14 luglio 2018

LA LETTERA DI SCARSO DEL 2004

Alcuni avvenimenti accaduti in questi giorni, che non posso, al momento, riportare ma mi riprometto di farlo non appena mi sarà possibile, mi hanno fatto riflettere e sono giunto alla determinazione di pubblicare la lettera che segue (trascritta integralmente) affinché valutiate con serenità, onestà intellettuale ed al tempo stesso con molta attenzione i contenuti in essa riportati. 
Mi astengo da qualsiasi pensiero in proposito, ma mi piacerebbe che lo faceste voi cari lettori.
Ezio RINALDI 

"M°. Giorgio SCARSO
00198 ROMA
Via Bisagno, 14  -  Tel: 06 8603243
97015 MODICA                                                                                                            Ai Signori Presidenti
Via R. Partigiana, 41 – Tel: 0932 762805                                                                     Delle Società Schermistiche Italiane
Cell: 333 4855544 – 3486127021                                                                                Ai Grandi Elettori Atleti
                                                                                                                                     Ai Grandi Elettori tecnici
          Stimatissimi Signori
Nel quadriennio olimpico che sta per concludersi, ho lavorato intensamente per la Fis, che, grazie al voto del Consiglio Direttivo, ho rappresentato fin dall’inizio del mandato con la carica di Vice Presidente.
Ho profuso nell’incarico, di cui mi sento onorato, tutte le mie energie, spinto dalla passione e dal-l’amore per il nostro sport, sentimenti che mi hanno sempre accompagnato.
Certo, del mio operato non saranno mancati errori, -  ma il lavoro produce anche errori, importante è saperli riconoscere con prontezza, umiltà e modificarsi – so però di aver agito, comunque sempre con spirito di servizio, nell’interesse comune, a volte tentando mediazioni spesso difficili, a volte sostenendo decisioni a mio parere utili alla scherma, anche se non sempre da tutti condivise.
L’esperienza di questi anni è stata per me preziosa, e tuttavia frustrante. Ho constatato, ad un certo punto, che le principali resistenze alla soluzione dei problemi stavano proprio nella filosofia e nella pratica di gestione di molti componenti della maggioranza uscente. Da quando poi, grazie ad alcuni successi politici organizzativi in campo nazionale e internazionale sono stato individuato come un potenzia-le “rivale”, per le elezioni ormai prossime, buona parte del mio lavoro è stato vanificato.
Sono, quindi, giunto alla conclusione che sia necessario un ricambio alla guida Federale, che vorrei al servizio di tutto il nostro mondo. Attualmente, mia impressione è che la carica che si ricopre, sia interpretata come un privilegio, dimenticando i veri destinatari del nostro impegno. In particolare, mi piace sottolineare il ruolo centrale che rivestono i dirigenti di società e delle famiglie dei nostri atleti, i quali sono, di fatto, gli unici e veri sponsor della Fis. Basti pensare ai loro sacrifici economici per sostenere gli atleti, dei cui risultati, poi, tutti ci gloriamo. I risultati, anche quelli olimpici, sono frutto del lavoro di tanti: società, atleti, tecnici, e devono dunque portare “linfa vitale” alla scherma e non devono servire a consolidare l’immagine ed il potere di pochi. Consolidamento di poteri che di fatto impedisce una sana dialettica e la necessaria crescita di nuovi dirigenti con grave danno per il futuro della nostra federazione. Non a caso il CONI ha posto il limite di due mandati nella carica di Presidente, anche se gli interessati sono corsi ai ripari facendo approvare una norma transitoria riportata all’art. 71 del nuovo statuto Fis.
Ho avuto l’impressione che alcuni, per attaccamento alla carica che ricoprono, siano disposti ad ogni compromesso. Sono pronti ad allearsi con il nemico disprezzato di ieri, pur di mantenere la poltrona: con loro si può essere sia amici da blandire e premiare se innocui, nemici da punire se possibili concorrenti. Tecniche collaudate mi pare che siano spesso impiegate, da piccoli gruppi di potere, per pilotare consigli ed assemblee (l’esempio del Comitato regionale Sicilia ne è la prova), e condurre a decisioni prese prima ed altrove.
Abbiamo vissuto in questi anni con la costante consapevolezza che le nostre risorse erano in diminuzione, e nonostante ciò, abituati a spendere quanto il Coni ha elargito, non abbiamo mai imparato a far emergere le immense potenzialità del nostro mondo, fatto di persone, di idee e di passione, e radicato in una tradizione insuperabile. Confortati dalle medaglie, che sono sempre puntualmente arrivate, e che ci adopereremo affinché continuino ad arrivare, abbiamo continuato passivamente ad attendere il contributo del Coni, invece di cercare altre opportunità che ci sono, e che altri, più abili e intraprendenti, riescono a sfruttare. Il pessimo bilancio del settore sponsor è sotto gli occhi di tutti.
In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio, tutti promettono miglioramenti economici a tutti: ai commissari (v.si il contratto quadriennale stipulato con il Commissario del F.to F.le che oltre ad essere esoso economicamente è quanto meno politicamente inopportuno, in quanto deliberato a scadenza di mandato), ai maestri, agli atleti, senza pensare minimamente alla copertura  di queste maggiori spese, se non, immaginando un ulteriore aumento delle quote di tesseramento, di affiliazione e di iscrizione alle gare, o peggio ancora riducendo l’attività del settore giovanile così come è avvenuto quest’anno.
Così non può continuare. Molti, fra Voi, mi hanno chiesto insistentemente, di impegnarmi a cambiare le cose; ci ho provato più volte, ma spesso il gioco delle maggioranze ha ostacolato i cambiamenti. Ho riflettuto a lungo, e sono arrivato alla conclusione che l’unica possibilità perché possa continuare ad incidere in modo positivo sulla politica federale sia l’assunzione diretta di una maggiore responsabilità.
E’ per questo motivo che Vi comunico la mia intenzione di candidarmi alla presidenza federale, e Vi chiedo di sostenermi col Vostro voto insieme con i candidati al consiglio direttivo che condivideranno le mie linee programmatiche. Vi comunicherò i nomi successivamente, quando la squadra sarà messa a punto, dopo le modiche statutarie da discutere con severo ma attento senso critico, da approvare solo se proiettate nell’esclusivo interesse del nostro sport. Tra l’altro vi sono anche differenti proposte sul numero dei consiglieri federali.
Il programma di massima pubblicato sul sito www.giorgioscarso.it è atto dovuto. Sono pienamente consapevole del fatto che chiunque può presentarne uno credibile. Altra cosa è realizzarlo. Altra ancora, volerlo davvero realizzare. Lo scetticismo in materia è del naturale e giustificabile. Per convincerVI del fatto che la mia non è semplice e scontata propaganda, posso solo offrirVi, come garanzia , la mia esperienza personale, fatta di impegno costante, ed anche di realizzazioni a beneficio della comunità schermistica. Sono restio a parlare di me e dei miei meriti, veri o presunti, ma in questa circostanza è doveroso farlo: una breve sintesi della mia vita è a margine del programma.
Considerate il programma come una bozza, un cantiere aperto in cui inserire i Vostri suggerimenti e contributi di cui farò tesoro nella stesura del programma definitivo. Per favorire questo processo ho attivato il sito web al quale Vi invito a collegarvi, scrivendo, criticando, suggerendo.
Personalmente, non prometto null’altro che il mio impegno a lavorare in pro della scherma, cercando di razionalizzare le spese e di provare a portare ulteriori risorse economiche al nostro mondo, al fine di venire in contro nei tempi e nei modi dovuti, alle legittime aspettative di chi ha fatto grande la scherma Italiana senza penalizzare la base, quindi le società e le famiglie.
Concludo, testimoniando il massimo rispetto e gratitudine agli amici del consiglio uscente con i quali ho lavorato, anche se con alcuni spesso mi sono trovato su posizioni contrapposte.
Mi auguro che la competizione elettorale sia serena e corretta: da parte mia farò di tutto perché ciò avvenga. A Voi il compito di giudicare, e di scegliere.
I miei più cordiali saluti



22 ottobre 2004"

27 commenti:

  1. Ne avesse mantenuta almeno una

    RispondiElimina
  2. " senza penalizzare la base, quindi le società e le famiglie." Quindi almeno in campagna elettorale eravamo la base. Come tutte le basi ergo 'fondamenta siamo state subito affossate e dimenticate, ma sopra c'è il grosso palazzo con l'attico in cui lui vive e governa.

    RispondiElimina
  3. "Considerate il programma come una bozza, un cantiere aperto in cui inserire i Vostri suggerimenti e contributi di cui farò tesoro nella stesura del programma definitivo. Per favorire questo processo ho attivato il sito web al quale Vi invito a collegarvi, scrivendo, criticando, suggerendo.
    Personalmente, non prometto null’altro che il mio impegno a lavorare in pro della scherma, cercando di razionalizzare le spese" fantastico: programma vs realtà 0-3. Ascoltare suggerimenti e programma sempre in itinere per venire incontro alle segnalazioni. Appunto cone ha fatto con il calendarrio? Con le scelte e atteggiamenti del Ct? Con l'Ans? Con i regolamenti? Con la giustizia?
    Poi parla di razzionalizzare le spese e favorire le entrate. Quindi portare atleti sparring senza motivo in Cina è razzionalizzazione? Raffting o altro è razzionalizzazione? Aumentare le entrate significa chiedere 80€ per partecipare a gare all'estero. Aver aumentato del 25% la tassa di iscrizione alle gare e ridurre il controlibuto alle società organizzatrici, è aumentare le entrate?
    Altro che Vecchia Repubblica, almeno lì si stava bene in tanti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, sarebbe così gentile da pubblicare i nomi di tutti i convocati compresi gli sparring, visto che non li conosco?

      Elimina
    2. Una cosa è certa. Le scelte del Ct fanno sorridere anche all'estero dove ormai la frase e triste "Ma si sa l'Italia è fatta così" così come chiediamo, la risposta qualunquista è però da accettare...

      Elimina
  4. È difficile rimanere in silenzio dopo aver letto, anzi, riletto questa lettera
    La mia società, la mia piccola creatura in cui ho speso energie e tanta fatica nasce 10 anni fa e da allora non sento altro che ripetere” la linfa del nostro movimento sono le piccole società, dove nella passione e nell’entusiasmo si diffonde la pratica del nostro sport e dove, non di rado, nascono e crescono i futuri campioni” e ancora: “quello che fanno queste società è la qualità”.
    E da allora quello che vedo è che, aldilà delle belle parole, la federazione premia solo e costantemente la “quantità”, le grandi società, i grandi numeri, dove maestri quasi sempre ben pagati, con doppio o triplo lavoro dispensano il verbo schermisco, della serie: io so e tu non sai un……., centri di potere ben distribuiti anche nella scherma paralimpica, che mi onoro di portare avanti nonostante tutto.
    Tanti sono gli episodi di cui sono stato direttamente testimone, che ogni tanto mi fanno dire basta, che mi fanno pensare ma chi me lo ha fatto fare, ma sempre di più quello che mi spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà di ogni genere, è il sorriso dei miei piccoli e grandi allievi, in piedi o seduti, e la speranza che prima o poi si possa tornare ad essere realmente e liberamente partecipi della nostra vita schermistica

    RispondiElimina
  5. #SaiChiHaiVotato?

    La pubblicazione della lettera di Giorgio Scarso del 2004 può essere l’inizio di una campagna che si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare gli elettori a selezionare una classe politica competente e trasparente, che sappia gestire la Federazione Italiana Scherma.
    Per farlo, bisogna promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, strumento efficace per contrastare ogni forma di cattiva gestione e assicurare il legame di fiducia tra elettori e FIS.
    Per questo, lanciamo la campagna #SaiChiHaiVotato?, chiediamo un commento ai lettori del blog sull’operato di Giorgio Scarso.
    NON DIMENTICHIAMO che Giorgio Scarso è nella STANZA DEI BOTTONI dal 2000, è al suo 5° MANDATO ELETTORALE, al termine del quale sarà stato 20 ANNI AL GOVERNO DELLA SCHERMA ", 20 ANNI in cui si è materializzato l'esercizio del potere politico di Giorgio Scarso.
    LEGGIAMO LA LETTERA DEL 2004 E SCRIVIAMO I NOSTRI COMMENTI E DOMANDIAMOCI: SIAMO ANCORA EDUCATI A RICONOSCERE “GLI SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE”?

    #SaiChiHaiVotato?

    RispondiElimina
  6. Se fosse stato eletto Presidente della FIS, cosa prometteva Scarso nel 2004 “Ai Signori Presidenti Delle Società Schermistiche Italiane, Ai Grandi Elettori Atleti, Ai Grandi Elettori tecnici”?

    Riassumiamo le 10 promesse essenziali di Giorgio Scarso nel 2004:

    1. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che il ruolo centrale nella scherma sarà rivestito dai dirigenti di società e delle famiglie dei nostri atleti, i quali sono, di fatto, gli unici e veri sponsor della FIS

    2. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che lui non si approprierà dei risultati, anche quelli olimpici, i quali sono frutto del lavoro di tanti: società, atleti, tecnici, e non devono servire a consolidare l’immagine ed il potere di pochi

    3. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che non ci sarà mai da parte sua un consolidamento di poteri

    4. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che lui favorirà sempre una sana dialettica e la necessaria crescita di nuovi dirigenti

    5. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che lui non sarà mai d’accordo ad una deroga al limite di due mandati nella carica di Presidente federale

    6. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che lui non sarà mai attaccato alla carica che ricoprirà e neppure sarà disposto ad ogni compromesso per mantenere la carica di Presidente federale oltre i due mandati

    7. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che nella sua gestione non ci saranno amici da blandire e premiare se innocui, nemici da punire se possibili concorrenti

    8. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà nuove risorse da sponsor e lui ci farà perdere l’abitudine a spendere quanto il Coni ha elargito, a continuare passivamente ad attendere il contributo del Coni

    9. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che con lui non ci saranno aumenti ulteriori delle quote di tesseramento, di affiliazione e di iscrizione alle gare

    10. il Presidente FIS Giorgio Scarso assicurerà che la sua non è semplice e scontata propaganda, offrendo, come garanzia , la sua ritrosia a che si parli di lui e dei suoi meriti

    Io ho provato a mettere insieme le principali promesse fatte in campagna elettorale da Giorgio Scarso verificandone lo stato, se sono cioè state mantenute o se sono state disattese.

    Soltanto una promessa è stata mantenuta: le famiglie sono diventate realmente lo sponsor della FI.... pagano tutto le famiglie!!!!!!!!

    RispondiElimina
  7. Il presidente Scarso è siciliano e conoscerà molto bene una nota vicenda che ha avuto inizio in un piccolo comune in provincia di Messina. In clima di elezioni elettorali, un candidato sindaco aveva affermato di rinunciare all'indennità di funzione se fosse stato eletto primo cittadino.

    Dopo avere ottenuto la carica non aveva mantenuto fede alla parola data. Quindi, sei consiglieri comunali del partito opposto, in ragione delle mancate promesse elettorali, avevano appeso lungo le strade della città alcuni manifesti che accusavano il sindaco di non avere mantenuto l'impegno preso.

    I manifesti contro il primo cittadino contenevano epiteti quali:
    falso
    malvagio
    bugiardo
    con richiesta che il sindaco liberasse la città dalla sua presenza.

    Il primo cittadino, indispettito, si era rivolto alla Magistratura denunciando gli autori del manifesto e ottenendo in prima istanza ragione. Il Tribunale, con sentenza, aveva ritenuto che le connotazioni delle ingiurie contenute nei manifesti andassero oltre il diritto di cronaca politica.

    I sei oppositori a quel punto erano ricorsi in appello e il verdetto emesso, a differenza di quello emanato in primo grado, diede loro ragione, poiché i termini del manifesto potevano essere ritenuti offensivi ma pertinenti e riconducibili all'interno del dibattito politico.

    Il sindaco, dopo questo ribaltamento della decisione del Tribunale di Messina, presentò ricorso in Corte di Cassazione, chiedendo anche un risarcimento danni.

    La Suprema Corte di Cassazione ha però cestinato il ricorso dell'ex sindaco, confermando la sentenza varata dai giudici in appello.

    Gli epiteti rivolti al sindaco sono stati considerati attinenti alle vicende politiche che si erano verificate tra sindaco e opposizione. Secondo la Cassazione, i consiglieri sul manifesto non avevano fatto altro che evidenziare il mancato adempimento delle promesse elettorali, con una critica mirata e legittima.

    Questa sentenza apre uno spiraglio alla possibilità che si possa fare campagna elettorale puntando sugli impegni disattesi dalla controparte e sulla possibilità di insultarsi, senza incorrere in reato, se le promesse elettorali non saranno mantenute.

    Allora Scarso, io ti scrivo che tu sei un XXXXXXXXX e XXXXXXX-

    Oh, che soddisfazione!

    RispondiElimina
  8. Io non mi preoccuperei più di tanto perché in ogni caso la natura dovrà fare il suo corso. L'orologio biologico procede senza sosta e senza sconti.

    RispondiElimina
  9. Sempre attuale, davvero; e pensare che sono passati 14 anni.
    Concordo solo su una frase: "Così non si può continuare."
    Meditate, gente, meditate!

    Cordialmente
    Gaspare Fardella

    RispondiElimina
  10. Al presidente Scarso

    Presidente Scarso, all’Assemblea dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma, presso l’Hotel della Regione a Monza, nel 2007, lei, accompagnato dai consiglieri Andrea Cipressa, eletto in quota Maestri, e Luigi Campofreda, intervenne nel dibattito aperto dal presidente AIMS Toran sulle prospettive professionali per la categoria magistrale.

    Presidente Scarso, lei promise il massimo impegno e la massima collaborazione della FIS, anche con la promozione e l’organizzazione di un tavolo di lavoro al quale, oltre ai Maestri e ai dirigenti sportivi, sarebbero stati chiamati a partecipare Enti Previdenziali e Rappresentanti del Ministero del Lavoro.

    Per gli interessati, invito ad andare su http://maestridischerma.blogspot.com/2007/03/assemblea-aims-monza.html.

    Presidente Scarso, quante false promesse dal 2007 sulle prospettive professionali per la categoria magistrale.

    Lei aveva promesso un tavolo di lavoro, che non c’è mai stato.

    Lei ci aveva assicurato che ci saremmo incontrati con i rappresentanti degli Enti Previdenziali.
    Non si è visto un solo incontro con questi Enti.

    Presidente Scarso, lei ci aveva promesso che avrebbe portato i Rappresentanti del Ministero del Lavoro per discutere tutti insieme le prospettive professionali dei Maestri di scherma.

    Quante promesse non mantenute.

    Giovani colleghi Maestri, sappiate con chi avete a che fare.

    Un anziano Maestro di scherma deluso.

    RispondiElimina
  11. Nel parlare di Scarso con alcune mie amiche, una mi ha espresso un suo dubbio: come si può fare per verificare bene le sue promesse elettorali non mantenute. Le ho risposto che con Scarso le regole delle promesse politiche tendono a cambiare in base alla stagione, alle nuove tendenze e al periodo storico, ma vediamo insieme alcune perle offerte dal web, per non sbagliare mai il giudizio su Scarso.

    Giorgio Scarso intervistato il 2 dicembre 2012 (https://www.ragusatg.it/2012/12/02/il-nostro-giorgio-scarso-rieletto-presidente-della-federazione-italiana-scherma/): “Il lavoro svolto in questi anni e’ stato premiato. Abbiamo fatto bene – ha aggiunto Scarso soffermandosi sugli obiettivi sportivi e le prospettive della scherma italiana verso i Giochi olimpici di Rio 2016 -. Vincere il medagliere olimpico e’ un risultato straordinario, fare meglio sara’ difficile. A Rio potremo vincere una medaglia in più o in meno, ma di sicuro saremo competitivi in tutte le specialità”.

    A Londra 2012 l’Italia vinse il Medagliere, con 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi, per un totale di 7 medaglie.

    A Rio 2018 l’Italia ha dimezzato le medaglie, vincendo 1 oro e 3 argenti

    Non si tratta di una “una medaglia in più o in meno” , ma di 4 medaglie in meno, fra le quali mancano all’appello ben 2 ori.

    L’Italia non è stata assolutamente competitiva in tutte le specialità, perché la spada femminile non si è clamorosamente qualificata, il fioretto maschile a squadre ha fatto pena, la sciabola è tornata a casa con zero medaglie tra uomini e donne, gare individuali o a squadre.

    All’ Agenzia di Stampa Italpress (https://www.italpress.com/sport/scarso-si-ricandida-a-presidenza-della-fis), , il 14 ottobre 2016 Giorgio Scarso promise che in caso di rielezione avrebbe creato”le condizioni per un passaggio di consegne in linea con gli obiettivi raggiunti in questi anni”.

    Scarso aggiunse: credo che si debba lavorare nei prossimi anni per far crescere sia gli atleti che i quadri 'politici',

    In questi due anni di ennesimo governo di Scarso non si è vista una sola azione a favore della crescita di nuovi quadri politici e di questo annunciato passaggio di consegne.

    I consiglieri federali Azzi, Pastore, Ancarani, Buratti, Campofreda, De Bartolomeo, Lauria non sono certamente “nuovi del mestiere”.

    Un volto nuovo nella politica federale poteva essere Valentina Vezzali, ma Giorgio Scarso ha vinto facile con lei: l’ha prima piazzata in quota rosa atleti e dopo averla sedotta l’ha abbandonata.

    La povera Valentina è stata insignita da Giorgio Scarso della carica prestigiosa di consigliera federale che però resta solo sulla carta e relegata, in effetti, in ruoli di pura rappresentanza, quasi da valletta alle premiazioni.

    Scarso già sta preparando la squadra per vincere le elezioni del 2020 e non pochi saranno scelti tra i fedelissimi che lo accompagnano da una vita. E così si ripresenteranno i vari Azzi, Lauria, eccetera eccetera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ricorda un Ct che cambia la considerazione sugli atleti e la linea guida della nazionale; cone la biancheria.

      Elimina
  12. ....
    Prometti, per sempre sarà
    Prometti, indietro non si tornerà
    T'appartengo ed io ci tengo
    E se prometto poi mantengo
    M'appartieni e se ci tieni
    Tu prometti e poi mantieni
    T'appartengo ed io ci tengo
    E se prometto poi mantengo
    M'appartieni e se ci tieni
    Tu prometti e poi mantieni
    T'appartengo ed io ci tengo
    E se prometto poi mantengo
    M'appartieni e se ci tieni
    Tu prometti e poi mantieni
    T'appartengo ed io ci tengo
    E se prometto poi mantengo
    M'appartieni e se ci tieni
    Tu prometti e poi mantieni
    T'appartengo ed io ci tengo
    E se prometto poi mantengo
    M'appartieni e se ci tieni
    Tu prometti e poi mantieni
    Giura
    Compositori: Stefano Acqua / Ernesto Migliacci

    RispondiElimina
  13. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha stabilito che l’obbligo di seguire i percorsi formativi definiti in via esclusiva da una Federazione non è compatibile con le regole di concorrenza, in quanto l’esclusiva nella formazione risulta andare ben oltre quanto strettamente necessario per assicurare il corretto svolgimento della competizione sportiva, come invece richiesto dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea Meca Medina e Majcen del 2006, per sottrarre regole federali restrittive al divieto di cui all’articolo 101 TFUE.
    L’AGCM ha fatto propria la sentenza del TAR Lazio n. 37668/2010, nella quale è stata riconosciuta la natura restrittiva del divieto imposto dalla Federazione Italiana Tennis (FIT) ai circoli sportivi (nei quali si svolge necessariamente attività addestrativa e competitiva) di utilizzare personale tecnico non tesserato da tale Federazione, in quanto siffatto divieto impedisce “l’accesso a un particolare settore del mondo del lavoro a professionisti " di indiscussa capacità e "ai circoli di poter scegliere liberamente i maestri di tennis da assumere in base non solo alle capacità tecniche ma anche dei corrispettivi richiesti, con palese violazione delle leggi di mercato perché una determinata categoria professionale (i tecnici affiliati) assume nel mercato una posizione dominante e monopolistica non per condizioni obiettive e naturali, ma solo perché chi li rappresenta ritiene di essere la sola a dettare leggi sul mercato”.
    La FIT e la FIS sono federazioni dilettantistiche.
    Infine, occorre precisare che l’AGCOM ha contestato la regolarità di liste tecniche del tutto simili a quella tenuta da Crisci e dall’Aims. Il Garante ha condannato il calcio per elenchi nei quali “rimangono iscritti soggetti che non potrebbero competere effettivamente sul mercato, per motivi anagrafici o perché sospesi, né sembra potersi escludere che compaiano anche persone decedute, atteso che, come visto, in alcuni casi gli iscritti risultano nati negli anni ’20”.
    L’AGCOM conclude che i “sistemi di formazione del documento del CONI “SNaQ”, nel quale alle Federazioni, e soprattutto al CONI, è attribuita la supervisione e il controllo della formazione (e non l’esclusiva dell’organizzazione e dello svolgimento di essa)”.
    L’Accademia napoletana starà godendo, gli Enti di promozione brindano.
    Ai solóni federali un bel saluto.
    Ciao Ciao Ciao Crisci, Lauria, Scarso, Azzi e compagnia cantante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carino anche che i "militari" quindi non possono essere nelle liste federali, tanto non possono concorrere nel mondo del lavoro, visto che un lavoro già lo hanno.

      Elimina
  14. Cari amici, ci risiamo, tira una brutta aria per Scarso & Company, arrivano i provvedimenti dell’Antitrust, si annunciano udienze al TAR e interrogazioni parlamentari, qualcuno parla di denunce alla Procura della Repubblica e al Garante della Privacy.

    Si ruminano i disastri creati dall’inadeguatezza di questi amministratori federali e dall’improvvisazione dei loro fedelissimi, dalla cinica protervia di regole che si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici, e dall’implacabile voglia di nuovo, dopo un ventennio di “leggi scarsissime”.

    Da sempre sostengo che quando la cura è peggiore del male diventa una forma perversa di eutanasia. Tira davvero una brutta aria per chi governa la FIS, ma soprattutto per le società, i maestri e gli atleti, di fronte al baratro, dovranno decidere se votare per Scarso & Company, per non so chi e per cosa o andare al mare, lasciando la loro sorte futura nelle mani di un punto interrogativo.

    Francamente, dubitavo che la lezione terribile inflittaci da Scarso nel 2004, con la eradicazione di Antonio Di Blasi e il suo gruppo, fosse servita a dare responsabilità e coraggio a chi istituzionalmente ha la facoltà di decidere, prima ancora che il consenso nelle urne. Adesso, ho la stessa sensazione provata all’annuncio del ritorno della malaria: per la FIS, in ginocchio per calamità naturali e artificiali, ci vuole tutto meno che un accanimento terapeutico, tale da stroncarlo sotto la tenda ad ossigeno.

    Mala Tempora Currunt Sed Peiora Parantur

    C'è da ridere, ma ci si immalinconisce anche, e può perfino venire da piangere - di sconforto, di rabbia - a immergersi nel buffo e grottesco e imbarazzante e spudoratissimo archivio- cimitero dei caroselli politici della FIS sul suo sito internet, con l’elencazione delle inutili e sterili presenze internazionali o convenzioni, che nulla tolgono (a parte i soldi) e nulla aggiungono (forse un voto alla FIE?), ma tanto fanno piacere al supremo leader Scarso.

    Scarso & Company devono risolvere i problemi della gente, non inventandoli ad arte per strumentalizzarli. Come accaduto con l’Accademia Nazionale di Scherma; non creando, volta per volta, il nemico di turno, e propagandarli come se si stesse in continua campagna elettorale anche quando si sta al Governo della FIS. Cosa sta facendo Scarso se non propaganda, rubando perennemente la scena, con i poveri consiglieri, soprattutto Valentina Vezzali, costretti a reggere il moccolo e dando l’impressione di contare come il due di coppe nella briscola?

    Il rimedio per risollevare le sorti della nostra cara FIS è rivalorizzare la grammatica della politica sportiva.

    Una conoscenza della scherma sicura e ricca, che non si limiti ai bisogni comunicativi primari, elementari, ma includa un ampio repertorio di conoscenze, è una precondizione per un FIS civile che intenda restare competitiva nella contemporaneità e nel futuro prossimo.

    Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente.

    RispondiElimina
  15. Guadando un pò in giro e sentendo un pò di voci correnti abbiamo l'impressione che Scarso cominci scarseggiare seriamente di consensi. Per lui, praticamente, sembra davvero finita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, fossi in Voi, mi vergognerei a trattare male e a offendere un Uomo di una certa età per tutto quello che ha dato alla Scherma Italiana e non solo..........Siete davvero indescrivibili !!!!!

      Elimina
    2. Questa mattina Malagō è stato interrogato dai PM romani per la vicenda Stadio. Chissà se anche Scarso un giorno sarà interrogato dai PM romani per la vicenda Statuto! Chissà!

      Elimina
    3. Mi dicono che Alitalia sta sorteggiando colui a cui farà una statua tutta d'oro dal peso di un kg per ogni miglio percorso.

      Elimina
    4. Chissa se Malagò sarà interrogato anche sulla vicenda statuto fis

      Elimina
    5. e chissà se interrogheranno pure cannella

      Elimina
  16. Scusate, ma quando Scarso non sarà più nulla per la scherma italiana Cannella si dovrà trovare un altro lavoro?

    RispondiElimina
  17. Ho visto un selfie: avete presente zio Fester e Lurch?

    RispondiElimina
  18. Rinaldi sta sbagliando, il Tribunale non ha affatto dato ragione a voi. Il legale Giancarlo Guarino può rispondere a tutte le vostre domande, rintuzzare le accuse ingiuste che avete avanzato ed eventualmente riferire ciò che è a sua conoscenza con lealtà. In merito all'udienza, Guarino chiarirà la posizione della FIS.
    Ha avuto la possibilità di leggere tutte le memorie, stare in dibattimento e solo lui sarà in grado di chiarire tutti gli aspetti di questa vicenda che voi state mistificando. Quello che ci sembra di dovere respingere con forza è il fatto che ci sia stata una vostra vittoria. Qualsiasi vostra supposizione di vittoria, o qualcosa di interpretato come tale, non ha dietro la sentenza una struttura che la rende degna di nota. Gli altri aspetti, quelli collegati ad un meccanismo di commissariamento che avete richiesto con questo stupido sondaggio, sono stati chiariti dal CONI con l'approvazione dello Statuto. Io ritengo che lei Rinaldi debba fare un passo indietro e possa farlo con franchezza. D’altronde è inevitabile che lei interpreti dei fatti. Ora sarà necessario verificare se queste interpretazioni sono corrette o meno.
    L'avvocato Guarino smonterà ogni tesi fantasiosa.
    Grazie

    RispondiElimina