Il post pubblicato sul blog,
dal titolo “Lame normali o maraging” mi ha indotto una piccola riflessione occasionata
da quanto dichiarato, nel corso di un intervista televisiva https://www.youtube.com/watch?v=RZvoziI1nwk da due tecnici del Club Scherma Palermo, in merito
all’assoluto livello di sicurezza che questo sport garantirebbe agli atleti.
La dichiarazione, resa su
sollecitazione dell’intervistatore, si è
soffermata sulla considerazione che, “tra
legenda e realtà”, l’incidente occorso nel 1982, al sovietico Vladimir SMIRNOV, costituirebbe l’unico episodio registrato dallo sport
schermistico, omettendo di ricordare i drammatici eventi, ugualmente eclatanti,
che hanno segnato la morte di Rene' MONAL nel ’37, Daniel GREGERSEN nel ’84, Gilles
MALET nel ’94, o quelli altrettanto gravi, fortunatamente non funesti, occorsi a Philippe CONSCIENCE
nel ’85 e a tanti altri atleti.
Ciò che però va
rimarcato è il fatto della fuorviante rappresentazione che è stata offerta di
questo sport come attività in cui non ci sarebbe modo di “farsi male”.
Una affermazione
che appare eccessiva laddove si volessero seriamente considerare le effettive
criticità.
E per far ciò,
seppure sarebbe agevole procedere dalla
dichiarazione rilasciata da Margherita GRANBASSI che ha annunciato il suo
definitivo ritiro dopo l'ennesimo infortunio al
ginocchio, (già operato cinque volte), mi limiterò a citare l’esito di uno
studio statistico sviluppato, nel 2009, da autorevoli esponenti della medicina ortopedica
e dello sport, (BONOFAZI M., ROSSI S., VANNONI B) i quali sono giunti alla conclusione che il
rischio medio annuale d’infortunio schermistico sarebbe pari al 31,8%., con
maggiore frequenza di distrazioni muscolari, distorsioni di caviglia, tendiniti
rotule e achillee, a cui va certamente aggiunta quell’infinita serie di eventi
traumatici che interessano la testa, il tronco e gli arti come il trauma delle vertebre sacrali da schiacciamento o caduta, le fratture
costali, l’epicondilite, la periartrite scapolo omerale, la lussazione
della spalla, le contusioni e le lacero contusioni, le vescicole, le bolle, l’ipercheratosi, i traumi distorsivi
del polso e della caviglia, la talalgia plantare, le contratture e i crampi, lo
stiramento degli adduttori.
Pertanto, il volere circoscrivere il massimo rischio possibile ad una
banale “storta al piede” mi sembra insolitamente riduttivo rispetto alla
documentata esperienza medico-infortunistica, tanto più che ha sostenere tale
assunto siano dei soggetti qualificatisi come tecnici di scherma.
Dato per assioma il fatto che un “assalto” non è paragonabile ad un incontro
di scacchi, mi domando se non sia opportuno che vengano resi pubblici i dati infortunistici
in possesso della FIS e della FIE o comunque che tali organismi si adoperino
per la raccolta di tali dati al fine di pubblicare un documento informativo che
renda edotti dei rischi specifici, prospettando nel contempo, ove
scientificamente possibile, le soluzioni preventive
Antonello FILECCIA
Da aggiungere il mio crociato anteriore rotto per caduta da una pedana troppo alta, le due operazioni alla mano di Tagliariol ecc. ecc.
RispondiEliminaRiccardo Bonsignore
Porca miseria! Gli incidenti elencati nel tuo articolo mi sono successi tutti! E del mio ginocchio immolato alla causa ne vogliamo parlare? Hai ragione, non si può dare un'informazione sbagliata. La scherma è soggetta ad infortuni come tutti gli altri sport.
RispondiEliminaMaurizia BIGELLI
Cerco di dare un contributo costruttivo, ma l'articolo è firmato da Antonello Fileccia.
EliminaPer chi fosse interessato, segnalo che fra gli sponsor della FIS vi sono anche alcune società specializzate nella commercializzazione di terapie e prodotti dedicati alla cura dei traumi sportivi.
RispondiEliminaA Fileccia
Per cui insieme allo spirito, temprate lo corpo, oh fallace manipolo d'audaci!
RispondiEliminaDario SPAMPINATO
Per chi fosse interessato, segnalo che fra gli sponsor della FIS vi sono anche alcune società specializzate nella commercializzazione di terapie e prodotti dedicati alla cura dei traumi sportivi.
RispondiEliminaAntonello FILECCIA