03 gennaio 2020

CONTRIBUTI E CAMPI GARA


Siamo appena ad inizio anno ed ancora a goderci le festività e credevo che finalmente potessimo dedicarci alla famiglia ed alle libagioni, succulenti ed abbondanti, che in questi giorni la fanno da padrone, invece tra una un 7 e 1/2 ed una tombolata continuano ad arrivare messaggi e segnalazioni varie, per i quali non puoi sottrarti alla loro attenta lettura. Così ti ricordi di qualcosa che hai lasciato indietro, una di queste riguarda i contributi regionali e le regole che ne determinano l’assegnazione, che, a quanto mi risulta varia da regione a regione, senza che la FIS abbia mai dato indicazioni precise ed uniformi sui criteri da adottare. Sicché  troviamo regioni che privilegiano  la partecipazione all’attività regionale, non intesa come numero, ovvero più atleti iscrivi e più soldi prendi, bensì solo partecipare, magari con un solo atleta e di scarsa qualità; altre che guardano più ai risultati; altre ancora alla attività promozionale; altre ancora alla organizzazione di gare e qui bisognerebbe fare un discorso a parte; altre ancora stabiliscono principi un po’ particolari, con i quali, in un modo o nell’altro si cerca di escludere realtà che svolgono una qualificata ed intensa attività nazionale   ed internazionale.
Come vedete siamo in presenza di situazioni eterogenee in cui ogni dipartimento decide per conto proprio. E’ chiaro che le Regioni che abbiano un Consiglio regolarmente eletto possano deliberare norme specifiche per la propria regione, in virtù della conoscenza del proprio territorio. Però dette Norme dovrebbero essere deliberate in tempo tale da permettere ai club insistenti nella regione di proporre eventuali correttivi, ovvero di recepire quanto deliberato ed attenersi alle disposizioni emanate.
Spessissimo, comunque, si viene a conoscenza di dette Norme al momento della presentazione delle varie istanze e si ha come l’impressione che vengano stabilite in ragione di una tale realtà che potrebbe discostarsi dalla linea politica di quella regione. Cosicché si potrebbe assistere alla elargizione di contributi a circoli quasi fantasma, i quali prenderebbero parte alla attività locale con un solo rappresentante in tre prove, a danno di chi opera su tutto il territorio nazionale, portando prestigio a quella determinata zona. Ciò sta a significare che un determinato club, che partecipa a tutte le gare nazionali e regionali, in virtù del fatto che salta una gara a livello locale potrebbe, secondo i criteri adottati dalla regione, subire una penalizzazione del 40% del contributo previsto.
A questo punto nulla conterebbe che una tal realtà risulterebbe tra le prime, se non la prima, di quelle insistenti in quel territorio e che figurerebbe nelle primissime posizioni della graduatoria nazionale, mentre molti club della stessa regione vivacchiano potendo contare su aiuti agevolati.
A questo punto sbocciano spontanee alcune domande, che rivolgo all’attuale Consiglio federale al fine di dirimere i dubbi che, mio malgrado, mi sono venuti alla mente e che certamente sorgono anche ai lettori. La prima: perché non stabilire criteri generali che siano uniformi per tutte le regioni, fatte salve realtà particolari?; perché non stabilire quali siano queste realtà particolari e perché?; è possibile che nell’arbitrio di ogni regione, i criteri assunti servano a legittimare un potere per il quale si possa privilegiare una realtà piuttosto che un’altra più meritevole?  Insomma, i dubbi ci sono e sarebbe opportuno dirimerli perché, altrimenti, pensare che certi criteri siano adottati “ad personam” sia un esercizio assolutamente giustificato.
Un pensiero sulla organizzazione delle gare ed i siti in cui vengono svolte.
Recentemente in due gare organizzate al nord, non indico né il luogo ne le società organizzatrici, mi limito alle osservazioni che mi sono pervenute, le quali sono state verificate con persone presenti nei due eventi.
Nel primo non esistevano o, comunque, in numero assolutamente insufficiente, posti a sedere. Quindi i maestri accompagnatori sono rimasti rigorosamente in piedi dalle 07,00 del mattino fino a gara terminata; assalti sviluppatisi su due strutture, non propriamente funzionali ad ospitare competizioni di scherma. Infatti anche i servizi igieni lasciavano a desiderare e, dulcis in fundo, poco prima dell’inizio dei gironi è stata data comunicazione che per i maestri accompagnatori sarebbe occorso il pass per insistere tra le pedane al fine di seguire i propri atleti. In questo caso non ci sarebbe nulla da eccepire ma la domanda è: erano state avvertite le società?  
Nel secondo, una sede con evidenti difficoltà logistiche e con ragionevoli dubbi sulla sicurezza relativa alla pericolosità di una zona ad alto rischio idrogeologico, soprattutto per la infelice data della competizione (periodo invernale). Insomma non un impianto, considerato il territorio, all’avanguardia e capace di ospitare in modo agevole una manifestazione schermistica, bensì una struttura destinata ad altre manifestazioni e priva di spogliatoi per atleti/e ed una quantità di servizi igienici assolutamente inadeguato al numero delle persone presenti. Peraltro era carente anche il numero di posti a sedere. Non solo, all’interno della struttura vi era posizionato un punto vendita di qualsiasi genere di vivande: dal fritto all’arrosto, dalla carne al pesce, con totale assenza di qualsivoglia sicurezza igienico/sanitaria. Naturalmente l’odore dei fritti l’ha fatta da padrone ed i presenti hanno avuto la sensazione di trovarsi in una classica sagra di paese dove si ospitava, di contorno, un evento schermistico nazionale.
Caro Consiglio direttivo, ti prego di fare le opportune verifiche e qualora ciò che ho scritto avesse un fondamento di verità di porre una maggiore attenzione nell’assegnazione delle sedi di gara, magari evitando di accontentare, per ragioni politiche, questo o quell’altro amico e soprattutto a che servono i protocolli “City Parter”?
Ezio RINALDI

15 commenti:



  1. Buon Anno Rinaldi.



    Lei conclude con una preghiera al Consiglio direttivo cioè ai Consiglieri federali.



    Come può sperare di intercedere se uno dei Consiglieri scrive queste cose terribili.



    RINGRAZIO TRUMP CHE FA CIÒ CHE DEVONO FARE GLI STATI UNITI: UCCIDERE I CATTIVI.








































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    1. Se così fosse, il Consigliere federale andrebbe immediatamente censurato ed escluso dalla partecipazione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
      Deve intervenire il Presidente Federale e il Presidente del C.O.N.I., vista la Carta Olimpica, in cui si dichiara che l'obiettivo dei Giochi stessi è quello di porre lo sport al servizio dello sviluppo armonico dell'umanità, al fine di creare una società pacifica in cui venga tutelata la dignità umana.
      Tra l'altro, vi lascio immaginare cosa penserà della FIS la Federazione scherma iraniana, che aveva ospitato Giorgio Scarso pochi mesi fa durante la Coppa del Mondo Under 20 di sciabola maschile.

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    2. La Federazione Iraniana speriamo faccia sentire la sua voce

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  2. Riguardo i “Pass” , Rinaldi ha ragione...bisognerebbe avvisare le società che sulle “Disposizioni per l’attività agonistica 2019-2020” esiste l’articolo 10 che bisognerebbe conoscere...almeno da chi è tesserato.

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    1. Queste Disposizioni sono state approvate dal CONI? Non viene riportata, sul testo, la deliberazione CONI.

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  3. Che c'entra il CONI adesso?

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    1. Come che c'entra il CONI? La FIS deve uniformarsi a ciò che prescrive il CONI. Se non lo fa, viene commissariata.

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  4. Ogni volta che si nomina il CONI sul Blog, subito appare un commento di dissenso: cosa c'entra, ma chi lo ha detto, cosa vi siete messi in testa, non è vero, eccetera eccetera. Non si capisce se ci sia ignoranza (la quale per carità sarebbe legittima) oppure malafede (questa no).

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  5. Anno nuovo caz..te nuove. Contributi "regionali" alle società?? Ma di cosa state parlando? Certo non dalla FIS o dai comitati fis. Forse da parte delle regioni nel senso dello stato, con criteri diversi da regione a regione e chi ha scritto ha capito male quello di cui si parla.

    Poi, le società devono essere avvisate del regolamento?? No le società ignoranti devono essere sanzionate punto e basta.

    Ancora, luoghi di gara inadeguati...purtroppo capita, verissimo. Ma se chi si lamenta provasse ad organizzare una gara smetterebbe di lamentarsi tempo zero.

    Quindi chiudo come ho aperto.

    Ca..zte solo ca...z.te sparate come si sparano i botti di capodanno.


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    1. Anonimo delle 14,44, da buon difensore seriale della FIS, le cazzate le spari tu. Se i contenuti dell'articolo sono cazzate denunciate i così potrò esibire in tribunale le prove di quello che ho scritto. In caso contrario stai zitto perché mai come in questo caso il silenzio é d'oro.

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    2. Allora mi chiedo perché non esibisca le prove in tribunale invece che amminchiarci di c..zate tramite una piazza del pettegolezzo.

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    3. Anonimo delle ore 10,59, ho scritto delle cose se sono falsità o cazzate, come le definisci tu, procedi ad una regolare denuncia solo così posso presentare le prove a mia difesa. Considerata la tua reazione credo di aver toccato un nervo scoperto. Infine se il blog è un luogo di pettegolezzo perché lo frequenti? Stai a casa tua, potresti guadagnare in salute.

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  6. Ritengo che alcune denunce dovrebbero essere inviate anche alle Autorità competenti e successivamente pubblicate sul Blog. Altrimenti il tutto rimane aria fritta.
    Cosa ne pensa Signor Rinaldi?

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  7. la "farinata" era ottima però...
    a proposito, si hanno notizie di quel bambino, partito in fleche, scivolato sul pavimento oleoso, e mai più ritornato? dicono che i cani abbiano perso le sue tracce in un campo di riso ad un paio di chilometri dal palazzetto...poveretto...

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