11 dicembre 2019

LETTERA APERTA AL DOTTOR MAURIZIO FUMO

 Avv. Ciro Renino
Arbitrator for public employment disputes
Member of the Federal Court of Appeal of the F.I.S.

Avv. Chiaralisa Uttieri Avv. Tiziana Flagiello Avv. Rossella De Rosa Avv. Flavia Camorani Avv. Angela Carillo
P. Avv. Emanuela Speciale
P. Avv. Stefania Tarallo Dr. Daniela Apicella

Corso Garibaldi, 179 Portici, 80055 – Napoli
0817766186 – 0817881292 (fax)
avv. Ciro RENINO - Presidente Corte
d'Appello FIS

Caro Dottor Fumo,
il suo ultimo intervento, pubblicato il 3 dicembre scorso è soprattutto sorprendente. Le sentenze (o le pronunce, faccia lei) si possono criticare, ma si rispettano.
E se si rispettano le sentenze, a maggior ragione occorrerà rispettare chi queste decisioni le scrive.
Ora la mia sorpresa è tutta qui: proprio lei, Dottor Fumo, che ha trascorso una vita nel giudicare, proprio lei che conosce la delicatezza e la difficoltà di trovare il giusto punto di equilibrio tra le parti, è venuto meno a tale obbligo.
Nel suo articolo Lei ha puntato non a far valere la forza delle sue argomentazioni ma a svilire fino a ridicolizzare i giudici della Corte Federale d’Appello ed il loro operato.
Il suo fuoco di fila lei prende di mira le capacità logiche e giuridiche dei giudicanti, addirittura nutre dubbi sulla ragionevolezza dell’estensore ed infine tra frizzi e lazzi vari decide di degradarli d’imperio.
“Non sono giudici, sono decisori” proclama senza esitazioni !
Ora il Regolamento di Giustizia della Fis dice proprio il contrario, ma vabbè ha ragione lei…..
D’altra parte il suo fervore le ha fatto perdere, il 3 dicembre,  lucidità interpretativa non solo in relazione a tale punto ed infatti non la si segue quando fa riferimento a decisioni della Cassazione penale: la giustizia sportiva FIS fa capo ai principi generali del processo civile, non a quelli del processo penale.
Ed ancora, non si comprende perché citi a metà le decisioni delle Sezioni Unite. (11021 del 2014) omettendo di riferire la parte in cui le si dà torto.
E’ quindi evidente che nel suo commento non le interessava il rigore interpretativo, lei voleva unicamente arringare la “folla”, fare da capopopolo: “Dagli al giudice (anzi, “decisore”) incompetente ed infedele”.
In questo ruolo di novello Masaniello è stato bravo, anzi bravissimo. Ha dato ai suoi lettori esattamente ciò che si attendevano.
D’altra parte lei aveva pianificato con un certo anticipo la sua filippica.
Già il 4 ottobre scorso lei aveva messo di fatto in dubbio l’imparzialità dei giudici federali, dimenticando che esiste una Commissione Federale di Garanzia che ha proprio il compito di verificare la correttezza dell’operato di questi magistrati sportivi.
Due mesi dopo chiude il cerchio e completa l’opera di delegittimazione. Sorprendentemente, proprio l’ex Presidente della Suprema Corte di Cassazione, oggi pensionato di lusso da circa 100.000 euro netti l’anno, si impegna con puntiglio nella demolizione della credibilità di un organo giudicante.
Non si tratta di un obiettivo condivisibile, da qualunque parte lo si voglia guardare. Chi ha davvero a cuore la scherma italiana dovrebbe puntare a rafforzare il prestigio e l’indipendenza degli organi di controllo della Federazione, non ad affossarli.
Se si ha davvero a cuore una gestione sana, trasparente ed efficace del nostro movimento, occorre piuttosto porsi al fianco dei suoi Organi di Giustizia, rassicurarli: tanto più questi saranno forti, quanto più aumenteranno le garanzie per tutti i suoi protagonisti.
Una giustizia sportiva debole e delegittimata, invece non serve a nessuno.

Avvocato Ciro Renino





67 commenti:

  1. Arringa morale vedo, ma manca la ciccia sulla graticola, nel senso che il fumo si vede, ma non l'arrosto...
    Io ritenterei, magari viene fuori qualcosa di più sostanzioso

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  2. C'è quache punto in cui perdo il filo del discorso.

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    1. Bravo, anch'io mi sono perso; forse, perché non è di scorrevole lettura o è molto forzato

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  3. Da uomo della strada, e non da giurista (quale non sono), colgo solo il seguente elemento, che mi piace vergarlo per Lei, che - diversamente da me - è invece uomo di profonda cultura, in latino: "Excusatio non petita, accusatio manifesta".

    Peraltro, già all'inizio del Suo scritto appare evidente la Sua difficoltà nel rivestire i panni di un giudice "giudicante", che sono assolutamente diversi da quelli di un arbitro o di un arbitratore o di un decisore, visto che ha affermato che per "giudicare" occorre "trovare il giusto punto di equilibrio tra le parti".

    Ma quando mai, ma chi glielo ha detto? Ma da dove desume tale assunto? Ma quand'è che chi giudica deve ricercare un equilibrio tra le parti?
    Non mi sembra che sia questo il compito di un vero giudice, ma piuttosto quello di applicare la legge, senza ricercare equilibrismi di sorta e senza soprattutto andare in "ultrapetita" (a Lei, di certo, non sfuggirà il significato di tale espressione, che ricorre spesso tra Voi giuristi e parrebbe essere presente nella decisione de qua).

    Tutto ciò, mi induce sempre di più a ritenere che il dr. Fumo ha pienamente ragione.

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  4. Illustre avvocato Renino, le sue parole mi preoccupano. Infatti da cittadino sarei molto preoccupato se portato davanti ad un giudice quest'ultimo si preoccupasse di trovare un equilibrio tra le parti piuttosto che applicare la legge. Un giudice non deve essere un accomodatore.

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    1. È naturalmente la Legge a costituire il criterio per individuare il "giusto punto di equilibrio " tra accusa e difesa, tra attore e convenuto .

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    2. Tra le righe, ma anche molto fuori dalle righe, ci ha detto di una ricerca di equilibrio tra le parti.
      Stante il fatto che le parti ricorrenti cercavano semplicemente giustizia e non semplice equilibrio. Quello era stato ricercato in ogni modo nell’assemblea di Riccione.
      Sempre tra le righe, l’equilibrio, può ricercarlo solo ha torto sapendo di averlo, e di averlo già letto in una sentenza.
      Nella legge si è cercato l’equilibrio tra le parti. Cioè si è cercato il cavillo per emulare una sentenza già devastante. Cioè si è cercato di non far soccombere chi aveva già avuto torto marcio e mentiva, continuando a mentire, sulle approvazioni di questo statuto che ancora non vediamo.
      In sostanza si è cercato il modo di salvare capra e cavoli? SoIo che nonostante questo immane sforzo il risultato è stato, comunque, l’annullamento dello statuto con quell’ultimo articolo ...... aveva ragione Fumo a temere per l’auto mia e imparzialità che poteva essere a rischio. Lei oggi parla da tesserati e tiratore o da imparziale giudice.
      Avvocato era meglio il silenzio a sta confessione!!!
      GM

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    3. Ma da dove lo prendi questo concetto giuridico? Forse i tuoi codici hanno qualche articolo in più rispetto a quelli normalmente in vendita?
      È tramontato il principio giuridico che il giudice deve decidere secondo diritto e con gli "allegata et probata"?
      È una nuova fantasiosa teoria o una tua originsle trovata, ancora tutta da verificare?

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    4. Gentile Avvocatissimo Renino, quando Lei dice: "È naturalmente la Legge a costituire il criterio per individuare il giusto punto di equilibrio", perché non cita pure la fonte, cioè quella DISPOSIZIONE DI LEGGE o quei Principi Generali che prevedono ciò e che supportano fondatamente la Sua affermazione?
      Anche se io Le credo per fede, una illuminante e chiara (come è il Suo articolo) spiegazione sarebbe utilissima per tutti gli studenti di legge, li aiuterebbe a superare gli esami di procedura civile e procedura penale.
      Distinti saluti.
      Un Suo grande estimatore (non sono Scarso)

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    5. Grande estimatore, chi sei?
      A il suo maestro;
      B il suo presidente di club;
      C la persona che lo ha materialmente posizionato come giudice federale;
      D uno vicino a quello che viene convocato pur essendo al 57 posto del ranking di spada;

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  5. Ci mancava solo il Philippe Petit della giustizia federale!

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  6. PUBBLICITA' PROGRESSO:
    Se l'equilibrio vuoi ripristinare lo Stivale dovrai usare!

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  7. Finalmente c'è qualcuno che a viso aperto e senza andare troppo per le lunghe ha riportato il dott.Fumo con i piedi per terra.
    Va bene così Avv. Renino e non si preoccupi dell'intervento dei soliti tirapiedi. L'ex giudice di cassazione Cassazione ha il debole per mettersi in mostra ad ogni costo. È fatto così.

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    1. Che grandi pensatori. Che grandi uomini di cultura

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    2. Ma, soprattutto, che grandi letterati: non hanno alcun rispetto per la punteggiatura ed il periodare.
      Se costoro sono quelli che avrebbero riportato il dr. FUMO con i piedi per terra, allora devo dire che sta bene dove sta.

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  8. Cacchio che batteria di azzegarbugli e tutto per accusare il dott.Fumo di essere un facoltoso pensionato.

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    1. Più che azzeccagarbugli, di manzoniana memoria, li definirei "legulei", rende meglio

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  9. Vabbe’ uno è arrogantissimo e scrive da Dio, un piacere per gli occhi; l’altro fatica visibilmente a stargli dietro, ma alla fine salva la faccia e indurrebbe anche a un sorriso di simpatia, non fosse per la solita grillinata della pensione, una caduta di stile

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  10. Ciro, il 15 di questo mese è il tuo compleanno, farai 55 anni. Mi sa tanto che te lo hanno rovinato, insieme a tutte le altre feste a seguire.
    Auguri

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  11. Piaccia o no, il dott. Fumo è andato proprio a cercarsela.
    Oggi la risposta, inevitabile, dell'Avv.Renino, non piace per lesa maestà.
    Ai sette peccati capitali aggiungerei la presunzione. Di conseguenza al Prof.Dott. Maurizio Fumo già magistrato della Cassazione ( Presidente della Quinta Sezione ) darei "l'Honoris Causa di Presuntuosita'".
    Diamoci una calmata, perché prima o poi ci penserà la "livella" del grande Antonio De Curtis, alias Toto'.
    Meditate gente, meditate se potete. Buona giornata.

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    1. La livella che lei chiama in causa è sintomo della sua grettezza morale e personale. Per causa della stessa non dovremmo far altro che attendere che la stessa agisca nei confronti di tutti quelli con i quali non andiamo d'accordo. Io che non sostengo Scarso invece auguro a lui ed a tutto il suo consiglio, lunga vita personale ma una brevissima vita al governo della nostra federazione che hanno portato alla sfascio!

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    2. Anonimo del 12 dicembre 2019, 10:23, non solo non sei spiritoso, attribuendo inventati titoli honoris causa, ma sei del tutto incapace di scrivere (e si vede bene) e di formulare un pensiero tuo, avendo preso in prestito (e pure sgrammaticamente) frasi di altri.
      Sei il solito anonimo, servo prezzolato e sciocco, nonché utile idiota.
      Firmati, così il tuo padrone ti riconosce e non corri il rischio di perdere il biscottino premio.

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  12. Plaudo all'intervento del dott. Renino che si differenzia da quello del dott. Fumo, il quale in pieno stile ANS ci ammazza di codici e codicilli fino alla nausea per convincerci per stanchezza. Ma non ci convince, quando si autocita e quando l'unica cosa che sa fare è sminuire i colleghi.
    E certo, da un Giudice mi aspetto che cerchi sempre il punto di equilibrio, perché le leggi si interpretano prima di applicarle.
    E il dott. Fumo chiaramente non è imparziale. Quindi non gli credo.
    Credo invece al dott. Renino che è imparziale perché diversamente da Fumo non ha motivo per non esserlo.
    Un saluto a tutti

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    1. ma si rende conto che è ridicolo quello che afferma? ci dica perchè Renino dovrebbe essere imparziale? Lei immagino sappia che Renino è tesserato alla FIS mentre Fumo no? Lei immagino sappia che Renino è stato nominato dal Consiglio FIS mentre Fumo no? Se avesse saputo avrebbe ben compreso quale conflitto pervade Renino e non Fumo. Ma lei purtroppo è in malafede e quindi farà finta di nulla....

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    2. Forse Le sfugge che Fumo è il vicepresidente dell'ANS e quindi è certamente di parte

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    3. Siamo tutti di parte:c'è chi lo dice apertamente e chi volendo apparire neutrale, equilibrato manifesta una partigianeria fatta di malafede.

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    4. Cosa troverà da applaudire? Ma, chissà? E' per caso un suo parente?

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    5. Anonimo delle 16.34 l'ANS è ente autonomo non affiliato alla FIS e non dipendente dalla FIS. Quindi certamente di parte ma non in conflitto di interessi come invece l'avvocato Renino che è tesserato FIS, atleta FIS e nominato dal consiglio FIS. Comprendera' bene che è preferibile avere un Fumo autonomo e di parte che non un Renino non autonomo che dice di essere inparziale

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    6. Anonimo del 12 dicembre 2019, 12:26, io non credo a lei e Renino non è per niente convincente, il quale si "autocita" anche lui, cercando - senza riuscirci - di sminuire un Presidente di Cassazione.

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    7. Forse sfugge ad alcuni che Fumo è ice presidente ANS, ma non fa l'avvocato dell'ANS, in questo articolo esprime una opinione, a differenza di Renino, che invece fa il giudice per conto della FIS per la quale è tesserato.
      Avete problemi di connessione con la realtà.

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    8. L'ANS è un baraccone, prima ce ne liberiamo meglio è per tutti.

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  13. Anche io sono di parte, ma dell'unica parte degna di nota: quella dello Stivale di Ferro.

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  14. Gentile Renino, ma non si rende conto del macroscopico errore che ha fatto. Torto o ragione, vilipeso o non vilipeso, mai e poi mai avrebbe dovuto rispondere a quanto affermato dal dott. Fumo. Un Giudice, in quanto tale, deve esprimersi esclusivamente con ordinanze, decreti e sentenze. Non capire questo basilare concetto è’ a mio modestissimo parere gravissimo. Peraltro il suo intervento non si limita nemmeno a questioni giuridiche, ma sconfina in giudizi di valore sulla persona del dott. Fumo. Cio’ la rende pacíficamente di parte e non più idoneo a ricoprire il ruolo di giudice.

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    1. Infatti, anonimo 12 dicembre 2019, 19:17, condivido il tuo pensiero: lo sanno tutti - eccetto gli ignoranti - che i GIUDICI, in attività di servizio, "parlano" solo attraverso i loro provvedimenti, sentenze, decreti e ordinanze.

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  15. Non è la virgola o il punto, ma soprattutto il contenuto. L'essenziale aver fatto capire senza tanti fronzoli, che il dotto signor Fumo è stato portato con i piedi per terra. Lui è convinto di poter volare anche senza ali.
    Speriamo abbia imparato la lezione. Non è mai troppo tardi. Oppure, meglio tardi che mai.




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    1. Anonimo delle 20,42, forse non ti sei accorto che il dr. Fumo ha asfaltato anche te, altro che "portato con i piedi per terra". Fatti una cultura

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  16. Dott.Rinaldi, è vero che siamo tutti di parte e, questo è un fatto inconfutabile. Lei, quale responsabile del Blog deve stare, o quantomeno cercare di stare al di sopra delle parti, altrimenti, perde inevitabilmente di credibilita. Faccia Lei.

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    1. Un comico di una trasmissione di Rai2 aveva un suo personaggio che diceva sempre "o ver e pecchè" (mi perdonino i napoletani per la scrittura). Ma per quale motivo chi si paga e tiene un Blog, NON ISTITUZIONALE, dovrebbe essere al di sopra delle parti.
      Magari chi fa l'Addetto Stampa della FIS e gestisce un Sito di Tutti i tesserati, dovrebbe esserlo. Esempio ultimo mettere la foto della squadra U17 terza classificata quando nell'individuale l'Italia ha vinto un oro ed un bronzo.
      Quale mal pensante ingenuo e malizioso ha detto che perchè nella squadra, terza per una stoccata su Italia2 ( i primi tutti convocati i secondi a spese prorpie) perchè nella squadra ( di impero)c'era il figlio del CT.
      Ma questo non lo voglio pensare visto che appunto il sito Federale è istituzionale e chi lo gestisce è AL DI SOPRA DELLE PARTI.

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    2. Ma veramente volte credere e farci credere che nella FIS del presidente politico/militare, ci sia qualcuno Al Di Sopra Delle Parti?

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    3. A proposito di essere Al di sopra delle parti: ma Renino lo è? Uno che da Giudice sarà domani in gara master e che sempre da giudice risponde pubblicamente ad un non tesserato che potrebbe essere comunque legato a tesserati: come li giudicherà in futuro? ma poi perchè per una sentenza di una Corte Federale d'Appello, composta da più persone e da un presidente, risponde uno dei membri e manco il presidente? Anche lì si assumono decisioni "democratiche" come in Consiglio Federale?

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  17. Cortese anonimo, se ritieni che il sig.Fumo sia un bravo asfaltatore, lo segnaliamo alla sindaca di Roma, dottoressa Raggi.
    Finalmente così risolviamo il problema delle buche a Roma.
    Circa l'ipotesi che il sottoscritto sia stato "asfaltato", penso proprio di no, in quanto ho fatto leggere il mio intervento da un tuo stretto parente,dal quale ho ricevuto l'O.K.

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    1. Anonimo delle 11,11, allora mi sa tanto che il "mio stretto parente" (e ho capito chi è) ti ha proprio preso per il culo. D'altronde, i fedelealisti come te si fanno facilmente prendere per i fondelli

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  18. Parte 1^
    Egregio avv. Renino, sono costretto a darLe di nuovo torto. Innanzitutto perché non corrisponde al vero che io abbia fatto riferimento alla (sola) giurisprudenza penale. Se legge con attenzione si accorgerà che ho citato, innanzitutto, quella civile e in particolare le SS.UU. del 2014 (n.11021) la cui massima ufficiale così recita: “la sentenza emessa dal giudice in composizione collegiale, priva di una delle due sottoscrizioni (del presidente del collegio ovvero del relatore), è affetta da nullità sanabile ai sensi dell'art. 161, primo comma, cpp, trattandosi di sottoscrizione insufficiente e non mancante, la cui sola ricorrenza [“cui” si riferisce a “mancante”, dunque si deve intendere: solo se la sottoscrizione manchi del tutto] comporta la non riconducibilità dell'atto al giudice, mentre una diversa interpretazione, che accomuni le due ipotesi [cioè insufficienza e mancanza], con applicazione dell'art. 161, secondo comma, cpp, deve ritenersi lesiva dei principi del giusto processo e della ragionevole durata”. Se poi non ci si fida della massima, basta leggere la sentenza dalla pag. 10 a seguire. Se ho citato anche la giurisprudenza penale ciò è dovuto al fatto che il “meccanismo” di esplicitazione della decisione nella giustizia sportiva è ricalcato indubbiamente sullo schema del processo penale: all’esito dell’udienza, si legge il dispositivo; in seguito si depositano le motivazioni. Tutto ciò per dire che una decisione (riferibile al presidente, che aveva firmato e letto il dispositivo) esisteva e - dunque - non si vede come si possa sostenere che la mancata sottoscrizione della sentenza-documento avesse integrato un vizio “considerato gravissimo dall’ordinamento, tale da porre in dubbio la paternità stessa del provvedimento”. Non era difficile da capire. Rilevo peraltro che, nel merito, nulla di concreto è stato opposto alle mie considerazioni. Lei si duole del fatto che io avrei ridicolizzato l’apparato argomentativo esibito nel Suo scritto. In realtà io lo ho innanzitutto analizzato; se poi c’erano (e, a mio giudizio, c’erano) elementi di contraddizione ed improprie applicazioni di principi giurisprudenziali, perché non avrei dovuto farne oggetto di critica? L’ironia (o il sarcasmo) è il prezzo che ogni decisore deve pagare per il potere che gli è attribuito. Io l’ho pagato per 41 anni, nel corso dei quali ho avuto apprezzamenti, ma anche critiche.
    Continua…..
    Maurizio Fumo

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  19. Parte 2^
    Non mi soffermo poi sul passaggio relativo alla ricerca del “giusto equilibrio tra le parti”. Questa è una logica compromissoria che nulla ha a che fare col diritto. Per la precisione: l’equilibrio tra accusa e difesa, tra attore e convenuto, è un principio (e una direttrice) in campo processuale, non nel diritto sostanziale: nel merito, molto semplicemente, si deve dar ragione a chi ha ragione (in base alle norme vigenti).
    Vorrei poi che mi si chiarisse quale è il tetto monetario al di sotto del quale è lecito formulare critiche. Se il limite deve essere inferiore ai 100.000 euro, ancora potrei, mentre, ad esempio, non potrebbero i commissari tecnici della FIS, noti dilettanti che, per dilettarsi, si fanno ben pagare. Comunque mi sfugge la consecutio logica che dovrebbe legare il mio reddito alla fondatezza delle mie considerazioni in relazione alla motivazione che Lei ha esteso. Peraltro non è la prima volta che questo “argomento” viene utilizzato e, in effetti, visto che tanto interessava a qualcuno, io ho pubblicato la mia dichiarazione dei redditi. Si tratta di un prerequisito per accedere a PIAZZASCHERMA? Se è così, sarebbe il caso che anche gli altri (non anonimi) si adeguassero.
    Infine Le assicuro che non ho affatto “chiuso il cerchio” tra il 4 ottobre (quando ho criticato l’accentramento – di fatto – dei poteri nei vertici federali) e il 3 dicembre. Avevo semplicemente formulato un invito (indiretto, ma credo comprensibilissimo) all’astensione; nell’interesse del giudizio (e, in ultima analisi, anche del giudicante). “Una giustizia sportiva debole e delegittimata non serve a nessuno” Lei scrive. Non è vero: a qualcuno può tornare utile. E dunque perché quella giustizia non sia né debole, né delegittimata, occorre che chi decide, non solo sia, ma anche appaia, terzo rispetto alle parti. E, se, quindi, si deve giudicare della regolarità di un’assemblea, è bene che il decidente non sia un tesserato di una società che in quella stessa assemblea ha votato in un certo - prevedibile - modo.
    Maurizio Fumo

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    1. Non sono un giurista e quindi mi astengo dalle affermazioni nel merito della vicenda. Uso la logica e ritengo che le risposte di Fumo mi soddisfano perchè pone i dubbi sull'intervento di Renino, che sono gli stessi posti da me durante la lettura.
      Mi diverte leggere Fumo perchè anche io ho pensato quale sia il nesso tra lo stipendio o pensione, di un servitore dello Stato che ha sempre offerto un servizio pubblico e rischioso, con la possibilità di intervenire o meno a difesa di una Istituzione storica come l'Assademia, argomentando in termini legali. I 5stelle stanno morendo proprio perchè il qualunquismo apparente è stato sopraffatto dalla realtà e praticità. Lo stesso Fumo esprime un pensiero comune, i CT invece possono parlare a mezzo stampa in accusa di una Sentenza del Consiglio di Stato dopo quelle del Tar dove hanno avuto torto nel non aver potuto gestire spazi pubblici per una Società privata. Premetto il CT, signor Renino legato alla sua Società, ha uno stipendio da dipendente pubblico come Polizia di Stato, la Pensione come Atleta medagliato olimpico, 100mila euro come CT e rivendica spazi pubblici accusando la Giustizia del suo operato.
      Qui non si tratta della pagliuzza e della trave, ma della Piuma e del Pilone.

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    2. Egregio Dottor Fumo,
      è gradevole discutere con lei in punta di diritto e sarei onorato di potermi confrontare con lei , personalmente, sulle questioni che ancora sembrerebbero dividerci. Dalle sue parole intendo che entrambi riteniamo l'indipendenza e l'integrità degli Organi di Giustizia Federale un valore da preservare. Personalmente mi auguro che possa riconoscere nelle decisioni che ho assunto e che assumerò, un esecutore rigoroso di tali principi. Le porgo i miei più cordiali saluti.

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    3. Ah Ciro, e mo hai capito c'hai sbagliato e de grosso

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    4. È gradevole discutere in punta di diritto con il dott. Fumo, non certo con Lei, avv. Renino, né con i suoi amici sostenitori.

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    5. Questo, illustre avv. Renino, andava scritto prima del suo articolo/sfogo, non dopo.

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    6. A' faccia rà scoppola (alla faccia dello scappellotto), e cche paccher' e avut'(quale epico scontro ti vede sconfitto).
      Renì é fatt' buon' a te chià a libbrett' ( dott. Renino ha fatto bene a desistere e pensare alla sua gara master)

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  20. Ad un emerito magistrato come il dott. Fumo darei una somma anche superiore ad Euro 170.000.
    Se la somma che merita o che prende la si ritiene eccessiva, non è certo colpa dell'interessato, come non è colpa dei CT Federali. Come non è colpa di Ancelotti, seppur esonerato, continua a prendere ben oltre DIECI MILIONI di Euro l'anno. Ovviamente lordi.
    Il mondo così gira se vi pare.

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    1. Scusami dissento. Fumo e i magistrati, onesti e leali, fanno un lavoro per noi e per lo Stato liberandoci da quelli che lo Stato lo sfruttano a proprio uso e consumo.
      Ancelotti e gli altri sono pagati da un privato e hanno un contratto che appunto se non valgono li esonera.
      I CT anche senza risultati nessuno li caccia, usano soldi pubblici per scopi privati come parentela da lanciare e Società private da gestire. Inoltre, Ancelotti dedica ogni secondo alla Società che lo paga e non può avere altri introiti, ha un ruolo di allenatore e formatore.
      Fumo e gli altri dedicano ogni giorno a servire lo Stato senza altri introiti e rischiando spesso la vita, ed ha un ruolo giudicante.
      I CT hanno uno stipendio fisso base nelle Forze dell'Ordine senza prestare servizio, hanno introiti privati con corsi, lezioni e Società da gestire e prendono 100mila euro per un ruolo selettivo, gli atleti li formano altri.

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  21. Nel frattempo Malagò s’è fatto eleggere presidente a vita della fondazione, giochi invernali.
    Caro John non è che dall'anno prossimo potresti assumere Girgio come tuo vice?
    Dai, coraggio...... i moon boots ve li regaliamo noi!

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    1. Caro amico i moon boots saranno pure funzionali ma non hanno certo lo stesso fascino del mio Stivale di FERRO! A ben pensarci non l'ho mai provato sulla neve ma non escludo che ciò non possa avvenire nella settimana bianca di marzo 2020.

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  22. Noto con piacere che i toni del confronto/scontro si sono abbassati, rientando nell'alveo della civile convivenza.
    Ho soltanto espresso il mio personale pensiero.
    Buona giornata.

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  23. Un giudice sportivo federale NON può essere contemporaneamente atleta della medesima federazione. Un giudice sportivo federale NON può scrivere su un blog. Questo NON può essere contestato.In generale, NON assolutamente nella FIS, mi domando se un giudice sportivo federale può sentire i rappresentanti federali prima di decidere? Un giudice sportivo federale può prendere decisioni politiche? Un giudice sportivo federale può sanzionare gli avversari di chi lo ha nominato? E i loro figli? Ripeto sono domande che mi pongo in via generale, NON assolutamente nella FIS.

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    1. Invece io una domanda la voglio fare al giudice Renino, se si sente a posto con la sua coscienza dopo avere scritto la decisione sulla atleta Giulia Arpino, la figlia di chi ha inteso promuovere una nuova gestione federale.

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  24. Chi vuole il bene della "nostra amata Federazione", così si sente falsamente dire in giro, non aggredisce sistematicamente e in continuazione.
    La storia dice che le guerre vengono fomentate non proprio per interessi occulti.
    Quella contro la "nostra amata Federazione", è voluta da quelle ben note persone, per interessi, diciamo così, personali. Nessuno fa niente per niente.
    Chi è contro, lo è a prescindere. Questo è il nocciolo del discorso.
    Si da atto pero' al Signor Rinaldi che questo concetto c'è lo ha servito in molte salse. Almeno lui non si nasconde come tanti altri.

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  25. Quella contro i CT è una palese invidia, oltre che strumentale.
    I famosi giudici cui goffamente fate riferimento, tutelano la loro pelle con delle regolari scorte (tre persone per turno 24 ore su 24).
    I primi a correre seri rischi sono proprio i suddetti poliziotti, i quali un volta in pensione non vanno oltre i Trentasei mila Euro lordi annui,mentre i Magistrati vanno ben oltre. Almeno cerchiamo di non essere ipocriti.

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    1. Ma lo fai o lo sei, hai letto cosa scrivi. I CT giusto così e solo invidia. mentre i loro colleghi poliziotti che rischiano la vita con i magistrati, guadagnano meno di 1/3 dei Ct e tu li paragoni ai Giudici che proteggono e non ai colleghi CT. Ma non ti senti ridicolo?

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  26. È indubbio che questa FIS sia imbrattata dai conflitti d'interesse e che stia diffondendo una cultura contraria ai principi etici propri dello sport. Terzietà, indipendenza e autonomia dei giudicanti, a tutti i livelli, a partire dagli arbitri di gara per finire a quelli degli organi giudiziari, sono lasciati all'intelligenza e al buon senso dei singoli.
    Come si fa a parlare di imparzialità quando la stessa FIS, per esempio, nomina i membri di commissione arbitrale e foraggia economicamente il GSA? C'è un progetto per cambiare lo status quo?
    In un paese dove vige l'adulazione selvaggia e la sottomissione acritica al potere è arduo pensare che gli "arbitri" della FIS facciano eccezione.
    Non c'è che sperare in uomini diversi che nel futuro imminente abbiano il coraggio di innovare e cambiare rotta.

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  27. C'è aria di cambiamento alla FIS, ormai se ne parla da tempo. Si parla già ufficialmente del passo indietro di Scarso e di qualche altro.
    Per il futuro se volete essere credibili, non parlate di Arpino e Scisciolo.Sul "mercato" c'è di meglio, di molto meglio.
    Chi conosce Arpino, non ne parla male (forse per non compromettersi?), di certo non ne parla bene.Di Scisciolo preferiscono non dire nulla, tanto l'interessato si sa presentare da solo. Basta che apre la bocca ed è tutta una poesia.
    Se siete effettivamente interessati al bene della Scherma basta girarsi intorno, mettendosi la mano sulla coscienza.

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    1. Anonimo delle ore 18,07, fai dei nomi, l'importante e che non provengano dall'attuale Direttivo.

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    2. Anonimo criticone delle 18,07, perchè non ti proponi tu con una tua squadra. Io senz'altro ti darò il mio voto e farò campagna elettorale in tuo favore.
      In bocca al lupo

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    3. Certo che Scisciolo deve essere venuto a lezione di italiano da te visto come scrivi. Si scrive: basta che APRA la bocca... evidentemente Scisciolo parla in italiano mentre TU NON LO CAPISCI PERCHÉ ignori la grammatica.

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  28. Buon compleanno Ciro. A quando un'altra meravigliosa sentenza come quella in discussione o un altro apprezzabile scritto come quello di cui sopra?
    Ti aspettiamo con ansia, non tardare.

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