19 gennaio 2021

SOGNO O REALTA'? La federazione che vorrei.


M°Alberto Coltorti

Vorrei una FEDERAZIONE SPORTIVA sempre più MERITOCRATICA.
Il concetto va ribadito nonostante sia banale, scontato, proprio perché oramai obsoleto. La realtà, infatti, ci riserva sorprese eclatanti a tutti i livelli. Dalla scelta dei ruoli apicali del settore tecnico, apparentemente condizionati dall’appartenenza ai gruppi militari o ai corpi dello stato, alle convocazioni nei settori giovanili, laddove il merito dovrebbe essere il criterio imprescindibile anche per le implicazioni educative e dove, invece, la discrezionalità è assoluta, alla formazione dove, indipendentemente dalle capacità, si perpetrano favoritismi probabilmente dettati dall’adesione ad un’associazione di tecnici.
Le posizioni di vertice nei vari settori - Ruoli Tecnici, Maestri, Atleti, Formazione, Commissioni Federali, Ruoli Politici nazionali e periferici e così via - dovrebbero essere prerogativa delle persone più preparate, più valide, più colte, con curriculum specifici importanti, equilibrate e, soprattutto nei ruoli governativi, votate a servire l’interesse comune più che il tornaconto personale, dotate quindi di un alto profilo morale.

Mi piacerebbe che le scelte abbandonassero sempre più la discrezionalità che pure, in alcune specifiche situazioni e quando accompagnata dal buon senso, aiuta a compensare le insidie degli imprevisti e del caso. Il problema è che sempre più spesso il potere decisionale soddisfa la voracità di chi lo gestisce, più che aiutare la crescita dell’ambiente, per cui, oggi, è necessario preferire il rigido dogmatismo del VALORE ASSOLUTO, almeno fintanto che il buon senso e l’etica non ristabiliscano la verità e il significato delle cose. 

Vorrei vedere REGOLE PRECISE, PRESTABILITE che sovraintendano le decisioni e che vengano rispettate, senza eccezioni, quindi INDEROGABILI.

Vorrei vedere COMPETIZIONI LEALI partendo alla pari, SULLA BASE di RISULTATI CONCRETI, di CURRICULA, di QUALITA’ OGGETTIVABILI, e non dell’appartenenza a una fazione, a un gruppo, a una famiglia. Quindi l’ABBANDONO DRASTICO DEI NEPOTISMI, siano essi REALI e/o FIGURATI.

Vorrei l’ABOLIZIONE, concreta e sincera, DEI CONFLITTI D’INTERESSE, perché la maggior parte dei nostri rappresentanti dimostra poca sensibilità a questo problema e poca attenzione nella gestione, vorrei vedere un CODICE ETICO APPLICATO E NON INTERPRETABILE.

Alberto COLTORTI

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