Ho lasciato trascorrere qualche
giorno prima di esprimermi sulla intervista rilasciata dal Presidente AZZI al
giornalista Cosimo CITO per il quotidiano Repubblica.
Devo subito dire che mi è
piaciuta è faccio i miei complimenti al giornalista ed al Presidente per le
risposte date.
Ha certamente fatto chiarezza
sullo scandalo relativo alle “molestie ed abusi sessuali” che ha visto
coinvolto un noto arbitro della scherma italiana. Certamente si poteva fare
prima ma meglio tardi che mai.
Alcune risposte non mi sono
chiare e come sempre esprimo il mio pensiero.
Prima considerazione, è
sull’affermazione del Presidente circa la conoscenza dei fatti inerenti la
denuncia presentata dai genitori della ragazza minorenne e riferiti al periodo
maggio 2021. Ebbene, ho sempre affermato che nel mondo della scherma quello che non si dice e non si
fa non si sa. Infatti, all’indomani dell’accaduto già circolavano voci
sulla querela presentata dai genitori della ragazza, pertanto, caro Presidente,
pur considerando la buona fede, ho qualche dubbio sulla tua affermazione;
seconda considerazione, riguarda
la tua richiesta di aiuto per combattere il fenomeno, invitando ad esporre
denunce in presenza di fatti gravi come quello di cui tratti nell’intervista:
ti sei mai chiesto del perché ci sia tanta reticenza nel farlo? Inoltre, non
credi che potrebbe essere sufficiente rivolgersi ai competenti organi federali?;
terza considerazione, concerne la
posizione del CONI là dove affermi che la Procura del massimo ente sportivo
italiano fosse a conoscenza del patteggiamento e che lo stesso fosse d’accordo:
solo in un secondo momento avrebbe espresso parere contrario alla soluzione
prospettata. Se hai letto quanto scritto sul blog, confermo la mia posizione di
non entrare più nel merito delle decisioni assunte, attendendo che si completi
il corso dei processi, quindi la domanda è: il CONI ha agito con leggerezza?;
quarta considerazione, hai detto
che ti sei sentito tradito ed addolorato dal comportamento dell’attore
protagonista: ti capisco! Però sei proprio tu ad affermare che in passato
l’arbitro aveva avuto qualche atteggiamento sopra le righe ed in virtù di ciò
avresti dovuto porre una maggiore attenzione nei suoi confronti. Quando vuoi
bene alla tua federazione, per proteggerla devi assumere un comportamento
irreprensibile, puoi contestare, puoi non condividere ma non puoi metterla alla
berlina come ha fatto l’arbitro, quindi il tradimento dovevi aspettartelo.
Tutto ciò detto, ti invito a
leggere alcuni commenti apparsi sui vari social poiché da essi puoi capire che
non tutti ritengono la tua intervista esaustiva e tempestiva sugli accadimenti.
Al di la di alcuni fatti che mi
hanno visto in antitesi rispetto alle tue posizioni, ti ho sempre considerato
una gran brava persona ed al momento non ho cambiato opinione ed è proprio in
virtù della tua onestà che ti rivolgo l’appello ad essere sempre chiaro e
trasparente, senza attendere che gli eventi prendano il sopravvento.
Ezio RINALDI
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