29 luglio 2023

IL PASTICCIO

Olga Kharlan
Dopo la squalifica di Olga Kharlan per non aver salutato, al termine dell’assalto, l’avversaria, la russa SMIRNOVA, vi è stata una sollevazione popolare: pochi quelli favorevoli alla Smirnova, i quali poi sono gli stessi che vorrebbero l’Ucraina arrendersi a Mosca, in modo che possa cessare il conflitto.

L’episodio sportivo è diventato un caso internazionale e la sanzione un fatto grave. Talchè, riunioni febbrili e consultazioni convulse, il ministro dello sport Francese che inviava una lettera di contestazione su quanto deciso, il ministro dello sport italiano Abodi chiedeva al CONI, alla FIS ed al COL (Fichera) di fornire tutti gli elementi in loro possesso che hanno condotto alla grave decisione. Infine la lettera del Presidente del CIO che scrive direttamente alla Kharlan, assicurandole uno slot in più alle olimpiadi parigine appositamente per lei, manifestandole sostegno e vicinanza, hanno indotto il Comitato esecutivo della FIE prima a confermare di aver agito in conformità alle proprie regole e sanzioni e poi ad ammettere di aver modificato un articolo del proprio regolamento per poter sospendere la squalifica inflitta all’atleta ucraina.

Come è facile capire la toppa è peggio del buco. La Kharlan ha poi ammesso che la sanzione era giusta perché ha rifiutato di stringere la mano ad una atleta neutrale. Dichiarazione che di fatto sconfessa tutte le sue prese di posizione ed anche l’eventuale accordo precedente preso con i vertici della FIE per un sostegno sul saluto ed allora andava sanzionata, punto e basta.

Il reggente della FIE Katsiadakis ha dichiarato che le decisioni assunte sono state prese nel rispetto dello spirito olimpico, dopo aver incontrato la Kharlan ed aver consultato il Comitato olimpico internazionale.

Diventa inevitabile porre alcuni interrogativi:

1.       Quali erano le regole da rispettare?;

2.       Gli atleti Ucraini e Russi erano stati informati sulle norme che sarebbero state applicate?;

3.       Perché togliere la squalifica se la Kharlan ha ammesso di aver sbagliato?

4.       Aver tolto la squalifica significa aver falsato una gara e danneggiato un atleta?

Sono contento, e credo lo siano in tanti, tantissimi, che la sciabolatrice sia stata riammessa, perché a mio avviso nei suoi confronti era stata commessa una ingiustizia. Al tempo stesso, ho la sensazione che la sua ammissione di colpa possa essere stata una forzatura, in cambio della quale le avrebbero revocato la squalifica.

Comunque la si voglia vedere, una cosa è certa: è stata fatta una figura a dir poco barbina, creando un precedente pericolosissimo. Spero che il caso faccia capire a tutti che la chiarezza delle norme ed un comportamento coerente con esse sono indispensabili per una corretta gestione di un sistema.

Ezio RINALDI

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