08 giugno 2020

PROVVEDIMENTI ECONOMICI E RIVISITAZIONE ATTIVITA' AGONISTICA

Nel fine settimana 6/7 giugno2020 si è svolta, via telematica, la riunione del Consiglio Federale FIS. Tanti gli argomenti trattati, in particolar modo quelli inerenti il sostegno economico per l’attività di base, ma non meno importante è stata la rivisitazione dell’attività agonistica che sarà più rispondente alle esigenze di società atleti, maestri e genitori. Procediamo con ordine.
Con l’articolo “PROVVEDIMENTI DI SOSTEGNO DELIBERATI DAL CONSIGLIO FEDERALE” pubblicato in data 11 maggio 2020, avevo già trattato l’argomento, plaudendo alle iniziative federali, riconoscendone l’assoluta validità, in particolar modo per due delibere adottate, la prima riguarda il protocollo per la ripresa delle attività; la seconda attinente al piano degli interventi a sostegno del movimento, con uno stanziamento di € 1.860.000. Mentre per il protocollo sono state recepite le disposizioni governative e del CONI, anche se in in tale documento vi sono diverse criticità, ma, considerata la mia limitata preparazione nel settore, non mi addentro in tale contesto, lasciando ad altri le competenti analisi, per gli interventi economici ho qualche riserva. Nel precitato articolo formulavo le seguenti proposte:
  1. Restituzione immediata e totale delle quote di tesseramento, come già fatto per le affiliazioni;
  2. 1€ per riaffiliare la società e 1€ per tutti i tesseramenti;
  3. Contributi alle società: 1.000€ a tutte e una quota per merito senza la barriera di un tot di punti raggiunti, ovvero calcolare il totale dei punti messi insieme da tutte le società e dividere il totale dei contributi per il totale dei punti: es. 500.000 (stanziamento contributi): 100.000(totale dei punti messi insieme dalle società) si ha il contributo per ogni punto, quindi si moltiplichi questo per il numero dei punti acquisito da ogni società e si avrà un sostegno ai club secondo un principio meritocratico.

La società “SPORT E SALUTE” ha sbloccato 17 milioni di euro da destinare alla  ”riapertura delle società di base ed alla messa in sicurezza dei loro impianti dal punto di vista sanitario, come annunciato in Parlamento dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora”.
Per tale risorsa economica la Sport e Salute, con nota del suo Presidente, chiede ai destinatari della predetta liquidità una rendicontazione dell’uso dei contributi in modo che sia verificabile il sostegno diretto allo sport di base, quindi una precisa destinazione.
Nel comunicato federale si legge: ”Per quanto concerne le società che si riaffilieranno, il Consiglio federale ha confermato la previsione di un contributo straordinario che si articolerà in una quota fissa di 1000 euro e di una quota variabile che sarà determinata dal numero di atleti agonisti tesserati alla data del 15 marzo 2020 che si ritessereranno come agonisti per la nuova stagione entro il 15 dicembre 2020.
Inoltre, grazie alle ulteriori risorse messe a disposizione da Sport e Salute, svincolando i finanziamenti per il progetto "Sport di Tutti", il Consiglio federale ha previsto l'erogazione di un ulteriore contributo di 300 euro, che punta ad alleviare le spese per la sanificazione e l'igienizzazione, e che sarà destinato alle società che si riaffilieranno per la stagione 2020-2021.
Tutto sembrerebbe perfetto, purtroppo non è così poiché per accedere ai precitati contributi sarà necessario riaffiliarsi e ciò comporterà un esborso iniziale che, se tutto va bene, dovrebbe essere anticipato dalla società ovvero spesso direttamente dal Presidente, e mentre per i grandi club non ci dovrebbero essere problemi per le piccole società sarà completamente diverso. Potrei sbagliarmi, il Consiglio potrebbe aver fatto attente valutazioni conseguentemente il mio pensiero sarebbe fuori luogo.
Probabilmente mi sfugge qualcosa in quanto alcuni giorni orsono si è tenuta una riunione telematica tra il Presidente, presente il suo vice ed il consigliere piemontese Randazzo oltre, naturalmente, al Presidente del C.R. Locale Cinzia Sacchetti, e le società piemontesi, durante la quale sono stati trattati i vari problemi connessi con la situazione attuale, covid19 e relative conseguenze. In tale contesto ci sono stati vari interventi uno dei quali è stato particolarmente apprezzato dal Presidente Scarso, di cui, successivamente, è stato richiesto un contributo scritto da sottoporre alla prima riunione utile del Consiglio Direttivo. Riporto, di seguito, il Concorso offerto dal Maestro CUCCU:
ELIMINAZIONE DEL DOPPIO TESSERAMENTO PER I TECNICI: tale proposta dovrebbe diventare strutturale poiché sovente il presidente di un club è anche il tecnico affiliante, oppure ricopre la carica di consigliere. Inoltre con l’aumento dell’attività Master, molti tecnici sono anche atleti. Il doppio tesseramento: prima come tecnico e poi come atleta e/o dirigente non trova una ragionevole motivazione per la sua esistenza. La eliminazione di uno dei due potrebbe sgravare la società di un costo mantenendo un unico pagamento come per l’atleta che fa anche il dirigente. Può essere anche il costo di tesseramento più alto, ovvero 48euro, ma che sia uno solo;
RIDUZIONE A 5€ DEL TESSERAMENTO PER I DIRIGENTI DI SOCIETÀ: nelle realtà associative, di tutte le dimensioni, il ruolo di Presidente o di Consigliere è frequentemente svolto da un genitore che si offre quale volontario per collaborare alla gestione della società. Lo stesso, spesso, mette a disposizione gratuitamente le sue competenze quali di commercialista, medico, avvocato, ecc.. Dovere imporre un tesseramento di 48euro per un socio che nulla costa alla Federazione, in quanto non svolge al suo interno nessun compito se non quello di collaboratore volontario di un affiliato, appare come una tassazione iniqua, che nelle medie e piccole società, che rappresentano il 70% degli affiliati, ha un certo peso;
REVISIONE DEL CONTRIBUTO STRAORDINARIO PER OGNI ATLETA RIAFFLIATO NELLA PROSSIMA STAGIONE: Tale misura ha il carattere di una tantum, e che nel futuro non potrà essere replicato. Almeno non in questa forma. Proprio il suo carattere di sostegno in questo momento difficile richiederebbe dei criteri meno stringenti. Limitare il contributo al solo numero di atleti che già tesserati in questa stagione lo saranno per lo stesso affiliato anche nella prossima fa apparire la cosa come una sorta di partita di giro tra i soldi che il socio versa per il tesseramento federale e quanto la FIS gira al Circolo a titolo di contributo, sminuendone il valore, anche dal punto di vista promozionale.
Proposte assolutamente condivisibili ed aggiungerei che per riaffiliare un club, solo per la prossima stagione, potrebbe bastare il tesseramento di un atleta.
Le considerazioni che mi vengono in mente sono: perchè chiedere un contributo scritto se poi non lo si tiene minimamente in considerazione?; perché non affrontare il problema con provvedimenti shok che darebbero una spinta reale al sostegno dell’attività di base? Certo ci vuole coraggio e con tutto il rispetto per le iniziative poste in campo non mi sembra che siano particolarmente coraggiose.
Infine poche parole sulle “ipotesi relative al nuovo calendario federale ed alle nuove disposizioni per l'attività agonistica che puntano sulla regionalizzazione delle gare ed una fase nazionale limitata ai qualificati, da svolgersi nella fase conclusiva della stagione, oltre anche ad una diversificazione dei numeri di qualificati in base alle varie armi ed allo storico dei partecipanti alle diverse competizioni.”. BENE anzi BENISSIMO: senza ironia, però ci voleva il covid19 per arrivarci: è da tanto che la base richiede una attività articolata più sulla regionalizzazione.
Farebbe piacere conoscere i contenuti delle relazioni dei CT per il lavoro svolto negli ultimi tre mesi e per il quale sono stati regolarmente retribuiti.
Ezio RINALDI

9 commenti:

  1. Buonasera sig. Rinaldi, le proposte del maestro Cuccu sono ragionevoli (io purtroppo non ho ancora la possibilità di iscrivere la società in federazione poiché non sono ancora un'istruttore nazionale o di secondo livello ma trovo che sia un buon aiuto economico per le piccole società) e anche quelle agonistiche riguardanti un campionato regionale con finale nazionale, aiuterebbero di molto le famiglie evitando esborsi economici per trasferte varie.. questa proposta la feci io circa due anni fa ma, non essendoci ancora nessuna pandemia COVID-19, la misi giù come un campionato settoriale suddiviso in nordest, nordovest, centro, sud e isole e (come scritto sulla nota della federazione) una finale nazionale con numero fisso per le armi più numerose e percentuale su quella/quelle meno numerose..
    Quella volta mi dissero che era un'idea difficile da far diventare realtà..
    Come ha detto lei "ci voleva un virus per arrivarci.."
    Saluti,
    Moris Lavezzi

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  2. Mi piacerebbe sapere dove siano finiti tutti i leoni da tastiera: soprattutto quelli che avevano come obiettivo la denigrazione dell'altro.

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  3. Eh, caro Ezio, quando ci si deve mettere nome, cognome e faccia, le cose cambiano e i "leoni" diventano CONIGLI.
    Un saluto affettuoso.
    Gaspare Fardella

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  4. I social sono oggi uno dei grandi canali che contribuiscono al formarsi della pubblica opinione. NON è possibile accettare una prassi che limita, spesso pesantemente, l'uso di questi canali. Esistono leggi contro la calunnia, la diffamazione, la diffusione di notizie false eccetera. Solo in relazione alle violazioni di queste è accettabile la censura. Pertanto che ben vengano gli anonimi, poi sta a te Ezio, censurare chi si esprime da scaricatore di porto. Saluti Michele Bonsanto

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    1. Caro Michele, quando non puoi rintracciare gli autori diventa tutto più complicato. Peraltro, comunque a risponderne sarei Io. Al di la delle considerazioni personali, il blog ha riaperto sulla spinta di numerose richieste ma con regole più stringenti. Si è già visto in passato come sia stato negativamente utilizzato l'anonimato: ora non è più possibile. Se qualche lettore o commentatore ha la necessità di non manifestarsi in pubblico per ragioni prettamente personali, può rivolgersi al sottoscritto fornendo le proprie generalità,e-mail e n.di telefono, dopo di che il commento sarà pubblicato in anonimo. Ho creato un gruppo redazionale che si occuperà della trattazione degli argomenti e la linea da seguire. Ci apprestiamo ad una campagna elettorale e vogliamo che il blog sia aperto a tutti, pro o contro una o più compagini, nel pieno rispetto di tutte le idee ed innanzitutto delle persone.

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    3. Se non scrivono non significa che non leggono. Che noi anziani vogliamo sapere 😊

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  5. Qualche buon tempone ci prova a scrivere in anonimo sapendo benissimo che il commento non sarebbe pubblicato. Trattasi di un sostenitore dell'attuale dirigenza. A questo coraggiosissimo leone da tastiera gli consiglio di restare nella sua savana: qui non troverà più posto. Se qualcuno vuole essere ospitato le porte sono aperte, ma si presenti.

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