Recentemente,
parlando del convegno sulla sciabola organizzato dal Presidente VECCHIONE, in
occasione dei Campionati italiani assoluti di Torino, ho raccolto il pensiero
di un maestro/dirigente, il quale confidenzialmente mi metteva a parte di una
certa situazione di palese conflittualità, manifestatasi durante le gare
svoltesi nel capoluogo piemontese.
Al
termine della chiacchierata gli chiedevo se volesse scrivere qualcosa sull’argomento,
in modo da pubblicarlo sul blog. La risposta è stata affermativa ma con la
clausola di non rendere pubbliche le sue generalità. Ho aderito alla richiesta
in virtù del fatto che l’argomento ha suscitato molto interesse a Torino ed il
suo contributo lo ritengo un altro tassello alla non più procrastinabile
riforma del settore arbitrale. Devo, altresì, precisare che il
maestro/dirigentre ha fatto nome e cognome dell’importante responsabile, che
ho volutamente omettere, poiché ritengo possa essere facilmente individuato.
“Gentili Amici,
mi esprimo in forma anonima su questo blog poiché mi è chiaro da tempo,
grazie alla lunga esperienza nel mondo della scherma come atleta, maestro e
dirigente, che abbondano le persone poco inclini al dialogo costruttivo e io
desidero salvaguardare gli sforzi di una vita sportiva.
Il pensiero che desidero condividere con voi riguarda la stretta relazione
tra l’attività magistrale e quella di arbitro palesemente evidente durante le
gare di scherma: mi chiedo infatti come sia possibile che questi due mondi
possano ancora identificarsi l’una con l’altra in modo così manifesta,
nonostante l'impegno che i vertici della Federazione hanno profuso nel tentare
di regolarizzarli.
Nello specifico mi è capitato di assistere ai recenti Campionati Italiani
Assoluti di Torino ad alcuni incontri di sciabola, dove uno dei tecnici a fondo
pedana era addirittura un importante responsabile del settore arbitrale.
Mi è subito venuto in mente un paragone con il mondo del calcio: ho
immaginato il noto arbitro Pierluigi Collina, attualmente membro della
Commissione arbitrale UEFA, in panchina ad allenare una squadra di serie A.
Il mondo del calcio non è certamente cristallino e immacolato (pensiamo
alle ultime indagini sul calcio scommesse) eppure la dirigenza riesce ad
evitare i conflitti d'interesse, almeno di questa natura.
La domanda che mi
pongo è: per quale motivo nel nostro microcosmo schermistico si consentono
ancora certi comportamenti ambigui?
Ora, sia chiaro, non
voglio dire che tale personaggio presente a Torino abbia influenzato i giudizi
arbitrali, ma mi metto nei panni di un giovane presidente di giuria desideroso
di emergere, magari anche in campo internazionale, che debba arbitrare un
assalto, consapevole dell'incarico svolto dal tecnico a fondo pedana; considerata
la notevole soggettività nella ricostruzione di alcune azioni nell'arma della
sciabola, potrebbero venirgli meno serenità e decisione nel giudicare alcune
stoccate.
Credo che sia il caso
di applicare il codice deontologico degli arbitri anche a chi ricopre
particolari cariche, come il nostro responsabile arbitrale, il quale,
evidentemente, svolge anche incarichi magistrali, o a qualsiasi altra persona
si trovi in palese conflitto d'interesse.
Credo altresì che, se
questa notizia giungesse all'orecchio di un qualsiasi giornalista sportivo
coscienzioso, nuocerebbe all'immagine della scherma.
Nella speranza che il
mio pensiero sia condiviso o quanto meno possa essere oggetto di critiche
costruttive, vi ringrazio per l'attenzione prestatami e vi porgo un caloroso
saluto.
Un amico”
Credo
ci sia poco da aggiungere. Voglio augurarmi che succeda qualcosa.
Ezio RINALDI
Quando segnalai l'incompatibilità dell'ex presidente del GSA Pietro Ingargiola, che in costanza di carica aveva messo su una palestra di cui era era socio la propria moglie e nella quale egli esercitava il ruolo di tecnico, il consiglio federale rispose che non vi ravvisava alcuna incompatibilità.
RispondiEliminaNessuna risposta mi fu data invece rispetto alle diverse condizioni di incompatibilità che segnalai relatuivamente all'arbitro Emanuele Bucca.
Mi domando, allora, a quale "impegno profuso dai vertici federali" faccia riferimento il redattore del post.
A. Fileccia
Come amo dire spesso "parole sante". Infatti, il noto referente internazionale maestro è solo la punta di una piramide o forse un tassello. Infatti di conflitti più o meno avallati o voluti dalla Fis, ne abbiamo tanti. Da Arbitri, atleti e tecnici. A dirigenti federali con figli atleti e loro a bordo pedana. Con Ct che proprio a Tornino, durante i gironi, quando è vietato ai maestri di essere a fondo pedana, stavano invece nel partere ad "accompagnare" i propri atleti. Addetti stampa federali, tifosi e sostenitori di qualcuno e non di tutto il movimento. Facile notare "commentatori" federali fare i maestri, intervistatori, responsabili di gruppi sportivi. Direte voi e dov'è il conflitto? Bhè la scherma è uno sport di immagine e seabbiamo una tv federale è perchè vogliamo curare l'immagine, che parole avrà il commentatore se l'atleta è suo allievo o suo collega d'arma? E il giudizio sulla ricostruzione arbitrale quale sarà? E sulla manifestazione in generale? Poi la Fis che lucidità avrà nel giudicare l'allievo/a della propria "commentatrice"?
RispondiEliminaMa non dimentichiamo i CT tutto fare che dividono tutto lo scibile schermistico all'interno della loro famiglia piuttosto che della loro società o 'arma' di appartenenza.
"Amico" purtroppo hai ragione ma non cambierà niente, Per cambiare le cose ci vuole consapevolezza e volontà. Forse manca la seconda.
Italo Rossi
Non posso lasciarvi senza un commento sulla prova della spada femminile a squadre alle Universiadi. Bene tutte, forse qualche scelta personalistica andava rivista, infatti, il parziale di meno -7 in tre assalti...
In merito alla possibilità di un cambiamento non sarei così pessimista perchè credo che il mondo schermistico italiano sia abbastanza stufo di questa federazione. Ciò che manca non è certo la volontà di cambiare quanto piuttosto una possibile e surclassante alternativa. All'inizio pensavo che questa la federazione fosse come una roccia indistruttibile; in realtà ha dimostrato di essere piuttosto fragile e l'ipotesi di una radicale cambiamento mi appare, oggi, tutt'altro che remota!
EliminaA. Fileccia
LA SPADA E' PIEMONTESE
RispondiEliminaSalve, con somma gioia sono qui a scrivere di un successo della Spada, si la medaglia di Bronzo alle Universiadi per la formazione Piemontese della Spada. Fa sorridere che la formazione senza i "futuri" campioni inventati dal CT e suoi allievi, sia l'unica a portare una medaglia per la spada, dalla trasferta coreana.
Negli anni 80,90 e dopo, la spada ha parlato Piemontese/Lombardo, attualmente il movimento lavora bene in Emilia, Toscana e Sicilia e pure in nazionale ci sono e troppo spesso, atleti di Napoli. Questa volta la formazione del Piemonte ha dimostrato in pedana, la loro classe. Un plauso anche al toscano, ospite tra le risaie...ovviamente è una battuta. Bravi a tutti.
Italo Rossi
“preservare...forma anonima...onore e rispetto ai signori che non hanno paura a fare nomi e cognomi e si firmano tranquillamente....e quello il problema!!!! se si uscisse allo scoperto nom accadrebbero più alcune cose... sig. Ezio Rinaldi ci vogliono le palle per affrontare le discussioni. firmato ANONIMISSIMO....e sappi che ogni notifica che arriverà da questo blog la cestinero...la prenda come una noreply. il suo parere non mi interessa”
RispondiEliminaCosa si può dire ad un soggetto del genere? Se non che egli stesso è un pavido poiché non ha firmato il suo commento. Gli preciso, comunque, che il post non ha l’intento di porre in cattiva luce una particolare persona, anche se è stato fatto riferimento ad una precisa situazione, ma evidenziare che il sistema non va.
Per quanto riguarda gli attributi necessari per affrontare certi argomenti, ebbene personalmente da sempre ci metto la faccia e sono pronto ad affrontare, sul piano dialettico-regolamentare ed etico, chiunque, quindi, caro ANONIMISSIMO, se ti senti toccato dal post sono a tua disposizione, anche in privato: immagino che tu abbia i miei recapiti telefonici.
Grazie!...preferisco essere ANONIMISSIMO , ma quantomeno competente...La cosa più simpatica che viene fuori leggendo i post di questo blog è l'enorme incompetenza e lontananza dal mondo scherma delle QUATTRO persone che scrivono, o meglio, di cui lei pubblica i post. "
RispondiEliminaCari lettori, se ne avete voglia, ma veramente voglia, rispondetegli voi. Posso solo aggiungere che se l'anonimissimo volesse avere un serio confronto con me (uno dei quattro gatti che scrivono sul blog) potrei dimostrargli tutta la sua ignoranza in materia di compatibilità di cariche e codice etico, poi magari egli avrebbe la possibilità di insegnarmi qualcosa circa l'arbitraggio.
"
Cosa dire se non che l'atteggiamento di questo anonimissimo CONFERMA quanto sia vero ciò che noi quattro (non siamo quattro le assicuro) scriviamo.Se qualcuno rompe il silenzio, anche se in forma anonima, per smentire ciò che si scrive, evidentemente è la verità, perchè è quella che fa sempre male.
RispondiEliminaRinaldi, lei ha atteso, invano, una prova di maturità politica e di confronto da parte del presidente Scarso, ma forse lo stesso dimentica di essere stato Maestro e quindi uno che insegnava il confronto ai suoi allievi. E' come se per evitare gli atleti ostici, avesse insegnato ai suoi atleti di partecipare solo alle gare che avessero situazioni preordinate o comunque confronti motivabili. L'atteggiamento di Scarso e di tutto l'ambiente dimostra quanto il potere di Scarso va in parallelo con la poca personalità di chi non accetta di uscire dalle direttive del presidente, magari motivando l perchè offre sempre il suo assenso in Consiglio Federale o in altre sedi.
Forse anonimissimo è uscito dal diktat del silenzio rispetto a questo blog. Ma come dicevamo se è arrivato a questo, non si scrivono poi tante inesattezze, si mostra solo l'altra faccio della medaglia, quella che la FIS nasconde ai tesserati ma che ormai gli stessi conoscono bene.
Italo Rossi (uno dei 4.... )
Sinceramente non so quanto ANONIMISSIMO sia competente in fatto di scherma, non mi va nemmeno di avviare un infantile concorso a chi ce l'ha più lungo.
RispondiEliminaCertamente quanto ad ARROGANZA devo dire che ne sa molto più del sottoscritto, ed anche dei quattro incompetenti che bazzicano questo blog.
Per tornare al tema principale e al paragone con il calcio: pensate ad una partita dove un allenatore prima della partita, dopo il primo tempo e al termine, parla, ride, scherza e dà anche dei consigli all'arbitro su come bisogna giudicare...
RispondiEliminaOra concentratevi un momento sulle gare di sciabola... fatto? Cosa vi viene in mente? a me balena subito l'immagine di alcuni maestri che hanno un'impellente necessità di andare spesso in direzione di torneo, di scambiare molte idee con i presidenti di giuria e a volte di spiegare agli stessi come bisogna giudicare le stoccate.
Sono uno sportivo e seguo volentieri le altre discipline, vi posso assicurare che queste cose purtroppo avvengono solo nel mondo della scherma!
Matteo Rignanese - Uno dei 4 che legge Piazza Scherma