Motivi di salute per i nostri atleti, hanno fatto pendere il
piatto della grande bilancia di Anubi verso la casa blindata dal lockdown,
piuttosto che verso il faraonico regno di Ramsete II.
Alla gara hanno trionfato gli Egiziani nella sciabola
maschile a squadre, battendo (meritatamente) nientemeno che i russi. Un evento
epocale, che finalmente vede emergere in questo sport anche l’Africa.
Eppure, nonostante gli azzurri siano assenti, c’è un italiano
presente ai mondiali: si tratta del Presidente onorario, Giorgio Scarso.
La notizia la dà direttamente lui, in una lettera di
condoglianze alla famiglia del M° Antonio Zumbo della società Lame azzurre, che
tristemente ci ha lasciato. Ai sentimenti di vicinanza per la grave perdita, si
apprende che purtroppo non potrà partecipare alle esequie perché: “impegnato
nei Campionati del mondo a Il Cairo”.
Non conosciamo i validi motivi per i quali è volato a Il Cairo, resta però sospeso il quesito che sorge spontaneo: “perché?”, e nonostante gli atleti che aspettavano il momento da tempo, non siano potuti partire, nemmeno a spese proprie od organizzandosi in gruppi autonomi. Non mi addentro nelle tariffe, ma credo che se siano riusciti ad arrivare in Egitto sia i coreani che gli americani, forse gli italiani avrebbero potuto fare uno sforzo in più.
In un’epoca attuale in cui anche gli antichi faraoni si
muovono in camere pressurizzate con azoto, per raggiungere la nuova dimora (non
pretendo la stessa cosa per gli atleti, sia ben chiaro), forse la FIS avrebbe
potuto fare uno sforzo maggiore, dopotutto siamo così vicini.
Alla famiglia Zumbo e alla Società Lame azzurre va il cordoglio da parte di tutta la scherma italiana e di questo blog in particolare.
ORSINI Fabrizio
Fabrizio, vorrei che non ci si dimenticasse degli incarichi internazionali (Bureau della FIE) per i quali è prevista la presenza dei componenti dell'esecutivo a spese della Federazione internazionale. Peraltro, ma bisognerebbe accertarlo, potrebbe esserci stata la riunione del Bureau. Sulla mancata partecipazione della rappresentativa italiana molto ci sarebbe da dire e spero che lo vogliano fare i lettori.
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