L'atleta greca Despina Georgiadou, pur essendo una delle più forti schermitrici del mondo non è riuscita a qualificarsi per le olimpiadi. Ciò è dovuto a regole con le quali si è dato vita ad un meccanismo perverso per cui la qualificazione olimpica diventa assai complicata.
Al fine di dare risalto e diffusione dell'accaduto, ma anche per sensibilizzare la FIE affinchè tali regole vengano riviste, di seguito riporto integralmente quanto dall'atleta pubblicato sulla propria pagina facebook il .
www.facebook.com/Despina.Georgiadou2206
Al fine di dare risalto e diffusione dell'accaduto, ma anche per sensibilizzare la FIE affinchè tali regole vengano riviste, di seguito riporto integralmente quanto dall'atleta pubblicato sulla propria pagina facebook il .
www.facebook.com/Despina.Georgiadou2206
"Nelle ultime due settimane ho riflettuto e ripensato a come annunciare che non mi sono qualificato per le Olimpiadi di Parigi2024 .
Soprattutto perché sto ancora cercando di capire, realizzarlo e spiegarlo a me stesso. Non ha senso essere :
• Campione del mondo d'argento ,Milano 2023(che basta per qualificarsi quasi in ogni sport)
• 5° al ranking mondiale
• 5° nella classifica mondiale delle qualifiche
E ancora non poter partecipare alle Olimpiadi solo perché il mio compagno di squadra è anche uno dei migliori schermitori del mondo.
Ciò che mi sembra molto illogico è che per la maggior parte per l'evento INDIVIDUALE delle Olimpiadi, la scherma è qualificata dalla manifestazione a SQUADRA e i singoli schermitori hanno una piccola opportunità di qualificarsi!!!? E dai due posti che vengono assegnati ai singoli schermitori europei 1° e 2° eravamo io e il mio compagno di squadra ed è vietato agli schermitori essere dello stesso paese !!?
Questo mi spezza il cuore. Questo è il mio sogno, il mio obiettivo, qualcosa per cui combattevo ogni giorno... Non ho mai perso un solo allenamento , spingendo oltre il dolore nonostante tutto , sollevando me stesso dopo brutte giornate , rimanendo umile e concentrato dopo le belle giornate .
Ho combattuto in questi anni , ho realizzato tanti sogni lungo la strada e mi sembra una tale ingiustizia non esserci in questo giorno... Di competere e avere l'opportunità di realizzare il mio sogno .
Sto cercando di affrontarlo...
Ancora... Non smetterò mai di lottare perché sono fatta così .
Un enorme grazie a ognuno di voi per i messaggi di supporto in questo periodo."
Tutta la solidarietà della "Piazza" all'atleta.
Pur in presenza di venti di guerra, mi preme porgere a tutto il mondo schermistico e quello italiano in particolare l'augurio di una serena e felice Pasqua, nella speranza che comincino a soffiare venti di pace.
Ezio RINALDI
Questa storia mi porta a due considerazioni.
RispondiElimina1) Le regole di qualificazione sono state decise in maniera collegiale, immagino ripetuti consessi di dirigenti federali in giro per il mondo per deciderle al meglio. Ora che a lamentarsi sia un’atleta danneggiata da queste regole ci può stare ma la cosa andrebbe valutata per quella che è ossia una valutazione non oggettiva.
2) Semmai ragionerei sulla portata di queste nuove regole, ossia sul fatto che la scherma da disciplina individuale sia diventato uno sport di squadra. E’ la squadra che si qualifica e non il singolo atleta, il risultato della squadra conta, il risultato individuale molto meno.
Concludo e mi domando i motivi di questa nuova visione della scherma, in quanto ritengo che difficilmente si potrà avere una crescita del movimento, senza la propaganda che l’espressione di un nome, il volto di un atleta di talento, indubbiamente provoca.