07 dicembre 2024

VOTAZIONI, PROMESSE E MENZOGNE

(Dipinto: la Verità che esce dal pozzo, Jean-Léon Gérome, 1896.)
In quasi tutto il mondo, a vari livelli, in numerosi ambiti e in diversi luoghi, è tempo di votazioni e quindi di incontri, riunioni, assemblee, confronti, proclami, discorsi, dichiarazioni, affermazioni, orazioni, sermoni, esposizioni di programmi/impegni, promesse, creazione di accordi, patti, alleanze, intese, cioè parole, parole, parole e ancora parole.

Spesso il confronto fra i molteplici candidati avviene all’insegna di chi la spara più grossa; da qui il disagio e la difficoltà dell’elettore nel distinguere chi si avvicina di più alla verità e chi da questa si allontana maggiormente.

Forse è per questo - e lo dico absit iniura verbis - che in tali circostanze mi sovviene un simpatico aneddoto, molto calzante e significativo, che narra dell’incontro avvenuto un tempo tra la “menzogna” e la “verità”; dico subito che la storiella non è mia, ma che questa mi è piaciuta così tanto che l’ho postata, tempo fa, sulla mia pagina di FB e che, qui di seguito, pongo alla vostra attenzione.

 “Un giorno, la Menzogna incontrò la Verità e, dopo i convenevoli di rito, la prima disse alla seconda: “Facciamo un bagno insieme, l'acqua del pozzo è molto bella”.

La Verità, sospettosa e dubbiosa, provò l'acqua e scoprì che era davvero bella.

A quel punto, si convinse e i due, spogliatisi, entrarono in acqua per fare il bagno.

Ma, improvvisamente, la Menzogna uscì dall'acqua e fuggì, indossando i vestiti della Verità.

La Verità, furiosa, uscì dal pozzo per riprendersi i vestiti, ma non li trovò; ed il mondo, pertanto, vedendo la Verità nuda, distolse lo sguardo, con rabbia e disprezzo.

La povera Verità tornò al pozzo e scomparve per sempre, nascondendo le sue vergogne.

Da allora, la Menzogna gira per il mondo, vestita con i panni della Verità e, dunque, come questa, soddisfacendo i bisogni della società, giacché il mondo non nutre alcun desiderio di incontrare la Verità nuda”.

 Meditate, gente, meditate.

Cordialmente.

Gaspare Fardella

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