18 febbraio 2021

RADIAZIONE: sviste o mancati controlli?

Dr. Gabriele ARU -
Presidente Commissione Arbitrale F.I.S.
In questi mesi di pandemia, chi può dire di non trascorrere diverse ore al computer navigando in internet? Direi quasi nessuno ed io non sono da meno. Così navigando, navigando, alla ricerca di notizie sportive e non, mi sono imbattuto nel sito
https://www.unvs.it/Documenti-vari.htm dell’Associazione benemerita UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT; e, quindi, un po’ per sana curiosità, un po’ per sapere come sia organizzata la giustizia sportiva di un ente diverso dalla FIS, ho approfondito la ricerca.
Questa mi ha portato ad un risultato sconvolgente: il reperimento di un provvedimento disciplinare assai pesante, consistito nella radiazione di un associato (qui, la pesantezza), che risponde al nome di Gabriele ARU (qui, lo sconvolgimento); sono saltato sulla sedia.
Mille tormentosi dubbi mi hanno subito assalito: E’ il dr. ARU, medico lombardo? E’ l’ARU che conosco io? E’ quello stesso ARU al quale sono legato da lunga conoscenza? E’ il medesimo ARU presidente della Commissione Arbitrale della FIS? E’ l’ARU che ricopre innumerevoli incarichi nell’ambito FIS? E’ sempre quell’ARU, soggetto vulcanico e onnipresente, Vice Presidente del C.R. Lombardia della FIS? E’ sempre l’ARU canditato nuovamente a quella carica?
Non volevo, né potevo crederci, ho voluto immaginare si trattasse di una tragica omonimia.
Invece, mi sono dovuto ricredere: fatti gli opportuni accertamenti - questo il link dove trovare la notizia: https://www.unvs.it/Documenti-vari.htm - , ho potuto verificare che si tratta proprio dello stesso, medesimo, identico, uguale soggetto: il dr. Gabriele ARU, Presidente di commissione GSA.
A questo punto, altri angoscianti e ben più pesanti dubbi mi sono venuti in mente, cerco di riassumerli:
1.   Se il provvedimento è stato assunto ad ottobre 2012, come è possibile che nessuno ne sia mai venuto a conoscenza?
2.   E’ mai possibile che la FIS fosse totalmente all’oscuro di tutta questa triste vicenda?
3.   E’ mai possibile che in FIS nessuno sapesse di tale accadimento, visto che è un atto pubblicato su siti ufficiali?
4.   Qualcuno aveva l’obbligo di controllare e non lo ha fatto?
5.   L’interessato, colpito da RADIAZIONE, aveva l’obbligo di comunicarlo alla FIS e non lo ha fatto?
6.  Visto che esistono precise normative CONI che negano la possibilità a chi è stato colpito da tale sanzione di ricoprire cariche elettive o nominative né tantomeno assumere incarichi federali, come è possibile che la FIS abbia potuto concedergli gli incarichi che a tutt’oggi egli riveste?
7.  Nessuno dei vertici federali ha mai sentito il bisogno di revocare al suddetto radiato gli incarichi assegnati?
8.   Poiché, al momento di presentare una candidatura a cariche elettive, vi è l’obbligo per il candidato di dimostrare di avere tutti i requisiti previsti dalle vigenti normative, sottoscrivendo dichiarazioni ovvero firmando un atto notorio, sono state rese delle dichiarazioni mendaci?
9.   E’ ragionevole pensare che tutto ciò sia stato frutto di un mero errore veniale?
10. Chi aveva l’obbligo di controllare ha poi, in effetti, controllato?
11.E se colui che aveva l’obbligo di controllare avesse, in effetti, controllato realmente, e quindi scoperto l’avvenuta inflitta sanzione, perché non lo ha comunicato a chi di dovere? E se lo ha comunicato a chi di competenza, perché costui non ha fatto nulla?
Di seguito, e per dovere di cronaca, pubblico il documento di che trattasi.
Ciò malgrado, voglio ancora augurarmi, nella mia ingenuità, che si tratti di un’omonimia - sebbene gli accertamenti fatti lascino pochi spazi a dubbi di sorta - giacchè, se così non fosse, cioè se non si trattase di omonimia, qualcuno, oltre l’attore principale, dovrà rispondere non solo agli interrogativi di cui sopra, ma anche a quelli, e ben più imbarazzanti, che verranno da diverse parti, fra tutti, il seguente: con quale credibilità, sia a livello locale che nazionale, i candidati facenti parte del gruppo Azzi/Scarso si potranno proporre nelle varie cariche elettive?
Mah, speriamo che Io me la cavo!
Ezio RINALDI


10 commenti:

  1. Certo sarebbe quantomeno nobile da parte dell'interessato ritirare la propria candidatura in Lombardia, infatti si ricandida come consigliere, e l'attuale presidente potrebbe mostrare in questo senso della giustizia e della legge.

    Dal 2012 al 2021 (curiosa la simmetria della data vero?) il provvedimento è stato ignorato principalmente dal soggetto in questione, il quale si è candidato a cariche elettive territoriali consapevole che non l'avrebbe potuto fare.

    Mi auguro che non si adduca la puerile scusa che "sono cose vecchie", in quanto gli effetti della radiazione dal '12 al '21 non sono stati applicati da alcuno, se non dall'Unione Veterani dello Sport.

    Ricordo poi che nel '12, il presidente dell'UVS era Edoardo Mangiarotti.

    Sarebbe doppiamente stomachevole che questo "dettaglio" venisse ignorato.

    Nonostante tutto, credo ancora romanticamente alla giustizia e ad almeno un giudice retto, impavido e impassibile.

    Fabrizio Orsini

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    1. Rettifico che Edoardo Mangiarotti nel 2012 non era già più presidente dell'UNVS, in quanto si dimise nel maggio 2009.
      Chiedo scusa per aver dato notizia falsa.
      F. Orsini

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  2. Questo articolo è molto interessante ma purtroppo incompleto. Una esaustiva informazione imporrebbe far conoscere ai lettori più appassionati -quale ad esempio sono io- i fatti che stanno alla base della radiazione. Si tratta di vicende dall’esclusivo sapore atletico-sportivo ho hanno refluenze di carattere civilistico, amministrativo o addirittura penale?
    Sulla vicenda circolano già delle voci ma, in termini generali, sarebbe molto interessante conoscere gli effettivi retroscena che caratterizzano la vita e la personalità di coloro a cui la Federazione governata da Giorgio Scarso ha attribuito incarichi nell’ambito dell'organo-struttura federale. Credo che in questo modo la “Base” potrebbe formarsi delle idee molto più aderenti alla realtà ed orientare il proprio giudizio in modo assai più consapevole. Infatti con l’approfondimento della notizia odierna, fino al punto di conoscere i fatti che sottendono la radiazione, ognuno di noi potrebbe formarsi il proprio libero convincimento sui diversi profili di responsabilità che sembrano prepotentemente emergere dalla vicenda e sull'opportunità che il soggetto coinvolto possa rivestire nel prossimo futuro cariche rappresentative all’interno del movimento schermistico.
    Un contributo importante potrebbe venire proprio dal sig. ARU che mediante questo Blog potrebbe offrire ampia contezza delle sue ragioni ed allontanare le ombre che, ora dopo ora, si stanno addensando sulla sua persona.
    Lo farà?

    Antonello Fileccia

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    1. Caro Antonello, circolano voci di vario genere circa i fatti alla base del provvedimento che però non è possibile pubblicare poiché non si ha certezza della loro veridicità. Posso esprimere il mio pensiero che è pressappoco questo: la mancata pubblicazione delle motivazioni che ha indotto l’Associazione ad assumere il provvedimento mi induce a ritenere che non siano pubblicabili. Piuttosto è incredibile come qualcuno voglia ridurre la vicenda ad una mera questione di campagna elettorale (me lo ha scritto un anonimo pro Scarso/Azzi, il quale, ovviamente, non trova alcuna ospitalità) affermando che non si tratterebbe di una radiazione sportiva, senza specificare come possa essere qualificato il provvedimento. Personalmente non ho assolutamente nulla nei confronti del Dr. ARU, che, peraltro, conosco da molti anni, però mi auguro che la solerte giustizia federale voglia aprire un fascicolo per appurare in capo a chi addurre le responsabilità per aver permesso le nomine, le candidature a quant’altro al destinatario del provvedimento.

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    2. Caro Ezio, nel frattempo pare che qualcuno abbia già organizzato un giro di scommesse clandestine su ciò che farà la FIS e chi di competenza. Applicheranno le norme che disciplinano gli effetti della radiazione o si inventeranno qualcosa di estroso per salvare il malcapitato di turno?
      In molti temono di dovere assistere all'ennesimo capitolo della commedia all'italiana ma io mi auguro che il CONI, almeno questa volta, eserciti efficacemente il potere/dovere di vigilanza in casa FIS e sulle determinazioni del segretario generale. Sulla giustizia federale, in verità, nutro molte poche speranze!
      Per quanto riguarda questo sig. Aru non so chi sia e non mi importa saperlo. Da sportivo mi è sufficiente avere appreso che costui è stato radiato otto anni fa da un Collegio di PROBIVIRI e non è stato graziato. Credo che qualcuno un po' più illuminato di me dovrebbe prendersi la briga di illustrare questo elementare concetto al maresciallo Scarso e a tutta la sua cordata elettorale.
      Buona serata.

      A. Fileccia

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  3. Domani si voterà in Lombardia come in altre regioni d'Italia. Il Dr. Aru è nuovamente candidato in qualità di consigliere.
    Mi auguro che ritiri la sua candidatura e che domani non si presenti al seggio, sarebbe quantomeno un gesto di consapevolezza che la gran parte della Regione si aspetta in maniera del tutto naturale
    F. Orsini

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  4. Mi hanno appena comunicato che la candidatura del Dr. ARU è stata ammessa ugualmente. Spero per chi si sia assunto tale responsabilità che sappia bene ciò che ha fatto. Molto probabilmente ci saranno dei ricorsi credo fondatamente.

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    1. Ma di che colore erano i lacci delle scarpe? Si adattavano a quello delle stesse?
      Ehhh... perchè bisogna stare attenti, potrebbero essere dichiarati inammissibili, per mancata concordanza (è una nuova fattispecie).

      Cordialmente
      Gaspare Fardella

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  5. Questa vicenda mi permette di spiegare perchè io personalmente sostenga (pur inascoltato) la necessità di un profondo rinnovamento del sistema statutario e con esso un ricambio radicale dei dirigenti federali. Il vigente sistema concede al Consiglio (che rappresenta il potere Esecutivo) la capacità di nominare i giudici federali (potere Giuridico) e le commissioni di regolamento (potere Legislativo). A questo si aggiunga l’ampia casistica di pene applicabili, fino all’estrema misura della radiazione a vita. Un sistema così spiccatamente Autocratico (leggasi NON democratico) è la causa per cui i presidenti eletti rimangono in carica per un numero elevato di mandati, e alla fine determina il naturale sviluppo di pratiche nepotiste con conseguente limitazione dei principi di trasparenza e di pari opportunità. Oggi questo sistema ha penalizzato un dirigente dello schieramento avverso alla componente che io invece sostengo, schieramento che da anni avrebbe dovuto fare le giuste riforme e non le ha fatte. Non per questo la considero una giusta punizione. Pur non conoscendo le motivazioni, una radiazione equivale nello sport alla pena di morte, non dovrebbe esistere, tantomeno in un sistema così spiccatamente contrario ai principi della democrazia.

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    1. Caro Stefano, sono assolutamente d'accordo con te. In tutti i paesi civili la pena di morte è stata abolita o è in via di abolizione. Personalmente sono per la riabilitazione dopo aver scontato la giusta pena e ciò, evidentemente anche in ambito sportivo. Questa FIS non ha portato a termine le riforme che il tempo gli chiedeva, forse non le ha nemmeno mai iniziate. Ci ha dovuto pensare la politica a porre un termine ai mandati dei Presidenti e dei Consiglieri. I futuri Dirigenti federali sono figli dell'attuale gestione, che ritengo inadeguata e non al passo con i tempi, ma, tant'é, il popolo schermistico ci si è affezionato e quindi li voterà e rivoterà. La democrazia è questa e io ne sono un forte sostenitore. Al di la di qualunque pensiero filosofico e pratico se questa sarà la volontà popolare bisognerà accettarla ed avere rispetto. Il problema, comunque, non è questo ma il rispetto delle normative e la loro applicazione. Mi viene riferito che si sta provando a chiedere la grazia al fine di consentire al destinatario del provvedimento di esercitare il mandato ricevuto dagli affiliati, mi domando:" Come mai, nell'arco di 9 anni, non è mai stata chiesta la grazia?" Mi risulta che il Consiglio federale nella sua prossima riunione deciderà se confermarne l'elezione. Il CDF FIS era a conoscenza di tale candidatura, pertanto avrebbe dovuto intervenire al fine di applicare le normative, le quali non consento ad un radiato di accedere a cariche elettive nell'ambito dello sport o di essere nominato in organismi sportivi. Ecco, questo è il problema.

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