Oramai,
cliccando sul web, è impossibile non incappare nello scandalo della scherma, relativo
ad un arbitro che è accusato di molestie sessuali in ben due distinti episodi.
Di questa brutta e penosa faccenda se ne sono occupati quotidiani nazionali,
locali e perfino il sito “DAGOSPIA”.
La scherma è sulla bocca di tutti e questa volta non certo per le medaglie vinte, ma per uno scandalo difficile da digerire. Anche la stessa “Piazza” se ne è occupata, avendo pubblicato interamente tutte le comunicazioni rese dalla stampa, dai giornali e dai mass-media. Ciò che spiace maggiormente è la poca sensibilità mostrata dalla Federazione Italiana Scherma, la quale, a fronte di episodi gravissimi, ha fatto fin’ora ben poco, giungendo finanche a respingere accorati appelli: è, infatti, di questi giorni l’episodio citato da “DAGOSPIA” a proposito del rifiuto operato dalla FIS sulla “sollecitazione-invito” a lei rivolto dalle famiglie coinvolte nei fatti summenzionati, motivato con l’affermazione che tali istanze fossero fondate su generiche informazioni e, pertanto, non meritevoli di accoglimento. Ma all’improvviso qualcosa sembra essere cambiata. Il 27.04.2022 Repubblica, con un articolo a firma di Cosimo CITO, da notizia della sospensiva “sine die” dell’arbitro in discussione. Quindi la Federazione, evidentemente pressata da più parti, ha finalmente assunto il precitato provvedimento di sospensione “sine die”: meglio tardi che mai!
Comunque, è giusto anche precisare che le ultime notizie in circolazione, e riprese pure dalla “Piazza”, riferivano della riapertura del caso, che era stato, in un primo momento, archiviato. Tuttavia, di tale iniziativa non v’è traccia sul sito federale e non vi è traccia neanche dell’applicato provvedimento di sospensione (non siamo riusciti a trovarlo): ciò, a nostro modesto avviso, è un ulteriore errore dei vertici federali, sia in termini di immagine che di comunicazione, perché in tal modo si ha come l’impressione che la FIS ne sia infastidita, non sappia cosa fare e cerchi di prendere tempo; mentre, invece, sarebbe proprio il caso che la Federazione, con il Presidente in testa e specie in questo delicato frangente, operasse sui binari di una più chiara e limpida trasparenza, che le renderebbe maggior onore e rispetto.
La scherma è sulla bocca di tutti e questa volta non certo per le medaglie vinte, ma per uno scandalo difficile da digerire. Anche la stessa “Piazza” se ne è occupata, avendo pubblicato interamente tutte le comunicazioni rese dalla stampa, dai giornali e dai mass-media. Ciò che spiace maggiormente è la poca sensibilità mostrata dalla Federazione Italiana Scherma, la quale, a fronte di episodi gravissimi, ha fatto fin’ora ben poco, giungendo finanche a respingere accorati appelli: è, infatti, di questi giorni l’episodio citato da “DAGOSPIA” a proposito del rifiuto operato dalla FIS sulla “sollecitazione-invito” a lei rivolto dalle famiglie coinvolte nei fatti summenzionati, motivato con l’affermazione che tali istanze fossero fondate su generiche informazioni e, pertanto, non meritevoli di accoglimento. Ma all’improvviso qualcosa sembra essere cambiata. Il 27.04.2022 Repubblica, con un articolo a firma di Cosimo CITO, da notizia della sospensiva “sine die” dell’arbitro in discussione. Quindi la Federazione, evidentemente pressata da più parti, ha finalmente assunto il precitato provvedimento di sospensione “sine die”: meglio tardi che mai!
Comunque, è giusto anche precisare che le ultime notizie in circolazione, e riprese pure dalla “Piazza”, riferivano della riapertura del caso, che era stato, in un primo momento, archiviato. Tuttavia, di tale iniziativa non v’è traccia sul sito federale e non vi è traccia neanche dell’applicato provvedimento di sospensione (non siamo riusciti a trovarlo): ciò, a nostro modesto avviso, è un ulteriore errore dei vertici federali, sia in termini di immagine che di comunicazione, perché in tal modo si ha come l’impressione che la FIS ne sia infastidita, non sappia cosa fare e cerchi di prendere tempo; mentre, invece, sarebbe proprio il caso che la Federazione, con il Presidente in testa e specie in questo delicato frangente, operasse sui binari di una più chiara e limpida trasparenza, che le renderebbe maggior onore e rispetto.
Meritoria l'azione di "Repubblica" e della associazione ChangeTheGame, senza la quale, molto probabilmente, non si sarebbe adottato alcun provvedimento (è una nostra convinzione).
Detto questo, nella considerazione che - a quanto pare, per come sopra anticipato - si stiano per materializzare ulteriori ed apposite iniziative volte alla ricerca della verità, la “Piazza” intende non andare oltre e così attendere che i competenti organi inquirenti (disciplinari e giudiziari) facciano il loro corso, con tranquillità e serenità, ed alla fine assumano, qualora appurate le relative responsabilità, i provvedimenti più adatti.
In tale quadro, ci sia permesso di suggerire, molto sommessamente, alla FIS di:
Detto questo, nella considerazione che - a quanto pare, per come sopra anticipato - si stiano per materializzare ulteriori ed apposite iniziative volte alla ricerca della verità, la “Piazza” intende non andare oltre e così attendere che i competenti organi inquirenti (disciplinari e giudiziari) facciano il loro corso, con tranquillità e serenità, ed alla fine assumano, qualora appurate le relative responsabilità, i provvedimenti più adatti.
In tale quadro, ci sia permesso di suggerire, molto sommessamente, alla FIS di:
- assumere una condotta chiara, netta, precisa, lineare, cristallina e trasparente, nel pieno rispetto di tutte le parti in causa ed a tutela delle stesse;
- integrare il gruppo del Safeguarding policy con persone altamente specializzate, con qualificate competenze in materia, i cui requisiti siano ben attestati;
Ezio RINALDI
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