Ancora una
volta devo denunciare da queste pagine la paura dei tesserati a parlare con
chiarezza ed alla luce del sole.
La vigilia di
ferragosto ricevo una telefonata da un amico e l’inizio della chiacchierata via
filo verte sui convenevoli:” Come stai? E la famiglia? Tutto bene allora?”, poi mano
a mano la chiacchierata si fa più impegnativa e si parla della situazione
politica attuale, in riferimento alle prossime elezioni ed alle liste che si
contrapporranno.
L’amico mi
esorta ad andare avanti perché si avverte la necessità di un cambiamento nella
gestione federale, così gli illustro ampiamente le mie idee chiedendone il sostegno alla causa e, senza un attimo di
incertezza, questi mi assicura tutto il suo appoggio. Allora gli chiedo il
sostegno alla candidatura e qui la cosa si fa maledettamente complicata perché
l’amico in questione comincia a farfugliare e diventa quasi dislessico.
Capisco il suo
imbarazzo ed immediatamente ritiro la richiesta di supporto, tranquillizzandolo
sul fatto che avendo già i sostegni previsti, uno in più o in meno non comporta
granché. Mi ringrazia spiegandomi che una sua esposizione potrebbe portarlo ad
una penalizzazione nell’ambito della conduzione del suo club, in termini di
convocazione di atleti e maestri, oltre che l’eventuale diniego a possibili richieste
di organizzazione gare, ma mi assicura che nel segreto dell’urna sarà, come
sempre, dalla mia parte: nella attuale situazione di profonda crisi economica,
qualunque aiuto può alleggerire le gestione di un club, ma questo significa la
rinuncia alla propria libertà ed autonomia.
La
pubblicazione del presente articolo potrebbe farmi perdere l’affetto, maturato
nel tempo, di questa persona e ciò mi dispiacerebbe, però l’amicizia che intendo
io è la percezione di
un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità
reciproca. Non potevo venire meno a tali valori, pertanto ho inteso non mettere
in difficoltà il mio interlocutore.
Ma è bene non
dimenticare che nella vita sapersi assumere le proprie responsabilità è dovere
morale: non critico nessuno su questo piano, tantomeno il mio amico, poiché
ognuno è libero di vivere secondo i propri valori.
Credo, però,
che una qualche giustificazione questo ‘amico’ possa averla, perché è molto
diffuso il malessere derivante dalla paura, paura che in questi ultimi tempi è lievitata,
soprattutto dopo la grande messe di medaglie alle recenti Olimpiadi.
Ho avuto modo
di scrivere in altre circostanze il mio pensiero sull’anonimato, che qui
riporto brevemente: ” …l’anonimato non è sempre
negativo e nella fattispecie fa capire che non vi è democrazia, che non vi è
certezza di garantismo ed in questo senso bisogna meditare, vuol dire che
questa Federazione non è riuscita a democratizzare l’ambiente e questo fa si
che le persone non si sentano libere di esprimersi.”
Ciò non giustifica chi ne fa uso ma lo
posso comprendere. Personalmente sono sempre stato del parere che quando ci si
senta soggiogati o prigionieri o peggio ancora minacciati bisogna reagire.
Bisogna porre in essere quanto è possibile per ristabilire l’ordine delle cose,
in altre parole bisogna combattere. Pertanto se si ha paura della realtà attuale
e si desidera cambiarla, bisogna operare affinché tale cambiamento
sia il fine principale di un nuovo inizio.
Ho sempre affermato che l’attuale
esercizio è impostato più sul democratismo che sulla democrazia, e per come la
vedo io, oggi è in essere un gestione falsamente e ostentatamente
democratica, basata su false
affermazioni, principi democratici ed attaccamento alla democrazia.
Forse è per questo che molti presidenti
di club e iscritti vari hanno paura e si nascondono dietro l’anonimato. Spero
quindi che il mio impegno possa servire affinché gli affiliati e tesserati
possano esprimersi liberamente, senza la paura di venire in qualche modo
penalizzati.
Ezio RINALDI
Condivido in pieno, purtroppo, la realtà da Lei descritta. Sono nella scherma da molti anni...da alcuni tra le pedane con altro ruolo. A me piacerebbe che tutto cambiasse, volti nuovi e giovani, come vorremmo tutti anche nella politica di oggi. Per cambiare però non lo posso fare io, tesserato FIS qualunque....e questo é giá il primo problema. Oltretutto abbiamo un GSA malato dove la democrazia lì davvero é pari a zero con nomine dall'alto. Spero che tra i Suoi obiettivi ci sia anche quello, coraggioso, di cambiare il modo di formare i componenti di commissione arbitrale. Io ho delle idee ma so già che per la brama di potere nessun consiglio federale ne permetterebbe l'attuazione. Rimango anonimo perchè, purtroppo, potrei anche io subire ripercussioni nel piccolo ruolo che ricopro!
RispondiEliminaSbagliato.
RispondiEliminaBisogna essere liberi di confrontarsi senza preclusioni, preconcetti ....non avendo paura di possibili ripercussioni.
Solo cosí si ha cuore il bene comune!
E chi si sente colpito deve denunciare avendo coraggio!
nicola campoli
Quando un po di carne sul fuoco? Liste? Programmi? non credo si vada a votare per un "re" ma per un consiglio.per il momento sono tante parole,come al solito.
RispondiEliminaNon credo sia giusto chiedere programmi e liste salvaguardando l'anonimato! Troppe semplice. Concordate?
RispondiEliminaPer un disguido non mi sono firmato nel post precedente.
RispondiEliminanicola campoli
Sono certo che lei capirà quanto sia difficile in un clima di "amici nemici" esporsi, ma non perchè ci siano interessi di chissà che tipo, ma solo perchè lei sa bene cosa significa partecipare ad una gara di scherma avendo arbitri, dirigenti e maestri contro. L'anonimato nasce per salvaguardare i nostri atleti e basta. In prima persona mi sono sempre esposto e con questa Federazione ci ho rimesso non poco, adesso siamo un gruppo e non vogliamo che siano i nostri atleti a pagare. Più volte abbiamo scritto come questa Federazione ci abbia tolto ogni forma di democrazia, basti vedere la mancanza di un sito internet come 'schermaonline' e non diteci sia un caso....
RispondiEliminaNoto che si è dato il via alle assemblee elettive, ma nessuno presenta programmi e nomi, ne lei ne il sig Scarso. Vorremmo capire chi saranno i CT e chi gli Arbitri in seno alle commissioni FIE e FIS.
Diciamo questo perchè sappiamo come da molte parti l'appoggio a Scarso sia condizionato dalla 'uscita' del CT Cuomo e del 'membro' FIE in Commissione Arbitrale, Siesto. A cosa farà il plurimedagliato CT Cerioni e il Ct della sciabola? Tarantino?
Bhè allora sia lei il primo a darci risposte sui nomi del Consiglio e i programmi futuri di questa che è la nostra Federazione.
Ha ragione @verascherma sulla necessita di comprendere nomi, scelte e modalità. Sarebbe auspicabile che alla fine del percorso, vinti e vincitori, possano beneficiare di un mondo piú libero nel quale confrontarsi. Già questo rappresenterebbe una grande vittoria.
RispondiEliminanicola campoli
speriamo che Ezio Rinaldi ritorni presto dal periodo di vacanze così da poter rispondere e approfondire, se il caso, i commenti che gli appassionati del nostro sport hanno piacevolmente pubblicato
RispondiEliminaun caro augurio di buone vacanze a tutti
giuseppe quarta