel corso della sua presentazione esordisce ribadendo la sua
intenzione di ricercare un ruolo di primo piano proprio per l’AIMS all’interno
del mondo federale e della formazione, di voler dare più importanza ai tecnici
in rappresentanza dell’Associazione. A queste parole quasi mi sembrava di ascoltare
una delle prime campagne elettorali, più di 20 anni fa, delle cordate legate ad
un vecchio presidente. Oggi rispetto ad allora il panorama è completamente
diverso, infatti, in relazione agli oltre due decenni fa l’AIMS è già centrale nella
formazione dei tecnici e in tantissime commissioni, pertanto mi chiedo se la
candidata possa aver confuso AIMS e ANS e le attività già beneficeranno del ritrovato
contributo degli altri attori ma a quanto pare non ci si è resi conto che il
“dividi et impera” del passato si è già trasformato nell’ “all toghether”.
Pongo ancora una volta l’accento
sulla mancanza di alcun riferimento all’Accademia Nazionale di Scherma. Vale la
pena ricordare i recenti accordi tra l’ente partenopeo e la FIS, che hanno
posto fine ad una diatriba annosa e che tanto male ha fatto all’intero
movimento schermistico. Il beneficio del contributo che l’ANS potrà fornire è
stato completamente ignorato. L’auspicata innovazione nella paventata
formazione tecnico-psicologico da realizzare per i tecnici è, in realtà, uno
degli elementi introdotti dall’Accademia nella formazione all’indomani
dell’inizio del contenzioso con la FIS e oggi tutto il mondo della scherma
potrà beneficiare di questo “know how” ormai decennale. Il merito dei precitati
accordi va ascritto in particolare al Presidente Azzi, al Presidente La Ragione
ed ai loro consigli. Pertanto la “piccola omissione” di riferimenti all’ANS nel
programma e negli interventi del gruppo mette in evidenza la natura di una
squadra che punta tanto, quasi tutto, sulla comunicazione e che proprio da essa e nell’analisi della stessa emergono le intenzioni. Lo slogan
“cambiamo tutto” in realtà serve a non cambiare nulla e mentre lo si pronuncia
per l’ennesima campagna “rivoluzionaria” la FIS si è trasformata, proprio sotto
gli aocchi di chi vuole i cambiamenti e pur non riuscendo a promuovere le sue
stesse trasformazioni innova tornando al passato. La tutela dei Maestri (il
titolo professionale di Maestro di scherma) alla luce della riforma del lavoro
sportivo e grazie all’accordo con l’ANS.
La spigliatezza con i microfoni e
la ripetizione dei temini cambiamento ed inclusione o accessibilità è
contrastata dall’assenza di proposte reali, concrete ed immediatamente
realizzabili se non in più di un quadriennio. Si ricerca stabilità ribaltando anche
il buono che c’è già.
In ogni caso, il mancato
riferimento all’Accademia, lo ritengo un passaggio a vuoto ma anche una
mancanza di rispetto.
Ezio RINALDI
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