06 gennaio 2020

IL DOMINATORE E LA FINE DI UN REGNO


Prendo spunto da un commento all’articolo “RIVELATE LE IDENTITA' AMMINISTRATIVE DI “Alla ricerca di Marcel Fischer”, il quale nulla ha a che vedere con il tema sviluppato, però trattandosi di questione particolarmente sentita dai lettori, i quali, a quanto è dato capire, si sentono frustrati e presi in giro da una gestione di una branca tecnica che sembra più una dimostrazione di come si munge una vacca. E si perché, cari amici, il mercato delle vacche, per alcuni è sempre fiorente e vale la pena approfittarne, finché si può. Talché mi è venuta in mente una storia immaginaria che vi racconto, dove ognuno può trovare la propria interpretazione.
La Storia è piena di Re, dittatori e onnipotenti, le cui immagini e gesta vengono offuscate e spesso cancellate, dai figli presi da deliri di onnipotenza. Da alcune monarchie attuali, a Zeus, passando per Bossi e suo figlio, ci sarebbe tanto da scrivere. 
La favola ci porta ancora alle scelte del dominatore di un reame ed alla sua prole. Lui è onnipotente uomo del regno e con la sua influenza determina l’ascesa o la decadenza di questo o quel suddito. Con il suo peso politico gestisce e osanna chi vuole, ma distrugge chi non lo segue; impone il suo volere, anche al Re, e si circonda di personaggi, cantastorie e collaboratori non pensanti, che al momento sono fedelissimi ed interessati. 
Il grande dominatore, oggi si direbbe “influencer”, deve però pagare lo scotto della sua impopolarità, che raggiunge percentuali pari ma inverse, a quelle che il suo governante ha nei consensi pubblici, peraltro ottenuti con metodi un po’ discutibili. Come la maggior parte degli uomini, ha famiglia e quindi dei figli, i quali anche loro gravano sulle spalle dei sudditi e in virtù del loro lignaggio sovente hanno atteggiamenti per cui contribuiscono in modo travolgente alla impopolarità ed all’ilarità del popolo nei riguardi del proprio genitore.
Capita poi che mentre il Dominatore preservi il piccolo discendente dagli sguardi e dalla gogna del popolo in eventi pubblici, non ufficiali, e senza la sua presenza, il rampollo si manifesti in tutta la sua improponibilità. Soggetto non nuovo ad atteggiamenti capricciosi, tipici dei figli degli uomini di potere. Dette bizze dopo averle manifestate fuori dal proprio dominio, le esprime anche in eventi non ufficiali ed all’interno del dominio stesso, alla presenza di notabili e del popolo.
Il rampollo riesce a creare situazioni tali per le quali chiunque avrebbe provato vergogna e fuggito dal reame, senza avere voglia di farsi vedere nuovamente in pubblico. Egli no, infatti, dopo aver saltato e ballato tra tavoli, panche e pedane, si scontra con rappresentanti del popolo e nell’unico combattimento con un popolano, aspirante al rango di aristocratico, sotto lo sguardo degli astanti, il rampollo mostra tutto il suo delirio, prima approfittando di una richiesta di intervento del giudice preposto a dirigere la tenzone e poi, non accettando la sconfitta, diretta o comunque indiretta, dovuta proprio alla decisione dell’arbitro.
La massima espressione dell’arroganza del rampollo, si manifesta quando decide di imporre le regole, dall’alto della sua discendenza. Solo l’intelligenza e la superiorità culturale del ‘popolano’ avversario, porta ad una decisione di cortesia, cioè cancellare il tutto, riproponendo quell’ultimo atto. 
Sotto gli occhi di tutta la comunità viene ribadito l’esito della tenzone, che la condizione sociale del virgulto aveva in qualche modo annullato. Il popolo esulta per la vittoria del suo rappresentante in quanto la ritiene "sua", poichè la sua conclusione ha dato la sensazione, come succede nelle corride, che il toro abbia battuto il torero, ovvero la gente, avendo poco gradito le intemperanze e gli atteggiamenti del rampollo, ha esultato come se il popolo avesse abbattuto la monarchia. Una vittoria quella del ‘cavaliere popolano’ pregna di indizi di una irreversibile decadenza di quel regno in cui parlare è una impresa e dove chi si ribella è proscritto.
La fine della monarchia ha un solo responsabile: il Re, poiché ha consentito al Dominatore di regnare al suo posto.
Come tutte le favole anche questa ha avuto in lieto fine, speriamo senza ripercussioni per chi ha avuto il coraggio di opporre le proprie abilità al figlio del Dominatore.
Una favola, rimane una favola, anche se…
Ezio RINALDI

43 commenti:

  1. Rinaldi mi compiaccio per la sagacia con la quale è riuscito a descrivere una situazione conclamata ed un episodio ridicolo al quale ho assistito mio malgrado. Fosse stato mio figlio lo avrei cacciato a calci in pubblico e mai più fatto andare ad una gara. Fossi stato il suo Tecnico e/o dirigente, lo avrei sospese per 6mesi. Fossi stato il suo Superiore in Polizia lo avrei punito e soprattutto denunciato agli uffici competenti. Forse un poco di 'volante' e di 'ordine pubblico' gli avrebbero fatto molto bene.
    Fortunatamente per me, ma purtroppo per la scherma, non è mio figlio. Dispiace che causa di tutto questo sia il padre e il sistema creato dallo stesso.

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    1. Non intervengo volentieri e quando lo faccio firmo.
      Sono stato l'organizzatore del trofeo AMATORIALE, a cui fate riferimento e mi sento di dissentire su tutta la linea: il Trofeo del Sabato è un circuito che molti atleti usano come test e allenamento, ma è anche normale che l'agonismo venga fuori in momenti importanti della gara, soprattutto da atleti motivati, nell'episodio preso in esame non ricordo comportamenti degni di essere citati su questo blog, oppure che abbiano superato il limite della maleducazione o della scarsa sportività.
      Ho visto l'assalto e l'avversario era un mio allievo, è stata gestita una stoccata dubbia con buon senso ed è finita li, vorrei sapere cosa hanno visto gli anonimi che mi è sfuggito, o se gli stessi sono così sensibili da non poter vedere un vero assalto di scherma senza rimanerne offesi, vi dirò di più nell'altra semifinale c'è stato un episodio ben più contestato ma non mi pare che qualcuno ne faccia menzione.
      Essere critici spesso è costruttivo, essere in malafede è dannoso a tutti.
      Un saluto e buon 2020 a tutti, Filippo

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    2. Di episodi in una gara amatoriale e senza arbitri se ne raccontano tanti ma tutti sempre gestiti nei limiti. Inoltre, mi viene in mente una favola (a proposito delle favole) quella di A Lupo A Lupo. Il figlio 'Di' spesso, direi sempre, si contraddistingue per episodi dove antepone la sua persona alle regole o al buon senso. Lo stesso buon senso è stato messo in campo dall'avversario del 'figlio di' e non da lui. Se uno è un personaggio pubblico deve comportarsi meglio degli altri e sempre da esempio. L'atleta 'figlio di' nell'ambiente scherma è un membro della nazionale e delle forze dell'ordine, come tale in gare, appunto, amichevoli deve avere un comportamento diverso, da esempio positivo ricordandosi ciò che rappresenta. Forse il maestro Lombardo preso dalla ottima organizzazione della gara, ha avuto qualche comprensibile distrazione o forse dal suo personale punto di vista tecnico e politico, ha un approccio diverso alle cose ed ai comportamenti.

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    3. Maestro lei si firma e lo sottolinea. Cosa da apprezzare e che le fa onore. Le faccio notare, solo per precisione, che da sempre si denuncia che il clima federale impedisce la critica trasparente. Qualcuno ha fatto anche evidenti e trasparenti esempi, come il doping tecnologico. Potrà non condividere questa visione, ma va rispettato chi mantiene l'anonimato per paura di ritorsioni quando si denunciano fatti che coinvolgono persone al 'potere' federale.
      Lei si manifesta perchè non ha niente da tempere, infatti, sta difendendo una di quelle persone e situazioni. Anzi forse ben venga prendere le distanze.
      Con stima.

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    4. Ma insomma, il maestro Lombardo ve lo ha detto chiaro; normale agonismo tra atleti di un certo livello. Però non vi basta, qui si preferisce coltivare dietrologie, rancori e credo la proiezione di qualche frustrazione. State sereni. Certo, questo presuppone talvolta l’accettazione dei propri limiti e della altrui forza, consapevolezza non sempre facile da raggiungere, neanche in età matura

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    5. Mi sembra di capire che il suo idebtikit si riferisca proprio al figlio di!
      Ci fa piacere che il maestro sia intervenuto, il senso del "nornale" è molto soggettivo e opportunistico.

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    6. Mi piace far notare che nessuno ha mai parlato di quale match si facesse riferimento mentre il preciso maestro interviene proprio su Match specifico. Evidentemente ha tirato anche la sua attenzione Non solo quella di tutto il pubblico e gli atleti presenti. quel match che non aveva problemi di normale agonismo bensì di capriccioso ed arrogante atteggiamento, ed è quello che si è voluto denunciare evidentemente.

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    7. Sentivamo la mancanza del solito intervento sul fatto che bisogna imparare a perdere ea guardare le proprie forze lo si inserisce ogni volta che si parla di qualcosa di tecnico o di scelte tecniche ma mai come in questo caso forse chi deve imparare a perdere È proprio chi viene inserito obbligatoriamente nelle scelte tecniche come figlio di. Mi sento di darle un consiglio visto che lei spesso è sempre interviene parlando di saper perdere e di frustrazioni prima di farlo legga bene il tuo scritto a chi potrebbe colpire Come vede le si potrebbe ritorcere contro e quindi per una volta dare ragione alla piazza

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    8. Anonimo dell 3:15 il tuo notturno o mattutino intervento ci fa riflettere e molto. Anche tu, come il maestro Lombardo e come noi condividi che il figlio Dì non sia di livello superiore ai tanti bravissimi atleti che hanno partecipato alla gara e lo equipari al suo avversario. Sia tu che il Maestro sottolineate che tra atleti di quel livello l'agonismo è normale e quindi anche episodi delicati. Fermo restando che l'agonismo c'è anche tra bimbi e/o master, ma sottolineo di più che l'avversario del figlio Dì è bravo e quindi il livello uguale mi fa nascere una domanda: come mai però il figliuolo è sempre convocato e l'altro o gli altri finalisti mai? parliamo di stesso alto livello? o di buon livello? ma voi dite essere lo stesso, quindi nessuna differenza tecnica tra i due e pure uno è da 11 anni fisso ad allenamenti federali e da 3 convocato a gare assolute di Coppa del Mondo, gli altri manco autorizzati, molto spesso, nonostante qualcuno abbia fatto anche finali in Coppa del Mondo Assoluta.
      Il tutto per dire: delle due una. O il livello è uguale ma il trattamento è diverso. Oppure il livello è diverso e quindi il superiore e il buon senso lo avrebbe dovuto manifestare chi è di livello superiore e non far capricci.

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  2. Favola degna di "allaricercadi..." per sarcasmo e ironia. La conferma che siamo in un clima dittatoriale di re e sudditi, lo dimostra che spesso si sente parlare degli allenamenti della nazionale o delle trasferte che molti atleti fanno con questo individuo. I racconti sono in linea con la favoletta, ma purtroppo a nessuno è dato parlare e soprattutto nessuno lo farebbe sapendo come funziona la gestione politica.
    Ma la domanda vera: fino a quando i Consiglieri staranno a guardare?
    Perchè non iniziamo tutti a scrivergli su wapp, fermarli in gara e inondarli di mail? Chissà forse capiranno che siamo stufi di tutto questo

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  3. Azzi ancora una volta dimostri di essere solo il 'picciotto' del siciliano. Infatti, lui fa foto "spontanee" con i ragazzi italiani sul podio a Udine. A proposito complimenti a loro ed ai loro Maestri. E tu da buon picciotto stringi mani come per dire a tutti che sarai il futuro. Ma sempre e solo sotto la gestione del siciliano.
    Ma perchè non cerchi di caratterizzarti per qualcosa e intervieni sulla gestione Tecnica e magari dei figli dì...
    Fai qualcosa di tuo, facci capire di che pasta sei fatto (non di mandorle, siamo diventati allergici) e soprattutto facci capire se sei in grado di fare qualcosa o sarai un prestanome.

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  4. Ho conosciuto il soggetto ad una gara a Roma di fine anno. Siamo nuovi a questo sport ma sportivi da sempre. Quando ho visto un episodio simile a quello raccontato, ma molto più triste e di cattivo gusto, ho chiesto alla mia figlia schermitrice, chi fosse il ragazzo. Quando mia figlia mi ha detto essere il figlio del "capo" (così lo ha definito una sua amica accanto) ho avuto un senso di rifiuto verso questo sport e mi auguro che presto la provi anche mia figlia. Si perchè al termine dell'episodio i racconti delle compagne di palestra di mia figlia e degli altri genitori mi hanno fatto capire cosa sia questa scherma.
    Ringrazio i genitori che mi hanno detto di venire su questo sito e di non apporre la mia firma.
    Non so cosa deciderà mia figlia per il futuro, una cosa è certa, non posso parlar bene di questo ambiente e chi comanda consente questo. Mi spiace perchè faccio un lavoro dove il mio pensiero ha un peso.

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  5. ero presente, che senso di schifo e disgusto, meritava una faccia di schiaffi come ad un bimbo che fa i capricci.
    Peccato che è un agente di Polizia e un atleta della Nazionale.

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  6. Lei ha accennato a Bossi. Thè il 'regno di Bossi è finito anche per le azioni del figlio. La storia e piena di Re e Potenti defenestrati dall'atteggiamento dei figli.
    Chissà che...

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  7. Ormai da sempre, si denunciano fatti e misfatti della stessa persona, figlio dello stesso padre.
    I fatti sono fatti, le chiacchere rimangono tali se son si fa niente.
    Se i "fattacci" sono dimostrabili, come pare di capire, perché alle denunce anonime non ci mettiamo una bella firma sotto e farla pervenire a chi di competenza? magari ad un giornale?
    Se si continua in questo modo, i cosiddetti fatti, rimangono inevitabilmente
    "chiacchiericci".
    Prendiamo atto che da moltissimo tempo siamo impantanati in questi argomenti e, così facendo perdiamo credibilità.

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  8. Amico ti invito a chiedere ai vertici federali, ai quali è stata fornita, sempre, documentazione. Ma come sempre fanno finta di niente.
    Una volta qualcuno scrisse che bisognava fare una protesta comune, ma tutti concordano e nessuno ha il coraggio. La paura di cosa poi farebbero i famosi vertici, in questo caso, è tanta.

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  9. Ero alla gara e quando ho visto la scena solo due cose si potevano fare. Ho bisognava staccarsi e andare a casa ma tutti gli atleti presenti che avevano visto tale assurdo comportamento e prevaricazione, oppure fare ciò che ha fatto l'atleta e mettere a tacere tutto vincendo con l'ovazione del pubblico. Certo in questo modo il rischio era di ottenere l'effetto contrario e sicuramente sono aumentati gli appassionati e schermitori che non stimano il figliolo, ma purtroppo non si è ottenuto di cancellare il problema alla fonte e cioè far capire a chi comanda che questa è una strada in totale discesa libera.

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  10. Se i vertici FIS fanno finta di niente, c'è il CONI e a seguire la Magistratura.
    Se si ha paura, come Lei giustamente afferma, allora stiamo parlando di aria fritta, come diceva qualcuno.
    Grazie comunque per la risposta.

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    1. Caro Anonimo delle 10:16, lei è a conoscenza della denuncia fatta per il famoso caso di Doping Tecnologico? Da quanto mi è dato sapere pare che circolino video fatti dallo stesso arbitro convocato oggi per le Olimpiadi. Ad oggi sembra che vi sia stato solo un provvedimento disciplinare nei confronti di chi denunciato il fatto. per chi avrebbe commesso il reato nulla è stato fatto. Capisce in quale regime siamo invischiati? Quando riuscirà ad alzare capo e far prevalere la sua moralità rispetto ai suoi interessi?

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    2. Caro amico delle 10.16 sarebbe Aria Fritta se non fosse tutto vero, documentato e documentabile e se non fossero stati avvisati tutti i Consiglieri Federali del fenomeno e dei singoli episodi. Tu ti scandalizzi che non si denunci il fatto, ma non ti scandalizzi che nessuno intervenga. Prova a chiedere il parere ai singoli Consiglieri e soprattutto chiedi a loro perchè non intervengono. Chiedi perchè hanno partecipato alla denucnia al tribunale Federale di chi ha denunciato il doping tecnologico. Chiedi loro cosa votano ogni volta che il CT presenta le convocazioni. Chiedi a loro perchè non pubblicano le motivazioni delle scelte del CT se le ritengono così trasparenti e motivanti.
      Siamo italiani e come tali, tutti proprio tutti, anche tu, se veniamo a sapere di un reato o comunque di una frode, dobbiamo denunciarla. Inviti a denunciare o tacere, ma perchè non denunci o ti firmi? Sei più saggio di chi ha paura? ok allora denuncia tu. Chiedi ai vertici federali cosa fanno e cosa faranno.

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    3. Ma cosa dire della presenza in foto del responsabile dell'area tecnico sportiva? Già capire cosa sia e di cosa si tratta, quest'area, sarebbe un onore. Poi un responsabile ha qualcuno di cui essere responsabile, ma dal sito, pare un'area vuota. Poi l'illustre e fattivo dipendente fa molto, direi tutto, ma cosa ci fa in una foto istituzionale/politica?
      Ci state per annunciare una promozione via foto?

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  11. Fammi sapere e, mettici la firma, esattamente cosa avete denunciato e a chi,
    denuncerò a chi di competenza, mettendoci la faccia.

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    1. Anonimo 7 gennaio 2020 16:12, tu dici che sei pronto a denunciare, mettendoci la faccia.
      Difficile crederti, visto che qui non ci metti neanche il nome.

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  12. Nel doping tecnologico chi ha chiesto chiarezza ha ricevuto sanzioni, mentre chi ha servito il regime è stato premiato. Non è stato fatto nulla per accertare la verità, anzi. Alcuni filmati hanno fatto il giro del mondo, qualcuno di questi si dice fosse stato realizzato da un appartenente alla categoria arbitrale, il cui silenzio è stato ricompensato assai.
    Questo per spiegare anonimato e nessuna fiducia nella Fis.

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  13. Ciò che colpisce, sito federale alla mano è, oltre all'onnipresenza del Nostro Presidente, a cui si vocifera ormai non manchi nemmeno il dono dell'obiquita', la scomparsa dalle passerelle, improvvisa e totale di V.V. e un tramonto progressivo del delfino presidenziale. A favore di un sempre più smagliante De Bartolomeo, che si accaparra le scene..
    Solo coincidenze?

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  14. Smagliante per Di Bartolomeo è una parola grossa!!

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  15. Ma se uno esce nei 128 e non ha mai raggiunto gli 8 in tre anni, merita ancora di essere convocato o forse dovrebbe lasciare il posto ad altri? Fermo restando che nelle altre armi funziona così, si fa il turn over, ma almeno un minimo di buon gusto.
    Oggi sono uscite le autorizzazioni per la gara GPFIE di Doha e colpisce come tra gli autorizzati non ci sia il figlio Dì, ma soprattutto non ci sia la sua richiesta di autorizzazione, quindi scontato che fosse convocato. Inutile dire che si da spazio sempre agli stessi anche alla presenza di richieste di alcuni Giovani atleti di vertice. Qui esce tutta l'incoerenza della gestione, storica incoerenza. Infatti, per anni e anche lo stesso figlio Dì ne ha usufruito, i migliori U20 venivano lanciati alle prime esperienze di Coppa Assoluta. Invece, in questo caso no. Anche a livello femminile continuiamo ad autorizzare, 'adulte', atlete e lasciamo a casa le più giovani.
    Ma è così difficile pensare di conoscere i criteri? avere trasparenza?

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    1. Ma come i criteri sono così chiari e trasparenti. Decide il CT come ca... gli va e il CF da buon suddito ratifica. Che tu faccia accendere o meno la tua luce in pedana, importante è che lui decida.
      Sembra la brutta copia della gestione di 30 anni fa. Lì almeno i prescelti toccavano e

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  16. Il signor.Lombardo ci mette la faccia e visto che il trofeo non valeva un tubo dice che non è successo nulla. Tutto molto strano visto che chi era presente ha chiaramente visto cosa è successo e quanta poco ortodosso sia stato il virgulto. Sig.Lombardo si è assicurato altri ritiri estivi con la società del padre dell'educatissimo figliolo.Complimenti vivissimi lei è un vero Signore.

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    1. Il Maestro Lombardo non ha bisogno di certi mezzucci per ottenere quello che si guadagna sul campo. Lo conosco bene e so che è una persona seria. Ha espresso in modo chiaro il suo pensiero che può essere condiviso o meno ma le risposte gli vanno date su dati di fatto e non con malevoli supposizioni.

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  17. Notizia strepitosa: il secondogenito è stato convocato per i giochi del Mediterraneo!!!! Dopo la strepitosa partenza(di podi nell'individuale nemmeno l'ombra,almeno che non si voglia dare risalto alle gare a squadra con cinque sei contendenti).Come arricchire il curriculum per assicurarsi un altro posto nell'arma...

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    1. E basta leggere su Internet i parziali.

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  18. La cosa comica è che la società di appartenenza mette in risalto sempre le importanti convocazioni fatte dal C.T.,come se cadessero dal cielo.Siamo in una società ove oramai la finzione la fa da padrone. Con quale spirito si mira ad accrescere e dare credibilità ad uno sport dispendioso e poco seguito? Nessuno alza la voce ma tutti sanno bene come funziona.

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    1. Mia figlia era un talento. Ha lasciato questo sport e non ne vuole sapere più nulla.Hanno spento un amore sviscerato .Non è stata mai considerata anche quando ha conseguito risultati più brillanti di altre atlete che evidentemente avevano più santi in paradiso ed hanno avuto tante opportunità in più. Quando si innalzano le lamentele vuol dire che aumentano le ingiustizie. Penso che tutti dovremmo fare un passo in più anche attraverso un'azione di forza perché la strafottenza e il potere stanno prendendo il sopravvento.

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    2. Ha ragione la rassegnazione ha preso il sopravvento. Questa è l'unica vera vittoria del presidente e di questo sistema, creare rassegnazione, ignoranza e aumentare la base imposta e controllata così diminuisce sempre più la percentuale degli autonomi pensanti. Questione di matematica e di tristezza.
      Dispiace che sua figlia abbia abbandonato, ma non si tratta di Santi ma di squallido interesse personale.

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    3. Si ma proprio la Società della moglie, mamma del convocato e consorte del CT che convoca il proprio figlio, ha come direttore tecnico il CT e la 'rassegna stampa' della FIS ogni giorno ci regala perle del CT che nella sua città rivendica palestre pubbliche per la sua società e accusa gli amministratori. Tutto lecito per un dipendente pubblico e anche Ct che non dovrebbe avere la sua società.

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    4. Il mondo scherma è diventato come un concorso pubblico. Puoi studiare anche come un matto ma è tutto inutile.I posti sono già assegnati.

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    5. Ringraziamo mister Millemiglia per aver portato lo sport nobile a livello del peggiore aspetto dall'Italia nel Mondo. Il clientelismo e...

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  19. Ai giochi del Mediterraneo anche l'ottimo tecnico siciliano di sciabola. Nulla contro il giovane maestro, persona eccezionale, ma credo sia solo una COINCIDENZA la sua presenza come convocato, nell'anno in cui si è trasferito a fare il Tecnico della Società del CT della Nazionale Giovanile.

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  20. Con tutto quello che si legge e si vede: sembrano proprio le ultime urla del maiale quando lo si ammazza. Tutti corrono a fare mosse a proprio piacimento e favore personale.

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    1. Appunto e che nessuno abbia poi il coraggio o la faccia di ripresentarsi

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    2. Scommettiamo che sparring partner a Tokyo sarà il fenomeno partenopeo?

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    3. Perché sei già sicuro che il babbo non lo inserisca in squadra? Non sottovalutate mai DiaboliCT

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