Luciano BUONFIGLIO |
Possiamo chiamarlo successo, questa elezione del Presidente Buonfiglio al CONI? Oppure è una renovatio nei nomi, ma non nella sostanza?
Pancalli, che era il candidato
forte del ministro dello sport Abodi, ha perso la poltrona per più di un
soffio, seggio che forse gli è stato sfilato da sotto le terga, grazie a un
gioco di abili maestri tra i quali ci possiamo inserire anche autorevoli
dirigenti della scherma. Eh, sì perché gli immarcescibili ed intramontabili
forti figure frequentano i corridoi del CONI con passi felpati, non li vedi ma
ci sono e la loro azione è quanto mai efficace. In questo quadro va letta la
numerosa presenza dei rappresentanti della scherma tra Consiglio Nazionale
(Sandro CUOMO) e Giunta del CONI.
Non che la elezione della prestigiosa Diana
BIANCHEDI (Vice Presidente Vicario) possa essere dipesa dalle precitate figure,
però una qualche influenza certamente l’hanno avuta, in particolar modo per
l’elezione del Dr. MONTINI, Vice Presidente della FIS, anche se, a mio avviso,
per il ruolo che riveste all’interno della FF.OO può essere stato individuato
quale autorevole rappresentante dei gruppi sportivi in divisa. Comunque la si
metta nel massimo ente sportivo nazionale sono entrati ben tre esponenti del
mondo scherma: due in Giunta e uno in Consiglio Nazionale. Esce Paolo PIZZO, al
quale auguro di ricoprire altri prestigiosi incarichi sportivi e non: per la
sua carriera sportiva e per la persona che è se lo meriterebbe. Mi sia
consentita una mia supposizione: tra gli autorevoli ed immarcescibili io ci
vedo la figura del Presidente Onorario della FIS, Giorgio SCARSO, e se ciò
dovesse corrispondere al vero beh ciò testimonierebbe che si sia mosso da gran
politico sportivo e bisognerebbe dargliene atto.
Luca PANCALLI |
Il neo Presidente BUONFIGLIO
rappresenta la continuità del tracciato di Malagò, ma non il rinnovamento,
mentre la BIANCHEDI, sicuramente è il futuro.
Come spiegavo prima, considerato
l’impegno del Ministro ABODI, il quale è stato un baluardo contro il quarto
mandato o eventuale proroga del Presidente uscente, sembrerebbe esserene uscito
malconcio dalla tenzone elettorale, in realtà lo sport è indipendente e per
quanto la politica voglia avere un certo peso nelle lezioni sportive poi sono
gli elettori che decidono, quindi direi che il Ministro abbia avuto successo
facendo applicare le regole e stoppando Malagò, avrebbe perso se effettivamente
sia stato un sostenitore di PANCALLI. Su quest’ultimo vale la pena spendere
pochissime ma sentite parole: dirigente di altissimo livello ed in possesso di
una incredibile umanità. La sua candidatura meritava ben altro epilogo, in bocca al
lupo per il futuro Presidente.
Tornando alle elezioni, di fatto,
chi ha vinto?
Se pensiamo alla indigesta riforma
sportiva, quella che ha stomacato il 100% dei club, della quale
parlano tutti, ma verso la quale nessuno mette mano alle armi (politiche si
intenda bene!), se non per controriformarla almeno ad aggiustarla, dobbiamo
dire che nemmeno Malagò nei suoi dodici anni di regno abbia avuto il coraggio
di metterci le mani.
Ebbene va detto che la politica
proprio perchè ci si è messa di mezzo, ha perso. Hanno perso in particolar modo
i vari Barelli(nuoto) e Binaghi(tennis) da sempre acerrimi avversari di Malagò.
Al di là degli schieramenti, dei vincitori e dei vinti, è auspicabile una
visione più ampia con una politica che sappia attendere alle aspettative delle
federazioni, con un impegno a rivedere anche la precitata riforma, quella a cui
nessuno vuole mettere mani.
Non va dimenticato che la riforma
dello sport fu firmata a suo tempo da Giorgetti, che ora è il Ministro del
tesoro. È pertanto lecito chiedersi se con questo per nulla timido segnale dato
alla Politica, per i 14 milioni di sportivi italiani inizi una nuova era oppure
quello andato in onda è solo un cambiamento di persone, ovvero cambiare per non
cambiare niente.
Infine, tenendo conto che
Buonfiglio ha 74 anni, e arriverà alla fine del suo primo mandato alle soglie
degli 80, non possiamo ignorare che dietro di lui già si vede affacciarsi il
futuro con il bel sorriso di Diana Bianchedi.
A tutti gli eletti, in particolar
modo i rappresentati della scherma, i migliori auguri di un proficuo e
significativo lavoro.
Fabrizio ORSINI