Gentilissimo sig. Rinaldi,
ho ricevuto oggi la risposta del
Presidente Scarso alle due lettere aperte pubblicate sul suo blog.
La trascrivo fedelmente affinché sia
pubblicata unitamente alla mia replica.
Cordiali saluti
Paola Puglisi
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FEDERAZIONE
ITALIANA SCHERMA
Il Presidente
Alla Società Sala d’armi Trinacria
All’avv. Paola Puglisi
e p.c.
Al
Presidente del CONI dr. Giovanni Malagò
Gentile
Avv. Paola Puglisi,
rispondo alle Sue due “lettere
aperte”, divulgate in questi giorni e comunicate anche al Presidente del CONI,
chiarendo subito che è mia personale abitudine curare la corrispondenza con
tutti gli appassionati di scherma, pur se non affiliati o tesserati alla
Federazione, e non sottrarmi in alcun modo alle sollecitazioni “esterne”, quale
che sia la loro provenienza.
Tuttavia, Lei si è presentata, Avv.
Puglisi, quale incaricato della gestione del sito internet della società
sportiva Sala d’Armi Trinacria.
Tale qualifica, se mi consente, non
rientra tra quelle tassative previste nell’ordinamento sportivo che comprende,
unicamente, atleti, tecnici, dirigenti ed Ufficiali di Gara.
Ho fatto quindi fatica a comprendere
quale sia il Suo ruolo in seno alla società di cui dichiara l’appartenenza e da
dove provenga l’investitura a parlare a nome della società medesima.
Dovrei chiudere qui questa risposta,
sintetizzando in breve che, se la società Sala d’Armi Trinacria ha qualcosa da
lamentare, a qualunque titolo, ciò dovrebbe farlo a firma del suo Presidente e
non certo attraverso il gestore del sito internet.
Ciò solo per evidenziare che resto
in attesa di conoscere se Lei si sia espressa a titolo personale o rappresenti
una posizione formale della società cui dichiara di appartenere, con
conseguente ratifica ed assunzione di responsabilità anche da parte del
Presidente e legale rappresentante della stessa.
Ciò detto e premesso, mi lasci dire
che, nel merito della questione sollevata, mi sembra che si voglia scatenare la
classica “tempesta in un bicchier d’acqua”.
Non conosco le posizioni assunte dal
delegato regionale del GSA Marco Barrera, che peraltro gestisce il settore con
grande solerzia e professionalità, né, però, posso dare credito a quanto
riferito da terzi o ricostruito per interposta persona.
D’altronde la valutazione di
opportunità circa l’utilizzo dell’immagine e l’accostamento della stessa a
determinate persone o situazione è un fatto rimesso alla sensibilità personale.
Se Lei ha ragione di ritenere che il
Sig. Barrera abbia fatto qualcosa di contrario alle norme federali o ai propri
compiti e doveri anche di natura etico sportiva ha il diritto-dovere, posto che
sia legittimata a farlo – di segnalare l’accaduto agli organi della Giustizia
Sportiva.
Diversamente i suoi pur pregevoli
scritti si risolvono in un mero esercizio di stile, finalizzati a sollecitare
prima, ed alimentare poi, sterili polemiche nelle sedi meno appropriate.
Con viva
cordialità
Giorgio Scarso
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Al
Presidente della FIS Sig. Giorgio Scarso
e p.c.
Al Presidente del CONI dr. Giovanni Malagò
Al Presidente del CONI dr. Giovanni Malagò
Gentilissimo Presidente,
sono davvero contenta di avere ricevuto
una Sua risposta, per quanto non mi pare possa ritenersi esaustiva rispetto al
merito della domanda.
Infatti, dopo avermi rassicurata del
fatto che Lei è uso dialogare con tutti, - (ma ho dovuto spedirle almeno 5
lettere di cui due aperte e dirette anche al Presidente del Coni per ottenere
una prima risposta)-, in pratica si limita a sindacare, in modo affatto
sterile, la legittimità del mio ruolo di gestore del sito internet forse solo
per eludere, ancora una volta, il dovuto riscontro a quanto sottoposto alla sua attenzione.
Ciò premesso, come Lei certamente saprà,
le previsioni federali non possono esaurire tutti i rapporti di tipo
privatistico che le associazioni sportive dilettantistiche sono libere di
intrattenere. Per questo motivo Sala d’Armi Trinacria, così come ogni altra
associazione, può rivolgersi a chicchessia per gestire alcuni aspetti della
propria vita associativa.
Si tratta di un comportamento legittimo
sotto ogni profilo e ritengo, d’altro canto, che anche la Federazione da Lei
guidata affidi a soggetti non tesserati il compimento di attività utili al suo
funzionamento. E proprio in questo
ambito rientra l’incarico che, a titolo gratuito, mi è stato conferito dal
presidente dell’associazione Sala d’Armi Trinacria, da me accettato con
assunzione di piena ed esclusiva responsabilità quale autore delle
pubblicazioni.
Da ciò consegue, per l’autonomia
gestionale convenuta, che le mie dichiarazioni costituiscono unicamente
espressione del mio pensiero e della mia volontà. Pertanto, non avendo io
effettuato alcuna dichiarazione in funzione di rappresentante della
associazione di che trattasi, nel caso Lei intenda conoscere anche il pensiero
del dott. Gioacchino Maurizio Seminara non Le resta che rivolgersi direttamente
all’interessato.
Tornando alla vicenda che Ella liquida
troppo frettolosamente come una “classica tempesta in un bicchier d’acqua” invitandomi, ove ne avessi il diritto, ad
adire direttamente gli organi della Giustizia Sportiva, ritengo che Lei abbia
sottovalutato tutto quanto sino ad oggi più volte esposto alla Sua personale
attenzione, che, mi permetta di ricordarle, attiene a questioni ulteriori e
altrettanto gravi, rispetto alle quali la
bonaria soluzione propostami, per Suo conto, dai responsabili del
Comitato regionale siciliano non appare praticabile.
Fatta questa premessa, il mio buon diritto
ad interpellarLa nasce dal fatto che, attraverso la pubblicazione di immagini
sul sito da me gestito, io esercito il mio personale diritto alla libera
manifestazione del pensiero.
Ora, come Lei certamente sa, si tratta di
un diritto costituzionalmente garantito la cui compressione può avvenire
soltanto in ragione del bilanciamento con un diritto di rango pari o superiore.
La posizione del delegato Barrera, - che
Ella afferma di non conoscere, ma che era, ed è, ampiamente documentabile sol
che Lei avesse avuto interesse ad approfondire prima di azzardare una risposta-,
ha inciso sull’esercizio di questo mio diritto.
Per tale motivo io, nella qualità di
gestore del sito e di responsabile delle relative pubblicazioni, dopo avere
aderito alla richiesta del presidente di Sala d’armi Trinacria di rimuovere la
foto “incriminata”, Le ho chiesto se si trattasse di un’iniziativa federale e,
in caso contrario, se intendesse o meno sottoscriverla.
Non potevo non rivolgermi che a Lei in
quanto il suo ruolo La grava della responsabilità verso i terzi per i
comportamenti posti in essere dagli organi federali. E se la memoria non mi
inganna, il delegato regionale Barrera, a norma dell’art. 83 comma 3 del nuovo
regolamento organico FIS, è diretta espressione delle scelte operate dal
Consiglio da Lei presieduto.
A seconda della Sua risposta avrei poi
valutato lo strumento di tutela più opportuno.
Caro Presidente, spero adesso Le sia più
chiaro che non si è trattato di mero esercizio di stile, ma di esercizio di un
diritto e che non sono affatto interessata all’accertamento dell’eventuale
violazione delle regole federali ma di ben altri e più importanti principi che
sono superiori a qualunque regola federale, dal cui rispetto la sua Federazione
non è esonerata.
Quanto, poi, al Suo invito a fare ricorso
alla Giustizia Federale, Le chiarisco che non è questo, allo stato, il mio
interesse né il mio dovere; sarà il delegato Barrera che, se vorrà, vi farà
affidamento, come in un primo momento ventilato.
Non le chiedo altro, mi basta leggere tra
le righe della Sua risposta per
comprendere che non era affatto al corrente dell’iniziativa del sig. Barrera e
che non intende né assumerne la paternità né asseverarla con un atto formale
(né, tuttavia, stigmatizzarla).
Non potrà provenire, quindi, dalla
Federazione dal Lei guidata alcuna sanzione a carico dell’arbitro Maria Andrè
Simone Vullo per la presenza sul sito di Sala d’armi Trinacria, di una sua
fotografia scattata durante una manifestazione pubblica e conferente con il suo
ruolo arbitrale (alla cui pubblicazione quindi non ha alcun diritto di
opporsi).
Corro, quindi a ripubblicarla.
Immagino che anche i gestori della pagina
facebook di “Accademia Scherma Palermo” e del sito internet di “Mazara Scherma
a.s.d.” tirino, a questo punto, un respiro di sollievo e corrano a ripubblicare
le immagini e/o le interviste dei loro soggetti preferiti, arbitri Gaspare
Faugiana ed Emanuele Bucca.
Resto
ancora e sempre in attesa di una risposta alle altre questioni sottoposte al
suo esame.
Con
viva cordialità
Paola Puglisi
Intanto do atto pubblicamente al Presidente Giorgio SCARSO della risposta fornita. Ciò non può che confermare il suo prestigio e la sua autorevolezza. Il rispondere alle istanze formulate da soggetti frequentanti, a qualsiasi titolo, il nostro mondo è sinonimo di rispetto e ringrazio il Presidente per averlo fatto.
RispondiEliminaNon voglio entrare più di tanto nel merito di tale riscontro, però non posso non evidenziare che quanto riportato nella lettera sia enigmatico, soprattutto nel passaggio in cui Egli dice di non conoscere le posizioni assunte dal delegato regionale G.S.A. e che non può dare credito a quanto riferito da terzi o ricostruito per interposta persona. Mi sembra, da quello che è stato segnalato con documentazione attendibile, che tutto sia chiaro.
Forse non c’è bisogno di adire le vie della Giustizia Sportiva poiché a mio avviso dovrebbe essere quest’ultima a prendere l’iniziativa ed approfondire i contenuti della denuncia/segnalazione pubblicata su queste pagine. Non è peraltro pensabile che la vicenda possa essere passata sotto silenzio, poiché le letture delle due lettere aperte hanno raggiunto i seguenti numeri: 495 la prima e 460 la seconda, nonostante quest’ultima sia stata rimossa e poi ripubblicata. Ciò significa che in tanti sono venuti a conoscenza di quanto pubblicato: è possibile che solo il Presidente ne fosse all’oscuro?
Ezio RINALDI
Gent.mo sig. Rinaldi, traggo spunto dal suo argomentare per introdurre, in coda, il mio commento.
RispondiEliminaMolto opportunamente Lei ha posto l’accento sul nocciolo della questione tuttavia mi sia permesso di dissentire sull’aspetto statistico: non si tratta di quante persone abbiano letto le due lettere aperte. Non credo sia solo una questione di numeri.
Il problema, a mio parere , è più radicale.
Pare che un bel giorno il delegato regionale Barrera, dopo anni di solerte e professionale carriera, abbia deciso di navigare nel sito di Sala d’armi Trinacria e, rinvenuta una foto ritraente l’arbitro Simone Vullo lo abbia invitato a farla rimuovere, poiché ritenuta incompatibile con il suo ruolo federale.
Iniziativa, questa, inconsueta e comunque contrastante con la comune esperienza che, da sempre, registra circostanze del tutto analoghe sui siti di numerosissime associazioni schermistiche.
Il gestore del sito Sala D’armi Trinacria ha mosso quindi una sostanziale protesta sull’accaduto nella forma di una richiesta di chiarimenti diretta al Presidente Federale, affinché chiarisse le ragioni e verificasse la legittimità dell’iniziativa.
Dopo parecchi giorni Il Presidente Federale, forse sollecitato dalla seconda lettera pubblicata su questo blog, ha deciso di rispondere sostenendo comunque di non conoscere i termini della vicenda, alla quale non sembra neppure interessato mostrando, appunto, di considerarla questione di scarsa rilevanza.
Ma è davvero possibile che il Presidente di una Federazione Sportiva possa peccare di tale ingenuità da non volere approfondire i motivi che hanno determinato il delegato Barrera in una azione che non poteva non avere un riflesso a livello nazionale?
Se davvero, come dice il Presidente, si tratta solo di una scelta dettata dalla sensibilità personale, è ragionevole pensare che quell’unica foto dell’arbitro Vullo, pubblicata sul sito Sala D’Armi Trinacria, potesse urtare la sensibilità di qualcuno?
E se così fosse, allora, quanto più questa sensibilità avrebbe dovuto ritenersi turbata per la presenza di ben cinque foto, ritraenti l’arbitro Faugiana sulla pagina facebook di Accademia Scherma Palermo?
O, ancor di più, per il fatto che, sul proprio sito, l’associazione Mazara Scherma, definisca pubblicamente Emanuele Bucca “il suo arbitro”?
Forse, in alcuni casi,mantenere il silenzio sarebbe più opportuno di un ragionamento filosofico!
Dott. FILECCIA,
RispondiEliminail riferimento statistico è dovuto al fine di dimostrare che la vicenda era ed è nota a tanta gente: probabilmente è sfuggita al Presidente.
Ezio RINALDI
Gentile Sig. rinaldi.
RispondiEliminaHo letto con attenzione i commenti del Presidente della Fis e dell’Avv. Puglisi.
Vorrei solo aggiungere una considerazione, tutti i tesserati qualora vengano a conoscenza di un presunto e/o probabile comportamento antiregolamentare hanno l’obbligo di segnalarlo ai competenti Organi Inquirenti della FIS. Il primo di questi tesserati ovviamente dovrebbe essere proprio il Presidente FIs che una volta venuto a conoscenza, a qualsiasi titolo, di una presunta violazione avrebbe l’obbligo morale, che gli deriva in particolare dalla prestigiosa carica ricoperta, di informare la Procura Federale che, in posizione di terzietà, ha tutte le competenze per fare chiarezza sui fatti, così da fugare qualsiasi dubbio. Tale iniziativa, nell’interesse dell’intero movimento sportivo, dovrebbe essere intrapresa senza indugio alcuno e senza aspettare l’impulso degli aventi causa.
Inoltre spero di riscontrare nei prossimi giorni una iniziativa del medesimo Presidente volta ad intraprendere attività di studio volte a valutare ed eventualmente se necessario correggere norme che forse oramai non sono più al passo con i tempi.
Saluti
Tramacere
Gent. sig Ezio Rinaldi, ho riscontrato, con dispiacere, che alcuni commenti pubblicati nel post precedente sono andati smarriti, suppongo per un disguido tecnico.
RispondiEliminaApprezzo moltissimo la sua disponibilità a ripubblicarli ma, considerato il corso degli ultimi eventi, mi pare possano ritenersi ormai superati.
La risposta del Presidente Scarso costituisce, a mio parere, un vero e proprio coup de théâtre.
E’ vero, il silenzio è rotto.
Ma se la exit strategy consiste, tutta e solo, nella poco pregnante risposta del Presidente, credo che il rischio maggiore sia quello di mandare in frantumi l’immagine etico-sportiva dell’area di comando della Federazione Schermistica Italiana.
cordiali saluti
dott. Antonello Fileccia
Purtroppo quando per troppa fretta si pensa di fare prima succedono i guai. La colpa dei post smarriti è solo colpa della mia presunzione di conoscenza del computer: ormai il danno è fatto e sono d'accordo con Lei sarebbero comunque superati dagli ultimi eventi.
RispondiEliminaPer la exit strategy ognuno sceglie quella più adatta alle proprie esigenze: le considerazioni o ancor più i giudizi appartengono ai lettori e Lei che è parte attiva della vicenda ne ha formulato uno mica da poco.
Cordiali saluti anche a Lei
Ezio RINALDI