05 marzo 2024

LA NOTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SIENA

 

Con la nota in calce la Procura della Repubblica di Siena espone cronologicamente il procedere delle indagini, dalle quali si evince che nulla è stato tralasciato ed i tempi per eseguire le stesse sono stati ampiamente rispettati. Dal comunicato emerge chiaramente che la FIS ha fatto quanto doveva e poteva, così come da me scritto nel precedente articolo. La procura precisa che spetta alla Federazione qualsiasi competenza in ordine all'eventuale sospensione di attività sportiva di atleti e tesserati.
Il Presidente Azzi, persona onestà, moderata e conoscitore della materia giuridica - è laureato in legge - se ha ritenuto di non dover intervenire lo avrà fatto dopo aver valutato ogni singolo aspetto della vicenda. 
Ezio RINALDI




2 commenti:

  1. Estrapolando gli avverbi ed aggettivi essenziali da questa Nota possiamo ricavare come segue
    (Tempestivamente + Immediatamente + Tempestiva + Urgente) = 7 mesi di indagini con relativo segreto istruttorio. Qui, i conti, da un punto di vista funzionale, non tornano; a prescindere dalla tempistica dei termini di prescrizione.
    È l ‘indagine giudiziaria che deve essere tempestiva nel suo complesso; non solo in alcuna delle sue parti. Quindi in questo caso la tempistica della Procura di Siena, a mio avviso, é essenzialmente intempestiva malgrado i suddetti aggettivi ed avverbi usati dal procuratore nella Nota. Inoltre, come ho già osservato in uno dei miei articoli:
    1. I pubblici ministeri di tutto il mondo hanno un arretrato di casi e ne archiviano molti anche quando esistono prove contro il sospettato e quindi tendono a perseguire casi in cui le possibilità di vittoria sono certe.
    2. Minorenni e giovani adulti tendono a non rivelare l’abuso sessuae in tempo reale o lo rivelano solo anni dopo (quando le testimonianze sono più problematiche, per non parlare poi della scaduta dei termini di prescrizione) o non lo rivelano affatto. Quindi, nella maggiioranza dei casi, per un motivo o per l’altro, il sistema giudiziario NON funziona. Pertanto, avere una procedura all’interno di una federazione che si affida esclusivamente all’autorità giudiziaria per reati di turpitudine morale non è sufficiente a tutelare gli atleti dagli abusi sessuali.
    Anche qui da noi negli USA la “ presumption of innocence” è un diritto sacrosanto; pero grazie alla creazione del SafeSport Center da parte del Congresso USA, non può piu essere utilizzato dagli National Governing Bodies (cioè le federazioni) USA come scusa per insabbiare o come ragione per non potere prendere provvedimenti cautelari per tutelare la sicurezza immediata di altre potenziali vittime. Da notare che Il SAFESPORT Center utilizza una preponderanza delle prove (preponderance of evidence) come standard; che negli Stati Uniti viene applicato ai procedimenti civili. Ciò significa che il SAFESPORT CENTER può riscontrare una violazione di SAFESPORT anche se un individuo è stato giudicato non colpevole in un processo penale; che invece utilizza lo standard più elevato di al di là di ogni ragionevole dubbio (beyond a reasonable doubt).
    É tempo di riforme urgenti e tempestive che devono essere implementate immediatamente nonché tempestivamente.
    Gil PEZZA

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    1. Guai a chi in nome della sicurezza… degrada gli standard di presunzione di innocenza “per qualsiasi” reato (presunto… appunto) e si spera chev ’ignoranza e la rozza “cultura” (questa nell’accezione più deleteria che si possa immaginare) di un popolo assolutamente arretrato quale quello americano che si ammanta di politically correct, quando sul piano del diritto in generale sono poco più che avanti all’ordalia, faccia scadere situazioni complesse, a situazioni sommarie ove provvedimenti immorali e non basati su solide evidenze processuali aggiungano ingiustizia ai presunti fatti illeciti!!
      Prof. Avv. Gaetano dell’Acqua (già prof. a contratto di diritto penale-università Marconi di Roma)

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