Martedì 09 Settembre
2014 Sport Pagina 15
Il
maestro della Fiamingo: «Siamo sequestrati
e il riscatto da pagare diventa sempre più alto»
e il riscatto da pagare diventa sempre più alto»
Lorenzo Magrì
«Sequestrati! ». Il grido d'allarme è stato lanciato
dal maestro Giovanni Sperlinga, l'allenatore di Rossella Fiamingo, campionessa
del Mondo di spada nell'ultima rassegna iridata svoltasi in Russia lo scorso
luglio. Lo sfogo del maestro Sperlinga che con la sua società, la Methodos,
opera da 25 anni nel mondo della scherma, sfornando centinaia di talenti,
arriva forte e chiaro e coinvolge tutto lo sport siciliano.
«Il sequestro riguarda i siciliani tutti - spiega il maestro Sperlinga - nello specifico gli sportivi e nel mio caso gli schermitori, e il riscatto da pagare ufficialmente è sempre più alto. La mia voce è flebile e arriva dopo l'ennesima impresa firmata da Rossela Fiamingo, cresciuta alla Methodos e dopo tante passerelle speravo che i nostri "rappresentanti", dal presidente della Federscherma, al presidente del Coni e gli amministratori, potessero fare qualcosa per lo sport siciliano destinato all'estinzione. O invece si dedicheranno soltanto e ancora alla costruzione di impianti inutili esclusivamente perché rappresentano possibilità di lucro? Occorre invece spendere soldi per rendere possibile la possibilità di praticare una disciplina sportiva e in questo momento questo non è possibile».
Uno sfogo amaro quello del maestro Giovanni Sperlinga che per 18 anni ha svolto attività con la Methodos nella palestra ricavata all'interno della sua casa a Sant'Agata li Battiati e adesso da qualche anno grazie al Comune di Sant'Agata può fare allenare i suoi ragazzi in una palestra vera.
«La Methodos continua nel suo lavoro - ci dice il maestro Sperlinga - e oltre alle imprese recenti firmate da Rossella Fiamingo e prima da Federico Di Bella, Eugenia Libertini e Stefania Urania che hanno vestito l'azzurro, altri giovani talenti sono sulla rampa di lancio, ma se si continua di questo passo difficilmente potranno «esplodere» altri campioni. In sala vedo in azione ragazzine che potrebbero essere le eredi di Rossella Fiamingo, ma se succede come nella passata stagione quando per la prima volta sono stato costretto a rinunciare alla finale del Gp Giovanissimi perchè non potevo certo pagare per il solo biglietto areo 500-700 euro, qualche talento si perderà per strada. Per questo motivo siamo «sequestrati», mancano infatti le risorse economiche e i nostri dirigenti sportivi e gli amministratori non fanno nulla per attivare delle convenzioni per tutto l'anno con prezzi accessibili per permettere ai nostri atleti di raggiungere i campi di gara in giro per l'Italia».
Un problema questo che non è solo della scherma, ma di tutto lo sport siciliano che rispetto alle altre regioni per spostarsi deve usare quasi sempre l'areo con i prezzi che lievitano se si aggiunge vitto e alloggio.
«Questo problema non è stato messo nella giusta considerazione - continua il maestro Sperlinga - e si continua di questo passo in futuro dovremmo scordarci tutti questi trionfi che ancora arrivano per il talento dei nostri ragazzi, la passione di tecnici e dirigenti e soprattutto l'aiuto economico dei genitori, ma non tutti possono permettersi spese economiche per sostenere l'attività sportiva dei propri figli».
In passato la scherma ha sempre vissuto su problemi legati alle strutture fatiscenti. Adesso qualcosa si muove con la Methodos Battiati, il Club Scherma Acireale e altre società leader in Sicilia, come la Scherma Modica, che hanno strutture di buon livello, ma non basta più. Per esempio a Catania grandi campioni sudavano e faticavano in fatiscenti palestre, ma i risultati non mancavano lo stesso e così erano arrivate titoli iridati e medaglie olimpiche con epici schermidori come l'indimenticabile Angelo Arcidiacono e Mino Ferro, saliti sul podio dei Giochi Olimpici di Los Angeles e l'altro olimpionico catanese Maurizio Randazzo, oltre ai tanti campioni che a Catania e provincia sono venuti fuori da società gloriose come il Cus Catania. Adesso c'è qualche struttura in più, continuano ad arrivare medaglie iridate e olimpiche, oltre che con Rossella Fiamingo con Paolo Pizzo, Enrico e Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alberta Santuccio e tanti altri talenti siciliani, ma non basta. Senza risorse economiche adeguate la scherma e lo sport siciliano in generale è destinato al tracollo.
09/09/2014
«Il sequestro riguarda i siciliani tutti - spiega il maestro Sperlinga - nello specifico gli sportivi e nel mio caso gli schermitori, e il riscatto da pagare ufficialmente è sempre più alto. La mia voce è flebile e arriva dopo l'ennesima impresa firmata da Rossela Fiamingo, cresciuta alla Methodos e dopo tante passerelle speravo che i nostri "rappresentanti", dal presidente della Federscherma, al presidente del Coni e gli amministratori, potessero fare qualcosa per lo sport siciliano destinato all'estinzione. O invece si dedicheranno soltanto e ancora alla costruzione di impianti inutili esclusivamente perché rappresentano possibilità di lucro? Occorre invece spendere soldi per rendere possibile la possibilità di praticare una disciplina sportiva e in questo momento questo non è possibile».
Uno sfogo amaro quello del maestro Giovanni Sperlinga che per 18 anni ha svolto attività con la Methodos nella palestra ricavata all'interno della sua casa a Sant'Agata li Battiati e adesso da qualche anno grazie al Comune di Sant'Agata può fare allenare i suoi ragazzi in una palestra vera.
«La Methodos continua nel suo lavoro - ci dice il maestro Sperlinga - e oltre alle imprese recenti firmate da Rossella Fiamingo e prima da Federico Di Bella, Eugenia Libertini e Stefania Urania che hanno vestito l'azzurro, altri giovani talenti sono sulla rampa di lancio, ma se si continua di questo passo difficilmente potranno «esplodere» altri campioni. In sala vedo in azione ragazzine che potrebbero essere le eredi di Rossella Fiamingo, ma se succede come nella passata stagione quando per la prima volta sono stato costretto a rinunciare alla finale del Gp Giovanissimi perchè non potevo certo pagare per il solo biglietto areo 500-700 euro, qualche talento si perderà per strada. Per questo motivo siamo «sequestrati», mancano infatti le risorse economiche e i nostri dirigenti sportivi e gli amministratori non fanno nulla per attivare delle convenzioni per tutto l'anno con prezzi accessibili per permettere ai nostri atleti di raggiungere i campi di gara in giro per l'Italia».
Un problema questo che non è solo della scherma, ma di tutto lo sport siciliano che rispetto alle altre regioni per spostarsi deve usare quasi sempre l'areo con i prezzi che lievitano se si aggiunge vitto e alloggio.
«Questo problema non è stato messo nella giusta considerazione - continua il maestro Sperlinga - e si continua di questo passo in futuro dovremmo scordarci tutti questi trionfi che ancora arrivano per il talento dei nostri ragazzi, la passione di tecnici e dirigenti e soprattutto l'aiuto economico dei genitori, ma non tutti possono permettersi spese economiche per sostenere l'attività sportiva dei propri figli».
In passato la scherma ha sempre vissuto su problemi legati alle strutture fatiscenti. Adesso qualcosa si muove con la Methodos Battiati, il Club Scherma Acireale e altre società leader in Sicilia, come la Scherma Modica, che hanno strutture di buon livello, ma non basta più. Per esempio a Catania grandi campioni sudavano e faticavano in fatiscenti palestre, ma i risultati non mancavano lo stesso e così erano arrivate titoli iridati e medaglie olimpiche con epici schermidori come l'indimenticabile Angelo Arcidiacono e Mino Ferro, saliti sul podio dei Giochi Olimpici di Los Angeles e l'altro olimpionico catanese Maurizio Randazzo, oltre ai tanti campioni che a Catania e provincia sono venuti fuori da società gloriose come il Cus Catania. Adesso c'è qualche struttura in più, continuano ad arrivare medaglie iridate e olimpiche, oltre che con Rossella Fiamingo con Paolo Pizzo, Enrico e Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alberta Santuccio e tanti altri talenti siciliani, ma non basta. Senza risorse economiche adeguate la scherma e lo sport siciliano in generale è destinato al tracollo.
09/09/2014
Caro Gianni, non c'è molto da aggiungere se non il fatto che a Manfredonia, durante la manifestazione FLASHMOB, a cui ha preso parte l'Accademia scherma RE MANFREDI, sono stato invitato a dire due parole sull'evento. Nell'evidenziare gli sforzi delle società e dei genitori, ho posto in evidenza l'assenteismo dell'amministrazione comunale sul nostro sport, ricevendo l'applauso degli astanti.
E' con vero piacere che pubblico sul blog il presente articolo, nella speranza di svegliare le coscienze politiche.
Ezio RINALDI
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