13 ottobre 2016

Programma elettorale di Giorgio SCARSO

Giorgio Scarso
Il Presidente della Federazione Italiana scherma Giorgio SCARSO  ha pubblicato sul proprio sito http://www.giorgioscarso.it/ il programma elettorale per il prossimo quadriennio. Credo sia doveroso e sportivo darne pubblicazione sulla "Piazza", ma al momento non commento perché detto documento va letto con molta attenzione. Però saltano agli occhi due cose: 1. Innovazione nella continuità; 2. Ogni Consigliere espone le proprie idee per il prossimo quadriennio. E su questi due punti, a mio avviso vanno fatte serie ed approfondite riflessioni.

BUONA LETTURA
Ezio RINALDI

07 ottobre 2016

VIZI ED IRREGOLARITA'

Dal numero dei contatti sul numeratore del blog si capisce che i lettori stessero aspettando qualcosa di interessante da parte della “Piazza”. Ebbene in tutti questi giorni il silenzio era d’obbligo poiché venuti a conoscenza di alcune situazioni non chiare in merito alle recenti votazioni per l’elezione dei “Grandi Elettori”, si è rimasti in attesa che fossero espletati i dovuti accertamenti, i quali hanno posto in evidenza tre punti meritevoli di approfondimenti:

1. Illegittima esclusione della candidatura del sig. Lucio Nugnes; violazione dell’art. 63, comma 8 Statuto Fis.
2. Illegittima inclusione nell’elenco dei tecnici aventi diritto al voto di soggetti non in possesso dei requisiti di cui all’art. 63, comma 3, Statuto Fis.
3. Indebita duplicazione del voto in violazione degli artt. 63 Statuto Fis, 16 d. lgs. n. 242/99 così come modificato dal D. L. n. 138/2002, 20, 21 e 22 Statuto Coni e 4 e 5 Principi fondamentali degli statuti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline associate approvati con deliberazione del Consiglio Nazionale CONI n. 1523/2014 .
In pratica, come potete leggere, è stato escluso il M° NUGNES dalla candidatura a Grande Elettore nella categoria dei Tecnici; sono stati ammessi a votare tecnici non aventi diritto; è stato consentito ad alcuni tecnici di effettuare doppia votazione (Atleta/tecnico).
Da quanto è dato sapere, sarebbero circa un centinaio gli elettori che, a loro insaputa(!?) hanno esercitato il diritto di voto in maniera erronea.
E’ stato presentato un ricorso al TRIBUNALE FEDERALE – FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA, Reclamo ex artt. 63 Statuto FIS e 106 Nuovo Regolamento Organico FIS, con il quale viene chiesta l’illegittimità dell’esclusione del Maestro NUGNES e l’annullamento delle elezioni.
L’esperienza acquisita non permette di nutrire una assoluta fiducia nella Giustizia federale, ma la speranza che si voglia procedere ad un reale accertamento di quanto denunziato è l’ultima a morire.
Probabilmente l’inserimento di qualche elemento terzo nelle varie Commissioni verifica poteri avrebbe potuto evitare tutto questo, evidentemente la voglia di gestire il potere per far capire chi comanda è tanta e non ha permesso l’esercizio democratico di un evento importantissimo come una elezione. D’altra parte alcune situazioni a dir poco disdicevoli, quali la distribuzione di deleghe sul seggio elettorale da parte di personaggi a libro paga della FIS o la presenza di Dirigenti di enti estranei alla FIS stessa ma a libro paga della medesima, i quali distribuivano le schede elettorali, magari precompilate con le crocette a fianco di ogni nominativo, la dice lunga sui possibili vizi ed irregolarità delle elezioni.
Che dire? La “Piazza” ha detto la sua e voi lettori, affiliati e tesserati?
Ezio RINALDI


06 ottobre 2016

PREMI ITAS E REGOLE PER LA SCIABOLA

Ho lasciato trascorrere qualche giorno prima di esporre le mie considerazioni circa la lettera di Scarso per i premi ad atleti, società e maestri meritevoli, provenienti dal gettito ITAS.
La scelta operata dalla F,I,S. usa un unico metodo di selezione e premio: il risultato agonistico.
Inutile dire che questo denota solo ed esclusivamente una visione arcaica legata al cosiddetto profitto sportivo, al pari della borsa di studio per meriti scolastici, che pur ci vuole, però va detto che non siamo a scuola e che lo sport, così come lo intende il CONI e le Federazioni, è sì agonistico, ma anche promozionale e di benessere. Capirete che tale metodologia premierà i soliti noti, cioè i club più forti e numericamente rilevanti, non a caso il Presidente Scarso ritiene quello di Modica un club importante per numeri e risultati. Nihil sub sole novi, niente di nuovo sotto il sole, giusto per rimarcare il fatto che a vincere la partita sono e saranno sempre gli stessi soggetti e sempre a mani basse.
Viene da chiedersi come mai non si siano adottati criteri per esempio legati al fattore promozione sul territorio da parte delle società, o al fattore crescita della società singole in rapporto all'anno di inizio, oppure, e qui mi fermo, premiare quegli atleti che sono fedeli a questo sport, regalando il tesseramento o addirittura l'affiliazione della società stessa? Un lavoro raffinato che si sarebbe potuto fare magari coinvolgendo i comitati regionali, anche se sembra che, sotto i mandati di Scarso, hanno perso troppa della loro autonomia decisionale.
Si sarebbe potuto fare moltissimo e di più in 4 anni, ma si fa tutto sempre all'ultimo momento e ciò per garantirsi la crocetta sulla scheda, mostrando tanta voglia di restare attaccati alla poltrona, come al solito.
Evidentemente garantire i soliti noti al posto di comando, di riflesso porta beneficio a chi li vota, nemmeno fosse stata promessa una piramide d'oro.
Dopo le Olimpiadi, la F.I.E. ha deciso, in via sperimentale e fino al 31.12.2016, di cambiare i tempi della sciabola e la distanza della messa in guardia degli atleti. Per fare ciò é necessario sostituire il microcip degli apparecchi di segnalazione, il quale, a quanto è dato sapere, verrebbe a costare, comprese le spese di spedizione, circa 100 euro: non era il caso di sostenere tale spesa a favore delle società praticanti la sciabola?
Per il caso della messa in guardia degli atleti, in queste ore sta emergendo una grande confusione sull’argomento, tanto che vengono emanate circolari a go go: prima si impone di accorciare la distanza della messa in guardia e poi si corregge il tiro, a tre giorni da una gara proprio di sciabola, perché la FIE ha cambiato idea. Presidente Scarso, ma sei ancora Vice Presidente FIE?
In merito ai premi anzidetti, invito a riflettere sulla lacunosità di uno sguardo più aperto e coerente per la gestione di una realtà che è sotto gli occhi di tutti, tale lacunosità è frutto di una mancanza di cultura umana e di una forza rinnovatrice che, va detto, se rimarrà questo gruppo di persone, non avverrà mai.
Infine, alcuni addetti ai lavori si chiedono come mai questi ricchi premi et cotillon non siano stati impiegati per migliorare l'ormai nota fonte di bestemmia che è il sito federale?

Ezio RINALDI

05 ottobre 2016

Fioretto e sciabola, talento ed equivoci. Lo strano caso di Arianna Errigo

Arianna ERRIGO
La numero 1 azzurra del fioretto annuncia la scolta della doppia arma, punta a Tokyo 2020 anche nella sciabola. L’ultimo azzardo nella carriera di un talento fin troppo irrequieto.
Arianna Errigo ha annunciato un paio di giorni fa una scelta a suo modo dirompente e, per certi versi, controcorrente: a partire da quest’anno, la numero 1 azzurra (e mondiale) del fioretto si dedicherà anche alla sciabola, arma in cui già negli ultimi anni spesso si allena e che l’ha vista eccellere giusto nell’ultima stagione nei Campionati Italiani Assoluti a Roma, con la vittoria nella prova a squadre in divisa dei Carabinieri insieme a Rossella Gregorio e Livia Stagni. L’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, è a dir poco ambizioso: la qualificazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 in entrambe le armi.
Senza entrare nel merito della decisione, e rispettando la regola sovrana secondo cui un atleta conosce sé stesso, la macchina del proprio corpo e, in ultima analisi, i propri limiti meglio di chiunque altro, le perplessità – per non dire le controindicazioni – sono molte e non di poco conto. A partire dalla scelta stessa della doppia arma: in un’epoca in cui la specializzazione nelle singole armi già in atto da decenni ha ormai preso il sopravvento più o meno su tutti gli altri fattori, far rivivere le gesta dei Nadi o dei Mangiarotti rischia di risultare un filo anacronistico.
In secondo luogo la scherma di oggi, tanto per il livello agonistico quanto per un calendario che ormai richiede trasferte a ogni angolo del globo, implica sforzi fisici notevoli, e per prima Arianna Errigo dovrebbe aver memoria recente di una stagione, la penultima a cavallo tra 2015 e 2016, dedicata a smaltire le scorie di una sindrome virale che a un certo punto pareva addirittura averne minato le certezze in chiave olimpica. Un ipotetico calendario completo di fioretto e sciabola vorrebbe dire un totale di 16 gare l’anno per i prossimi quattro, esclusi eventuali Europei e Mondiali: il gioco vale davvero la candela? Da ultimo, affacciarsi alla sciabola a 28 anni con una concorrenza agguerrita, e specializzata, già in ambito azzurro per non parlare delle nazioni oggi dominanti, rischia seriamente di compromettere la gestione di una seconda parte di carriera nel fioretto all’altezza della prima, già di per sé notevole.
La carriera, per l’appunto. Quella di Arianna Errigo, a un’attenta analisi, sembra caratterizzata da un sostanziale filo rosso, di cui questa scelta di affiancare la sciabola al fioretto è soltanto l’ultimo episodio, e in cui l’indubbio talento ha spesso sfidato l’azzardo. La quindicenne al fondo irrequieta che lascia la natia Monza per la Comense Scherma quasi senza rete e diventa in pochi anni l’astro nascente del fioretto azzurro; la campionessa dal fioretto esuberante che per prima pare non soffrire la personalità di Sua Maestà Valentina Vezzali ma a cui per due diversi blackout sfugge in altrettante occasioni (Londra 2012 e Rio 2016) l’oro olimpico individuale; una fra i numeri 1 dal palmarès già oggi tra i più ricchi di sempre (2 titoli mondiali e 1 europeo più 5 Coppe del Mondo, trofeo in cui nella storia solo la Vezzali può vantare più vittorie) che non le ha però mai mandate a dire ai propri (ex) Maestri - da Giovanni Bortolaso che seguì Stefano Cerioni nell’avventura russa dopo Londra 2012 fino a Giulio Tomassini che a suo dire non l’avrebbe seguita con la dovuta attenzione nella preparazione a Rio 2016 – al limite e talvolta oltre il cortocircuito in certe dichiarazioni, e ora i tagli e contro-tagli della sciabola che si affiancano quasi per un capriccio alla punta del fioretto.
Il talento è un dono, e Arianna Errigo ne ha da vendere, così come per certi versi si può dire altrettanto del gestire l’azzardo di una carriera, ma a un certo punto la sintesi appare necessaria perché l’azzardo, troppo solleticato, a lungo andare non arrivi ad oscurare il talento. Talvolta per essere davvero grandi, servirebbe prima dare un’idea definitiva di cosa voler fare, da grandi.
Mattia Boretti



26 settembre 2016

STORACE REPLICA A BRUSCA

Il Presidente del C.S. Roma, Sergio BRUSCA, ha aperto le danze elettorali comunicando essenzialmente due cose: la prima che si sono svolte le elezioni per la nomina dei grandi elettori; la seconda che egli e tutto il C.S. Roma sono per la riconferma del Presidente uscente Giorgio SCARSO.
La comunicazione di BRUSCA, come da sua richiesta è stata pubblicata quale commento all’articolo “CAMPAGNA ELETTORALE: la prima repubblica è sempre di moda”. L’intervento del Presidente del C.S. Roma, peraltro postato su facebook, ha scatenato una vivacissima discussione che si è poi trasformata in un dibattito a due – Brusca/Storace – che ha indotto l’avvocato a controbattere le esposizioni del dirigente romano.
Considerato l’elevata intensità delle argomentazioni, ritengo doveroso pubblicare il tutto sulla “Piazza” affinché i lettori possano godere della interessante lettura e per gli eventuali interventi.

“ La lettura del comunicato del presidente Brusca, pubblicato sul suo blog e ripreso da Piazza Scherma nonché l’esternazione di Alberto Coltorti su FB, mi induce ad esprimere pubblicamente il mio pensiero e replicare a chi fino a qualche tempo fa era molto critico con Scarso..ma si sa le opinioni possono cambiare e gli schieramenti pure!
Non so come Brusca stamattina 26 settembre alle 9.41 già sapeva dei risultati visto che allo stato non sono stati resi pubblici ma ne prendo atto, forse non li ho cercati perbene sui siti!
Respingo al mittente la gravissima affermazione relativa alla mia presunta strumentalizzazione da parte di chi vanterebbe “rivalse personali”.
La mia storia professionale e di associazionismo forense, sportivo e sociale, a vari livelli e con cariche apicali, è la dimostrazione del mio disinteressato impegno nei più vari contesti.
Mi offende quindi profondamente pensare che qualcuno possa ritenere la mia eventuale candidatura strumento per rivalse personali che mi sono totalmente estranee.
Certamente tra i miei numerosi sostenitori vi sono anche ex consiglieri federali che hanno combattuto contro l’attuale Presidente ma questo non vuole assolutamente dire che costoro possano assumere incarichi o cariche nella auspicata ipotesi di un cambiamento di rotta. Anzi lo escludo.
Per il resto mi pare che finora l’unico Programma pubblicato ed inviato alla “base” è quello mio che non considero affatto fumoso ma molto concreto ed attinente alla realtà.
Perché il tanto sostenuto presidente Scarso non si confronta pubblicamente con me sui temi proposti? io sono prontissimo.
E poi vogliamo un po’ parlare anche di come si sono svolte le votazioni dei cui risultati tanto si vanta il nostro amico Brusca e quello che è successo nei seggi ed in prossimità di essi: ho personalmente visto il presidente dell’AIMS m° Saverio Crisci che dovrebbe tutelare con imparzialità l’intera vituperata categoria dei maestri italiani armeggiare con foglietti e cartelline davanti al seggio e dare precise indicazioni di voto ai suoi protetti.
Ma l’AIMS che è a libro paga della FIS può così pesantemente assumere posizione sulla politica federale? Ne dubito fortemente.
E poi parliamo dei CT che pubblicamente assumono posizioni e partecipano attivamente all’agone elettorale anche distribuendo deleghe a destra e a manca per garantirsi le loro prebende e i loro privilegi.
A parte la palese violazione delle norme del Codice Etico che spero venga valutata dagli Organi competenti ritengo che sussista anche una violazione dei patti contrattuali sulla quale il Presidente uscente ha l’obbligo di intervenire. Ci faccia vedere le carte contrattuali e renda trasparente il suo operato!
E poi caro Brusca di fronte a questi fatti incontestabili parli pure di superamento di “interessi personali”!!!
Scusami ma non sei proprio credibile!!! D’altronde il tuo capo disse e scrisse pubblicamente che non si sarebbe più candidato e invece ha formalmente, e con una lettera ridicola, dichiarato di volersi presentare al prossimo mandato!! Similes cum similibus congregantur!!!
Alberto in alto i cuori siamo forti delle nostre idee per dare prestigio e moralità al nostro amato sport! Non ci fermeranno le pagliacciate dei nostri avversari! Le idee e la correttezza sono la nostra forza! Ad maiora!!      
Francesco Storace
Candidato alla Presidenza della Federazione Italiana Scherma”

“Ieri domenica 25/09/2016 si è svolta la prima tornata delle elezioni a carattere regionale per la Federazione Italiana di Scherma che per il Lazio si sono svolte al Palatorrino.
Il Lazio ha votato per la nomina dei suoi grandi elettori Atleti e Tecnici, le urne si sono chiuse alle ore 17:00. Lo spoglio ha evidenziato una netta vittoria delle società che appoggiano il Presidente uscente Giorgio Scarso.
Il Club Scherma Roma, che rappresento, ha votato nell'ottica della riconferma del Maestro Giorgio Scarso ed ha eletto tutti i suoi rappresentanti per le prossime tornate elettorali.
La nostra scelta di riconfermare il presidente uscente è scaturita dopo attenta analisi dell'ultimo quadriennio e dalla consapevolezza che non si vota contro ma si vota per.
La probabile candidatura dell' avv. Francesco Storace (ancora non ci è dato sapere se poi in effetti si candiderà) che si dovrebbe contrapporre al presidente uscente, se pur ex presidente del Club Scherma Roma, non ci ha convito.
L'avv. Storace, persona degnissima e con trascorsi nel mondo della scherma, ci è sembrato più che un candidato una figura utilizzata da alcuni promotori della sua candidatura unicamente per portare avanti vecchi discorsi e vecchie problematiche di rivalse personali. Più volte ho sentito dire da "i soliti - io votto chiunque tranne Giorgio Scarso".
La politica della nostra società non è quella di votare contro qualcuno bensì quella di votare per e per cercare di portare avanti tutta la scherma Italiana dalle piccole alle grandi società nella consapevolezza che assieme si possa fare un'altro passo avanti nel superamento delle problematiche ancora da migliorare.
Noi siamo con i piedi per terra e piuttosto che fare voli pindarici partiamo dalla realtà delle svariate esigenze delle soc. di scherma valutando sempre, a priori, la fattibilità delle idee e dei progetti, nell'ottica di un superamento di divergenze ed interessi particolari, propongo di cominciare quindi a valutare assieme la possibilità di migliorare la scherma Italiana con proposte studiate e percorribili nell'interesse di tutti e non soltanto di qualcuno.
Lasciamo a gli altri quindi problematiche di rivalse personali e progetti fumosi senza alcuna attinenza con la realtà e la complessità della scherma Italiana.
Sergio Brusca”
Presidente del Club Scherma Roma


21 settembre 2016

LETERA APERTA AL PRESIDENTE F.I.S.

Al Presidente F.i.s.



apprendo, oggi, di una sua lettera con la quale ha ufficialmente annunciato la quarta candidatura alla presidenza della Fis. Confesso che la notizia mi ha stupito perché ero certo che sarebbe rimasto fedele all’impegno preso con gli elettori nel dicembre 2012 di non ricandidarsi più. 
Sulla questione avevo già espresso il mio pensiero,
http://piazzadellascherma.blogspot.it/2016/06/election-day-2016.html , devo però prendere atto che la sua odierna candidatura smentisce risolutivamente la mia iniziale intuizione, costringendomi ad ammettere di aver puntato tutto su un “cavallo sbagliato”. Devo quindi dare atto ad Ezio Rinaldi di avere visto lungo. 
Tuttavia, prima di esprimere il mio giudizio ritengo necessaria una puntuale valutazione delle ragioni che sembrano averla indotta a tale inaspettata determinazione. Nella sua lettera ci racconta di come sia stato convinto da coloro che, in questi anni, hanno gestito insieme a lei la federazione. Questa scelta sarebbe stata indotta anche dalla sua personalissima convinzione di dover continuare ad adempiere un dovere istituzionale a cui non potrebbe sottrarsi in ragione di entusiastiche sollecitazioni, (non ancora dimostrate), che promanerebbero dalla “base”. 
Questo non può che farle onore in quanto, se rieletto, dovrà sostenere un impegno incomparabile per continuare a diffondere in Italia e nel mondo i valori della scherma. Non ricordo, a memoria d’uomo, persone della sua stessa età che fossero capaci di tale spirito di servizio, di sacrificio ed abnegazione. Forse una sola, ma molto più giovane di lei, di cui ci raccontano i libri di storia e che si chiamava Yehoshúa ben Yósef. Non so se ne ha mai sentito parlare, ma anche lui, come lei, viaggiava molto per ricordare al mondo quali fossero gli autentici valori dell’umanità, pur non disponendo di carta di credito e di fondi costituiti dal denaro dei contribuenti. Quanto poi ai viaggi nazionali ed internazionali, a leggere la sua agenda personale credo davvero che Lei possa pregiarsi del titolo di recordman. Mi domando, al riguardo, se ha mai pensato di fare iscrivere il suo nome nel libro dei Guinnes dei primati! Magari potrebbe vincere un cospicuo premio in denaro e, riversandolo nelle casse della Fis, alleviare, almeno un pochino, gli enormi sacrifici economici che devono quotidianamente sostenere famiglie e società. Ciò, sicuramente, la renderebbe ancora più simile a Yehoshúa ben Yósef: lui, infatti, i pani e i pesci li moltiplicava non per la sua gloria ma per sfamare la “Base” Mi perdonerà se insisto sulle questioni economiche ma non posso farne a meno essendo questo uno dei più pressanti problemi sofferti dalla “base”. 
Torno quindi immediatamente sull’argomento. 
Non posso negare come la sua lettera sia ricolma di parole che in sé considerate suonano in modo celestiale. La musica complessiva che ne risulta è però abbastanza dissonante. 
Mi spiego meglio. Locuzioni da lei utilizzate come “rispetto istituzionale” ed “impegno istituzionale” sono certamente connaturate al suo modo di essere ed interpretare la responsabilità del ruolo rivestito. Tuttavia mi dispiace dovere rilevare come alle buone intenzioni non sempre seguono i fatti. 
Il rispetto istituzionale, caro Presidente, è anzitutto il rispetto e l’osservanza del regole che un determinato consesso si dà per governarsi democraticamente. Lo Statuto Fis le ha sempre imposto di pubblicare tempestivamente il bilancio preventivo di ciascun esercizio finanziario al fine di rendere edotti tutti gli utenti circa il modo con cui la Federazione impegna i loro soldi. Ma anche quest’anno che volge già al termine, come per gli anni precedenti, il Consiglio federale, in violazione di quelle norme, ritiene ancora oggi di non doverne rendere conto a tutti gli associati e affiliati. Mi domando il perché di questa inaccettabile omissione e se è sua intenzione di farci conoscere, almeno per il 2016, e prima che si vada al voto, quale fosse il proposito di spesa che avrebbe dovuto essere reso pubblico non appena approvato. 
Mi domando infine che affidabilità potrà avere il suo nuovo programma elettorale 2016-2020 visto che le è bastato pochissimo per convincersi di poter venire meno alla promessa fatta agli elettori all’inizio del quadriennio che ormai volge alla fine. 
Le raccomando quindi di non inserire più nei suoi programmi elettorali alcuna promessa sulle sue future candidature rispetto alle quali non dovrebbe mai più porre limiti temporali. 
Infatti, se non sono bastati 12 anni per trovare un sostituto che possa eguagliarla per capacità istituzionale non credo che ne saranno sufficienti altri dodici, e non mi sembra giusto spaventare e deludere la “base” con l’ennesima minaccia di non ricandidarsi più. 
La scherma italiana non può fare a meno di lei! 
A. Fileccia

19 settembre 2016

CAMPAGNA ELETTORALE: la prima repubblica è sempre di moda.

Nel mese di giugno 2012 scrissi un articolo sul “Terrorismo elettorale”, nel quale ponevo in evidenza alcuni atteggiamenti, quali la maldicenza e quant’altro riconducibile all’offesa, anche personale. Stiamo entrando nel vivo della campagna elettorale per il rinnovo delle cariche elettive della F.I.S. e sembra proprio che rispetto a 4 anni fa nulla sia cambiato. Le stesse metodiche, le stesse azioni: niente di nuovo all’orizzonte. Anzi sembra ci sia un peggioramento. Infatti, si seguita sulla stessa falsariga e si percepiscono gli stessi segnali: “Ma dove vanno? Sono quattro pellegrini; al massimo saranno 30 società a sostenerli”. Condotte, abbastanza ridicole per la verità, non hanno nessun fondamento e sono un chiaro segnale di nervosismo, che evidenzia una concreta possibilità di successo della squadra che si proporrà in alternativa a quella attualmente in carica.
E’ evidente che nessuno si fa illusioni, però le condizioni sono radicalmente cambiate: ci sono persone nuove, di spessore che conoscono la scherma, ma soprattutto dei manager. La loro scesa in campo non si pone come obiettivo la scalata alla presidenza per soddisfare ingiustificate ambizioni personali, quand’anche legittime da parte di chiunque, ma mettersi al servizio degli affiliati e tesserati.
In questi ultimi mesi, ma soprattutto nelle ultime settimane e giorni non sono mancate le solite pressioni affinché gli eventuali aspiranti alla carica di “grande elettore” nell’Assemblea Nazionale recedessero dal loro proposito, pressandoli con le più svariate motivazioni. Sono azioni meschine che non avranno termine se non dopo le elezioni del 25 p.v., dal 26 cominceranno altre sollecitazioni, cercando il voto e promettendo chissà cosa.
Siamo solo all’inizio, il bello deve ancora cominciare.
Come dicevo prima, la situazione attuale è molto ma molto diversa, non so dove porterà, certamente non sarà come in occasione della mia candidatura. Ho la percezione, e non solo Io, di un certo malessere nel gruppo Scarso ed è anche comprensibile. Troppe sono state le affermazione dell’attuale Presidente che si sono rivelate non veritiere e puntualmente stigmatizzate su questa Piazza. Percepisco anche una certa difficoltà a confrontarsi apertamente con l’avversario, ma soprattutto percepisco in maniera tangibile i segni di vera stanchezza di una base delusa dall’attuale classe dirigente, chiusa nella sua presunzione e sorda ai veri bisogni delle società, maestri ed atleti.
Non vedo la ragione di tale comportamento, soprattutto quando si è sicuri di vincere. Di certo oggi si averte un disagio latente, per il quale la gente ha difficoltà a parlare con chiarezza. Ritengo, invece, che la condotta dell’alternativa sia di buon senso e metta in evidenza un modo propositivo, serio, rispettoso e ricco di nuove proposte che possano indicare una nuova via.
Credo che ancora una volta si porranno in luce le posizioni conquistate dalla FIS: dalla Vice Presidenza vicaria del CONI a quella della FIE, passando per l’occupazione dei vari seggi nelle commissioni. Di questo argomento si è parlato dell’articolo” NON FACCIAMO FINTA DI NIENTE”, pertanto non vi tedio oltre, però vorrei sapere che fine ha fatto il semestre bianco? Probabilmente vale per gli altri. Quante cose sono state dette e promesse, quante cose non sono state mantenute. Anche la Festa della Scherma, a ridosso dell’Assemblea nazionale altro non è che un momento per la campagna elettorale a spese della FIS: MEDITATE GENTE, MEDITATE!
Ezio RINALDI


15 settembre 2016

POLITICI, PREMIAZIONI E PASSERELLE

Il Maestro Sperlinga mi ha inviato un suo pensiero in merito alle passerelle e premiazioni dei politici, con preghiera di pubblicazione su Piazza Scherma, cosa che faccio molto volentieri.
"Caro Ezio,
come hai ben colto in qualche accenno di qualche mia dichiarazione, non sopporto l’abitudine diffusissima nel mondo dello sport di accettare, come riconoscimento di valore, il premio immancabilmente offerto e consegnato da qualche politico, più o meno noto, tutti ugualmente estranei anche al più insignificante dei valori dello sport.
E’ chiaro che in tutto ciò i “premiati” c’entrano poco.
Non posso però non notare come i politici inventino sempre nuovi riconoscimenti per avere più occasioni di stare accanto a gente pulita e così mimetizzarsi, come se avessero in qualche modo “partecipato” a quei successi, li avessero resi possibili con la loro azione politica.
Così ovviamente non è! Il politicume che ci governa, sia a livello locale che nazionale, non ha nessun merito. I nostri ragazzi, le nostre società sportive, sono costretti ad arrangiarsi nell’indifferenza totale del “potere”, pronto a mettersi in primo piano appena si intravvede un “successo”. 
Noi vinciamo, quando vinciamo, NONOSTANTE LORO, NONOSTANTE I VARI SINDACI E ASSESSORI ALLO SPORT .    NONOSTANTE…..!!! Non certamente GRAZIE  a loro!
Ho trovato inopportuno il presidente del consiglio presente alla finale tra la Pennetta e la Vinci. L’ho trovato inadeguato alla consegna dei premi agli schermitori lo scorso anno.
Nel frattempo lo sport langue e, in qualche modo, è costretto a dipendere da quel immenso catino (il temine sarebbe un altro) definito sport ma sport non è: il calcio. Catino in cui sguazzano tutti i politici, finti seguaci di qualcuno o di qualcosa per tenersi caro il numerosissimo gregge dei tifosi .
A Catania, intanto, lo Sport ha tirato le cuoia già da tempo.
L’operato, o meglio l’inerzia del mondo politico ha contribuito alla scomparsa di realtà entusiasmanti e rappresentative delle capacità del popolo catanese, come, per es. la Pallavolo, sport in cui siamo stati capitale d’Italia per parecchi anni… nonostante loro.
Ma non si può resistere a lungo. Adesso è il deserto!
Mi dovrà pur rodere il … fegato, quando vedo che qualche “sindachetto” (come direbbe Crozza/De Luca) si fa la sua passerella premiando i nostri atleti. Fingendo di gioire (sob!) per le imprese, spesso eccezionali, di costoro, che fa comodo spacciare per concittadini quando spesso non hanno con loro nessun rapporto e comunque non hanno alcun merito sulla loro attività, né tantomeno sui loro risultati.
Che, se un appassionato come me, uno che crede fortemente nel valore formativo dello sport, non avesse allestito una sala di scherma a casa propria, non fosse stato accolto presso numerose scuole elementari dei paesi etnei per informare dell’iniziativa di un corso gratuito trimestrale, si! Gratuito e Trimestrale!! – Se non avesse avviato con impegno e sacrificio personale una seria attività schermistica di alto livello, senza farla dipendere e gravare in alcun modo dai favori del politicume locale, sindaci e assessori non avrebbero nessun atleta a cui consegnare premi .
Sogno un mondo dello sport gestito da dirigenti (Presidente del CONI o di Federazione) che, liberando i nostri campioni (e le società) dalle eventuali rappresaglie o vendette di questi approfittatori, si occupino direttamente degli eventuali riconoscimenti, vietando ufficialmente agli atleti tesserati di ricevere premi da assessori, sindaci, onorevoli (si fa per dire), presidenti e via cantando, magari limitandosi a invitarli come pubblico, come “appassionati”, togliendo loro l’immeritato  ma ambito ruolo di … protagonisti.
Gianni Sperlinga"
Le male lingue dicono che il Presidente del Consiglio abbia più volte inviato messaggi alla Fiamingo per congratularsi per il prestigioso risultato olimpico, cosa assolutamente apprezzabile, ma mi piacerebbe sapere se abbia fatto la stessa cosa per Garozzo, Fichera e Pizzo - vincitori della medaglia d'argento a squadre. Se lo avesse fatto sarebbe un "grande", viceversa avrebbe dimostrato di essere ne più ne meno come tanti politicucci in cerca di visibilità e, in questo caso, darebbe ragione al pensiero esposto dal Maestro.
Ezio RINALDI

12 settembre 2016

FESTA DELLA SCHERMA: le considerazioni di Francesco Storace.

Ricevo e pubblico volentieri le considerazioni di Francesco Storace sull'incontro con le società, che il Presidente federale ha avuto in occasione della "Festa della scherma" del 10 settembre 2016.

“Gentile Ezio,
                   approfitto della tua “Piazza” per formulare alcuni commenti sulla c.d.” Festa della Scherma” svoltasi nel week end a Roma.
Confido che questo spazio – blog possa costituire per tutti nell’immediato futuro un luogo di dibattito sulle tematiche del movimento scherma, che si appresta a rinnovare i vertici federali.
Ho sempre ritenuto che lo scambio di idee, anche contrapposte, e la “vivacità” di un momento elettorale costituiscono comunque un arricchimento che non può che giovare a tutti.
Ritenevo che la Festa, tanto promossa dalla FIS, avrebbe avuto notevole successo di partecipazione e contenuti.
In realtà sotto il primo profilo devo constatare che la presenza di rappresentanti di società è stata veramente molto scarsa; a parte infatti alcune società laziali e le premiate, per il resto ho notato poche persone.
Tanto è vero che il dibattito sui cui contenuti è stato veramente ridotto.
L’ assenza di molti conferma quanto riferitomi da tanti circa un sostanziale scollamento tra la base e il vertice.
Episodici incontri non possono infatti determinare una vera sinergia tra le società e i componenti del CF, si deve sviluppare invece un costante rapporto che possa determinare una proficua collaborazione per affrontare insieme le tematiche societarie.
Credo che sarà molto opportuno nel futuro prevedere assemblee istituzionali, con cadenza annuale, con i rappresentanti delle società, che vivono oggi momenti di grande difficoltà, soprattutto sul piano finanziario.
Quanto ai contenuti della riunione rilevo che si è trattato, per la quasi totalità del tempo, di un lungo autoreferenziale monologo del Presidente che ha esposto, ovviamente dal suo personale punto di vista, i risultati della gestione annuale.
Non mi soffermerò su tutti i temi toccati, magari costituiranno oggetto di altre riflessioni, ma solo per ora sull’argomento che più mi sta a cuore relativo alla vita delle società e alle difficoltà delle famiglie a sostenere i propri ragazzi per praticare questo meraviglioso e costoso sport.
Il bilancio preventivo 2016 ancora non mi pare sia pubblicato - il Presidente dice che comunque sarà pubblicato (a fine anno?!) -   ma il consuntivo 2015 mostra alcuni primi elementi che mi sono balzati agli occhi i quali meritano una riflessione e/o risposta da chi di dovere:
-      gli associati hanno massicciamente sostenuto la FIS con versamenti per affiliazioni e oneri per gare, multe, etc. per circa € 1.226.000 avendo indietro come contributi circa € 370.000,00, comprensive di quanto corrisposto ad AIMS e AMIS ;
-      le spese per commissioni bancarie sono state oltre € 26.000,00, oltre € 2.000,00 mese in tempo di banking on line!
-      per manutenzione e sviluppo sistemi informativi e sito oltre € 10.000/ mese!
-      per la comunicazione quasi  € 20.000/ mese!
Mi piacerebbe capire la ratio di tali scelte perché, ad esempio, a fronte di un bisogno impellente delle società e delle famiglie, alle prime non va neppure la metà di quanto la FIS incassa dai loro versamenti; non credo che sia giusto così.
E poi allora è inutile autoglorificarsi per il bilancio chiuso in attivo per oltre € 280.000,00! almeno in parte di questi denari potevano direttamente od indirettamente beneficiare famiglie e società.
La politica delle spese deve esserci spiegata, sono fiducioso in una risposta.
Io qualche idea l’avrei … ma aspetto!

Francesco Storace”

09 settembre 2016

Lettera di Francesco STORACE agli Affiliati alla F.I.S.

Caro Presidente,
              mi permetto ancora di disturbarti e ti ringrazio fin da ora per il tempo che, se credi, vorrai dedicarmi.
Il quadriennio olimpico si è ormai concluso e ci avviciniamo a grandi passi al momento elettorale finalizzato al rinnovo dei vertici federali.
Tra pochi giorni si svolgeranno le elezioni dei Grandi Elettori ed a seguire quelle dei comitati territoriali e del consiglio federale.
Non mi è ancora chiaro se l’attuale Presidente vorrà di nuovo candidarsi, anche in considerazione delle pubbliche dichiarazioni  contenute nel suo sito (www.giorgioscarso.it “Programma elettorale quadriennio 2013- 2016”)  con cui dichiara che questo appena concluso è il suo ultimo mandato. Ma gli impegni ovviamente posso cambiare strada facendo!
In ogni caso devo presumere, anche in relazione ad alcuni discutibili comportamenti da parte di chi è a lui vicino, finalizzati ad indurre taluno a recedere da eventuali propositi di rinnovamento,  che l’intenzione dei rappresentanti dell’attuale dirigenza è quella di ricandidarsi.
A questo punto mi corre quindi l’obbligo di informarti che il mio proposito di presentarmi al giudizio dell’elettorato, già supportato da un consistente numero di sostenitori, è vieppiù rafforzato dai numerosi contatti avuti in queste ultime settimane anche alla luce dei risultati agonistici.
All’esito delle elezioni dei Grandi Elettori e della presumibile definitiva decisione ti invierò il Programma che mi prefiggo di realizzare con l’indicazione della squadra che è ormai quasi al completo.
Intanto ti anticipo che, in caso di elezione, il nostro impegno (vero!) sarà quello di servire la FIS per non più di due mandati con la massima trasparenza sugli incarichi e sulla allocazione delle risorse; vogliamo stare vicini alle Società valorizzando al massimo il ruolo dei tecnici che costituiscono con gli atleti il bene più prezioso da tutelare.
Sono a disposizione per venirti a trovare per illustrare il contenuto dei nostri progetti e comunque non esitare a contattarmi per qualsiasi chiarimento.
Intanto ringraziandoti ancora una volta per il tempo che mi hai dedicato, ti invio cordiali saluti
Francesco Storace
Avv. Francesco STORACEItaly - 00193 ROMA - Via Crescenzio 20
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