Dott. Maurizio FUMO -
Presidente della V^ Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione
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Ma davvero la burocrazia federale pensa che,
modificando “sapientemente” lo statuto FIS, si possa risolvere la querelle con l’Accademia Nazionale si
Scherma?
È la questione che dovranno porsi i partecipanti alla
prossima assemblea straordinaria della federazione.
Poiché, evidentemente, i “refusi non sostanziali” non
bastano più, poiché l’opera di limatura del commissario ad acta non ha toccato i punti essenziali, poiché c’è di mezzo una
sentenza del TAR Lazio, non certo favorevole alla visione totalizzante del
presidente e del suo entourage, ecco
il colpo di genio! L’Accademia viene cancellata dal mondo della scherma e,
contemporaneamente, scompaiono le parole (e i titoli?) di maestro e istruttore.
D’ora in poi: tecnici di terzo e secondo livello. E però bisognerebbe
ricordarsi di quella che la dottrina tedesca ha chiamato Etikettenbetrug. Non è certo cambiando il nome di un prodotto, come
di una qualifica o di una professione, che se ne cambia la sostanza.
Ma procediamo con ordine.
L’art. 1 comma 12 dello statuto vigente recita: “L’Accademia Nazionale di Scherma, con sede a
Napoli, è membro d’onore della FIS: essa è riconosciuta dalla FIS al fine del
rilascio dei diplomi magistrali”. Ora, a parte il fatto che l’Accademia non
è riconosciuta dalla FIS, ma dallo Stato e che dallo Stato sono riconosciuti i
“diplomi magistrali” (si tratta, evidentemente, di refusi non sostanziali), sta
di fatto che (anche) per lo statuto FIS è l’Accademia che diploma gli aspiranti
maestri ed istruttori. Almeno fino ad oggi. Ma tale “riconoscimento”, come si
evince con chiarezza dalla sentenza del TAR (e come chi scrive ha sostenuto
sempre), è ad abundantiam. Infatti il
vero fondamento della legittimazione dell’Accademia Nazionale di Scherma è nel
R.D. del 1880 (e nelle successive fonti normative), nella
consuetudine ultracentenaria (fonte di diritto essa stessa) e, infine, nel
piano di riforma delle professioni, varato in applicazione di due direttive
comunitarie, recepite da decreti legislativi (così la sentenza TAR Lazio RG
1663/2017, pubblicata 18.2.2019). Per altro gli statuti FIS, antecedenti a
quello vigente, affermavano chiaramente che l’Accademia era autorizzata per
legge al rilascio del titolo. Poi è iniziata l’opera di erosione che è
sapientemente passata attraverso una manipolazione semantica, in base alla
quale sarebbe la FIS che “riconosce” l’Accademia. Ma così - oggettivamente - non è.
Orbene:
che qualcuno possa sostenere, come si è letto su qualche blog, che, cancellando l’Accademia dallo statuto, venga a cessare
la materia del contendere è, a seconda dei casi, una stupidaggine (se uno ci
crede), ovvero un inganno (se lo si vuol far credere ad altri). La “contesa”
infatti non è interna all’ordinamento sportivo, ma riguarda - evidentemente -
l’ordinamento statale, tanto che, appunto, si è pronunciato un tribunale dello
Stato italiano. Dunque, se pure il nuovo art. 10 del proponendo statuto recita:
“E’ istituita presso la FIS la scuola
magistrale, disciplinata da apposito regolamento, per la formazione e l’abilitazione
(sic!) dei tecnici di scherma
federali)”, non di meno resta il problema consistente nel fatto che i
“tecnici” diplomati nelle precedenti sessioni “abusive” sono essi stessi
abusivi (le sessioni sono state annullate dal TAR). Come potrebbero essere
“regolari” quelli che dovessero essere licenziati in futuro in base ad una
procedura bocciata dal giudice amministrativo? Né maggiore incidenza può avere
il “nuovo” art. 52 nel quale l’Accademia Nazionale di Scherma è sostituita da una
(per ora solo progettata) scuola magistrale. È uno strano concetto di legalità
quello in base al quale, se un giudice, interpretando e applicando una legge,
mi dà torto, io cambio la legge per aver ragione. Questo - è vero - è stato
fatto, in passato, da un legislatore piuttosto … disinvolto (poi smentito dalla
Corte costituzionale), ma il presidente di una federazione, per quanto alta
possa essere l’opinione che ha di sé, non è il legislatore e lo statuto di
un’associazione di diritto privato (questo sono le federazioni dopo la legge
Melandri) non può influire sugli effetti di una sentenza.
E
poi chiariamo bene un concetto. Se Tizio, per curare un paziente, deve avere la
qualifica (e il titolo) di medico, Caio non potrà compiere la medesima azione (eseguire
diagnosi, prescrivere farmaci ecc.) anche se si fa chiamare, non medico, ma
…..”guaritore di ammalati”. Si tratterebbe di esercizio abusivo di una
professione, cioè di un reato (art. 348 cod. pen.). Infatti ciò che conta, nel
diritto penale, è l’effettività della condotta, non l’etichetta che su quella
condotta qualcuno appiccica (appunto: Etikettenbetrug!).
Si tratta di un principio basilare dell’ordinamento penale, noto anche agli
studenti alle prime armi, e che, del resto, si deduce agevolmente da cass. pen.
S.U., 11545/2012, nonché dalla risalente cass. pen sez. VI, 8424/1989. D’altronde
è giunta notizia che una Procura della repubblica ha iniziato a indagare su
alcuni soggetti che, senza valido titolo, si erano autoproclamati maestri di
scherma storica ed in tale veste impartivano “lezione”.
Dunque,
se pure il nuovo statuto si preoccupa di sostituire puntigliosamente il termine
“maestro” con quello di “tecnico di terzo livello” (artt. 1 comma 10, art. 2
comma 2 lettera g, art. 52 comma 1, art. 59 comma 4), la sostanza non cambia.
Si tratta, a nostro parere, di “maestri abusivi” perché diplomati da chi non aveva
(e non ha) legittimazione a rilasciare il titolo. Non sembra azzardato
ipotizzare, a tal punto, una serie di denunzie e di processi (e - chissà - di
condanne).
E
tutto ciò perché mai? Forse la scherma italiana sta dando cattiva prova di sé?
Forse i maestri diplomati dall’Accademia non hanno conseguito ottimi risultati
attraverso i loro allievi? Sembrerebbe proprio di no! E allora è evidente che
il proposito di espropriare l’Accademia che, da 139 anni svolge egregiamente il
suo compito, risponde solo e semplicemente a un disegno egemonico: tutto il
potere alla FIS e, per essa, al suo presidente. D’altra parte non se ne fa
mistero; basta leggere il comma 5 dell’art. 1: “La FIS …. è la sola organizzazione qualificata a disciplinare
l’attività della scherma in Italia”. Il giudice amministrativo, però, ha scritto
il contrario.
È
ovvio che nel proprio statuto ognuno può scrivere quel che vuole; ma non tutto
ciò che un microscopico delirio di onnipotenza può indurre a proclamare
risponde (necessariamente) al vero, né ciò che si vuole, per ciò solo, si
realizza. La FIE non prevede affatto che le varie federazioni schermistiche nazionali
diplomino i loro istruttori. Dunque da dove pretende la FIS di trarre tale
legittimazione? Peraltro in presenza di una normativa (e di una tradizione
plurisecolare) che assegna ad altri tale compito.
E
poi, che fine fanno gli attuali maestri (tra cui lo stesso presidente FIS)? Chi
insegnerà, nei primi anni, nella fantomatica scuola magistrale? E ancora: i
“vecchi maestri” saranno eleggibili quali rappresentanti dei tecnici? La risposta
non può che essere positiva, ma allora dobbiamo ritenere che siano proprio loro
(i maestri) i famosi tecnici di terzo livello? E se così è, allora si dà
credito all’equazione: tecnici di terzo livello = maestri; dunque, ancora una
volta, al di là delle etichette, si sta tentando di aggirare una pronuncia
dell’autorità giudiziaria.
Nel
2018 l’art. 348 cod. pen. è stato significativamente modificato (dall’art. 12
della legge n. 3) con la previsione della punibilità, oltre che di colui che
esercita abusivamente una professione, anche del professionista (maestro, nel
nostro caso) che lo ha determinato a commettere il reato, nonché di chi ha
“diretto” (così testualmente la norma) l’attività delle persone che sono
concorse nel reato. Va da sé, poi, che sarà punibile, a titolo di concorso,
chiunque abbia, con la sua condotta, istigato … l’abusivista o gli abbia
consentito di operare.
Insomma,
pur di realizzare (nel suo piccolo mondo) il disegno del re sole (l’escrime c’est moi, potremmo dire che vorrebbe
poter dire), il presidente FIS, audito dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dopo una dotta citazione
relativa alle gesta di Totò e Peppino (ben pochi avevano volato così alto
innanzi a quel Consesso), ha pensato bene di tacere sugli sviluppi giudiziari
cui si è fatto sopra abbondantemente cenno, ed ha chiesto “più certezze” per
gli istruttori sportivi, vale a dire la possibilità che essi siano “prodotti”
dalle relative federazioni (e dalla “sua” in particolare, come è ovvio). Chi lo
ascoltava, naturalmente, nulla poteva sapere del complesso quadro normativo che
regola la materia, della controversia in atto, della sentenza del TAR. Dunque:
una incompleta rappresentazione della realtà è stata fornita ad un Organo
parlamentare; su tali basi è stato chiesto un intervento “risanatore”, quasi
che “lo stato di incertezza” (e il danno per gli utenti) non fossero stati
cagionati dalla stessa FIS e dalla sua condotta giudiziariamente dichiarata contra legem.
Ognuno
giudichi come credere questo modo di procedere, ma forse, e al di là del caso
contingente, bisognerebbe cominciare a chiedersi se non sia opportuno, dopo
tanti anni, che si proceda, finalmente, al cambio della guardia. Se il potere
logora chi non lo ha, è il caso di riconoscere che siamo tutti abbastanza
logorati da questa gestione ultra verticistica che, se prorogata, si
estenderebbe per un lasso di tempo davvero abnorme; e sarà pure un caso, ma si
tratterebbe di un ventennio scarso.
Maurizio FUMO
Magistrato dal 1977. Pretore a Torino, Giudice a latere del
Tribunale Penale a Napoli, Giudice Istruttore a Napoli, Direttore
degli Uffici Lavoro Penitenziario e Beni e Servizi presso DAP del
Ministero della Giustizia (dal 1987 al 1990), Sostituto Procuratore
presso la Direzione Distrettuale Antimafia Procura di Napoli (e
negli ultimi 6 mesi coordinatore del settore), Magistrato di
Appello addetto all'Ufficio del Massimario e del ruolo della
Suprema Corte di Cassazione, Consigliere della Suprema Corte di
Cassazione (dal 2002) e componente delle Sezioni Unite Penali
(dal 2011).
Presidente della commissione giudicatrice del concorso per
l’accesso in magistrature nel 2008; Componente del Consiglio
direttivo della Scuola di specializzazione per le professioni legali
presso Università LUISS Guido Carli - Roma (incarico in essere);
Docente per: il CSM; la Scuola Superiore della Magistratura;
l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari del Ministero della
Giustizia; dell'Ordine degli Avvocati di Roma; la Facoltà di
giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli.
Ha collaborato con le riviste giuridiche: Archivio penale;
Rassegna Penitenziaria e Criminologica; Critica del diritto;
Rivista di Polizia; L'indice penale; Diritto & Giustizia; Rivista
Giuridica IPSOA; Diritto e Formazione; Golem Informazione;
"Critica Liberale".
Autore di diverse monografie giuridiche tra le quali: Delazione
collaborativa, pentimento e trattamento sanzionatorio, Napoli; La
diffamazione mediatica, Torino 2012; La condotta nei reati
informatici, nell'ambito della pubblicazione "Il sistema penale alla
prova del cyber- spazio" Archivio penale 2013; Il ricorso per
cassazione: procedimento e giudizio, in "Procedura penale- Teoria
e pratica del processo", Torino 2015.
Chapeau. Ottima analisi. Meditare gente..... Meditare marco puglisi
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=641-ahWvgls
RispondiEliminaMalagò è andato in commissione cultura e ha parlato tanto tanto ma tanto....di quanto è bravo di quanto è buono....di quanto è bello... etc etc etc
Si è solo dimenticato di raccontare la famosa storiella dei refusi statutari messi a punto insieme a Scarso, De Tullio. Cannella e Fabbricini.
Un giorno mi capiterà di incontrare Giorgetti e così potrò colmare questa grave dimenticanza nella ricostruzione della storia del magnificente Coni di Malagò. Ma, probailmente, Scarso, Fabbricino, Cannella e De Tullio saranno, in quel tempo, già finiti nel dimenticatoio.
Ringrazio il Dott. FUMO per il suo autorevole contributo. La sua analisi fa certamente chiarezza sugli aspetti connessi alla sentenza del TAR ed alla pretesa federale, non solo di eliminare l'Accademia dallo statuto FIS, di voler disattendere una sentenza emessa da un tribunale dello Stato.
RispondiElimina"Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte anche i parenti chiedevano il bis."
RispondiElimina(Totò) Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio
Abbasso gli hater.Il grande livello culturale, la grande capacità dialettica e l'eccezionale proprietà di linguaggio ampiamente dimostrata dal Presidente Scarso in commissione cultura ci inorgoglisce. Via gli invasori.
RispondiEliminaGuarda che l'invasione è avvenuta tempo fa e sei sotto regime già da molti anni. SVEGLIATI IMBECILLE.
EliminaLascialo perdere perché è tutt'altro che imbecille, è solo molto furbo e lo statu quo gli è molto conveniente. Minchia, se gli conviene!
EliminaChi ha sentito qualche volta parlare il presidentissimo non può non cogliere l’ironia di anonimo delle 17.45
EliminaMa quale ironia, Giorgio ha anche il commendatorato della repubblica itagliana. Quando Arpino diventarà cavaliere della tavola rotonda ne riparleremo. Per il momento,che Arpino parli correntemente l'inglese non ci interessa una minchia a noi.
EliminaHaile Selassie
E certo, anonimo del 9/5/19, h. 20,04, siete un pugno di ignoranti e a voi sta bene quello che vi siete scelto, non fosse altro perchè parlate la stessa lingua
EliminaMa tanto l'assemblea è invalida
RispondiEliminaI miei più vivi complimenti al dr. Fumo, che ha impartito a tutti, in generale, ma al maresciallo Scarso ed al suo consiglio (unitamente ai suoi adepti), in particolare, una magistrale lezione di diritto.
RispondiEliminaCordialmente.
Gaspare Fardella
Dimenticavo: imparate, gente, imparate!
EliminaCordialmente
Gaspare Fardella
Ma per caso Malagò oltre alla famosa laurea revocata ha conseguito anche un diploma in arte drammatica? Gli manca solo la lacrimuccia da effetto cipolla!
RispondiEliminaMa per favore, vergogna! Perchè non racconta ai deputati come è stato taroccato la statuto federale del 2016 che lui ha approvato a pieni voti? Potrebbe farci una nuova tesi di laurea!
hai ragione perchè quando parla sembra Jesus Christ Superstar che dispensa sapienza da tutti i pori ( però la voce è troppo nasale forse ha qualche polipo)
EliminaAmici, la notte scorsa è accaduta una cosa straordinaria. Lo Stivale di Ferro si è illuminato, era come se respirasse. Viveva! Mi ha implorato di indossarlo senza ulteriori ritardi. E' un segno? Forse l'ora è vicina?
RispondiEliminaA Riccione portate questo articolo del Magistrato Fumo, o Società Atleti Maestri Elettori!
RispondiEliminaOra non potete dire non sapevamo!
Con l'articolo del Magistrato Fumo chi vota la proposta di Scarsomagno moralmente avrà fatto un'operazione che può avere degli scopi non chiari?
Io a Riccione porterò un bel vassoio di cannoli e accussí fazzu cuntentu 'u ziu.
EliminaMa il collare d'oro al merito sportivo che hanno dato a Fabbricini equivale al commendadorado di Scarso?
RispondiEliminaOggi un amico burlone mi ha fatto uno scherzo e mi ha detto che Cannella si era dato al Basket. Per un momento ho rischiato l'infarto
RispondiEliminahttps://www.gettyimages.ie/detail/news-photo/marco-cannella-president-of-the-board-of-fabi-shoes-looks-news-photo/108912629
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RispondiElimina"È uno strano concetto di legalità quello in base al quale, se un giudice, interpretando e applicando una legge, mi dà torto, io cambio la legge per aver ragione." dottore mi spiace dirle che questa è la politica con la quale Scarso ha sempre gestito la FIS. Sono anni che insegue gli errori dei suoi collaboratori, i favoritismi, le scelte personalistiche dei CT: cambiando le regole e i regolamenti.
RispondiEliminaUna bellissima lezione di diritto, quella del dr. Fumo. Se mi è consentito, soprattutto una lezione di grandissima umilta'
RispondiEliminaChi se ne frega se qualcuno, a Portici, nel 2016, si lamentava di essere stato esaminato dal dr.Fumo, senza che questi
fosse in possesso di una qualsivoglia qualifica tecnica. Lo era il padre Gherardo. Basta e avanza.
ma lo sa che negli esami di abilitazione è obbligatoria la presenza di un magistrato che garantisca la legalità, qualunque sia la materia dell'esame
EliminaIgnorante
Eliminasi potrebbe percepire, in questa elegante prosa giuridica, un che di divertito accanimento nei confronti della vittima, un giocare del gatto col topo, una certa ironia sprezzante, che fa sembrare il tutto abbastanza eccessivo ma anche forse un po' posticcio
RispondiElimina... e chi sarebbe la vittima? SCARSO? Se è lui la vittima mi viene da dire: non ho mai visto un lupo farsi pecora.
RispondiEliminae se non ci fossero tante pecore non ci sarebbero tanti lupi
EliminaContemporaneamente hai fatto due considerazioni/affermazioni: 1. che il mondo della scherma è composto per la maggior parte da pecore; 2. è giusto che ci siano tanti lupi.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaCome disse Matt Demon in un film... 'se quando giochi a poker non capisci chi è il pollo nella prima mezz'ora, il pollo sei tu'. Ergo... i polli siete voi. E ancora non l'avete capito dopo più di mezz'ora!
RispondiEliminaImparate a giocare a poker. Perché la posta in gioco è molto alta e i polli vengono spennati.
Oppure cambite gioco e giocate a qualcosa che il presidente non conosca.
A buon intenditor...
Sono d'accordo con te anonimo delle 21:01. Niente poker. Proviamo a giocare a Guardie e Ladri. Noi le Guardie e voi i Ladri.
EliminaChe citazione da idioti. Vi riempite la bocca di cretinate, ma alla fine non vi basteranno.
EliminaBombolone ti vedo sempre più nervoso, come mai?
EliminaE' probabile che tu abbia ragione ma credo che siamo alle semplici battute. La vera battaglia si giocherà con il voto segreto e non sarà in questa assemblea straordinaria. Pertanto mi viene il sospetto che i polli non ci siano e che qualcuno sia a caccia di non so quali volatili, forse ho capito: i paduli. Buona caccia!
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RispondiEliminaSMEF quanti bei ricordi .... li raccontiamo?
RispondiEliminaSiete proprio dei polli se non sapete fare un'analisi critica della vostra strategia.
RispondiEliminaVolete solo colpire il presidente e così fallite (fin'ora è stato così).
Non avete capito che dovete semplicemente lavorare su tutto ciò che il presidente non fa e non è in grado di fare. Va da sé che colpirete lui.
Solo così vincerete l'assalto. Solo valorizando la scherma, i suoi atleti e le loro famiglie colpirete il presidente dove gli farà più male.
Perché gli toglierete non solo la scherma ma la fiducia del mondo schermistico.
Resterà solo. E non avrà più nulla.
Ma chi ti dice che non lo stiano facendo. Pensi così solo perché guardi quello che il tuo presidente ti dice di vedere e ascolti quello che il tuo presidente ti dice di ascoltare. Apri occhi e orecchie e sbrina il cervello e ti accorgerai che le tue critiche sono assolutamente fuor di luogo.
EliminaE intanto a Tunisi ancora una volta l'atleta privata del suo magico giubbetto non riesce ad andare oltre il tabellone dei 128.
RispondiEliminaLà dove fallisce la giustizia sportiva vince la verità dei fatti.
E vale così per tutto...
Spero vivamente che sia come dici tu perché, effettivamente, di questa giustizia sportiva personalmente non ho nessuna fiducia.
EliminaAl processo della gallina, la volpe non dovrebbe far parte della giuria. (cit. T. Fuller)
EliminaDalla sciabola elettronica a quella normalmente elettrica..;) ma anche le altre convocate....grande sciaboladonne, grande ct
RispondiEliminaE la Errigo 'io merito tutto'? Dove la mettiamo? Nel fioretto non va più a podio e nella sciabola... fa pena! A meno che i suoi risultati valgano sempre più di quelli delle altre, anche se nelle retrovie, per via del suo 'status' di campionessa di fioretto.
RispondiEliminaAhimè... che torni a un'arma sola che ne ha da vendere!
Non mi sembra meriti proprio nulla.
Terza delle italiane e tranne la Vecchi, non vedo altro. Di fioretto nelle 8 perdendo solo da una italiana.
EliminaButtarli via
Anonio delle 18.09 hai talmente i paraocchi che non ti sei accorto che io non sto dalla parte del Presidente!
RispondiEliminaIo vorrei che se ne andasse ma non mi sembra che al momento ci sia qualcuno che dimostri di poter dare al movimento schermistico una ventata di aria fresca e... pulita!
Mi auguro di sbagliarmi. Largo ai giovani e a chi potrà dare una muova spinta a questo sport. Ma vista la supponenza che c'è in giro non mi sembra potrà cambiare mai nulla.
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EliminaLo ripeto tu vedi e ascolti solo quello che ti dicono di vedere ed ascoltare e dici quelli che ti ordinano di dire. E in più menti, e anche malamente
EliminaChi sarebbe supponente?
EliminaAnonimo delle 19.04 lei fa discorsi da bar. Di quelli che si fanno per i ragazzi in crescita. Non è certo questo il modo in cui si giudicano i campioni. Uscire nei 64 insieme ad altre compagne e dire però è la terza delle italiane, per una che vuole due medaglie in due armi direi che è patetico. Siamo alla stregua del calcio. Pazzesco! Se questa è la scherma c'è davvero molto da cambiare!
RispondiEliminaP.s. per la cronaca... nel fioretto perde qualsiasi scontro con qualsiasi compagna di squadra da tempo. E poi merita tutto! Certamente una campionessa su cui poter contare...
Capisco le rode a livello personale ed questa la prima cosa da cambiare.
EliminaNello specifico dovremmo chiarire se conta di più essere sempre alti livelli o fare un boom e poi sparire.
Lei e sempre ad alti livelli e le Olimpiadi sono tra 14mesi e quindi tutto il tempo
Gli atleti come Arianna Errigo forse non meritano tutto ma meritano sicuramente tanto rispetto per la loro passione, viva ,libera e incondizionata da giochi di palazzo che di sportivo non hanno nulla.In un altro paese sarebbe quantomeno esaltato il suo doppio impegno ,considerata una risorsa e uno stimolo per le altre atlete .I risultati ci sono basta leggere e il livello delle altre
RispondiEliminanon e ancora cresciuto Lo ha intuito con intelligenza il ct che in Belgio oltre a convocarla per l individuale(perso assalto per la finale ) l ha xchierata a squadre titolare fissa risultando la migliore,un valore aggiunto.Poi l assurdo diktat con la convocaxione ratificata e poi congelata per Seul e infine marcia indietro della FIS che autorizza per Tunisi...dopo lettera dei legali.Delle due l una o e incompatibile o no.Se non lo è ,allora é giusto che la pedana esprima il suo valore e autorizzi il suo sogno che poi dovrebbe essere anche il nostro di sportivi.
Ps
Ieri un atleta di 41 anni ha fatto l ennesima findle in coppa del.mondo a Madrid .Oltre il secondo posto un mese fa ad Abano.si chiama Aldo Montano ed e di una classe immensa.oltre la carta di identita. ogni volta che fa 64 ripartono i corvi...come con l Errigo.
Appunto e se Aldo avesse deciso di cimentarsi nella Spada o nel Fioretto? La FIS che da anni vive alle spalle del suo indiscusso carisma e talento, del facino mediatico di chi riesce a far sempre parlare di se ed essere amato, cosa avrebbe fatto se Aldo avesse deciso di fare anche un'altra arma?
EliminaIl presidente Scarso oltre che onnipotente e onnisciente (basta vedere i punti Millemiglia) ed immortale per le presidenze, è anche veggente e untore. Infatti, decide il futuro degli atleti nonostante i risultati e la pedana. Ricordate che il Blog oltre alla Errigo ha parlato spesso della scelta imposta a due fratelli talentuosi? Bhè la pedana, sempre sovrana nelle decisioni, ci ha regalato i due fratelli agli Assoluti di Spada Maschile con il 2003 podio in Coppa Italia di spada, e già qualificato di Fioretto.
EliminaSmettiamola di pensare di essere talent, siete una Federazione e pensate ad amministrare senza gravare sempre sulle tasche delle famiglie.
Evviva la federprincipianti che dopo vent'anni non sa ancora come si organizza una gara in modo decente ma sa tutto sugli alberghi di lusso del pianeta.
RispondiElimina#epimmiachiccè #stivalediferro #2020finalmentetenevai
Scusate ma avete letto chi parteciperà alla prossima gara di Coppa del Mondo di Parigi, lo storico e rinomato Monal. Mica chi lo ha vinto già, mica chi ha un podio in Coppa, mica chi ha vinto il bronzo ai Campionati del Mondo U20, mica chi ha partecipato a gare di Coppa del Mondo U20 e mondiali, mica chi parteciperà ai prossimi Campionati Europei U23.
RispondiEliminaTranquilli parteciperà un riserva in Italia ai Campionati del Mondo U20, preferito all'ultimo momento da altro atleta e soprattutto dai pessimi risultati negli ultimi mesi.
Ma sorpresa delle sorprese al posto di Paolo Pizzo spunta un simpatico e eccentrico schermitore che in tutta la sua carriera schermistica, attualmente Master 0, non ha mai visto una finale, podio o altro. A Caorle, bravo lui, ha ottenuto l'ingresso tra i primi 16 e la qualificazione agli Assoluti. Un poco pochino per portarlo in Coppa del Mondo Assoluta, qualificazione olimpica, tutto prima del verdetto di Ancona.
Due le ipotesi: autorizziamo sempre gente improbabile così non si toccano le possibilità del figliuolo?
Oppure abbiamo accontentato uno dei maestri dissidenti che ha chiesto ed ottenuto anche di essere ascoltato da Scarso e che spesso si prodiga in proteste e che magari adesso si placa e voterà nel "giusto" modo? Plateale la sua ultima scelta di chiedere l'autorizzazione per circa 20 atleti compresi alcuni Master3 con posizioni Ranking oltre il 1555. Bhè avrà sicuramente accettato l'autorizzazione, come si dice 'teniamo famiglia'.
Quindi cari amici che vi candidate, fate attenzione sul potere d'acquisto dei voti da parte di chi governa, il "prezzo" di vendita nella scherma è molto basso e occhio ai vostri alleati che magari sono tali solo per dare un valore maggiore al loro voto.
E vai, devo dare atto al presidente Scarso di aver abbassato così tanto il livello nel mondo della scherma che tra una T-Shirt e una Felpa Italia, i consensi aumentano e per i dissidenti che fanno i giochini, parte una autorizzazione improbabile e via arriva il voto favorevole.
EliminaCon questi livelli, sarà presidente anche dopo la sua dipartita.
Avete visto le convocazioni ai prossimi Campionati Europei U23?
RispondiEliminaCi sono molti spunti di riflessione. Vismara evidentemente, nonostante gli ottimi risultati in Coppa del Mondo, non 'deve' far parte della squadra per i Campionati Europei e Mondiali. Chissà se perchè quasi coetaneo del figlio dì oppure perchè allievo di un Tecnico di indiscussa capacità ma non voluto dal Ct e dalla Fis. La deduzione nasce dal fatto che chi partecipa agli europei U23 non farà quelli assoluti, basti vedere la mancata convocazione di Federica Isola alla rassegna U23.
C'è poi l'unto del signore, cioè quel figlio dì che tra gare in Italia e all'estero non ha un risultato, pur se non perde una competizione, allenamento di ogni categoria, genere e nazione dove si svolga, da 5 anni. Ma lui 'deve' essere convocato nella speranza di quel famoso calcolo delle probabilità secondo il quale prima o poi ci sarà un risultato che il padre potrà vendersi per dire 'adesso tutti zitti, avete visto che...'.
Abbiamo poi il talentuoso campione olimpico giovanile, anche per lui nonostante il podio di Coppa e le parole di rinnovamento con spazio ai giovani, del Ct, non c'è spazio Assoluto. Da Campione italiano della categoria, la convocazione è automatica.
Non è chiaro, se non la promessa fattagli ad inizio anno e l'ottimo rapporto del presidente FIS con la Società, la scelta a priori del quarto componente, che stenta a dimostrare di meritarla se si analizzano i risultati ottenuti in questa stagione tra Coppe del Mondo e gare italiane. A casa il vincitore della gara obiettivo di Busto e gli atleti del Mondiale U20. Prassi di Cuomo voleva che le riserve ai Campionati del Mondo U20 o i componenti della Squadra, fossero convocati. Ma erano altri tempi quelli dei 'suoi' allievi.
Nel femminile non cambia molto la logica con tante atlete sempre convocate ad allenamenti assoluti e Coppe del Mondo che lasciano il posto alla gara continentale U23 ad una 'imponente' atleta di cui non si riscontrano risultati che possano essere chiamati tali.
Siamo al ridicolo
EliminaE intanto?? Sorpresa delle sorprese.....la nota sciabolatrice elettronica convocata ai campionati europei U23!!! Saranno i fantastici risultati di questa stagione?? Non c’è propio limite....
RispondiEliminaOra devono veramente andare a CASA TUTTI
EliminaForse sperano che prima o poi cali il polverone e si possa far tornare a funzionare il giubbetto. Non dimentichiamo che anche la fis ci ha guadagnato su tanti bei titoletti internazionali che invece dovrebbero essere restituiti.
EliminaNon si può punire una atleta che sgraffigna titoli internazionali, non è vero furbacchioni?, peccato che si sia fatta scoprire.... ma con un po'di fortuna e una tecnologia migliore ci si può pure riprovare...
Intanto a fronte della sciabolatrice elettronica che viene convocata nonostante non abbia uno straccio di risultato, e non si sia aperto neanche un'inchiesta sul suo "Giubetto Spaziale" sembra invece che una delle ragazze che avevano chiesto solo un approfondimento di indagini su un'attrezzatura quantomeno sospetta, sia stata condannata. In sostanza non è consentito a nessuno parlare nè tantomeno chiedere chiarimenti o addirittura verifiche. Insomma il miglior regime dittatoriale non saprebbe fare meglio. RIBELLIAMOCI!!!!!!
EliminaE' proprio vero il detto: "Chi tocca i fili muore"
EliminaI fatti del giubbetto magico sono stati rimossi ma in crisi di consenso e con la crescita degli Scarso scettici, la fedecrazia schermistica passa al contrattacco e lo fa nell'unico modo che conosce attraverso la coercizione e la distribuzione di prebende. I furbacchioni vanno premiati e punito chi chiede chiarimenti. La storia insegna che Lavrentij Pavlovič Berija fu liquidato nonostante i servigi resi al potente di turno.
RispondiEliminaSignor Rinaldi cerco di rimanere in tema rispetto allo stupendo articolo del Presidente Fumo. Sono certo che molti aventi diritto al voto arriveranno all'Assemblea tirati per la giacchetta dal consiglio federale o dai presidenti regionali; io stesso ho ricevuto diverse pressioni.
RispondiEliminaHo letto che Italia Scherma ha messo a disposizione un punto di consulenza gratuito presso la sala riunioni dell’Hotel Eur Viale Faenza 5 a Miramare (RN) dove potrete fare domande, soprattutto su quegli argomenti ancora dubbiosi, per poter decidere di approvare o meno un nuovo Statuto con maggiore consapevolezza.
Invito tutti ad andare.