12 aprile 2015

CAMPIONATI MONDIALI U.17 E U.20 - TASHKENT 2015


http://www.taffera.it/css/images/9.jpgConsiderato il ritardo con cui scrivo dei campionati del mondo u.17 E u.20 di TASHKENT sarebbe stato lecito pensare che, visti gli articoli che hanno preceduto l’evento e considerato le medaglie vinte, avrei messo la faccia sotto terra: un atteggiamento che non mi appartiene. Negli articoli sono state poste in evidenza alcune incongruenze nelle convocazioni, peraltro segnalate da molti genitori e da qualche maestro. Quindi nulla a che vedere con un esame sull’andamento dei predetti Campionati del Mondo.

Va subito detto che il bottino di medaglie portato a casa è di assoluto rilievo, 12 complessivamente, dando ancora una volta al mondo esterno la consapevolezza che sulla scherma si può sempre contare. Ciò non toglie che le stesse non possono nascondere alcune importanti deficienze. Gli atleti convocati hanno profuso il massimo impegno, con ciò volendo ripagare chi ha inteso dare loro fiducia. A loro vanno i miei complimenti e l’augurio di una prosecuzione di carriera sportiva ricca di soddisfazioni. Di seguito lo specchio delle medaglie vinte:

CAMPIONATI MONDIALI U.17 E U.20 - TASHKENT 2015
CADETTI
Sp.F.
Sp.M.
F.F.
F.M.
Sc. M.
Sc.F.
Sq.Sper.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1
 
1
 
2
1
 
5
GIOVANI
INDIVIDUALE
 
 
 
 
 
 
Sp.F.
Sp.M.
F.F.
F.M.
Sc. M.
Sc.F.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
2
1
 
 
3
SQUADRA
 
 
 
 
 
 
Sp.F.
Sp.M.
F.F.
F.M.
Sc. M.
Sc.F.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1
 
1
1
 
1
 
4
 
 
 
 
 
 
 
12
ORO
ARGENTO
BRONZO

Come si evince, a livello cadetti su 18 medaglie disponibili ne sono state vinte 5 e sono mancate la Sp.M e il F.M., mentre la gara sperimentale a squadre miste è stata fallimentare. Per i Giovani, a livello individuale è andata anche peggio, poiché, sempre su 18 medaglie disponibili, ne sono state vinte 3. In questa categoria a livello di squadra abbiamo preso 4 medaglie d’oro sulle sei disponibili: un grandissimo risultato.

Quello che deduco dai numeri è che i ragazzi, e non potrebbe essere altrimenti, data la loro giovanissima età, non hanno ancora quell’equilibrio psicofisico così importante per la gestione di un assalto. Ciò ha sicuramente influito sull’impatto alla gara, soprattutto nei cadetti: l’eccezione è rappresentata dalla DE MARCHI, la quale si è confermata, nella propria categoria come una delle più forti, se non la più forte in assoluto (l’anno scorso 1^ quest’anno 3^). I giovani hanno confermato il mio pensiero, in quanto se anche per loro vale il discorso della giovane età, a dimostrazione che il peso della responsabilità lo hanno sentito fortemente, nella gara a squadre dividendo tale peso con gli altri compagni e venendo meno tutta la responsabilità individuale, hanno sfoderato prestazioni all’altezza del loro livello tecnico. Purtroppo l’arma totalmente assente è stata la spada maschile, sia cadetti che giovani, parzialmente sp.f., quest’ultima si è rifatta alla grande vincendo l’oro a squadre. E voglio augurarmi che con tale risultato non si abbia intenzione di nascondere le grandi problematiche che il settore si porta dietro da anni: mi domando quanto dobbiamo ancora aspettare? Qualche segnale negativo perviene dal F.M. individuale cadetti; F.F. e Sc.F. giovani individuale e anche dalla Sc.M. a squadre.

Il numero di medaglie conseguite dai ragazzi hanno portato l’Italia a vincere il medagliere e la classifica per Nazioni: BRAVI!!!.

Ezio RINALDI

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