E’ calato il sipario sui campionati europei
U.23 di Vicenza e come sempre le analisi vanno fatte a mente fredda, al fine di
non lasciarsi condizionare da fattori negativi o da prevenzioni verso
chicchessia.
La manifestazione, ben organizzata (un sentito compiacimento al COL)
ha visto l’Italia dominare in lungo ed in largo, portando a casa ben 19
medaglie, di cui 7 oro, 5 arg. e 7 bro.: un bottino ragguardevole!.
Mano a mano che i ragazzi vincevano l’imbecille di turno commentava: ”Ad oggi le risposte
arrivano a suon di medaglie...soprattutto con la spada tanto criticata!!!...più
si gufa più si vince! Grazie a tutti!” (certo, perché meritarsi una
convocazione e rimanere a casa significa "gufare", poi ci chiediamo
gli imbecilli da stadio chi li ha cresciuti.) ed ancora “Grandi Fichera e Santarelli!!! Alla faccia dei
rosiconi!!” (cioè ragazzi che sono rimasti a casa grazie a regole poco
chiare); “L'Italia,
agli Europei U23, risponde a suon di medaglie ai pettegolezzi della piazza.
Grandi ragazzi” (al fine di zittire per il futuro i malevoli
pettegolezzi, sarebbe opportuno rispondere con regole chiare e soprattutto
valevoli per tutti); “Articoli sempre fuori luogo” (forse chi ha
meritato sul campo la convocazione ed essendo stato defraudato di un merito
acquisito deve tacersi e subire, al fine di non intralciare certe condotte).
Ognuno è libero di esprimere ciò che vuole e di farsi conoscere
attraverso i propri pensieri.
Ci sono costretto e non avrei voluto scendere nei dettagli perché ciò
penalizza o meglio svilisce l’impegno dei ragazzi, ma quando si vogliono far
passare dei risultati scontati per delle autentiche imprese non ci si può
sottrarre ad una analisi più attinente alla realtà. Veniamo ai numeri relativi
ai partecipanti:
Sp.f. 54 - 18 nazioni;
Sp.m. 72 - 24 nazioni;
F.F. 34 - 14 nazioni;
F.M. 53 - 19 nazioni;
Sc.F. 23 - 7 nazioni;
Sc.M. 42 - 12 nazioni
per un totale di 277 atleti i rappresentanza di 29 nazioni. Basti
pensare che all'ultima rassegna continentale Cadetti i partecipanti erano il
doppio, con 37 nazioni presenti.
Va sottolineato, inoltre, che una federazione importante (e pesante in
termini di risultati) come la Francia ha preferito rimanere a casa, forse per
concentrare meglio le forze sulla imminente qualificazione olimpica o forse per
risparmiare risorse economiche da utilizzare per incrementare i numeri dei
praticanti. A singhiozzo anche l'altra potenza europea rappresentata dalla
Germania, mentre federazioni come quella dell'Estonia, di Israele e dell'Ucraina,
sicuramente poco digeribili in alcune armi come la spada e la sciabola, hanno
disertato. Anche a livello individuale sono mancate atlete importanti di
federazioni che, comunque, hanno voluto onorare l’impegno: Erika KIRPU (n.4 del ranking FIE assoluto), EGORIAN, GUDKOVA sono rimaste in sede ad
allenarsi, lasciando spazio per l'occasione a più giovani, e meno quotate,
connazionali.
Anche tra i maschi non sono mancate le assenze eccellenti, come quella
del fiorettista ceco Choupenitch (n.9 FIE), il russo SAFINA
o il francese PAUTY, lo sciabolatore russo IBRAGIMOV (n.9 FIE anche lui), ma le assenze più
"pesanti" le abbiamo avute nella spada maschile, dove a casa è
rimasto ad allenarsi il n.1 della classifica U20 BANYAI
(Ung), il n.2 PEREIRA(Spa), il n.3 BOUILLOT (Fra), il n.5 FREILICH
(Isr), e la lista continuerebbe a lungo. Non si può non evidenziare che alcune
nazionali di primo piano hanno utilizzato questa prova continentale per fare
esordire qualche seconda linea, dando, quindi, spazio ad atleti giovani (la
Turchia nella SCF ha schierato perfino una cadetta).
Noi invece, là dove l'età lo ha consentito, non abbiamo esitato a
schierare i titolari nelle nostre squadre A, evidentemente perché la
competizione si è svolta in Italia, e se questo è il motivo credo che la scelta
sia stata giusta.
Sulla scia di chi anonimamente vuole sempre sottolineare la
superiorità indiscussa della nostra scherma, potrei presuntuosamente affermare
che in regioni come Veneto, Toscana, Lazio o Lombardia, facendo partecipare 4
atleti per società avremmo numeri certamente superiori. E probabilmente anche
un più probante livello tecnico.
Alla luce di queste considerazioni eviterei di attribuire a questo
bottino una esagerata enfasi, pongo in rilievo l’importanza che i risultati
hanno per i ragazzi, dai quali essi trovano motivi di soddisfazione e
consapevolezza dei loro meriti.
Dai dati sopra riportati si evince che nei campionati europei il
settore spada si è sempre comportato bene, molto meno ai Mondiali U.20 ed
assoluti. Si può notare che rispetto alle edizioni degli anni precedenti la
spada è rimasta stabile mentre il fioretto e la sciabola hanno incrementato il
numero delle medaglie. E’ chiaro che bisogna sempre tenere conto del numero di
atleti partecipanti e delle nazioni rappresentate. Chi esce straordinariamente
bene dalla manifestazione è il settore sciabola.
Avrei potuto aggiungere altri
dati riferiti ad altre competizioni, però non sarebbe stato corretto perché
l’analisi va fatta sugli elementi della gara di quest’anno in rapporto alle
precedenti. Ritengo sufficienti i numeri riportati per una idea precisa sui
risultati ottenuti.
Ezio RINALDI
Analisi come sempre trasparente, equilibrata ed esaustiva.
RispondiEliminaA. Fileccia