(Dipinto: la Verità che esce dal pozzo, Jean-Léon Gérome, 1896.) |
Spesso il confronto fra i molteplici
candidati avviene all’insegna di chi la spara più grossa; da qui il disagio e
la difficoltà dell’elettore nel distinguere chi si avvicina di più alla verità
e chi da questa si allontana maggiormente.
Forse è per questo - e lo dico absit iniura verbis - che in tali circostanze mi sovviene un simpatico
aneddoto, molto calzante e significativo, che narra dell’incontro avvenuto un
tempo tra la “menzogna” e la “verità”; dico subito che la storiella non è mia,
ma che questa mi è piaciuta così tanto che l’ho postata, tempo fa, sulla mia
pagina di FB e che, qui di seguito, pongo alla vostra attenzione.
La Verità, sospettosa e dubbiosa, provò l'acqua e
scoprì che era davvero bella.
A quel punto, si convinse e i due, spogliatisi, entrarono
in acqua per fare il bagno.
Ma, improvvisamente, la Menzogna uscì dall'acqua e
fuggì, indossando i vestiti della Verità.
La Verità, furiosa, uscì dal pozzo per riprendersi i
vestiti, ma non li trovò; ed il mondo, pertanto, vedendo la Verità nuda,
distolse lo sguardo, con rabbia e disprezzo.
La povera Verità tornò al pozzo e scomparve per
sempre, nascondendo le sue vergogne.
Da allora, la Menzogna gira per il mondo, vestita con
i panni della Verità e, dunque, come questa, soddisfacendo i bisogni della
società, giacché il mondo non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità
nuda”.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
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