28 aprile 2015

CAMPIONATI EUROPEI U.23 - VICENZA 2015


http://sr.photos3.fotosearch.com/bthumb/CSP/CSP142/k1423945.jpgE’ calato il sipario sui campionati europei U.23 di Vicenza e come sempre le analisi vanno fatte a mente fredda, al fine di non lasciarsi condizionare da fattori negativi o da prevenzioni verso chicchessia.

La manifestazione, ben organizzata (un sentito compiacimento al COL) ha visto l’Italia dominare in lungo ed in largo, portando a casa ben 19 medaglie, di cui 7 oro, 5 arg. e 7 bro.: un bottino ragguardevole!.

Mano a mano che i ragazzi vincevano l’imbecille di turno commentava: ”Ad oggi le risposte arrivano a suon di medaglie...soprattutto con la spada tanto criticata!!!...più si gufa più si vince! Grazie a tutti!” (certo, perché meritarsi una convocazione e rimanere a casa significa "gufare", poi ci chiediamo gli imbecilli da stadio chi li ha cresciuti.) ed ancora “Grandi Fichera e Santarelli!!! Alla faccia dei rosiconi!!” (cioè ragazzi che sono rimasti a casa grazie a regole poco chiare); “L'Italia, agli Europei U23, risponde a suon di medaglie ai pettegolezzi della piazza. Grandi ragazzi” (al fine di zittire per il futuro i malevoli pettegolezzi, sarebbe opportuno rispondere con regole chiare e soprattutto valevoli per tutti); “Articoli sempre fuori luogo” (forse chi ha meritato sul campo la convocazione ed essendo stato defraudato di un merito acquisito deve tacersi e subire, al fine di non intralciare certe condotte).

Ognuno è libero di esprimere ciò che vuole e di farsi conoscere attraverso i propri pensieri.

Ci sono costretto e non avrei voluto scendere nei dettagli perché ciò penalizza o meglio svilisce l’impegno dei ragazzi, ma quando si vogliono far passare dei risultati scontati per delle autentiche imprese non ci si può sottrarre ad una analisi più attinente alla realtà. Veniamo ai numeri relativi ai partecipanti:
Sp.f.       54 - 18 nazioni;
Sp.m.     72 - 24 nazioni;
F.F.        34 - 14 nazioni;
F.M.       53 - 19 nazioni;
Sc.F.      23 - 7 nazioni;
Sc.M.     42 - 12 nazioni

per un totale di 277 atleti i rappresentanza di 29 nazioni. Basti pensare che all'ultima rassegna continentale Cadetti i partecipanti erano il doppio, con 37 nazioni presenti.

Va sottolineato, inoltre, che una federazione importante (e pesante in termini di risultati) come la Francia ha preferito rimanere a casa, forse per concentrare meglio le forze sulla imminente qualificazione olimpica o forse per risparmiare risorse economiche da utilizzare per incrementare i numeri dei praticanti. A singhiozzo anche l'altra potenza europea rappresentata dalla Germania, mentre federazioni come quella dell'Estonia, di Israele e dell'Ucraina, sicuramente poco digeribili in alcune armi come la spada e la sciabola, hanno disertato. Anche a livello individuale sono mancate atlete importanti di federazioni che, comunque, hanno voluto onorare l’impegno: Erika KIRPU (n.4 del ranking FIE assoluto), EGORIAN, GUDKOVA sono rimaste in sede ad allenarsi, lasciando spazio per l'occasione a più giovani, e meno quotate, connazionali.

Anche tra i maschi non sono mancate le assenze eccellenti, come quella del fiorettista ceco Choupenitch (n.9 FIE), il russo SAFINA o il francese PAUTY, lo sciabolatore russo IBRAGIMOV (n.9 FIE anche lui), ma le assenze più "pesanti" le abbiamo avute nella spada maschile, dove a casa è rimasto ad allenarsi il n.1 della classifica U20 BANYAI (Ung), il n.2 PEREIRA(Spa), il n.3 BOUILLOT (Fra), il n.5 FREILICH (Isr), e la lista continuerebbe a lungo. Non si può non evidenziare che alcune nazionali di primo piano hanno utilizzato questa prova continentale per fare esordire qualche seconda linea, dando, quindi, spazio ad atleti giovani (la Turchia nella SCF ha schierato perfino una cadetta).

Noi invece, là dove l'età lo ha consentito, non abbiamo esitato a schierare i titolari nelle nostre squadre A, evidentemente perché la competizione si è svolta in Italia, e se questo è il motivo credo che la scelta sia stata giusta.

Sulla scia di chi anonimamente vuole sempre sottolineare la superiorità indiscussa della nostra scherma, potrei presuntuosamente affermare che in regioni come Veneto, Toscana, Lazio o Lombardia, facendo partecipare 4 atleti per società avremmo numeri certamente superiori. E probabilmente anche un più probante livello tecnico.

Alla luce di queste considerazioni eviterei di attribuire a questo bottino una esagerata enfasi, pongo in rilievo l’importanza che i risultati hanno per i ragazzi, dai quali essi trovano motivi di soddisfazione e consapevolezza dei loro meriti.

 

Dai dati sopra riportati si evince che nei campionati europei il settore spada si è sempre comportato bene, molto meno ai Mondiali U.20 ed assoluti. Si può notare che rispetto alle edizioni degli anni precedenti la spada è rimasta stabile mentre il fioretto e la sciabola hanno incrementato il numero delle medaglie. E’ chiaro che bisogna sempre tenere conto del numero di atleti partecipanti e delle nazioni rappresentate. Chi esce straordinariamente bene dalla manifestazione è il settore sciabola.

Avrei potuto aggiungere altri dati riferiti ad altre competizioni, però non sarebbe stato corretto perché l’analisi va fatta sugli elementi della gara di quest’anno in rapporto alle precedenti. Ritengo sufficienti i numeri riportati per una idea precisa sui risultati ottenuti.
Ezio RINALDI

1 commento:

  1. Analisi come sempre trasparente, equilibrata ed esaustiva.
    A. Fileccia

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