Prof. Emilio M° BASILE |
Cari amici,
è da molto tempo che medito di
scrivere un pezzo su un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che da
troppo tempo rimando. Negli ultimi anni, per cause indipendenti dalla mia
coscienza, sono diventato un esperto di protocolli, norme riguardanti la
formazione e certificazione delle competenze e sistemi di qualità.
In realtà la mia formazione aveva
già molti di questi elementi e anche il mio “vero” lavoro mi ha portato a
crescere in questi campi moltissimo. Ho rivestito ruoli apicali nel sistema
scolastico statale sia nella scuola secondaria di primo che di secondo grado e
quindi ho dovuto maneggiare, ben prima che il problema capitasse in Accademia,
questi aspetti particolarmente ostici e delicati.
Il settore che mi appassiona,
almeno in questo periodo della mia vita, è senza dubbio la scherma e quindi ho
dovuto imparare a padroneggiare tutto il quadro normativo che ricade nella
sfera di competenza statale, sportiva e “para” sportiva. Questo tema è stato affrontato
anche da miei illustri consoci che dal punto di vista giuridico hanno espresso
la perfezione dell’analisi legale della questione.
Ciononostante sono ancora molti
quelli che, credendo di poter sfuggire alle regole, abbastanza stringenti,
circa l’insegnamento della scherma, tirano in ballo finanche la costituzione.
Per ora mi limiterò a rispondere alle domande più frequenti che in questo
periodo estivo mi sono state rivolte durante incontri o per mail/messaggio.
A questo purtroppo non molto
breve ma sintetico nelle risposte data l’ampiezza degli argomenti. Formazione,
certificazione, percorsi magistrali, abilitazioni e licenze sportive rientrano
in altrettanti panorami normativi che dovrebbero essere trattati ciascuno per
proprio conto. Ciascuna domanda e risposta meriterebbe un approfondimento
notevole. Per questo motivo ho provato a sintetizzare e a mettere a fuoco
quelle che sono le prime esigenze, diciamo le emergenze informative che da più
parti emergono ogni volta che si apre il capitolo “Titoli magistrali”. Mi
auguro che questo testo possa fungere quasi da vademecum e in stile F.A.Q. o
intervista, riservandomi un pezzo successivo sugli argomenti che dovessero
essere ritenuti utili dai lettori e che potranno essere segnalati,
eventualmente, attraverso i commenti.
D. cosa deve fare una
persona che desidera intraprendere un percorso per diventare Maestro di Scherma
in Italia?
R. Molto semplice, per
insegnare la scherma in Italia, in qualsiasi contesto (sportivo, storico,
rievocativo, marziale, civile, artistico o teatrale/cinematografico) si deve essere
in possesso del titolo abilitante l’insegnamento della scherma conseguito presso
l’accademia Nazionale di Scherma di Napoli. Tale titolo può essere conseguito solo
dopo una formazione non inferiore a 10 semestri e 36 mesi di tirocinio.
D. Quali sono i corsi
utili per l’accesso agli esami?
R. le formazioni valide
sono quelle che, rispondendo ai programmi di studio definiti in ANS, possono
tracciare le competenze dell’aspirante. Tali formazioni devono emettere un
certificato completo che contempli anche il numero di crediti conseguiti
secondo il protocollo SIQMA adottato in ANS e compatibile con lo SNaQ.
D. Ho frequentato un corso
presso una Federazione o un Ente di Promozione Sportiva, posso utilizzarlo per
l’accesso ad un esame ANS??
R. la formazione vale se
può essere tracciata e se è conforme al piano di studi adottato in ANS secondo
le materie, ore e competenze tradotte anche in crediti in base al protocollo
SIQMA compatibile con lo SNaQ.
D. Ho conseguito un titolo
presso una Federazione o un Ente di Promozione Sportiva, posso utilizzarlo per
l’accesso ad un esame ANS?
R. Qualunque titolo deve
essere corredato da certificate supplement (una appendice a qualsiasi titolo
come previsto nel sistema di riferimento europeo delle qualifiche e
certificazioni -Europass) per consentirne una valutazione completa in termini
di competenze ed essere poi tradotto in crediti secondo i piani di studio
adottati in ANS e secondo il sistema dei crediti indicato nel SIQMA per
l’accesso agli esami dei vari livelli. Il certificate supplement (tipo
europass) è ormai universalmente adottato anche in ambito scolastico e
universitario in Italia ed Europa.
D. Quali sono le
formazioni sicuramente valide ed utili per l’accesso agli esami in ANS?
R. tutte le formazioni
conformi ai piani di studio ed utili per l’accesso agli esami in ANS sono
pubblicate sulla pagina “Formazione” del sito ANS. Tutte quelle non pubblicate
sono da valutare e tradurre in crediti e non è detto possano risultare conformi
o complete rispetto ai piani di studio previsti in ANS. In assenza di uno
specifico accordo tra Enti, i titoli e le formazioni dovranno essere comparati
secondo programmi e protocolli adottati in ANS cioè secondo il SIQMA.
D. frequento/ho
frequentato un corso di 1° livello sportivo, posso accedere all’esame presso
l’ANS?
R. se il corso è completo,
cioè ha svolto il numero di ore previsto per ciascuna materia compresa nel
piano di studio ANS ed è tracciabile tale attività allora non c’è problema. In
caso contrario si dovranno integrare le ore e le materie che nel corso
frequentato risultassero mancanti prima di poter accedere all’esame ANS.
D. a chi posso chiedere
una valutazione del percorso che ho svolto fino ad ora?
R. certo, basta scrivere
alla mail o alla pagina FB dell’ANS, allegando tutto quanto in possesso, per richiedere
una valutazione della propria posizione e così programmare il proprio percorso
di studi. Esattamente come avviene in qualsiasi segreteria didattica scolastica
o universitaria.
D. come si può rendere
conforme una formazione tenuta da enti esterni all’ANS?
R. concordando le materie
ed i programmi della formazione con l’ANS si può integrare qualsiasi corso con
le parti necessarie richieste per l’accesso agli esami così da poter emettere
certificazioni complete e corrette.
Occorre stipulare una convenzione
se l’adeguamento è fatto al livello di intera FSN o EPS, quindi per tutta la
struttura formativa. Diversamente chi ha la potestà di istituire un corso di
formazione (i C.R. per i corsi di 1° livello ad esempio) possono richiedere
direttamente una consulenza per questi adeguamenti attraverso la segreteria ANS
che attiverà le strutture di competenza. Ovviamente tutti gli adeguamenti e gli
accordi vanno fatti prima che inizi un corso per poter garantire la
tracciabilità delle attività.
Emilio BASILE
Ottimo lavoro, peraltro svolto con dovizia di particolari, che si innesta nell'ottica della "prestazione di servizi" da rendere a beneficio della collettività.
RispondiEliminaComplimenti, Emilio.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Più Emilio Basile nella scherma. Grazie M. Bonsanto
RispondiEliminaCerto, Michele, condivido.
EliminaMa, per ora, cominciamo con lui, che ha dimostrato di avere idee e spirito di servizio.
Spero lo comprendano tutti.
Meditate, gente, meditate.
Cordialmente.
Gaspare Fardella
Complimenti Dott. Basile,
RispondiEliminala scherma italiana ha bisogno per i prossimi anni di persone con specifiche professionalità, nei vari campi della gestione amministrativa, programmatica, tecnica e agonistica.
Basta con persone che non hanno mai gestito una società schermistica o che non hanno mai calcato una pedana, ma che sonno ben parlare.
Avanti ancora altri, disposti ad ascoltare la base delle società schermistiche italiane, disposti a mettersi al servizio delle società, dei tecnici e degli atleti, possibilmente, non solo candidati di due sole liste, ma anche di tre o quattro liste, purché con requisiti e curriculum comprovati.
Grazie ancora Dott. Basile e forza agli altri uomini di buona volontà e capacità,
Mario Castrucci
grazie, sono lusingato. ricevere l'apprezzamento di Mario Castrucci, Gaspare Fardella e Michele Bonsanto mi riempie di gioia. Continuerò a fare del mio meglio per poter meritare la stima in questa piccola/grande famiglia che è la scherma.
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