16 agosto 2021

RIVOLUZIONE NEL SETTORE TECNICO DELLA F.I.S.

Impazza sulla rete e sui giornali sportivi il toto CT. Non solo quello di fioretto, ma anche gli altri due - sembrerebbe - non godano di buona salute schermistica. Si fanno dei nomi ed i candidati più accreditati pare siano: CERIONI per il fioretto, TARANTINO o AQUILI per la sciabola e CHIADO’ per la spada.
CHIADO' Dario
da sx, Sirovich, Cipressa e Cuomo
I nomi fatti potrebbero andare bene. Tranne CERIONI, di cui si conoscono molto bene le caratteristiche, per gli altri due non saprei che dire. In questo particolare momento si ha bisogno di persone terze e con grande personalità, soprattutto tanta autorevolezza.
Dopo la notizia circa il possibile cambiamento della struttura tecnica federale, leggendo qua e là ho rilevato talune veloci considerazioni  sui nuovi eventuali commissari.
Tutti parlano di crisi e se questa possa essere risolta. In tanti ritengono il compito assai arduo perché quella attuale ha fondamenta molto più complicate di quanto si possa immaginare e che si possono individuare in un sistema di tirare ormai obsoleto ed insufficiente per competere a livelli mondiali. In questo senso ho come l’impressione che si tenda a sopravvivere.
I migliori schermidori internazionali sono dei super agonisti dotati di fisico e preparazione atletica superlativa, doti poste in evidenza in tutte e tre le armi, dove i nostri sono stati sovrastati fisicamente e non schermisticamente (parere personalissimo).
Cerioni Stefano

La ragione principale proviene da tre quadrienni di dissennata conduzione federale, di frantumazione dei club schermistici intesi come sale di scherma e di un forte decadimento della classe magistrale, dovuto forse alla disastrosa gestione della questione relativa ai rapporti con l’Accademia Nazionale di Scherma, con la quale è venuta meno una proficua collaborazione, che andava sì migliorata ma non elimi nata, e su questo fronte tanto si dirà ancora.
Un’altra ragione potrebbe essere la diminuita motivazione dei maestri delle sale periferiche, abbandonati a sé stessi, poco gratificati da un sistema che tutto tende ad accentrare, sottraendo il frutto del loro lavoro.
Naturalmente le difficoltà alle quali si andrà incontro non potranno essere risolte in un breve lasso di tempo. 
Aquili Andrea
Andrebbe riformato l’intero settore, magari reintroducendo le vecchie e care categorie, dando a tutti la possibilità di migliorarsi in ragione del livello posseduto.
Si rende necessario impedire gli abbandoni poiché non ha alcuna logica che, superate le categorie giovanili, si vada a fare una gara per poi essere eliminati nei primissimi turni di diretta se non, addirittura, nei gironi di una competizione nazionale, senza grandi possibilità. Se si procedesse in tal senso forse si impedirebbe un precoce abbandono di bravi atleti, evitando così lo svuotamento delle palestre.
Tarantino Luigi
Bisognerà dare preminenza alla meritocrazia e poco spazio a decisioni discrezionali, che a volte sembrano dettate da interessi personali, creando un procedimento per il quale gli atleti della nostra nazionale dovranno elevare sistematicamente il loro standard poiché la convocazione non sarà scontata.
In buona sostanza i commissari dovranno essere delle personalità super partes ed assennate, una sorta di dirigenti d’alto livello e forti conoscitori del rispettivo settore a loro affidato.
Come dicevo, navigando nella rete ho potuto leggere le riflessioni, particolarmente significative e condivisibili, di Riccardo Bonsignore sulla sua pagina facebook, il quale fa riferimento soprattutto alla spada. Vi invito a farci un salto e leggerle, ci sono spunti interessanti.
Personalmente, in una rosa di nomi da valutare non avrei trascurato Andrea Magro e Alberto Coltorti, probabilmente non entrano nelle grazie di qualcuno. Mi è stato chiesto se la notizia, peraltro, come dicevo prima, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport e su alcuni siti online, i quali riprendono ciò che ha scritto il quotidiano sportivo, fosse fondata. Ebbene la mia risposta è stata affermativa, poiché non bisogna dimenticare che il Presidente del CONI, Malagò, ha dichiarato che il sistema scherma va rifondato, quindi il Presidente AZZI deve dare segnali significativi e soprattutto deve liberarsi della pesante ombra di Scarso, ormai in disgrazia un po’ ovunque.In parole povere egli deve dimostrare che le sue decisioni non dipendono da influenze esterne, quali appunto quelle dovute all’ex presidente. In questo contesto, ritengo doverosa una totale rivisitazione della struttura tecnica.
Mi sia consentito rammentare che i 20 anni della gestione scarsiana, 4 da vice presidente e 16 da presidente, hanno prodotto danni i cui effetti si stanno palesando, a cominciare dalla struttura tecnica; quelli politici ed organizzativi li vedremo nell’immediato futuro.
Ezio RINALDI

2 commenti:

  1. "Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima", nel segno della continuità.

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  2. Sulla pagina FB della FIS è uscito un articolo che, in buona sostanza, riferisce che, a proposito del settore tecnico, l'attuale Presidente federale ufficiale ed il CF stanno valutando il da farsi.

    Complimenti a loro, dopo molti giorni e varie sollecitazioni da più parti, peraltro di importanti personaggi sportivi, ancora non si è deciso nulla: nè conferme, nè nuove nomine.

    Cosa o chi si aspetta?

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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