L’A.D.
dell’UNICUSANO rispondeva alla FIS: “ Vi ringraziamo per la vostra
puntualità nel fare una figura meschina. Ipotesi di reato non vuol dire
condanna in terzo grado di giudizio. Ci sono molti modi per farsi conoscere e
voi avete scelto di farlo oggi. Vi ringraziamo per la strada percorsa insieme,
con la convinzione che risolveremo appieno i nostri problemi e che non ci
troveremo mai più sulla stessa “pedana”.”
Questo,
in sintesi, l’antefatto.
Evidentemente al Dr. BANDECCHI, CEO dell’università UNICUSANO ex sponsor della FIS, brucia molto l’aver perso l’aggancio con la più bella e medagliata Federazione d’Italia.
Testuali parole dice: “Ecco che l’Unicusano con la Libertas
Livorno (Libertas runners Livorno asd) è primatista italiana nel salto triplo e
non solo, porteremo il nostro atleta alle olimpiadi” dopodiché fa un gioco di
parole, in cui cita visionari e pazzi, e gente che parla
contrapposta a quelle che fanno. “L’Italia ha bisogno di fatti” dice
Bandecchi, che a un certo punto dopo una risatina soddisfatta dice: “Bello
sbaglio per la Federazione scherma. Mi viene voglia di dirlo, devono fare delle
attente riflessioni e poi chissà” e come se non bastasse rimanda i suoi
spettatori a guardare la puntata di Report di lunedì 5 giugno.
A primo ascolto sento di poter dire che aver perso uno sponsor sia
stata una sconfitta, ma ho come la sensazione che sia stata una sconfitta più
per Bandecchi che si trova a rincorrere la federazione delle medaglie, facendo
credere che la vittoria del salto triplista livornese Andy Diaz Hernandez con
17.70m e relativa qualifica all’olimpiade parigina del 2024, sia merito anche
di Unicusano…
Certamente, con l’avvicinarsi di eventi che possono essere ripresi
dalla TV di stato o anche da quelle commerciali, come i campionati italiani
assoluti ed i mondiali di Milano, ci sarà una perdita di immagine e pubblicità a
danno dell’Università UNICUSANO e ciò provoca più di un risentimento al CEO.
Staremo a vedere cosa succede.
Ezio RINALDI
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