Oggi, alle ore 15,00, si è tenuto
in Roma, presso il palazzo del CONI, il dibattimento circa il ricorso avverso
la ratifica da parte del Tribunale Federale F.I.S. delle elezioni dei Grandi
Elettori, atleti e tecnici. Il ricorso era stato firmato dal Maestro Lucio
Nugnes e dal Presidente del C.S. Verona Cristiano Magnani.
Come ricorderete il ricorso verteva
su tre punti:
1. Illegittima esclusione della candidatura del
sig. Lucio Nugnes; violazione dell’art. 63, comma 8 Statuto Fis.
2. Illegittima inclusione nell’elenco dei
tecnici aventi diritto al voto di soggetti non in possesso dei requisiti di cui
all’art. 63, comma 3, Statuto Fis.
3. Indebita duplicazione del voto in violazione degli artt. 63 Statuto Fis,
16 d. lgs. n. 242/99 così come modificato dal D. L. n. 138/2002, 20, 21 e 22
Statuto Coni e 4 e 5 Principi fondamentali degli statuti delle federazioni
sportive nazionali e delle discipline associate approvati con deliberazione del
Consiglio Nazionale CONI n. 1523/2014.
Al temine dell’udienza il Collegio
di Garanzia del CONI ha emesso il seguente dispositivo:
“ Conferma
l’inammissibilità del primo motivo di ricorso, nei sensi di cui in motivazione,
e rigetta gli ulteriori motivi di ricorso.
Spese compensate.“
Come
ebbi modo di affermare in altre circostanze, le sentenze vanno rispettate,
qualunque esse siano.
Considerata
la complessità del ricorso e tale giudicata dal Collegio, è doveroso attendere
le motivazioni della sentenza, per capire perché le spese siano state compensate
ed esaminare la possibilità di un eventuale possibile ricorso al TAR, sempre che i ricorrenti lo vogliano fare.
Confermo
di non nutrire una illimitata fiducia negli Organi di Giustizia Sportiva ed il
dispositivo emesso me ne dà conferma. Però se questo passa il convento bisogna
farsene una ragione: Io me la sono fatta e per il momento non vivo in monastero.
Ezio RINALDI
GIUDICARE IL GIUDICANTE
RispondiEliminaCi sarebbe da chiedersi, chi nomina i Giudici del Collegio CONI. Ritengo che bisogna sempre far passare il messaggio di fiducia nelle istituzioni (la Clinton è un esempio, dopo la non poco tormentata sconfitta, per richiamare l'unità nazionale, ha detto massima fiducia nel voto e nel sistema, anche se lei aveva più voti. Il nostro sistema elettorale nazionale è simile a quello USA quindi la citazione non è casuale, e non solo il sistema elettorale). Detto questo ci sarebbe da chiedersi perchè noti giuristi evidenziano irregolarità in diverse situazioni ma mai riescono ad aver ragione con la 'giustizia' federale o CONI. Ricordiamo di radiazioni proposte e squalifiche di anni che poi rientrano, viceversa ricorsi contro esponenti federali o provvedimenti che vengono sempre archiviati o bocciati.
E pure i giudici CONI con altre Federazioni o tesserati di tali, non sono morbidi, anzi. Forse, ripeto, forse sapere che chi li nomina, la Giunta CONI, ha come vice il presidente della stessa alla quale si fanno i ricorsi, potrebbe avere un valore? Ripeto le mie sono domande e non insinuazioni, chissà che i vertici CONI e FIS non abbiano voglia di risponderci su queste pagine. Ovviamente le domande nascono dal fatto che chi presenta il ricorso dialoga con specialisti della giurisprudenza non con amici al bar, ma o questi specialisti hanno il 100% dei fallimenti anche fuori e poi tanto specialisti non sarebbero o hanno la sfortuna di 'perdere' i ricorsi solo e sempre con la FIS?
Vedete il dubbio nasce anche quando leggiamo provvedimenti del giudice sportivo di squalifiche a 4 anni e poi alla gara dopo troviamo l'interessato a bordo pedana. O quando sappiamo di risse in luoghi di gara e leggiamo sentenze di assoluzione.
Svevo Morandi
A proposito di giustizia sportiva, il 6 novembre alle gare g.p.g. di santa Venerina l'ex presidente del GSA si è beccato prima un giallo e poi un bel cartellino nero ed è stato accompagnato fuori dal parterre. Come mai non leggiamo il provvedimento del giudice sportivo?
RispondiEliminaA. Alongi
Può darsi che il giudice sportivo sia a letto con il raffreddore.
EliminaAspettiamo ancora una settimana ed eventualmente chiederemo lumi a Mr. Millemiglia.
A proposito, l'agenda del Presidente è ancora ferma al 24 ottobre, non vorrei che perdesse il primato lodevolmente raggiunto!
A Fileccia