10 novembre 2020

LA PANDEMIA E LO SPORT, IN PARTICOLARE LA SCHERMA: intervista all’ex Presidente F.I.S. Prof Antonio DI BLASI

Prof. Antonio DI BALSI

Antonio Di Blasi, è stato presidente della Federazione Italiana scherma dal 1993 al 2004. Prima aveva ricoperto la carica di Vice Presidente dal 1989 al  1992. In precedenza aveva fatto parte della Commissione Arbitrale della Scherma. Egli era succeduto al grande Renzo Nostini ed ha lasciato la Presidenza nel 2004, dopo aver vinto 7 medaglie (3 ori, 3 argenti e 1 bronzo) alle olimpiadi di Atente. Oggi è Membro d’Onore della Federazione Italiana Scherma.

In questo periodo si dibatte molto sulle palestre e la loro apertura, tanti sono stati gli interventi circa la fattibilità di allenamenti e il Governo ha preso decisioni importanti ma, talvolta, molto penalizzanti per i piccoli club, soprattutto per quelli che fruiscono di palestre scolastiche.

La pandemia ha costretto il CIO ed il Comitato organizzatore del Giappone, sede delle prossime olimpiadi, a rimandare la massima competizione sportiva planetaria e con questo, in un primo momento, anche i congressi per il rinnovo delle cariche elettive erano stati previsti per dopo l’evento e precisamente ad ottobre 2021. L’intervento del Ministro Spatafora ha riportato tutto nell’alveo della legge, la quale regola lo svolgimento delle assemblee elettive al termine dei previsti 4 anni. Sono state rivolte all’ex Presidente della federazione italiana scherma, Prof. Antonio DI BLASI, alcune domande sul momento che stiamo vivendo, in relazione al movimento schermistico.

D. Presidente, ritiene adeguati i provvedimenti adottati dal Governo ed a scendere dal CONI circa lo svolgimento delle attività di allenamento ed agonistiche?

R. Senza entrare nel merito dei provvedimenti adottati dal Governo e dal CONI, ritengo sia un dovere osservarli, vuoi per una questione di responsabilità che per la tutela della salute di tutti i giovani. A mio avviso, evitando gli assembramenti e rispettando tutte le precauzioni del caso, agli atleti di interesse nazionale ed olimpico le lezioni e l’allenamento devono essere garantiti.

D. Cosa si potrebbe fare per aiutare i club in difficoltà?

R. Nell’attendere che la curva del contagio ritorni in discesa, i maestri dei vari club potrebbero svolgere lezioni a distanza in Video – Web, come mi risulta molti club già fanno. 

D. 4 regioni sono state dichiarate rosse (Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Calabria) ed altre ne seguiranno, con conseguente rigoroso rispetto delle procedure previste dai DPCM. In tale quadro non ritiene che sarebbe stato più corretto svolgere le elezioni dei grandi elettori con votazioni telematiche o postali?

R. Sicuramente si.

D. Ritiene che possa essere corretto rinviare le elezioni per il rinnovo delle cariche elettive, chiedendo una deroga di qualche settimana, ovvero andare oltre il 15 marzo 2021, nella speranza che la pandemia rallenti la sua virulenza?

R. Questo slittamento oltre il 15 marzo 2021 è opportuno attuarlo, alfine di avere più partecipazione degli aventi diritto nel momento del rinnovo delle cariche elettive.

D. E’ a tutti noto che il Presidente Scarso non si ricandiderà, ma appoggerà il suo delfino Dr. AZZI Paolo. Cosa pensa in proposito?

R. Il Presidente Giorgio Scarso non poteva fare scelta migliore nell’appoggiare l’amico Paolo Azzi, che, in questi anni di vice – presidenza, ha acquisito esperienze utili per poter svolgere bene il Suo eventuale mandato.

D. L’ex olimpionico Michele Maffei ha presentato la propria candidatura alla Presidenza FIS in concorrenza con quella di AZZI. La ritiene adeguata, nel senso che sia una proposta valida? E quante probabilità di successo potrà avere?

R. La candidatura del caro Michele Maffei è sicuramente di notevole prestigio per il nostro movimento schermistico sia in Italia che in FIE, è stato un grande campione, da sempre ha lavorato in ambito Coni e presso le Federazioni acquisendo notevoli conoscenze e maturando numerose esperienze utili per ben condurre la nostra FIS. Sulle provabilità di riuscita ritengo che tutto dipenda, anche, dalla squadra che si è creato e che Lo accompagna.

D. In questi anni la scherma italiana, sotto l’aspetto culturale, non ha fatto passi avanti: è rimasta ferma agli anni 80. Da più parti si avverte l’esigenza di guardare al futuro introducendo elementi più scientifici di modernità nella gestione degli atleti, e dal punto di vista atletico e da quello della meritocrazia: cosa pensa in proposito?

R. Lo sport è cultura, dagli anni 80 ad oggi si è sempre cercato di migliorare l’aspetto culturale guardando con la massima attenzione allo sviluppo del nostro sport e alla grande divulgazione che ha avuto in tutti i continenti. Sicuramente per stare al passo con i tempi e poter mantenere i magnifici risultati conseguiti fino ad oggi, la nostra Federazione dovrà rivedere molte cose, migliorare la gestione degli atleti, sotto tutti i punti di vista, il rispetto della meritocrazia è fondamentale e ne va sempre tenuto conto, in quanto è di stimolo al miglioramento.

D. Il modello organizzativo del settore tecnico della F.I.S. è sostanzialmente sempre lo stesso fin dagli anni settanta: quando, cioè, il responsabile tecnico unico era ancora Attilio Fini. Ora, nonostante i CT siano tre e molto ben pagati, di fatto la struttura tecnica è più o meno la stessa. Non ritiene che debba essere oggetto di una valutazione e di una ristrutturazione in chiave di modernizzazione e di riduzione delle spese?

R. La scelta, fatta a suo tempo, di avere tre CT al posto del commissario unico la ritengo ancora valida, sempre che la nomina cada su Tecnici responsabili, dediti al loro compito, di gran valore tecnico e con la collaborazione di maestri che facciano squadra. Per quanto riguarda il loro compenso sono del parere che debba essere proporzionato al loro rendimento ed ai risultati ottenuti, sarebbe opportuno che quanto erogato dalla Federazione sia il Loro unico introito.

D. Come a tutti noto il Maestro Lauria si è dimesso dalla carica di Consigliere federale (quota tecnici) e da consigliere del direttivo dell’Associazione Italiana Maestri di Scherma. Essendo un eletto non crede che sarebbe stato opportuno che avesse chiarito pubblicamente il suo atto?

R.  Mi dispiace che il M° Salvatore Lauria si sia dimesso dalle Sue cariche, sicuramente avrà avuto le Sue buone ragion. Il rendere pubblico tale atto dipende da persona a persona, sono certo che lo farà quando lo riterrà opportuno.

D. L’ex consigliere Lauria, si era occupato di un progetto scientifico riguardante i giovani che ha comportato degli investimenti di denaro pubblico da parte della F.I.S., del quale però non siamo riusciti a trovare nulla di scritto né tantomeno i risultati. Che ci può dire in proposito? Ritiene corretto non informare la base sui risultati conseguiti? Ritiene che questo tipo di iniziative siano utili per il futuro, se gestite in funzione di una ricaduta per tutto il mondo della scherma?

R. L’aver portato avanti un progetto scientifico riguardante i giovani è sempre una cosa importante e meritevole, indipendentemente dal denaro impegnato, è ovvio che a lavoro concluso i risultati devono essere portati a conoscenza di tutti. Comunque tutte le iniziative che diano una buona e giusta ricaduta nel nostro mondo schermistico sono da supportare e sempre da promuovere.

Ezio RINALDI

1 commento:

  1. Gentile Presidente, sono un appassionato di scherma e leggo spesso il blog "Piazza della scherma". Lo trovo molto interessante e la testimonianza della mia affermazione è esplicitata nella bella intervista che ha rilasciato. Spero di LeggerLa sempre più spesso.

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