19 settembre 2024

IL PROGRAMMA DEL PRESIDENTE AZZI PER LA SUA RICONFERMA

Paolo AZZI
Dal sito https://www.paoloazzi.net/squadra?sfnsn=scwspwa riporto il programma del Presidente AZZI. Dallo stesso sito potrete leggere il manifesto del Presidente, vedere la squadra e la galleria di foto.

Il progetto è articolato su 11 pagine e lo considero molto esaustivo ma anche qui non posso non manifestare la riserva sulla messa a terra dell'intero proposito. Però, considerata l'esperienza e la conoscenza della macchinna federale da parte di Azzi, sono molto fiducioso. Nei prossimi giorni pubblicherò le foto dei componenti  la squadra, con a fianco di ciascuna una breve didascalia. Buona lettura.

"Programma - PAOLO AZZI - CANDIDATO ALLA PRESIDENZA FIS 2025/2028 

Il futuro è nella condivisione di un progetto che riteniamo abbia dato tanto alla scherma italiana e molto altro possa e debba dare ancora. Ripartiamo da un grande lavoro svolto, per crescere e migliorare ancora.
A modo nostro, senza troppa enfasi, con serietà, visione, passione e impegno incessante per la scherma.
La mia ricandidatura alla Presidenza della FIS ha compagni di avventura straordinari, che garantiscono competenza, idee, fatti e amore per il nostro sport.

È la mia Squadra, con la quale sono orgoglioso di intraprendere da Presidente uscente questa nuova sfida.
RAPPRESENTANTI SOCIETÀ AFFILIATE:

-Alberto ANCARANI
-Guido DI GUIDA

-Sebastiano MANZONI
-Maurizio RANDAZZO
Tutti consiglieri in carica, dirigenti instancabili che rappresentano la continuità con il lavoro svolto, in grado di garantire un prezioso contributo di esperienza.

E con loro:

-Claudio FONTANA
-Maurizio NOVELLINI
-Rosanna PAGANO

Due presidenti di Comitati Regionali impostisi come “modelli di capacità” e una campionessa del mondo dall’entusiasmo contagioso, tre garanzie per vissuto e idee.

QUOTA TECNICI:

-Giovanna TRILLINI

Fuoriclasse da atleta, Maestra con l’iniziale maiuscola, già in questo quadriennio rappresentante esemplare della categoria dei Tecnici.

QUOTA ATLETI:

-Paolo PIZZO
-Rossana PASQUINO

Un bi-campione del mondo, icona delle pedane, rappresentante in carica degli atleti italiani in Giunta CONI, che porta la sua capacità e la sua “Stoccata vincente”. E poi una docente universitaria e campionessa paralimpica, che ha brillato da Consigliere uscente per l’eccezionale impegno speso e la competenza mostrata in questi anni.

Un grazie a chi ha mostrato apprezzamento per quanto fatto fino ad oggi e a chi sta contribuendo allo sviluppo di questo progetto sempre più solido e condiviso.

Ripartiamo dai risultati ottenuti, non solo quelli agonistici, e soprattutto dalla capacità e possibilità di andare avanti per ambire a nuovi traguardi, misurandoci con la realtà ma puntando il più in alto possibile.
Con il nostro stile. Per TUTTA la scherma italiana.

PREMESSA 
I punti programmatici che abbiamo individuato riflettono una visione strategica sviluppata attraverso un’attenta analisi delle esigenze di atleti, tecnici, società, famiglie e regioni, con l'obiettivo di affrontare questioni di rilevanza nazionale e internazionale. Il programma si basa su pragmatismo, trasparenza e concretezza, proponendo una direzione per rafforzare la crescita numerica e qualitativa della scherma italiana sino ad ora raggiunta. Le proposte sono in continuità con il lavoro svolto nel triennio 2021-2024, con l’intenzione di offrire idee innovative ed attuabili, ma allo stesso tempo aderenti alla realtà del movimento schermistico italiano. La squadra che guida e condivide questo programma si presenta come un gruppo solido, pragmatico e supportato da dati oggettivi e risultati concreti​​.

UN NUOVO SLANCIO DOPO LA PANDEMIA

Prima di entrare nel merito del programma, ci terrei a sottolineare il contesto in cui la mia squadra ed io abbiamo operato nel quadriennio 2021-2024. Durante il mio primo mandato da Presidente, abbiamo affrontato sfide di portata eccezionale, a partire da una pandemia ancora in pieno corso ad elezione avvenuta che ha inevitabilmente – e gravemente – colpito il nostro movimento. Con un grande sforzo corale, che ha visto in prima fila Comitati e Delegati Regionali, abbiamo gestito la fase della ripartenza, trasferito ingenti risorse al territorio e alle società, creando così le condizioni per una ripresa in sicurezza dell’attività agonistica e limitando al minimo le chiusure, facendo non solo ripartire la scherma ma consentendo al nostro sport di rilanciarsi visto che ad oggi abbiamo superato i numeri pre-pandemia e stabilito il nuovo record di partecipanti al GPG 2024.  Successivamente, la guerra in Ucraina e la Riforma dello Sport hanno posto nuove difficoltà, ma grazie alla gestione attenta della Federazione, che ha lavorato incessantemente nell’interesse del movimento e al fianco di ogni singola componente, l’Italia ha continuato a brillare nelle competizioni internazionali, completando con successo il percorso di qualifica olimpica e chiudendo il quadriennio con uno straordinario risultato sportivo in termini di medaglie. Successi agonistici che rappresentano, però, soltanto una parte dell’attività svolta, che si è concentrata sempre più sulla progettualità sociale, sulla promozione, sulla formazione di persone e professionalità che hanno contribuito, e ogni giorno cooperano, alla crescita del nostro sport.

SETTORE TECNICO: Scherma Olimpica

Il triennio successivo ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo si è aperto con il totale rinnovo della conduzione tecnica federale: in ambito olimpico sono stati avvicendati i Commissari Tecnici di tutte e tre le specialità, mentre l’assetto del settore paralimpico è stato riformato con l’inserimento di una nuova figura di coordinamento e con il consolidamento della posizione dei tre commissari d’arma. Il settore olimpico della sciabola ha poi richiesto un ulteriore cambio tecnico per ragioni extra-schermistiche.

Il poco tempo a disposizione – una sola stagione prima dell’avvio della qualifica olimpica – non ha impedito l’inserimento di numerosi giovani e l’ottenimento di risultati importanti che hanno consentito di qualificare tutte le squadre sia in campo olimpico che paralimpico.

Risultati agonistici: un triennio d’oro per la Scherma ItalianaDopo Tokyo la scherma italiana ha vissuto un triennio straordinario, con numerosi successi e record. A Parigi sono state vinte 5 medaglie olimpiche, con il 50° oro storico conquistato per la prima volta dalla spada femminile. Mentre ai Giochi Paralimpici l’Italia, presentatasi con la sua delegazione più numerosa e tutte le squadre qualificate, ha conquistato quattro medaglie, raddoppiando il numero di podi rispetto a Tokyo. Nel dettaglio, i risultati olimpici di Parigi 2024 includono un oro, tre argenti e un bronzo, con la scherma seconda disciplina italiana per numero di medaglie. Nei due Mondiali Assoluti, sono state vinte diciotto medaglie, e agli Europei Assoluti l’Italia ha battuto il record di medaglie, con successi notevoli – e mai raggiunti prima – nelle varie competizioni. In tre anni, inoltre, sono state conquistate otto Coppe del Mondo.

Anche il settore paralimpico ha avuto un rendimento eccellente: ai quattro podi di Parigi vanno aggiunte quarantacinque medaglie vinte tra Mondiali ed Europei.

I Giovani e Cadetti del settore olimpico hanno ottenuto 28 medaglie ai Mondiali e 47 agli Europei, i Master hanno raccolto 28 medaglie ai Mondiali, mentre la categoria Under 23 ha ottenuto 28 medaglie agli Europei e altri importanti successi sono arrivati ai Giochi del Mediterraneo e alle Universiadi, dimostrando un livello altissimo anche tra gli atleti emergenti.

Alto Livello e innovazioneNel corso del triennio sono state avviate importanti iniziative tese a migliorare il livello e la qualità della preparazione fisica e tecnica degli atleti di vertice. A tale scopo, è stato creato l’Istituto di Studi e Ricerche della FIS con finalità di prevenzione degli infortuni e di supporto agli staff federali e ai preparatori e tecnici degli atleti delle nazionali giovanili e assolute.

Tutti gli atleti di alto livello sono stati dotati di un apparecchio di uso quotidiano (First Beat) in grado di monitorare costantemente i principali parametri fisiologici degli atleti e, di conseguenza, la loro condizione.

In parallelo, è stato intrapreso un importante percorso di collaborazione con l’Istituto di Scienza dello Sport del CONI che ha portato, dopo una lunga fase sperimentale, all’elaborazione di un test specifico per la scherma in grado di misurare in modo scientificamente attendibile la condizione psicofisica dello schermidore in tutti i suoi aspetti. Tale test, al momento tarato sulla spada, potrà e dovrà essere adattato anche alle altre armi e ne esiste già una versione “light” attuabile anche a livello di club senza bisogno di particolari attrezzature.

Negli ultimi mesi prima dei i Giochi Olimpici, infine, è iniziato l’utilizzo della realtà virtuale al fine di migliorare le capacità cognitive e percettive dei nostri schermidori: anche questo strumento si sta sviluppando per essere sempre più specifico e funzionale alle esigenze della scherma.

La Federazione crede fermamente in questo percorso e intende portarlo avanti con decisione negli anni a venire. Questi metodi avanzati, rivolti in primis agli atleti più giovani e “aperti” all’innovazione, dovranno essere sviluppati nei prossimi anni con opportuni investimenti per mantenere la nostra scherma ai vertici in un contesto internazionale sempre più competitivo dove un atleta, per emergere, deve curare ogni dettaglio del proprio allenamento.

Supporto all’attività di baseCon il progetto “Scherma Futura”, finanziato da Sport e Salute e attuato nell’arco di due anni con grande soddisfazione dei partecipanti. La Federazione ha inteso fornire agli atleti, in particolare quelli provenienti da realtà più decentrate, occasioni di incontro e confronto, ma anche di crescita, alternando le sedute di allenamento con interventi mirati di esperti su tematiche importanti quali la corretta pianificazione della preparazione atletica, l’alimentazione, gli aspetti psicologici, le tecniche di respirazione. Allo stesso modo, i tecnici degli atleti sono stati coinvolti con sedute giornaliere, sia frontali che pratiche, a loro dedicate.

Nell’attuazione del progetto è stata lasciata autonomia organizzativa alle singole armi, in modo da soddisfare le specifiche esigenze di ciascuna in funzione del numero dei praticanti e della diversa articolazione territoriale; in ogni caso, per garantire la presenza di tutte le aree geografiche, sono state riservate quote di partecipazione a ciascuna regione,

Alla luce del gradimento riscosso, il progetto “Scherma Futura” sarà potenziato e aggiornato, aumentando la frequenza degli appuntamenti, la specificità degli argomenti trattati e il numero di atleti e tecnici coinvolti.

Altrettanta attenzione dovrà essere rivolta ai CAF, sostenendo l’impegno degli organizzatori e richiamando l’attenzione di tutti sull’importanza di queste iniziative formative di base rivolte tanto ai ragazzi che ai loro tecnici.

Fioretto e SciabolaLa netta preponderanza della spada nella composizione numerica del nostro parco atleti è un fatto noto e consolidato: con una distribuzione pressoché omogenea su tutto il territorio nazionale, quest’arma può contare su un ampio vivaio e sulla possibilità di svolgere, anche localmente, attività agonistiche e di allenamento di tutto rispetto.

Le ragioni sono molteplici e non è questa la sede per analizzarle. È certo però che, a fronte di una spada ampiamente diffusa e in crescita costante, la pratica del fioretto e, ancor più, quella della sciabola tendono a concentrarsi solo in alcune zone ben delimitate del nostro paese, con centri di assoluta eccellenza che, inevitabilmente, attraggono i migliori talenti, depauperando le piccole società.

Questo processo, pericoloso per il futuro delle nostre armi convenzionali, se non può essere arrestato, va però contrastato attraverso l’adozione di opportune contromisure.

In questo senso, la funzione svolta dai CAF e dai progetti realizzati col supporto di Sport e Salute riveste grande importanza e sarà rafforzata, ma da sola non è sufficiente.

Per sostenere e incentivare la pratica del fioretto e della sciabola, soprattutto nelle realtà più periferiche, sarà sviluppato un programma pluriennale specifico, incentrato sulla formazione e l’aggiornamento dei tecnici, sulla collaborazione e lo scambio di esperienze, sul sostegno alle iniziative degli organismi territoriali e delle singole società anche col supporto di tecnici federali.

Prendendo spunto da alcune esperienze positive realizzate in questi anni (ad esempio, in Lombardia) un’attenzione particolare sarà dedicata alla promozione della sciabola, soprattutto quella femminile, la cui consistenza numerica al momento è attestata su livelli preoccupanti.

Da questo punto di vista, sarà importante l’introduzione, invocata da molti, di forme di tutoraggio, coordinate dalla Federazione, consistenti nell’affidamento di una società piccola o di recente costituzione a una società più strutturata che sia disposta, a fronte di un incentivo garantito dalla Federazione, a supportare tecnicamente la società affidata alle sue cure, attraverso lo svolgimento di allenamenti congiunti e lo scambio di esperienze e informazioni.

Attività regionaleNella fase di uscita dalla pandemia l’attività regionale (e interregionale) ha assunto una grande importanza e ha molto migliorato il suo livello organizzativo grazie allo sforzo di Comitati e Delegati Regionali. In sede di revisione del regolamento gare la Federazione ha deciso di mantenere questa impostazione per rendere la scherma più vicina e accessibile nell’interesse degli atleti, delle società e delle famiglie. Questa scelta è stata molto apprezzata e andrà potenziata tenendo sempre presente che, mediamente, il 20% degli atleti qualificati a una prova nazionale non partecipa poi a tale prova: una “fascia di utenza” importante per le società e per la Federazione, che merita di essere salvaguardata.

In questa prospettiva, l’attività regionale dovrà essere ulteriormente valorizzata mediante l’adozione di formule che – compatibilmente con i numeri e le caratteristiche degli impianti – consentano a tutti di disputare il maggior numero di assalti e di ottenere una gratificazione indipendentemente dal livello tecnico.

Sulla scorta di esperienze positive maturate in diverse aree territoriali, verrà incoraggiata l’adozione di formule tese a favorire un’ampia partecipazione e a gratificare anche atleti non di prima fascia: campionato “Silver” regionale,  gare a squadre aperte a più squadre per società e anche all’iscrizione di squadre miste composte da atleti di società diverse, formula quest’ultima che ha riscosso grosso apprezzamento soprattutto da parte delle società più piccole che spesso non hanno i numeri per comporre squadre in autonomia.    

SETTORE TECNICO: Scherma Paralimpica

Un settore di eccellenzaI risultati delle recenti Paralimpiadi, e del biennio di qualifica alle spalle, sono la migliore prova dell’attenzione del Consiglio federale per il settore Paralimpico, attenzione che si è manifestata anche attraverso il rafforzamento dell’area paralimpica nell’ambito degli uffici federali.

I felici interventi per rafforzare l’assetto tecnico del settore, con l’inserimento della figura del Coordinatore, hanno reso possibile lo sviluppo dell’attività di alto livello e della pratica di base. Ciò ha comportato un cospicuo aumento delle risorse dedicate alla scherma paralimpica che verrà confermato, anche al fine di potenziare, in stretta connessione con il Comitato Paralimpico, l’azione di promozione e reclutamento di nuovi atleti e atlete.

Malgrado le difficoltà connesse all’emergenza Covid, l’ultimo quadriennio è stato caratterizzato dall’ingresso di “forze fresche”, atleti giovani che si sono messi in luce ottenendo, in alcuni casi, risultati di grandissimo rilievo. Questo trend positivo non potrà che trarre ulteriore forza dalla recente, rivoluzionaria, apertura dei Gruppi Sportivi e del Ministero della Difesa al mondo dello sport paralimpico.

Dopo le positive esperienze del quadriennio 2021-2024, saranno riproposti i ritiri collegiali integrati tra le squadre nazionali olimpiche e paralimpiche, anche con il coinvolgimento dei più giovani. In tal senso, durante il Gran Premio Giovanissimi verrà istituzionalizzata la manifestazione dedicata agli Under 14 paralimpici, sperimentata con successo nell’edizione del 60°.

L’attenzione dei mediaA partire dalla ripartenza post Covid, i maggiori eventi agonistici paralimpici (Campionati Italiani, Mondiali di Terni, oltre, naturalmente, ai Giochi Paralimpici) hanno goduto di un’attenzione mediatica imponente.

I Campionati Italiani paralimpici e non vedenti, in particolare, sono stati coperti dalla RAI allo stesso modo dei corrispondenti eventi olimpici: un grande risultato che dovremo valorizzare, in stretta collaborazione con i Comitati Organizzatori Locali, assicurando in ogni occasione uno standard organizzativo adeguato.

Prospettive futureSarà fondamentale tenere alta l’attenzione sul tema delle Classificazioni per il quale le istituzioni internazionali non hanno fin qui mostrato la necessaria elasticità. Per questo verrà istituzionalizzata la categoria A+ che consentirà anche a chi non avrà raggiunto il “criterio minimo di eleggibilità” di prender parte all’attività agonistica nazionale aumentando così il coinvolgimento e la partecipazione.
Spirito d’inclusività, integrazione e funzione sociale dello Sport, valori di cui la Federazione Italiana Scherma è riconosciuta portatrice, saranno alla base del rinnovato impegno verso altre categorie della disabilità.

Nella scherma per non vedenti l’Italia è stata Paese precursore nel panorama mondiale: nel quadriennio 2024/28 proseguirà il percorso di crescita e strutturazione del movimento; a tal fine saranno rafforzati i rapporti con la FISPIC per introdurre le classificazioni, step necessario affinché la disciplina possa essere istituzionalizzata a livello agonistico in campo internazionale.

Verrà rafforzata l’attività promozionale per avvicinare alla disciplina il maggior numero possibile di persone; la FIS aumenterà i fondi fin qui stanziati, intensificando l’interlocuzione con il CIP per ottenere risorse dedicate.
Su premesse analoghe proseguirà l’impegno federale per lo sviluppo dell’attività dedicata a tesserati con deficit cognitivo e affetti da autismo.

Inoltre, sarà necessario lavorare sulla formazione magistrale e arbitrale paralimpica, per accompagnare tecnici e arbitri in un percorso di specializzazione, indispensabile per la crescita dell’intero movimento.

SETTORE TECNICO: Master

La consapevolezza che l’attività Master si sia affermata con sempre maggiore importanza nel panorama schermistico nazionale muoverà un impegno ancor più importante verso un settore simbolo della passione per il nostro sport e del senso di appartenenza.

L’eccellente rapporto di collaborazione con l’AMIS sarà rafforzato, nel rispetto dell’autonomia di tale Associazione che, negli anni, ha contribuito in maniera decisiva alla crescita di questo movimento.

Senza indulgere in promesse dal sapore propagandistico, la conferma del contributo di funzionamento all’AMIS, del contributo di partecipazione per i Campionati del Mondo e l’attenzione all’innalzamento dello standard organizzativo dei Campionati Italiani di categoria saranno i pilastri di un’azione costante volta anche alla ricerca di ulteriori risorse da destinare al movimento.

Nella progettualità del quadriennio ci sarà anche la ripresa di esperienze già fatte in passato per quei Master che iniziano a praticare la scherma in età adulta, dunque con un minore bagaglio tecnico rispetto a schermidori di lungo corso: una fascia di appassionati con grande potenzialità di crescita, che merita di essere sostenuta e gratificata.

La valorizzazione del settore includerà anche iniziative celebrative dedicate, che prevederanno il riconoscimento all’impegno e alla costanza di quanti con il proprio contributo favoriscono la crescita e la promozione della scherma a tutte le età.

GESTIONE FEDERALE​​

Molto è stato fatto per mantenere gli impegni assunti, puntando sulla collegialità della gestione federale e valorizzando le varie componenti (Comitati e Delegati Regionali, Commissioni, Gruppi di lavoro, Staff del Presidente).

Il ruolo della Consulta dei Comitati Regionali è stato rafforzato, le risorse destinate agli organismi territoriali sono state sensibilmente aumentate in modo strutturale all’indomani della pandemia.

Numerose iniziative sono state intraprese per garantire supporto e assistenza agli affiliati nella lunga, delicata e non ancora conclusa fase di riforma della disciplina legislativa in tema di sport in generale e di lavoro sportivo in particolare.

Nuove risorse sono state inserite nell’organico federale per far fronte alle problematiche legate al profondo cambiamento in atto. La Federazione ha avviato un percorso di rinnovamento che ha portato all’inserimento di specifiche competenze in grado di presidiare adeguatamente settori di rilievo strategico (assistenza giuridico-amministrativa per le società e gli organismi territoriali, partecipazione a bandi italiani ed europei, accesso a finanziamenti, gestione di gare d’appalto e manifestazioni di interesse, rapporti internazionali, formazione e molto altro ancora).

Questo lavoro, che già ha prodotto risultati tangibili, dovrà essere proseguito e intensificato nel prossimo quadriennio, potenziando la capacità di risposta degli uffici federali e completando la strutturazione di un vero e proprio “sportello” di assistenza e consulenza al servizio degli organi territoriali, degli affiliati e dei tesserati. A tale scopo, sarà particolarmente importante alimentare il processo di qualificazione e formazione del personale federale.

La gestione della spesaÈ importante sottolineare l’attenta azione di controllo e razionalizzazione della spesa, efficacemente svolta dalla Segreteria e dagli uffici su input del Consiglio Federale, soprattutto nel periodo di massimo aumento dei costi dovuto alla crisi internazionale: un’azione che ha prodotto risultati significativi in termini di economie e ha permesso di liberare risorse da destinare al sostegno degli affiliati.

La situazione emersa dall’approvazione del consuntivo 2023 consentirà entro la fine dell’anno di incrementare in misura sensibile l’importo destinato a finanziare il contributo ordinario agli affiliati. A chiusura del mandato 2021/24 la quota di risorse destinata alle società (contributo ordinario sommato al rimborso per distanze chilometriche delle sedi gara) toccherà il livello più alto mai raggiunto. Una forma di sostegno, ma anche di rispetto e riconoscimento per il lavoro che ogni singola società svolge sul proprio territorio.

Il CONI. Per la nostra Federazione la sinergia costante e proficua con il CONI rappresenta un punto fermo.

Il Trofeo CONI dedicato ai giovanissimi atleti, le nomine di due nostre campionesse (Arianna Errigo e Rossella Fiamingo) nel prestigioso ruolo di Portabandiera nelle Cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024, la presenza costante di un rappresentante della scherma nella Giunta attuale (Paolo Pizzo), sono solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti in virtù dell’ottimo rapporto in essere con l’ente.

 
Gli AtletiIl rapporto di forte collaborazione col nostro Comitato Olimpico scaturisce da una visione comune in merito alla centralità degli atleti nella vita federale.

Su questa premessa di fondo, i progetti tesi a concretizzare tale centralità saranno implementati, a partire dal lavoro e dalle proposte della Commissione loro dedicata, una realtà di grande importanza, sia in seno al Comitato Olimpico che alla Federazione. Temi come la Dual Career, il posizionamento lavorativo post carriera, il progetto studente-atleta del MIM, il progetto “Un giorno da campione”, le proposte di innovazione dei format di gare saranno affrontati e approfonditi in un clima di cooperazione e di reciproco ascolto per l’elaborazione di soluzioni e strategie condivise.

Per non impoverire il nostro patrimonio tecnico, specie nelle realtà più piccole, sarà inoltre importante dedicare attenzione a quegli atleti di interesse che non riescono a trovare spazio nei gruppi sportivi al fine di incoraggiarli a proseguire la propria attività.

SOCIETÀ
Supporto agli affiliati. La riforma legislativa dello Sport e, in particolare, del lavoro sportivo ha creato difficoltà a tutte le componenti del nostro mondo – dirigenti, atleti, tecnici, uffici e organi federali – sia per le novità introdotte, sia per una gestazione complicata e segnata da frequenti cambiamenti e ripensamenti, mettendo a dura prova la tenuta complessiva di un sistema come il nostro basato, in larga misura, sull’impegno volontario di presidenti e dirigenti. 

La Federazione ha fatto fronte alle difficoltà grazie alla professionalità del personale e alla provata competenza dei propri consulenti, che hanno permesso di creare momenti di informazione e confronto che hanno avuto largo seguito.

Quest’impegno proseguirà nel nuovo quadriennio al fine di assicurare alle società affiliate un supporto costante e qualificato.

Particolare attenzione sarà dedicata alle società più piccole e meno strutturate al fine di agevolarle nel processo di adeguamento alle nuove disposizioni. Per questo, saranno messi a disposizione modelli standard e assistenza tecnico-legale, semplificando al massimo le procedure e riducendo al minimo i costi.

Sicurezza sul lavoroIn un contesto in cui la tutela dei lavoratori, in particolare dei tecnici, assume sempre maggiore rilevanza, un obiettivo specifico sarà quello di garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.

La FIS affiancherà le società nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);

si occuperà, inoltre, di organizzare corsi specifici per la formazione dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e per i lavoratori stessi. 

Questi corsi, strutturati in collaborazione con enti accreditati, garantiranno una preparazione adeguata e aggiornata, rispondendo a tutte le esigenze di sicurezza richieste dal contesto normativo attuale.

Anche sotto questo profilo la FIS intende porsi come punto di riferimento per tutte le realtà schermistiche italiane promuovendo una cultura della sicurezza nel rispetto delle norme vigenti.

​​REGOLAMENTAZIONE GARE

Un percorso virtuoso ed efficienteLa regolamentazione dell’attività agonistica è una materia complessa che richiede un attento bilanciamento di esigenze tecniche, logistiche ed economiche, coinvolgendo atleti, tecnici, società e famiglie.

Le innovazioni introdotte nell’ultimo quadriennio hanno riscosso un ampio apprezzamento, dimostrando che il percorso intrapreso è virtuoso. Dopo un’attenta e approfondita analisi, condotta dialogando con tutte le componenti del nostro mondo, abbiamo intensificato l’attività regionale per ridurre le distanze dai luoghi di gara, prestato maggiore attenzione all’attività under 17 e dato vita a meccanismi di selezione più ordinati per tutte le categorie tenendo conto delle specifiche caratteristiche di ogni arma. Inoltre, con la creazione dei Campionati Nazionali Gold abbiamo dato ulteriore attenzione agli atleti che non riescono a inserirsi nell’élite delle rispettive categorie: l’opportunità di giocarsi un titolo italiano, infatti, dà loro ulteriori motivazioni e stimoli, rispondendo in pieno a esigenze molto sentite e più volte rappresentate da tutte le società.

Ogni intervento mirra a offrire a tutti gli atleti le maggiori possibilità di confronto agonistico,

sulla base dei risultati raggiunti; ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e continuo con tutte le componenti del nostro mondo, ascoltando ogni voce e restando disponibili al confronto su una materia dinamica e in continua evoluzione.

Riteniamo che ogni schermidore, indipendentemente dal livello, debba avere possibilità di partecipare a competizioni che gli permettano di misurarsi e migliorare, in un contesto che sia allo stesso tempo stimolante e inclusivo.

Il nostro obiettivo è di trovare la miglior sintesi possibile tra l’accessibilità e la sostenibilità delle attività agonistiche da un lato, e, dall’altro, la necessità di garantire a tutti gli atleti le migliori opportunità di crescita tecnica e confronto agonistico, senza costringerli ad abbandonare il proprio club per “migrare” verso realtà più grandi e strutturate. Allo stesso tempo siamo consapevoli che i numeri di partecipazione in alcune categorie e armi pongono spesso problemi logistici ai quali l’evoluzione della regolamentazione agonistica dovrà prestare grande attenzione.

Le sedi di garaNel quadriennio che ci attende, la scelta delle sedi di gara sarà orientata, nella massima misura possibile, verso location facilmente accessibili, ben collegate e dotate di ampie strutture ricettive. L’obiettivo è quello di garantire non solo un’esperienza sportiva di alto livello, ma anche di rendere le competizioni nazionali e internazionali accessibili a un numero sempre maggiore di partecipanti e spettatori, riducendo i costi e i disagi logistici legati agli spostamenti dei tesserati.

In quest'ottica, la FIS ha già avviato contatti avanzati con strutture di grande importanza e di collocazione strategica, come la Fiera di Roma, centro polifunzionale in grado di offrire spazi ampi e modulabili ideali per accogliere grandi eventi sportivi,  collocato in posizione strategica dal punto di vista logistico, essendo ben collegato al sistema autostradale e servito da una rete di trasporti pubblici che include l’aeroporto di Fiumicino, la stazione ferroviaria e i principali assi viari del Paese.

UNA CASA PER LA SCHERMA

La crescita dei costi di organizzazione delle gare, la necessità di certezze, anche logistiche, sempre più percepita dalle società e dalle famiglie, una ricettività competitiva ed efficiente, ampiamente sperimentata dal nostro mondo: sono i principali fattori che hanno creato le condizioni per avviare il progetto di un impianto federale idoneo a ospitare competizioni, allenamenti e altre attività.

Partendo dal generoso lascito dell’indimenticato maestro Voltolini, abbiamo intrapreso studi di fattibilità e interlocuzioni con le istituzioni coinvolte nel territorio riminese affinché, in una prospettiva di medio-termine, la scherma italiana possa dotarsi di una struttura di sua proprietà liberando risorse importanti a beneficio di altre attività federali. L’idea è quella di una gestione sostenibile che consenta di realizzare economie di scala offrendo nel contempo ad atleti, staff tecnici, società e famiglie un sicuro punto di riferimento. Una progettualità pragmatica e necessaria che andrà di pari passo con il mantenimento di eventi di rilievo in tutto il territorio nazionale.

SETTORE ARBITRALE

Nel sistema italiano il settore arbitrale ricopre un ruolo centrale, nessun altro Paese al mondo può vantare un’organizzazione arbitrale lontanamente paragonabile alla nostra in termini numerici, tecnici e di budget. Il GSA è un fiore all’occhiello della scherma italiana e la sua gestione è e sarà una priorità per questa Federazione.

Non c’è dubbio che, negli ultimi anni, la gestione arbitrale ha conosciuto anche delle criticità, riconducibili in larga misura al grande sforzo richiesto ai nostri arbitri per far fronte, in tempi di contenimento della spesa, alle molteplici necessità di stagioni agonistiche intense e impegnative.  Dovremo lavorarci per mettere i nostri ufficiali di gara nella migliore condizione possibile per operare al meglio delle loro capacità nell’interesse dell’intero movimento.

Il rinnovamento dei ranghi e la crescita di una nuova classe arbitrale capace e motivata saranno nostri obiettivi primari. Per raggiungerli occorrerà proteggere le nuove leve e dar loro modo di crescere e fare esperienza in modo graduale, anche commettendo qualche fisiologico errore, senza per questo essere ostracizzate.

Per procedere in questa direzione quattro sono gli elementi fondamentali: 

  • Una rinnovata Commissione arbitrale ben equilibrata nelle varie componenti, con particolare attenzione anche al settore paralimpico
  • Un’efficace rete di delegati regionali GSA, da formare e supportare in ogni modo, per metterli in grado di gestire al meglio la delicata fase del reclutamento e della formazione di base degli aspiranti arbitri
  • Un sistema di formazione e aggiornamento dell’intero settore arbitrale, al quale verranno destinate risorse adeguate per dare continuità alle attività ed evitare che le iniziative formative, per quanto valide, finiscano per avere carattere episodico, come talvolta accaduto in passato.
  • Una maggiore interazione tra il mondo arbitrale e la classe magistrale, da perseguire attraverso la programmazione regolare di momenti di confronto e di scambio. A tale proposito, come da impegno assunto con l’AIMS, un rappresentante della classe magistrale verrà inserito nella commissione GSA per garantire una visione più completa e integrata delle esigenze di tutto il movimento.

 Una speciale attenzione verrà posta sulla formazione, l’aggiornamento e la specializzazione degli arbitri paralimpici. Tutti gli ufficiali di gara che si occupano di scherma in carrozzina e per non vedenti potranno così accrescere le proprie competenze ed esperienze, contribuendo a innalzare il livello medio e a formare le nuove leve dell’arbitraggio paralimpico.

Attraverso questi interventi, puntiamo a rendere il settore arbitrale sempre più solido e preparato, capace di supportare lo sviluppo tecnico della scherma italiana e di contribuire attivamente alla crescita del movimento a livello nazionale e internazionale.

​​PROMOZIONE
Costantemente impegnata nella diffusione della scherma, la Federazione supporterà sia la creazione di nuove società, che l’attività di propaganda di quelle già presenti e attive sul territorio La promozione, come testimoniato dalle felici esperienze dei progetti messi in campo nell’ultimo quadriennio col contributo decisivo di Sport e Salute, passerà per un radicamento sempre più forte nelle scuole, sia con iniziative proposte direttamente dalla FIS che con le rinnovate adesioni ai progetti della stessa Sport e Salute, che ha ormai assunto un ruolo centrale nella diffusione dello sport di base.
Partendo da un’attenta analisi delle diverse realtà locali  l’attività di propaganda e reclutamento sarà sostenuta anche attraverso la produzione di kit e materiale promozionale, il più possibile aderenti alle richieste provenienti dagli organi regionali e dalle società.

L’obiettivo che intendiamo perseguire nel prossimo quadriennio è quello di continuare a favorire la crescita del movimento schermistico in modo omogeneo e sostenibile, specialmente in aree in cui attualmente non sono presenti sale di scherma.

Il nostro approccio, pragmatico e basato sull’esperienza, non si limita all’enunciazione di obiettivi tanto ambiziosi quanto astratti, ma si basa su una pianificazione concreta, fondata su un’attenta analisi delle risorse necessarie e delle modalità per reperirle: noi puntiamo su soluzioni pratiche e sostenibili, capaci di generare risultati tangibili e duraturi per il tutto il movimento schermistico italiano.

In tale prospettiva, da più parti viene sollecitata l’introduzione di agevolazioni e incentivi per le società di nuova costituzione: proposte interessanti alle quali daremo seguito, tenendo conto, però, che nel territorio i casi di apertura di società completamente nuove non sono molti. Per questo abbiamo avviato un ragionamento con Sport e Salute per dar vita a un progetto finanziato volto a portare la scherma nelle tante località piccole e medio-piccole dove, a oggi, il nostro sport non è presente. Un’azione di questo tipo, oltre a diffondere la scherma in zone fino ad oggi scoperte, consentirà di coinvolgere giovani tecnici offrendo loro un’importante opportunità di crescita. Questo progetto, che dovremo costruire e sviluppare, è perfettamente coerente con la mission di Sport e Salute, che, su nostra sollecitazione, ha già manifestato il proprio interesse.

Il lavoro sulla promozione s’interseca in quasi tutto il quadro programmatico di questa squadra, perché garantisce la linfa vitale del nostro movimento. Una sfida ambiziosa e necessaria che parte dalla passione e competenza dei nostri tecnici e dirigenti e attraversa i sistemi più tradizionali per arrivare agli strumenti più moderni, perché ogni azione è volta a far conoscere e valorizzare sempre di più la bellezza della scherma.

FORMAZIONE
Il tema della Formazione è stato e sarà ancor più centrale nell’attività della Federazione. Su tutti i fronti e in ogni ambito del nostro mondo. Per dare continuità all’azione intrapresa nell’ultimo quadriennio.

Formazione e aggiornamento dei tecnici. Sarà ulteriormente rafforzata la collaborazione con l’Associazione Italiana Maestri di Scherma per avviare e seguire, passo dopo passo, il percorso di crescita dei nuovi Tecnici anche alla luce del recentissimo accordo con l’Accademia Nazionale di Scherma che ha sanato una frattura dolorosa che per troppo tempo ha generato incertezze.

L’altissima professionalità garantita dall’ AIMS ha assicurato a quanti si avvicinano alla carriera di Tecnici una formazione continua e di qualità, presupposto necessario per proseguire la tradizione vincente della scherma italiana. Gli stessi CPF del progetto “Scherma Futura” hanno creato importanti occasioni di scambio e confronto fra tecnici e interessanti momenti formativi.

Formazione per dirigentiIl nostro movimento ha più che mai bisogno di una classe dirigente preparata e al passo con i tempi. Per questo saranno riproposte iniziative ad hoc per rafforzare la capacità gestionale e decisionale dei dirigenti delle nostre società, attraverso un programma strutturato di formazione continua e aggiornamento in linea con le nuove disposizioni legislative e, soprattutto, con le esigenze del movimento schermistico.

Per promuovere una crescita omogenea e condivisa del movimento incentiveremo lo scambio di conoscenze, competenze e best practices tra le diverse realtà territoriali. Intendiamo organizzare periodicamente incontri e conferenze tematiche, dove i rappresentanti dei diversi territori possano presentare e discutere le loro esperienze e le soluzioni adottate per affrontare specifiche sfide locali.

Questi eventi serviranno per creare sinergie e incentivare la replica di modelli di successo in altre aree.

Grande attenzione sarà posta alla formazione arbitrale di cui si è detto nel dettaglio nel paragrafo dedicato a questo fondamentale settore.

Saranno inoltre rafforzate le collaborazioni con il mondo accademico, con un’attenzione particolare alle facoltà di Scienze Motorie, prendendo spunto dalla felice esperienza dell’accordo siglato tra la Federazione Italiana Scherma e l’Università degli Studi di Bergamo, che ha aperto la strada della Scherma agli studenti di Scienze Motorie nell’ambito del corso di Tecniche e didattiche degli sport individuali.

COMUNICAZIONE
Nel quadriennio 2021-2024, la Federazione Italiana Scherma ha lanciato con successo il Progetto “Glocal” che ha portato alla creazione di 19 nuovi siti internet per Comitati e Delegazioni Regionali, armonizzati graficamente con il sito federale e gestiti dagli organi territoriali. Un’innovazione assoluta che ha permesso una comunicazione più capillare e mirata a livello territoriale, valorizzando le storie locali all’interno di una narrazione nazionale e internazionale che è stata così rafforzata e apprezzata.

Per il futuro, ci impegniamo a rafforzare ulteriormente gli Organi territoriali che ancora non hanno raggiunto la piena autonomia operativa. Sarà essenziale migliorare il coordinamento tra i Comitati Regionali (CR) e la Federazione centrale (FIS), garantendo una comunicazione ancora più fluida ed efficace. L’obiettivo è consolidare l’esperienza positiva di questi anni e potenziare la sinergia tra i livelli locali e centrali.

Promozione della Comunicazione “Valoriale”. La narrazione basata sui valori, emersa durante le Olimpiadi di Parigi 2024, ha dimostrato di essere un potente strumento di comunicazione. Storie di fair play e momenti umani hanno rafforzato l’immagine della scherma, oltre i risultati sportivi. Episodi come quelli di Maria Clotilde Adosini e Emilia Rossatti sono diventati esempi nazionali di etica sportiva dall’eco internazionale.

Nel prossimo quadriennio, concentreremo ancor di più i nostri sforzi sulla narrazione ed esaltazione dei valori che ci caratterizzano, promuovendo iniziative sociali che esaltano la vocazione etica della scherma. In particolare, punteremo su auto-produzioni che raccontano le esperienze dei baby-schermidori e dei campioni nazionali, proseguendo con eventi di alto impatto mediatico, come gli Europei di Genova 2025. Queste attività non solo aumenteranno la visibilità della scherma, ma rafforzeranno i valori che essa rappresenta.

Intensificazione della Copertura Mediatica. Negli ultimi tre anni, la copertura televisiva della scherma ha raggiunto livelli senza precedenti, con dirette RAI e SKY per tutti i principali eventi, con spazi in palinsesto ampi come mai in passato per Campionati Italiani Assoluti, Paralimpici e Non Vedenti, Europei e Mondiali. Questa visibilità ha amplificato l’attenzione verso la scherma, culminando in un’eccezionale copertura dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

Il nostro impegno sarà quello di intensificare ulteriormente i rapporti con i media, creando nuove partnership e investendo nella auto-produzione televisiva degli eventi. Questo approccio si è rivelato una “arma” fondamentale per attirare l’attenzione dei mainstream verso la scherma. Continueremo a migliorare la qualità delle produzioni anche per i canali federali, offrendo inoltre formazione specifica agli operatori dei media, affinché possano narrare la scherma con maggiore precisione e competenza.

Supporto ai Prodotti Mediatici della Scherma. La FIS ha già sostenuto numerose produzioni mediali, tra cui film e documentari di successo nelle prime serate della tv italiana, come “La stoccata vincente” e “In punta di fioretto”. Questi progetti, oltre a dimostrare un accresciuto interesse verso la nostra disciplina, hanno contribuito a portare la scherma nelle case degli italiani, aumentando la popolarità del nostro sport.

Intendiamo continuare a supportare attivamente film, documentari e altre produzioni che raccontano la scherma a un pubblico più ampio. Potenzieremo l’interlocuzione durante la progettazione e le campagne di lancio dei prodotti mediatici, garantendo una promozione efficace e capillare. Questa strategia sarà cruciale per mantenere alta l’attenzione sulla scherma e per avvicinare nuovi appassionati.

Produzioni EditorialiLa produzione del libro sul 60° Gran Premio Giovanissimi, edito da Giunti, ha celebrato la tradizione e i valori della scherma, ottenendo un riscontro positivo anche nel settore dell’e-commerce.

Nel prossimo quadriennio, investiremo in nuove produzioni editoriali, sia cartacee che digitali, per raccontare la storia e l’evoluzione della scherma italiana. Queste pubblicazioni saranno strumenti preziosi per rafforzare la nostra missione comunicativa e per promuovere la scherma a livello nazionale e internazionale.
Atleti al Centro della Comunicazione. Gli atleti sono stati protagonisti di una crescente visibilità mediatica, con storie di successo che hanno raggiunto il grande pubblico, da Tommaso Marini ad Arianna Errigo. La narrazione delle loro esperienze ha reso la scherma più accessibile e vicina agli spettatori.

Continueremo a mettere gli atleti al centro della nostra strategia di comunicazione, riconoscendo il loro ruolo di ambasciatori della scherma italiana. Sarà fondamentale investire nella loro formazione mediatica, partendo dalle categorie giovanili, per aiutarli a gestire al meglio la loro immagine pubblica. I nostri “laboratori mediatici” durante i Campionati Italiani, Europei e Mondiali giovanili saranno potenziati affinché gli schermidori possano contribuire efficacemente alla crescita del movimento schermistico.

SAFEGUARDING POLICY

Il quadro generale della società civile, di cui il mondo dello sport è parte, impone un presidio costante rispetto alle tematiche inerenti la prevenzione di ogni forma di abuso, violenza o discriminazione nell’ambito dell’attività sportiva.

Tra le primissime Federazioni Sportive a aderire alle direttive del CIO in tema di Safeguarding Policy, la FIS si è dotata di tutti gli strumenti previsti dalle normative vigenti, prestando particolare attenzione all’aspetto educativo e informativo nonché alla promozione di condotte consone e rispettose all’interno del mondo schermistico.

Purtroppo, nel corso del quadriennio, alcuni spiacevoli seppur sporadici episodi hanno visto coinvolti dei tesserati e sono stati oggetto di indagini da parte della magistratura. Il rigore con cui la Federazione, per quanto di sua competenza e nel più assoluto rispetto delle regole, ha affrontato queste situazioni dimostra l’estrema attenzione posta nelle politiche di Safeguarding, che sarà ulteriormente rafforzata con un impegno capillare di informazione e formazione mirato alla prevenzione di ogni forma di abuso.

Un lavoro finalizzato a promuovere comportamenti responsabili e, soprattutto, i valori che ogni giorno nelle sale schermistiche italiane vengono coltivati, un’azione che sarà portata avanti anche grazie al Comitato Etico, che, già nell’ultimo quadriennio, ha promosso la conoscenza del Codice Etico della FIS attraverso un nutrito programma di incontri itineranti.

MARKETING
In merito al marketing ed alla comunicazione digitale, riteniamo sia doveroso tenerci alla larga da facili e sbrigative buone intenzioni che, purtroppo, non bastano per risultare incisive se non sono supportate da un’approfondita conoscenza del bilancio e da attenti studi di fattibilità, soprattutto finanziaria.

Siamo profondamente convinti che le strategie di marketing di una Federazione sportiva debbano riflettere i valori e lo spirito del movimento. Nello scorso triennio, con grande coerenza, lo abbiamo dimostrato, anche rinunciando a importanti sponsorizzazioni economiche con marchi che non rispecchiavano i valori in cui crediamo. La sostenibilità economica deve essere perseguita, ma senza mai compromettere i principi che costituiscono l'essenza del nostro sport.

Vogliamo offrire proposte coerenti con il percorso già intrapreso dalla Federazione nel quadriennio 2021-2024 con l’obiettivo di offrire alla base delle idee attuabili, innovative, ma allo stesso tempo aderenti alle realtà del movimento schermistico italiano.

Sviluppo del Marketing TerritorialeContinueremo con lo sviluppo delle già avviate strategie di marketing territoriale che, su tutto il territorio nazionale, instaurano proficue sinergie tra le società affiliate, gli Enti locali e soprattutto consentono alla Federazione di azzerare i costi dei ritiri collegiali con notevoli economie per le casse federali. L’obiettivo del prossimo quadriennio è quello di ridurre ulteriormente (50%) i costi vivi per organizzazione gare ed allenamenti collegiali.

Valorizzazione del Brand tramite i valori della Scherma. Fair Play, eleganza, disciplina e tradizione, sono alcuni dei tratti caratteristici che nell’ultimo ciclo olimpico hanno accresciuto la percezione del brand FIS attraverso campagne promozionali e testimonial di alto profilo, sia a livello nazionale che internazionale​. L’obiettivo nel prossimo quadriennio e quello di continuare a valorizzare il brand FIS sviluppando iniziative e progetti volti a promuovere temi di grande attualità quali la sostenibilità ambientale, l’inclusività e l’uguaglianza di genere.

Sponsorizzazioni. In linea con il Publicity Code FIE (dal quale non si può prescindere), l’obiettivo è quello di creare in sinergia con Master Group Sport, società advisor della Federazione scelta nel 2022, nuovi pacchetti di sponsorizzazione personalizzati per continuare ad attrarre nuove aziende di prestigio ed in linea con i valori della scherma​.

Social Media. Considerato, numeri alla mano, l’ottimo punto di partenza in merito alla presenza social della Federazione Italiana Scherma, nel prossimo quadriennio l’obiettivo è quello di potenziare ulteriormente la strategia di contenuti per aumentare l'engagement e la visibilità dei partner sulle piattaforme, puntando sempre più su contenuti diversificati e interattivi, come dirette streaming, dietro le quinte e interviste esclusive con atleti​ e staff.

Inoltre, nell’ottica di offrire maggiore visibilità ai partner commerciali e, al tempo stesso, una forte spinta promozionale alle società affiliate, la Federazione accrescerà l’investimento su campagne ADV integrate su tutto il territorio nazionale (come accaduto con le campagne finalizzate alla prova della scherma nei mesi di agosto e di settembre lanciate ogni anno), con il duplice obiettivo di raggiungere sia un target giovane e dinamico, sia un target più adulto e ad elevato potere d’acquisto.​

Fidelizzazione Sponsor e PartnerContinuerà, nel solco del costante rapporto instaurato con le aziende partner, un’attenta azione di fidelizzazione delle aziende sponsor tramite appuntamenti ormai istituzionalizzati come il Workshop annuale ed il coinvolgimento degli atleti più rappresentativi per iniziative “corporate” legate al mondo della scherma.

MerchandisingNell’ottica di reperimento di ulteriori risorse, che ben si sposa con quel processo di fidelizzazione e identificazione fortemente sentito dalla scherma italiana, nell’ultima parte del quadriennio la FIS ha intrapreso felici esperienze di Merchandising. Tali iniziative, che hanno dato ottimi riscontri, andranno implementate in sinergia con i partner al fine di aprire un circolo virtuoso che rafforzi sempre più il brand Federazione Italiana Scherma. Un obiettivo che verrà perseguito attraverso la realizzazione di eventi dedicati e di appositi temporary shop, sia fisici che online.

Formazione Continua per Dirigenti, Atleti e Tecnici. L’obiettivo della Federazione è quello di continuare a puntare sulla formazione degli attori principali del movimento (dirigenti, atleti, tecnici) sulle competenze di comunicazione e marketing affinché diventino veri e propri ambasciatori del brand e dei valori della scherma​ oltre che preparati utilizzatori capaci di replicare in ambito locale le strategie perseguite dalla Federazione in ambito nazionale.

Intelligenza artificialeLa Federazione, da sempre attenta alle innovazioni e ai nuovi trend, ha l’obiettivo di implementare soluzioni di IA per analizzare i dati sui comportamenti dei fan e del pubblico sulla base dei dati acquisiti dalle periodiche ricerche di mercato operate dalla Federazione. Inoltre l’utilizzo strategico della IA può essere considerato un potente alleato per analizzare i trend di mercato e prevedere le opportunità di sponsorizzazione più promettenti.

Rapporti Internazionali in ambito marketingGrazie all’attento recupero di un dialogo costruttivo con la FIE, l’obiettivo della Federazione in ambito internazionale per il prossimo quadriennio sarà quello di farsi promotrice di soluzioni volte a facilitare verso l’esterno la semplificazione della disciplina e del format di gare internazionali, con conseguente possibilità di attrarre nuovi segmenti di pubblico.

RAPPORTI INTERNAZIONALI

Il contesto politico della scherma internazionale di questi anni, resi particolarmente difficili, anche in ambito sportivo, dalla crisi ucraina, si caratterizza per la crescente sinergia in atto tra le tre principali confederazioni continentali extraeuropee (Asia, Panamerica e Africa) che, di pari passo con la crescita dei risultati tecnici (confermata clamorosamente a Parigi), hanno creato una sorta di blocco politico, che tende a relegare l’Europa in una posizione minoritaria. Questa situazione, già difficile di per sé, è resa ancora più incerta dalla mancanza, al momento, di prospettive chiare in merito all’assetto futuro della FIE, oggi retta da una presidenza ad interim, affidata al Segretario Generale a seguito dell’autosospensione del Presidente eletto per le note vicende legate alla guerra. Per contrastare questo processo è necessario promuovere un confronto teso a superare le divisioni tradizionalmente presenti all’interno alla Confederazione Europea (e acuite dal conflitto in corso) per arrivare a una governance unitaria e fortemente rappresentativa, capace sia di rivendicare senza sconti il peso e il ruolo centrale della scherma europea all’interno del movimento internazionale, sia  di perseguire una politica di dialogo e di confronto, anche aspro se necessario,  evitando posizioni di chiusura e  contrapposizione destinate a rimanere del tutto sterili, vista la consistenza numerica delle forze in campo. La Federazione Italiana, attraverso i suoi rappresentanti all’interno della EFC e della FIE, si è impegnata e si impegnerà in questa direzione e lavorerà per mantenere e rafforzare la propria posizione di primo piano, che le deriva non solo dalla tradizione a dai grandi risultati agonistici, ma anche dalla riconosciuta capacità e competenza dei suoi rappresentanti e da una politica di apertura, supporto e collaborazione con altre federazioni, in particolare quelle emergenti, che verrà proseguita e rafforzata negli anni a venire.

SCHERMA STORICA

Da tempo la Federazione segue con attenzione il mondo della Scherma Storica: fin dal 2016 ha creato un apposito Gruppo di Lavoro col compito di tracciare un percorso di formazione e ricerca che conducesse a un duplice risultato:  

  • creare al proprio interno un settore culturale capace di interagire con musei, istituti di ricerca, Università ed altre realtà culturali 
  • sviluppare un’attività agonistica nazionale  

Nella stagione 2023/24 si è arrivati all’indizione di un vero e proprio Campionato Nazionale la cui fase finale si svolgerà a Vercelli il 30 novembre 2024.

Nell’ultimo quadriennio, inoltre, il regolamento federale di gara è stato opportunamente rivisto per coniugare il rispetto del combattimento antico e le esigenze di uno sport moderno, a cominciare da quelle relative alla sicurezza degli atleti, per la quale è stato creato uno specifico percorso di omologazione delle armi aperto ai produttori che vorranno seguirlo.

Negli ultimi anni, inoltre, sono stati organizzati corsi di formazione per arbitri e per tecnici di primo livello ed è stato stabilito il percorso formativo per i tecnici di secondo e terzo livello.

La Federazione ha, altresì, eletto il Centro Studi Gairethinx di Brescia come “Centro di Ricerca Formazione, Divulgazione e Relazioni Internazionali per la Scherma Storica”. Il Centro, che è anche sede del Museo dell’Arte Marziale, ospita simposi, conferenze accademiche, eventi sportivi e divulgativi.

Recentemente, la FIS ha siglato una prima convenzione con l’ASI e sta lavorando per stipulare convenzioni simili con altri Enti di Promozione al fine di incrementare il numero dei propri iscritti.

La Federazione, attraverso il Gruppo di Lavoro, collabora con la Confederazione Europea per promuovere la Scherma Storica presso le altre federazioni del vecchio continente: nel 2025 la Danimarca ospiterà il primo campionato europeo di Scherma Storica, facendo tesoro dell’esperienza italiana per regolamentare al meglio la competizione.

In prospettiva futura, gli obiettivi sono:

  • ampliare il numero di società affiliate
  • sviluppare un circuito agonistico
  • promuovere la collaborazione con federazioni e realtà internazionali
  • curare ed intensificare la formazione arbitrale
  • aumentare la collaborazione con gli EPS"
Ezio RINALDI

 


18 settembre 2024

C'E' UNA GRANDE OMBRA DIETRO IL TRONO

“Pronto? Sono Fabrizio Orsini, volevo da lei un parere sulla situazione fra Accademia Nazionale di Scherma e FIS.”

“Cosa vuole che le dica. I maestri della FIS sono quelli che hanno raggiunto i risultati e quindi è giusto che sia la FIS a rilasciare i diplomi.”

“Ma scusi, tutti i maestri dei campioni sono diplomati all’ANS, come fa a dire che sono maestri Federali?”

“Non lo dico io, lo dicono i risultati.”

La chiacchierata andò avanti per qualche decina di minuti, senza venire a capo su nessun argomento e chi era la persona all’altro capo del telefono non lo saprete mai, ma era questo il senso e volendo la scusa ufficiale che portò alla decisione di creare una istituzione federale per rilasciare diplomi di Tecnici di scherma di vario livello.

Inutile dire che pensai a tutto e il contrario di tutto, visto che il senso di smarrimento fra gli aspiranti maestri era totale e sentivo che il mondo della scherma era stato colpito da un fulmine a ciel sereno che voleva aprire l’edificio della più antica istituzione schermistica del mondo fino alle fondamenta.

Nel frattempo a Napoli si diceva che l’ANS era sopravvissuta a due guerre mondiali e a molti altri terremoti che non sto a elencare, che uno più uno meno, non avrebbe poi fatto la differenza. Mi veniva in mente la celebre scena di Totò in cui si spolverava la spalla dicendo: “Se faccio così, casca il mondo.”

E dopo quel momento, nel sentire le parole di Cristiana Cascioli durante la conferenza stampa di Generazione Scherma ho provato le stesse sensazioni di disorientamento quando disse: “che aveva fatto l’esame con l’AIMS e che questa istituzione andava coinvolta di più nella formazione dei maestri di scherma.”

Pensai a un errore, un lapsus freudiano, un’imprecisione dovuta all’emozione della conferenza stampa, poi però ho come intuito che certe disattenzioni non erano del tutto casuali. Ho fatto telefonate, mandato messaggi, ho chiesto se davvero avesse detto una frase del genere, oppure me l’ero sognata e alla fine era vero che al minuto 37 della conferenza la Cascioli parlò così.

Qualcosa non mi tornava, e perdonate il tono da noir da quattro soldi che uso per raccontare questo episodio, ma sembra davvero una declinazione da Big sleep, con Humphrey Bogart-Marlow.

Dopo qualche giorno misi assieme una serie di indizi. Il programma di Generazione Scherma che non parlava del contenzioso con l’Accademia, e il tacere di ogni singolo componente, nemmeno nelle torrenziali telefonate del gruppo di Gigi Mazzone alle varie società, cosa rigorosamente ripetuta anche in conferenza, sembrava un ferreo ordine di scuderia. E poi la conferenza stampa, dove avevano preferito porgere il fianco all’AIMS come unica istituzione di riferimento per i maestri, alla faccia dell’accordo che aveva messo fine al contenzioso tra FIS e ANS, mi ha fatto riflettere.

Possibile che questo gruppo alternativo, che vuole il cambiamento in ogni settore, per i maestri voglia mantenere uno status che gli stessi non vogliono? Pur in presenza di un accordo che l’associazione maestri ha condiviso? Sogno? Vaneggio? Ho capito male? Datemi una mano per favore. E sempre per favore, Cristina Cascioli, dall’alto delle tue medaglie e del percorso da maestra che hai fatto con l’AIMS, vorresti chiarire quello che hai detto? Anche perché, se votandoti, tu volessi cancellare l’accordo chiuso pochi giorni fa dopo sette anni di vacche né magre né grasse, bensì pazze, allora il mio voto non lo avrai mai, e farò di tutto perché i maestri non ti votino. Che facciamo un passo avanti e due indietro? Possibile che a rimetterci siano sempre i maestri, che sono il vero motore della scherma? Possibile che i maestri non riescano a essere compatti?

Forse e sottolineo forse, qualcuno lavora nel segreto per mantenere la situazione che c’era prima? Un Fantomas che muove fili di nascosto e gode nel vedere che nonostante tutto, è facile dividere et imperare?

Cara la mia shadow behind the throne, se ci sei, batti un colpo!

Fabrizio Orsini


15 settembre 2024

LA CONFERENZA STAMPA DI Gigi MAZZONE E DELLA SUA SQUADRA.

Gigi Mazzone
Il Dr. Gigi Mazzone, candidato alla Presidenza della Federazione Italiana Scherma, il giorno 12 settembre 2024 alle ore 11,00, ha tenuto, presso l’hotel Eden in Roma, la conferenza stampa di presentazione della sua squadra e del programma inerente la gestione federale per il quadriennio 2025-2028.

All’evento erano presenti di persona 9 candidati su 11. Bebe Vio e Paolo Menis, quest’ultimo collegato da remoto, erano assenti. Circa una trentina di persone ha partecipato personalmente all’evento, mentre 38 erano collegati via internet. Tra i personaggi di spicco figurava la presenza di Valentina Vezzali, peraltro andata via prima del termine della conferenza.

Durante l’incontro sono intervenuti tutti gli aspiranti consiglieri presenti. La moderatrice, dopo una breve presentazione dell’evento, ha dato la parola al Dr. Mazzone, il quale ha posto in evidenza che la sua candidatura non è contro qualcuno ma l’occasione per un confronto tra le parti, sottolineando come egli sia disponibile, ora ed anche in futuro, al dialogo; ha anche ribadito la necessità di un cambiamento culturale. Sul programma ha ammesso che è lungo ma anche ambizioso e che la realizzazione dello stesso si potrà sviluppare su più mandati. Si è molto dilungato sul settore paralimpico ed ha posto l’accento anche sulla riforma dell’attività agonistica cioè del calendario gare, a suo avviso troppo fitto e costoso e vorrebbe dare più importanza ai campionati regionali. Auspica un cambiamento nel solco della continuità.

La parola più ricorrente è stata “cambiamento”, in sintesi quasi tutto quello che c’è va cambiato. Proprio il cambiamento appare, soprattutto all’interno della squadra, l’elemento più evidente.

A seguire sono intervenuti tutti i candidati al consiglio presenti in sala che hanno incentrato i loro discorsi principalmente sui paralimpici (argomento più trattato), calendario gare, abbandono degli iscritti, aumento degli iscritti, contributo alle società per l’attività promozionale, inclusione sociale ed integrazione, ricerca di risorse economiche, costi per l’equipaggiamento sportivo, scherma per non vedenti.

Tutti argomenti trattati nel programma inviato a suo tempo alle società, del quale non so quanta parte possa essere realmente realizzato in un quadriennio.

Un discorso a parte merita l’intervento della rappresentante dei tecnici, Cristiana Cascioli. Il candidato in rappresentanza dei tecnici inizialmente individuato in questo gruppo, ricopriva anche il ruolo di vicepresidente dell’Associazione Maestri di Scherma, il quale, all’atto della sua candidatura si è dimesso dalla carica. Non ci interessa qui approfondire il perché, quello che conta è che si è dimesso per affrontare una campagna elettorale. La nuova candidata, persona apprezzabile da tutti i punti di vista, nel corso della sua presentazione esordisce ribadendo la sua intenzione di ricercare un ruolo di primo piano proprio per l’AIMS all’interno del mondo federale e della formazione, di voler dare più importanza ai tecnici in rappresentanza dell’Associazione. A queste parole quasi mi sembrava di ascoltare una delle prime campagne elettorali, più di 20 anni fa, delle cordate legate ad un vecchio presidente. Oggi rispetto ad allora il panorama è completamente diverso, infatti, in relazione agli oltre due decenni fa l’AIMS è già centrale nella formazione dei tecnici e in tantissime commissioni, pertanto mi chiedo se la candidata possa aver confuso AIMS e ANS e le attività già beneficeranno del ritrovato contributo degli altri attori ma a quanto pare non ci si è resi conto che il “dividi et impera” del passato si è già trasformato nell’ “all toghether”.

Pongo ancora una volta l’accento sulla mancanza di alcun riferimento all’Accademia Nazionale di Scherma. Vale la pena ricordare i recenti accordi tra l’ente partenopeo e la FIS, che hanno posto fine ad una diatriba annosa e che tanto male ha fatto all’intero movimento schermistico. Il beneficio del contributo che l’ANS potrà fornire è stato completamente ignorato. L’auspicata innovazione nella paventata formazione tecnico-psicologico da realizzare per i tecnici è, in realtà, uno degli elementi introdotti dall’Accademia nella formazione all’indomani dell’inizio del contenzioso con la FIS e oggi tutto il mondo della scherma potrà beneficiare di questo “know how” ormai decennale. Il merito dei precitati accordi va ascritto in particolare al Presidente Azzi, al Presidente La Ragione ed ai loro consigli. Pertanto la “piccola omissione” di riferimenti all’ANS nel programma e negli interventi del gruppo mette in evidenza la natura di una squadra che punta tanto, quasi tutto, sulla comunicazione e che proprio da essa e nell’analisi della stessa emergono le intenzioni. Lo slogan “cambiamo tutto” in realtà serve a non cambiare nulla e mentre lo si pronuncia per l’ennesima campagna “rivoluzionaria” la FIS si è trasformata, proprio sotto gli aocchi di chi vuole i cambiamenti e pur non riuscendo a promuovere le sue stesse trasformazioni innova tornando al passato. La tutela dei Maestri (il titolo professionale di Maestro di scherma) alla luce della riforma del lavoro sportivo e grazie all’accordo con l’ANS.

La spigliatezza con i microfoni e la ripetizione dei temini cambiamento ed inclusione o accessibilità è contrastata dall’assenza di proposte reali, concrete ed immediatamente realizzabili se non in più di un quadriennio. Si ricerca stabilità ribaltando anche il buono che c’è già.

In ogni caso, il mancato riferimento all’Accademia, lo ritengo un passaggio a vuoto ma anche una mancanza di rispetto.

Ezio RINALDI

P.S. La conferenza, secondo YouTube, ad oggi ha avuto 1022 visualizzazioni e 34(!?) mi piace.


 

 

13 settembre 2024

PARALIMPIADI DI PARIGI 2024: il bottino della scherma e le cerimonie di apertura e chiusura.

L’Italia della scherma paralimpica chiude l’olimpiade di Parigi con quattro medaglie: un argento per Matteo Betti nel fioretto Cat.A, e tre bronzi, Edoardo Giordan nella sciabola Cat.A, Bebe Vio Grandis nel fioretto Cat.B e nel fioretto femminile a squadre.

Il bottino, non c’è che dire è cospicuo, anche perché come ricorda il comunicato federale è dal 1996 che l’Italia non vinceva così tante medaglie nell’olimpiade paralimpica.

Indubbiamente è stata una competizione che ha visto troneggiare un po’ ovunque la Cina, con 18 medaglie, seguiti dagli atleti europei di varie nazioni, benché la Thailandia con 5 medaglie si sia mostrata più che presente specie con Saysunee Jana. Pallidi i coreani, lontanissimi gli atleti del continente panamericano.

Incuriosisce la distanza che la FIE ha posto nelle notizie su Instagram, forse perché non si occupa del paralimpico, ma le ultime informazioni che ha pubblicato risalgono ad agosto, quando si chiudevano le olimpiadi.

Personalmente ritengo che la scherma in carrozzina sia uno sport diverso dalla scherma per normodotati e nel confronto cosiddetto integrato, di solito gli schermitori paralimpici hanno sempre la meglio, perché sono atleti eccezionali, e non di certo figli di un dio minore, come citava un famoso film americano con William Hurt.

Indubbia la necessità di apportare nuove idee all’intero movimento, che per questo settore sarà di certo una delle sfide del Presidente Azzi, se riconfermato, nonostante i successi crescenti.

Personalmente ritengo che grandi cambiamenti siano complessi, mentre piccoli aggiustamenti continui da apportare nei quattro anni, siano più efficaci e vadano assolutamente fatti, mostrando così un focus sul settore che sia adeguato alle necessità e alle aspettative.

Mi sia concesso porre un accento di ammirazione verso le cerimonie di apertura e chiusura delle Paralimpiadi. Se solo potessi liquidarle con una parola, dovrei dire: magnifique!

Mi sia concesso che provo invidia per il fatto che Thomas Jolly & Co. non siano stati capaci di fare identica cosa per l’edizione delle olimpiadi del CIO. Place de la concorde dove secoli addietro ghigliottinarono migliaia di innocenti, Robespierre compreso, era ammantata di bellezza come non mai. L’obelisco di Ramsete II se ne stava compiaciuto nell’essere trasformato in uno schermo sul quale proiettavano splendide grafiche e nel frattempo magici danzatori con fiaccole olimpiche seguivano il ritmo incalzante del mistico Bolerò do Ravel. Il tutto mentre il palco si era vestito anche dell’ironia dei tanti atleti in carrozzina che facevano da comprimari ai figuranti. Una ironia che questo sì, i francesi sanno dosare con abilità. E poi un grandioso circolo di tribune, unica pecca, che ho trovato un po’ troppo lontane dal parterre, privilegiando ancora una volta gli spettatori televisivi.

E sempre di invidia, e crescente, sono stato pervaso al momento della festa finale, in quanto sotto un’acqua battente di proporzioni quasi bibliche, peggio che nella serata di apertura, abbiamo visto allo Stade de France, i più grandi e leggendari DJ di Francia. Evidentemente devono aver ascoltato il mio lamento, perché ad aprire la serata è stato nientepopodimeno che il settantaseienne Jean Michel Jarre, che sulle note di Oxigène ha dato il via alle danze vere e proprie e poi è stato solo un crescendo mirabolante di personaggi che solo metterli assieme dev’essere stato una specie di miracolo, che gli atleti si sono ampiamente meritati.

E poi niente sbavature, ideologie gender, né politiche, forse perché la tiratina d’orecchie dev’essere stata piuttosto forte benché il tema della celebrazione dello sport mi è sembrata un tantino sotto tono, ma forse, come ha detto più volte mio figlio, è perché sono semplicemente francesi.

Non mi resta altro che dire grazie a voi cari atleti, ai maestri che vi allenano, e alle società che vi hanno formati, ma soprattutto per il vostro sempre grandioso impegno!

Viva la scherma

Fabrizio Orsini

09 settembre 2024

RITIRO CANDIDATURA DEL MAESTRO Guido MARZARI

M° Guido MARZARI

Come da rito Generazione Scherma ha presentato la candidatura in quota tecnici della Maestra Cristiana Cascioli, grande persona, seria, capace e soprattutto mai sopra le righe. E’ stata una atleta di vertice nella spada femminile che ho sempre stimato ed ammirato e nei suoi riguardi in alcune circostanze non mi sono comportato da dirigente ma da papà. Già, perché spessissimo incrociava il ferro con mia figlia Silvia e non mi trattenevo dal fare il tifo per la mia prole: le chiedo scusa ora per allora. Sono convinto che qualora eletta saprà fornire il necessario contributo.

Premesso tutto ciò, suona un po’ strano questo cambio di rotta, soprattutto in relazione al fatto che il Maestro Marzari per dare la disponibilità alla candidatura si era dimesso dalla carica di consigliere del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma (AIMS) dove, peraltro, ricopriva la funzione di Vice Presidente.

Il tecnico ha pubblicato sulla piattaforma facebook un post dal seguente contenuto: ”Desidero comunicare che, per ragioni personali, non mi candiderò in quota tecnici alle prossime elezioni nazionali pur rimanendo in perfetta sintonia con il Progetto Di Gigi Mazzone.

Il post pone in evidenza la grande onestà e lealtà del Maestro romagnolo, ma la sinteticità del comunicato offre all’immaginazione diverse ipotesi: siamo sicuri che le motivazioni possano essere ricondotte a ragioni personali? Ho l’impressione che sotto ci sia qualcosa di più serio, che il maestro non ha voluto esporre. Come sempre, affermo che nel mondo scherma, quello che non si fa o non si dice resta segreto. Staremo a vedere.

Ezio RINALDI

08 settembre 2024

FIS - ANS: accordo raggiunto.

Paolo Azzi                                                                                                             Pasquale La Ragione
Oggi per me è un giorno speciale perché finalmente è stato raggiunto l’accordo tanto auspicato tra Federazione Italiana Scherma e Accademia Nazionale di Scherma. Da circa 8 anni i due Enti si sono confrontati, ma è più corretto affermare che si sono scontrati, sulle loro prerogative. Non sto a fare la storia della diatriba, per questo basta leggere tutti gli articoli pubblicati sul bolg, però tutto nasce da incomprensioni, chiamiamole così, tra i vertici FIS del passato e quelli dell’ente partenopeo. La fuoriuscita di taluni personaggi dalla Federazione ha consentito un proficuo dialogo tra le parti, in particolare tra il Presidente La Ragione (ANS) e il Presidente Azzi (FIS), detto dialogo si è fatto mano a mano più fitto tanto da portare i due enti a sedersi intorno ad un tavolo per cercare di trovare un accordo che potesse eliminare le vecchie ruggini e, soprattutto, i ricorsi ancora in atto.
Ebbene, con discrezione, FIS ed ANS, hanno definito degli accordi che sono stati dibattuti su aspetti di particolare rilevanza e che gli avvocati – Tavolacci per la FIS e Puglisi per l’ANS – hanno sapientemente messo nero su bianco. Più precisamente sono stati definiti i rapporti di collaborazione tra la Federazione e l’Accademia, anche alla luce delle attuali risultanze del contenzioso amministrativo; definizione della questione relativa ai titoli rilasciati dalla Federazione dall’anno 2017 ad oggi e dei titoli rilasciati dall’Accademia e non riconosciuti dalla FIS e delle situazioni di criticità complessivamente verificatesi nel tempo quali conseguenze dei contenziosi intercorsi tra le parti.
La sintesi del concordato si può riassumere in indizione congiunta tutte le sessioni di esame per il rilascio dei titoli di scherma olimpica di rispettiva competenza, al temine del quale sarà rilasciata una attestazione unica, validata da entrambi gli Enti, certificante il possesso delle competenze nel rispetto delle normative vigenti; l’Accademia, con propria distinta e autonoma Commissione, indirà una sessione straordinaria di esami e certificazione valida ai fini del rilascio del diploma di Istruttore di Scherma olimpica aperta a coloro che, nel periodo compreso tra il mese di marzo 2017 e il mese di giugno 2024, hanno conseguito presso la Federazione il titolo di Tecnico Federale di scherma olimpica rispettivamente di II e II livello SNAQ; La FIS indirà, con propria distinta e autonoma Commissione, una sessione straordinaria di esami e certificazione valida ai fini del rilascio del titolo di Tecnico Federale di scherma olimpica di II e/o III livello SNaQ aperta a coloro che nel periodo di marzo 2017 e il mese di giugno 2024 hanno conseguito il diploma di Istruttore di Scherma olimpica o di Maestro di Scherma olimpica e non siano ancora stati inseriti nella Lista Tecnica federale.
Hanno anche inteso che tutti coloro che non prenderanno parte alle predette sessioni straordinarie non potranno conseguire il titolo mancante se non tramite il nuovo sistema di certificazione ordinaria.
Francamente mi sembra un eccellente accordo che riporta i rapporti tra le parti a quelli esistenti circa 8 anni fa. Inutile dire che i meriti di tutto ciò sono riconducibili alla forte propensione al dialogo del Presidente Azzi e del Presidente La Ragione, ma ad essi è doveroso aggiungere i due avvocati, Tavolacci e Puglisi, senza dimenticare il Dr. Fumo, il prof. Basile, il Dr. Autuori, il sig. De Bartolomeo e il sig. Paolo Pizzo (CONI). Una menzione è doverosa farla per il Maestro Crisci, il quale ha lavorando nell’ombra. Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno.
Oggi è un giorno storico, finisce una guerra che non doveva nemmeno cominciare. Auguro Al presidente Azzi di continuare sulla strada del dialogo, aprendosi alla base e costruendo il futuro. Sono sicuro che saprà interpretare tutte le istanze che gli perverranno dal mondo schermistico; auguro al Presidente La Ragione di intraprendere il nuovo cammino senza mai voltarsi indietro ma cercando di portare l’Accademia ai fasti che le competono.
Ezio RINALDI

06 settembre 2024

PROPAGANDA E CAMPAGNA ELETTORALE

La campagna elettorale sta imperversando in maniera molto incisiva sia da una parte che dall’altra, gli strumenti utilizzati sono i soliti: propaganda e demonizzazione dell’avversario. Propagandare significa diffondere
un pensiero, una idea oppure pubblicizzare un prodotto oppure pubblicizzare sé stessi. Può essere fatta con falsa informazione per denigrare o per condizionare l’altrui pensiero. Ma vediamo di spiegare bene il significato di tale termine.

Da Wikipedia, la propaganda è “l'attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni”; il "conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obbiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo". In antitesi alla propaganda dovrebbe essere la pura e semplice esposizione dei fatti, della realtà nella loro completezza. Qualora nell'esposizione i fatti siano esibiti in modo incompleto, travisati o siano aggiunti particolari inesistenti si parla di propaganda fraudolenta.

L'uso della propaganda in modo fraudolento è dannoso per la libera e naturale formazione dell'opinione personale e pubblica e il danno poi si riflette sulla persona stessa e sulla società. Casi meno estremi ma non meno dannosi di propaganda fraudolenta sono quelli volti all'arricchimento di pochi "eletti" a discapito dell'impoverimento delle masse, rese miopi da una propaganda fatta di promesse non mantenute. In questo caso i leaders, con un sapiente uso dei sondaggi, conoscono quali siano i desideri ed i bisogni delle persone, promettono loro di esaudirli, ma poi nei fatti compiono azioni atte a soddisfare i loro propri desideri, spesso in antitesi con i desideri delle persone, danneggiandole.

Il successo della propaganda fraudolenta necessita di una efficace censura sui fatti esposti, altrimenti essa sarebbe facilmente smantellabile. La presenza di una situazione di censura è un pesante indizio di una propaganda fraudolenta in corso. La propaganda ha la capacità di esaltare e rendere più importanti i sogni, i pensieri, i desideri rispetto alla realtà dei fatti, facendo spesso uso di simboli in modo da indurre le persone a far coincidere l'obiettivo della propaganda con i simboli utilizzati, anche quando talvolta in realtà fra loro non c'è nessun nesso.

propagandisti (i latori dei messaggi) cercano di cambiare il modo in cui la gente comprende una questione o una situazione, allo scopo di cambiarne le azioni o le aspettative, in un modo che sia quello auspicato dal gruppo di interesse. In questo senso, la propaganda serve come corollario alla censura, nella quale lo stesso scopo viene raggiunto, non attraverso false informazioni, ma prevenendo la conoscenza di notizie vere. Ciò che rende la propaganda differente da altre forme di controllo è la volontà del propagandista di cambiare l'orientamento delle persone, attraverso la diffusione di false informazioni indicazioni e la generazione di uno stato di confusione, piuttosto che tramite la persuasione e la comprensione.

In senso ancor più stretto la propaganda si riferisce solo alle informazioni false che hanno lo scopo di rassicurare la gente che già ci crede.

La propaganda può essere classificata in base alla fonte:

propaganda bianca arriva da una fonte chiaramente identificabile;

propaganda nera pretende di arrivare da fonte amica, ma in realtà è dell'avversario; 

propaganda grigia pretende di arrivare da fonti neutrali, ma in realtà arriva dall'avversario.

Numerose tecniche vengono usate per creare messaggi falsi ma persuasivi. In molte di queste tecniche si possono trovare anche falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.

 Ci sono delle tecniche di produzione della propaganda, tra queste:

Effetto gregge: L'effetto gregge o l'appello alla "vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La "vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge a unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi.

Ottenere disapprovazione: Questa tecnica viene usata per portare il pubblico a disapprovare un'azione o un'idea suggerendo che questa sia popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che sostiene una certa politica viene indotto a pensare che anche persone indesiderabili o sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di cambiare la loro posizione.

Stereotipizzazione o etichettatura: questa tecnica tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile.

Individuare il Capro espiatorio: Colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l'attenzione dal bisogno di risolvere il problema per il quale la colpa è stata assegnata.

Parole virtuose: Sono parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un'immagine positiva quando riferite a una persona o a un soggetto. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.

Slogan: Uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la stereotipizzazione o l'etichettatura.

Ho citato solo alcune tecniche di propaganda. La letteratura è piena di spiegazioni e citazioni di personaggi importanti sull'argomento, basta fare una ricerca e ci si fa una cultura ed è quello che ho fatto io.

Vi chiederete del perché abbia voluto scrivere questo articolo, ebbene l’ho fatto poiché ho sentito il bisogno di esporre il mio pensiero sulla attuale campagna elettorale ed in questo senso alla dirigenza in carica sarà sufficiente enunciare quanto già fatto, magari accompagnato da precisi numeri, e quanto sia rimasto da realizzare in base al programma presentato tre anni fa, senza perdersi in promesse o enunciazioni che non troverebbero attuazione.

Sono convinto che il mondo della scherma, sappia giudicare ed analizzare, senza condizionamenti, i programmi ed i candidati nella corsa alla vittoria finale.

Ezio RINALDI

 

02 settembre 2024

LA STORIA DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SCHERMA

 

Particolarmente interessante la storia dell’Accademia Nazionale di Scherma di Napoli raccontata dal suo Vice Presidente, Dott. Maurizio FUMO.

Non vi è alcun dubbio sull’importanza storica dell’Ente partenopeo, esso rappresenta una pietra miliare nell’ambito della narrazione schermistica Italiana. Dalla sua nascita ad oggi ha vissuto alti e bassi, riconducibili anche a lotte intestine, però il periodo più buio lo ha provato negli ultimi tempi, in particolare sotto la presidenza  FIS di Scarso.

Da quanto è dato capire in un passaggio dell’articolo, allo stato attuale sembra che la FIS e l’ANS stiano dialogando per appianare vecchie ruggini che tanto male hanno fatto all’intero movimento.

Personalmente, come già scritto in altre occasioni, sarei quanto mai felicissimo se i due enti riuscissero a trovare la quadra: ne gioverebbe tutta la scherma. Auspico che il Presidente Azzi (FIS) ed il presidente La Ragione (ANS), unitamente ai loro consigli, riescano a trovare un accordo che li veda convergere in una collaborazione proficua, ma soprattutto stabilire una pace che nel recente passato è venuta meno.

Ezio RINALDI