19 giugno 2015

CRISI DELLA SCHERMA?


Egr. Sig. RINALDI

sia gli interventi sul futuro della Sciabola che quelli relativi agli Europei di Montreux sono la sintesi, a mio avviso, di una vera e propria crisi del settore scherma, anche se il Medagliere potrebbe smentirmi. Infatti se togliessimo il “solito” fioretto, leggiamo di 2 medaglie per arma. Poca cosa se osserviamo il numero di atleti nella finale ad 8 della Russia o della Francia. Se consideriamo che per le altre nazioni spesso emergono nomi nuovi e per l’Italia da tempo sono sempre gli stessi, il quadro diventa più chiaro. Per la spada, oltre Fiammingo, i nomi sono i soliti da molti anni. La sciabola, certo si è parlato di ringiovanimento, escludendo atleti come Marzocca e Tarantino, ma oltre la Gregorio, dove sono gli altri?

Risultati immagini per IMMAGINI DI ALLENAMENTI SCHERMISTICIGiustamente si lanciamo grandi proclami per i risultati U23, U20 e U17, piuttosto deludenti in questa stagione, ma scopriamo che mentre noi puntiamo su tali settori per riempire i Comunicati stampa, le altre nazioni schierano atleti delle categorie giovanili nella massima serie e con ottimi risultati.

Si è parlato del settore arbitrale che scoraggia la partecipazione alla sciabola. Tutto vero, ma questo è solo un mattone del palazzo, chiamato Politica, che è stato costruito in ogni settore con una applicazione maniacale. Parlando con chi nella scherma ha fatto i capelli bianchi, mi conferma che prima c’era la politica di un presidente FIS ed un CT, ma era una cosa che riguardava i 10 atleti del giro della nazionale e i 4/5 arbitri. I maestri entravano nel giro solo se avevano atleti in nazionale. Ora la politica la si tocca con un dito a livello regionale, zonale, nazionale. Va dalla assegnazione delle gare da organizzare, agli arbitri da convocare, dall’inserimento nelle varie commissioni, alla gestione dei vari Caf.

Purtroppo noto che la politica la fa da padrone in tutte le aree, compreso quella della formazione e promozione di istruttori ad ogni livello. Tutto è politica e ogni cosa rappresenta un voto, un consenso o solo un silenzio (assordante per citare il blog). Quando poi il dissenso si manifesta ecco sorgere la politica vera, quella dell’isolamento, del boicottaggio dello svuotamento. La politica del silenzio e degli sguardi, che dicono più di mille parole. Quella politica sottile, che colpendo prima la periferia e poi i grandi club, porta all’isolamento di chi, anche in senso costruttivo, ha avuto il grande torto di aver parlato o detto qualcosa, che ha alzato la polvere. Senza considerare che magari quella polvere provoca allergia ed uno starnuto provoca vento e quello alza la polvere. Quella polvere che tutti vedono ma che nessuno osa togliere di mezzo, la si mette sotto il tappeto. Forse la si vuole utilizzare per un proprio tornaconto, ma a che pro?

Concludendo mi lasci dire quello che il blog non ha voluto dire sulla Spada. Ben vengano i forum sulla crisi della sciabola per rivitalizzare l’arma ma perché non si fanno anche per l’arma non convenzionale? Da diverso tempo vive uno stato di immobilismo a cui fa seguito un silenzio assordante di chi avendone la responsabilità, con coerenza(!?), continua imperterrito nel mantenimento dello status quo. E’ stata smantellata una squadra, rea di essersi rivolta disperatamente al presidente del Coni, dopo il silenzio della FIS. In questo settore c’è troppa cecità e complicità: si ha l’impressione di vivere uno strapotere nella sua gestione, con un sistema clientelare se non addirittura nepotista. Gli errori sono sotto gli occhi di tutti ma nessuno interviene tanto meno chi dovrebbe, si percepisce la sensazione che si voglia scaricare sugli atleti la responsabilità di un fallimento annunciato.

Ma forse la sintesi sta nelle autorizzazioni che la FIS ha concesso per partecipare a spese proprie all’allenamento di preparazione al Mondiale di Mosca. Tale autorizzazione vede 6 atleti, 5 uomini ed 1 donna che, sempre a mio avviso, non avrebbero i requisiti per essere in quel contesto, 4 dei quali appartengono alla stessa parrocchia e 2 ad un distaccamento delle diocesi principale. Le loro posizioni nei ranking sono esime, esime. Nulla da dire sui meritevoli, ci mancherebbe, che hanno fatto richiesta, però i nostri nazionali, prima di un Mondiale, dovrebbero avere sparring partener di pari livello se non superiore. Non mi si dica che tutti possono fare domanda di ammissione, poiché dovrebbe esistere una regola che preveda l’occupazione delle prime 50 posizioni del ranking per essere accettati a tali allenamenti. Se si “omaggiano” atleti non meritevoli di convocazioni come si può pensare alla crescita con un ricambio onesto? E con questo sistema dove si pensa di andare? Forse per prati a raccogliere la cicoria,  e magari lo facessero, almeno lì non si farebbero danni.

Italo Rossi

5 commenti:

  1. Pur condividendo gran parte del Suo pezzo, ritengo che il nostro movimento non sia messo così male. Certo la spada è l'arma che maggiormente dà da pensare, però sono ottimista sulle altre armi. Per quanto riguarda la politica, ritengo che il Consiglio Direttivo segua una linea che poi è quella del Presidente e bene fa, poiché il consenso ricevuto per la loro elezione è stato schiacciante. Mi auguro che se dovessero fallire ne sappiano trarre le dovute conseguenze. Il convegno di Torino ha detto molte cose e chi non le ha raccolte ha fatto male poiché in quel simposio non si è fatto politica ma si è parlato esclusivamente della sciabola ed ogni intervento aveva come finalità un contributo alla crescita ed alla riorganizzazione del settore.

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  2. Egr. Sig. RINALDI
    Il discutibile comportamento della FIS si manifesta nelle convocazioni agli allenamenti premondiali, dove parlando di futuro per la nostra disastrosa Nazionale di spada, vengono convocati ed autorizzati atleti dei cui meriti agonistici, tra gare di coppa del mondo Campionati Italiani, Coppa Europa e altro non vi è traccia. Questi convocati appartengono ad una determinata parrocchia e sicuramente con la benedizione del buon Dio la qualificazione olimpica passerà da tale allenamento. Probabilmente sarà per questo che ai Giochi Olimpici di Pechino siamo tornati con un oro, che non si vinceva da 40 anni ed un bronzo a squadre - indovinate in che specialità – mentre alle Olimpiadi di Londra tale specialità risulta non pervenuta.
    A proposito di rispetto delle regole è interessante notare come la FIS per non ricevere o eludere le critiche non faccia comunicati relativi ad alcune convocazioni, ad esempio quelle per le Universiadi, però la comunicazione viaggia comunque e le cose si vengono a sapere e così abbiamo appreso della chiamata di una atleta tesserata per una società campana i cui meriti agonistici sono sconosciuti, però anch’essa transitata nella famosa parrocchia. Si poteva e si dovevano convocare atleti meritevoli, che hanno lavorato tutto l’anno nella speranza di una convocazione. Meschini, come dicono in Sicilia, essi sono atei o professano un altro credo, quindi non possono essere chiamati.
    Non ci si venga a dire che il parametro di scelta il podio sia stato il podio o la vittoria ai campionati Italiani universitari poiché le statistiche FIS ci dicono che rarissime volte, ma forse è meglio dire mai, tale parametro abbia avuto una qualche importanza. Sarebbe più onesto dire che qualcuno decide e qualcun altro, chissà per quale recondito motivo, non ha la forza, la capacità e l’onestà per intervenire. Probabilmente ci sbagliamo perché in altre occasioni qualcuno è intervenuto, facendo sostituire un convocato con un altro.
    Vede Sig. RINALDI, i genitori, ed Io sono uno di loro, sono i primi sostenitori della FIS e farebbe loro piacerebbe che ci fosse un maggior rispetto, trasparenza e correttezza nei loro riguardi: ciò renderebbe onere alla Federazione. Aggiungiamo un’altra cosa: SCARSO ci sta deludendo su tutta la linea e non lo consideriamo più il nostro Presidente.
    Italo ROSSI

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  3. MEZZANA UN CAMPUS DELLA SOCIETA’ SCHERMISTICA ….
    Un poco di ironia solo per alleviare la tristezza di tutto ciò. Leggiamo di “variazioni al bilancio” approvate dal Consiglio Federale e pensiamo a come il Ct della Spada ha gestito il prossimo allenamento di Mezzana. Infatti dei 18atleti convocati e 6autorizzati, 8, si dico 8 sono della sua Società (come si legge dalla stessa Biografia del Ct su Wikipedia). Praticamente un Campus di Club a spese della Fis. Non c’è limite alla vergogna, diceva qualcuno. Ci chiediamo come lo vedremo citato questo Campus nel Bilancio Fis? Spese di Nazionale o Contributo alle Società? (i miei figli metterebbero la faccia che ride e ahahah)
    Siamo però certi che le sorprese non finiscono qui.
    P.S. Per rispondere all’amico che ha scritto prima, preciso che non c’è pericolo, anche questa volta la Spada comunque non porta atleti vincitori del Campionato Italiano Universitario.
    Soprattutto non ci sventolate i risultati delle Universiadi che si sa, quasi mai, vedono la partecipazione di atleti di vertice delle altre nazioni e figuriamoci nell’anno della qualificazione olimpica ed in Korea. Quindi è ormai chiaro che la FIS e il CT fa le convocazioni per costruire curriculum inesistenti e giustificare scelte passate e future. Pensare che poi nei concorsi per i Gruppi Sportivi Militari, questi curriculum “costruiti” hanno peso e così continua la ‘farsa’ (… operistico diffuso tra l'ultima decade del XVIII secolo e le prime tre del XIX secolo principalmente a Napoli) tratto …da Wikipedia.

    Svevo Morandi

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  4. Da facebook riporto il pensiero di Marco Romano, profondo conoscitore della sciabola essendo stato egli stesso un forte sciabolatore. Come ho avuto modo di esprimere, pur condividendo molto dello scritto di Italo Rossi, anche Io non sono pessimista sull'intero movimento schermistico, aggiungo di più: se il CT della spada fosse meno personalistico in molte sue decisioni sicuramente anche l'arma non convenzionale sarebbe più competitiva.
    "Caro Italo, mi permetto di non essere d'accordo. A parte la spada maschile, che ha comunque una ottima individualità' con Garozzo, l'Italia è' forte individualmente ed a squadre in tutte le armi. Mi soffermo sulla sciabola, arma che seguo maggiormente. È' vero che nell'individuale siamo andati male, ma occorre tenere conto della aleatorieta' dell'arma come è' purtroppo strutturata attualmente. E comunque, abbiamo un giovane fortissimo, Luca curatoli, che, non me ne voglia Berre' sarà' quello che darà' filo da torcere a Montano ed Occhiuzzi per la qualificazione olimpica. Inoltre abbiamo una serie di ottimi sciabolatori tra i 22 e 27 anni tra i quali sicuramente spicca alberto pellegrini. Per non parlare di Luigi Samele che ha dovuto cedere il posto all'incalzante Curatoli, ma che resta senza dubbio il quarto o quinto sciabolatore italiano ed uno dei migliori al mondo".

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  5. Egr Dott. ROMANO,
    ovviamente il mio scritto è provocatorio, tale voleva essere il titolo, e si riferisce soprattutto alle scelte della Spada ed alla POLITICA del presidente della FIS. Ma rispondendo al suo post, forse il nostro scritto non è stato ben compreso, nella parte in cui anche noi sottolineiamo che la sciabola ha Curatoli e Gregorio quindi non abbiamo escluso il giovane talento napoletano. Certo, rifacendoci al ranking internazionale: Berré 15°, Samele 28° e Pellegrini 38°, considerando che sono sempre presenti nel circuito di Coppa del Mondo assoluto, ed i primi due fruiscono ancora dei punti del Mondiale 2014, la situazione, almeno sulla carta, non la si può definire ottima.
    Con questo senza nulla togliere ai suddetti atleti, che sicuramente cresceranno ancora, ma non sono giovanissimi come Curatoli e non sono tra i migliori al Mondo. Basti pensare che lo stesso Berrè agli assoluti ha dichiarato che se perde questo treno olimpico non sa se arriverà al prossimo, data l'età. Con questo nessuna polemica con la sciabola, ma giusto per dire che la mia analisi non è infondata. Infatti, gli ex U20, come Curatoli, e chi prima di lui, dove sono? Ripeto, la mia non è una critica ai ragazzi e ai loro maestri, ma alla FIS ed alle scelte che avalla e condivide. Basti pensare a quanto emerso dall’incontro di Torino sul futuro della sciabola e quanto si vede alle gare di ogni livello.
    Precisiamo che lo sforzo di Atleti, Tecnici, Società e soprattutto Genitori, è immenso, ma le scelte e la POLITICA della FIS spesso mortifica tutto ciò.
    Basta vedere in ogni arma le convocazioni ad ogni livello e si nota come siano dettate dalla Politica e dalla mancanza di coerenza e linea di condotta. Ma è difficile avere una linea vera se si deve seguire quella della Politica.
    Una metafora conclusiva: La Spada è naufragata, la sciabola sembra navigare senza rotta e con pochi remi...
    Italo Rossi

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