Come avrete potuto apprendere dal sito federale, dal 30 agosto 2020
hanno preso il via gli allenamenti collegiali azzurrini e letto quanto pubblicato non posso fare a meno di pormi alcune domande, alle quali non ho saputo darmi
una risposta.
Dal comunicato emerge che spada maschile e spada femminile svolgeranno
gli allenamenti in periodi diversi, probabilmente a causa del coronavirus, ed
in sedi diverse. Lungi dal voler farne una questione di maschilismo, però la
domanda è d’obbligo:
“perché le donne, che hanno conquistato, e
giustamente, la sacrosanta parità di genere, possono fruire di ospitalità in
adeguate strutture, ove oltre a respirare aria pulita e cibo speciale in quel
di Cascia gli uomini sono relegati in un anonimo centro federale privo di ogni
svago, con un clima non paragonabile a quello salubre di montagna?”;
altra domanda:
”i costi di una struttura alberghiera ed il trasporto delle pedane, oltre
che delle trasferte degli atleti a Cascia, sarà lo stesso di Formia, Centro
Federale di Spada, ove è tutto predisposto per gli allenamenti?”
Ad essere
malpensanti, e sicuramente lo sono, considerate le grandi disponibilità
economiche del post coronavirus, ci sarebbe da chiedersi se non staremmo spendendo
risorse finanziarie in modo vaporoso che, viste le gravi difficoltà, causa la
pandemia, in cui si dibattono, potrebbero essere destinate a società e tecnici.
Detta situazione andrebbe nettamente in contrasto con quanto disposto in merito
ai test anti covid19, infatti da una parte, giustamente, si impone alle società
il rispetto del protocollo emanato dalla FIS, con tutti i conseguenti costi,
mentre per gli atleti convocati agli allenamenti indetti dalla Federazione gli oneri
dei test per il momento sono a carico sempre degli atleti, con la promessa che
verranno rimborsati. Quindi quando si tratta di obblighi a carico delle
società e degli atleti la Federazione non bada a spese e pone tutto a carico
degli stessi, mentre quando si parla dei propri esborsi, pur in presenza di una
conclamata riduzione delle spese dovuta alla contrazione dell’attività generale
e di una maggiore disponibilità economica, tende sempre a scaricarli sugli
stessi soggetti. Anche se, va detto, alcune iniziative a favore dei club sono
state assunte, ma il cui beneficio, considerato che molte realtà schermistiche
avranno difficoltà ad aprire, è tutto da verificare.
immagine di google |
Altra nota
stonata è la mancata pubblicazione dei convocati, atleti e tecnici, infatti
credo sia la prima volta che ciò avvenga e verrebbe da pensare che ci possano
essere dei convocati inopportuni oppure potrebbero esserci inserimenti
dell’ultima ora? Ma gli allenamenti a Cascia, considerato gli ultimi avvenimenti, positività di alcuni elementi, si faranno ancora?
Chiedo scusa
se ho malignato, se ho messo in discussione l’operato della FIS, vi assicuro
non era e non è mia intenzione. Però, lasciatemelo dire, le esperienze del
passato mi inducono nel peccato e spero di non averci azzeccato.
Ezio RINALDI
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