02 gennaio 2025

CORSA ALLA PRESIDENZA FIS TRA CULTURA, ETICA, ENDORSEMENT E MESSAGGI PROMOZIONALI.

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π‘Ίπ’Šπ’Š π’Žπ’π’π’•π’ 𝒄𝒂𝒖𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒂𝒓𝒍𝒂𝒓𝒆, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒕𝒖 𝒏𝒐𝒏 π’‚π’ƒπ’ƒπ’Šπ’‚ 𝒂 π’—π’†π’“π’ˆπ’π’ˆπ’π’‚π’“π’•π’Š 𝒔𝒆 𝒍𝒆 𝒕𝒖𝒆 π’‚π’›π’Šπ’π’π’Š 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆𝒓𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒆 π’‘π’π’Š 𝒂𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒆𝒛𝒛𝒂 π’…π’†π’Š π’…π’Šπ’”π’„π’π’“π’”π’Š

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 A pensarci bene, visto il piattume culturale in cui si dibatte il mondo d'oggi, Γ¨ evidente che la spiccata eleganza nei modi e l'assoluta mancanza di ambiguitΓ  in ambito politico rappresentano due indubbie qualitΓ  di Paolo Azzi ma altresΓ¬ dei requisiti diventati veramente molto rari in politica: al punto che dovrebbero apparire, proprio per la loro eccezionalitΓ , estremamente innovativi agli occhi di un pubblico dotato di un minimo di intelligenza e di spirito critico.

A ogni modo, chiunque mirasse a ottenere un consenso elettorale il piΓΉ vasto possibile, per di piΓΉ puntando proprio sulla prospettiva di una realtΓ  nuova e, almeno sulla carta, migliore, dovrebbe riflettere attentamente soprattutto in merito all'importanza di trasmettere al pubblico un messaggio politico caratterizzato in primo luogo dalla massima sinceritΓ  e limpidezza.

Certe qualitΓ  sul piano etico, insomma, non possono essere semplicemente dichiarate ma devono essere dimostrate coi fatti, perchΓ© a nulla servono le affascinanti promesse delle iniziative promozionali, se viene meno proprio l'elemento fondamentale della democrazia: la trasparenza.

In parole povere, troppo spesso le campagne elettorali sono caratterizzate da una moltitudine di slogan e spot oltremodo seducenti, tutti piΓΉ o meno infarciti di una retorica che cerca di trasmettere un messaggio di rinnovamento, di evocare l'idea di un futuro piΓΉ attraente e di costruire un'immagine fresca e moderna.

Tuttavia, nonostante operazioni propagandistiche di questo tipo siano spesso molto efficaci a un primo impatto, in un secondo momento possono correre il rischio di essere percepite dal pubblico a cui sono dirette come poco sostanziali o addirittura incoerenti, specie quando siano accompagnate da un'evidente volontΓ  di occultamento di qualcosa che non sarebbe certo percepito come un esempio di innovazione ma, anzi, come la sua totale antitesi.

Per di piΓΉ, la buffa storiella dell’endorsement, di recente rispolverata da un noto personaggio per tentare di giustificare la presenza dietro le quinte di un’ingombrante figura che con ogni evidenza Γ¨ da tempo al lavoro per tornare in auge, potrebbe essere propinata solo a degli ingenui, in quanto sorvola “tatticamente” su una serie di vicissitudini che hanno caratterizzato in modo non proprio entusiasmante la storia della FIS dal 2004 al 2021 e che, soprattutto per rispetto di persone da poco scomparse, evito di citare nei dettagli.

Comunque, quando chi sostiene Paolo Azzi - il sottoscritto - parla da tempo di retroscena imbarazzante e di necessitΓ  di trasparenza, non fa certo “terrorismo politico” ma, sulla base di un elementare dinamica democratica, cerca solo di sensibilizzare gli elettori in merito al rischio di riportare indietro nel tempo la scherma italiana: esattamente l’opposto, quindi, di quanto viene propagandato dalla alternativa al Presidente in carica.

In conclusione, sento per l’ennesima volta la necessitΓ  di lanciare un avvertimento.

Quando certi accattivanti messaggi promozionali appaiono a tutti gli effetti poco congruenti con un’imbarazzante veritΓ  tenuta accuratamente e tenacemente nascosta per mesi (e in tal senso qualsiasi persona dotata di un’intelligenza almeno media dovrebbe chiedersi “perchΓ©?”), possono perfino diventare una specie di boomerang, rischiando di scatenare nella gente vari tipi di reazioni negative, come la disillusione, il dispiacere ma, soprattutto, un dubbio atroce: che certi slogan possano rappresentare, come purtroppo accade spesso, solo gli strumenti di mascheramento di strategie di potere decisamente piΓΉ prosaiche e aggressive, molte delle quali giΓ  ampiamente sperimentate in passato e, come tali, intollerabili.

Ezio RINALDI