E’ ormai arcinota la profonda ed insanabile crisi istituzionale tra
Federazione Italiana Scherma (F.I.S.) e Accademia Nazionale di Scherma
(A.N.S.), per la quale i due Enti si stanno fronteggiando con toni assai
sostenuti, quindi vale la pena fare, molto sinteticamente, la storia degli
avvenimenti.
Il
22 dicembre 2016 la F.I.S. ha indetto il bando di esame per tecnici di II e III
livello e nella premessa del quale,
e precisamente al punto 3 è chiarito che i titoli sono rilasciati dalla
FIS in ottemperanza all’art.
10 dello Statuto federale. Nel
Regolamento dello SNaQ era stabilito che fosse l’Accademia Nazionale di Scherma
ad indire il Bando. Pertanto la F.I.S., in barba alle sue stesse norme, ha esautorato
l’Ente Napoletano delle sue prerogative. Intanto due Consiglieri dell’A.N.S.,
di cui uno anche federale, chiedono le dimissioni dei vertici dell’Accademia:
richiesta respinta al mittente. Però si dimette tutto il Consiglio con
conseguente indizione dell’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche, evento
programmato per il 23 gennaio alle ore 06,00 in prima convocazione ed in
seconda per il giorno successivo. Il 22 gennaio si tiene la riunione del
Consiglio Federale FIS, durante la quale viene deliberato la modifica del
Regolamento SNaQ con cui è abrogata la disposizione che attribuiva all’ANS
l’indizione dei bandi d’esame, mentre il 23 gennaio alle ore 06,00, come
previsto dalla lecita convocazione, considerato che era presente il numero
legale per procedere ai lavori assembleari, si tengono le votazioni che vedono
la fuoriuscita dei due consiglieri che avevano provocato la caduta del
Consiglio ANS, ma, cosa assai significativa, la riconferma del Presidente
uscente e del Segretario: una sconfitta per la Federazione. La FIS lamenta il
metodo subdolo con il quale si è svolto il consesso dell’ANS e qui verrebbe da
dire: ”Senti da che pulpito viene la predica”. L’Accademia indice, a sua
volta, il proprio bando d’esame negli stessi giorni di quello indetto dalla FIS,
con notevole contrarietà di quest’ultima, ed a seguire sia la federazione che
l’Associazione Italiana Maestri di Scherma di affrettano comunicare che il
bando da loro indetto ha piena regolarità, come per
legge, pertanto invitano tutti coloro che avessero eventuali dubbi in proposito, di contattare le rispettive Segreterie. Con comunicazione del 16 febbraio u.s. il
Presidente Giorgio Scarso si rammarica per l’indizione da parte dell’Ente napoletano del
proprio bando d’esami, in sovrapposizione con quello federale e, in buona
sostanza, ritiene che le iniziative dell’A.N.S. si pongano in atteggiamento
conflittuale con la F.I.S.. l’Accademia risponde con un comunicato in cui si informano
tutti gli interessati di
aver ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio –
Roma contro la Federazione Italiana Scherma per l’annullamento, previa
sospensione, dell’esecuzione dei provvedimenti emanati dalla F.I.S. relativi,
in particolare, alla irregolare sessione di esami a Roma per Tecnici di Scherma
di secondo e terzo Livello, per i giorni 10, 11 e 12 marzo 2017. L’Accademia
Nazionale di Scherma di Napoli si è riservata altresì di adire l’Autorità
Giudiziaria penale e/o altra Autorità competente in materia.
Questa, fin qui, la storia, ma,
prima di concludere, mi pongo alcune domane:
1.I “crediti” maturati sono validi solo presso
l’Accademia?
2.Il
relativo fascicolo lo detiene l’A.N.S o la F.I.S.?
3.I crediti possono essere “esportati” visto che
l’esame è comunque ANS?
4.L’autocertificazione può far fede?
5.Il credito è una concessione ANS verso i
candidati?
6.La FIS ritiene valido il solo titolo completo?
7.Gli istruttori regionali del passato anno
dovrebbero aver fatto il corso a luglio 2016 e quindi dovrebbero partecipare
all’esame di giugno 2017: è possibile ammetterli a questa sessione d’esame?
8.I Maestri che ritentano l’esame presso la FIS,
non avendo superato quello ANS, possono utilizzare la tesi che è di proprietà
dell’ANS fin dal momento in cui viene depositata (in realtà da quando viene
autorizzata)?
9.Se si volesse considerare la comproprietà, può essere ceduta senza il consenso ANS?
Credo che le
risposte siano facilmente deducibili, quindi non capisco dove voglia arrivare
la F.I.S.. Intanto, qualora il TAR del Lazio dovesse concedere la sospensiva,
il bando indetto dalla federazione sarà annullato e ciò provocherebbe non pochi
disagi agli esaminandi ed in questo caso sono d’accordo con il Presidente
federale quando afferma che “La
sovrapposizione di esami e date stanno ingenerando confusione tra coloro che
intendono iscriversi alla sessione in questione.”, ma allora a chi giova
tutto questo? Chi è il manovratore? Da questa situazione ne uscirà comunque
malconcia la FIS. Il Presidente in più di una circostanza, anche nella
assemblea del 20 novembre 2016, ha affermato che la federazione era finita in
un sottoscala e di averla riportata al piano che le compete, ebbene alla luce
di quanto sta accadendo il piano è sottoterra.
Del resto il Presidente con la sua lettera pubblica sul sito federale
sembra volersi porre al di fuori dall’ordinamento sportivo italiano, infatti
l’affermare che l’Accademia sia un ente strumentale della F.I.S. significa non
riconoscere le categorie del diritto,
posto che la federazione non è un ente pubblico e quindi non ha alcuna
supremazia rispetto ad altri enti che, come l’ANS, hanno pari dignità
giuridica.
Affermare, inoltre, che la valutazione fatta già dal CONI (con delega
ad un ente di promozione sportiva), sulla rispondenza dello statuto
dell’Accademia ai principi dell’ordinamento sportivo, non sia valida e che sia
limitata al registro del CONI, significa disconoscere proprio quell’ordinamento
sportivo di cui la F.I.S. è asseritamente garante. La federazione, infatti, non
può dimenticare che il suo faro normativo è costituito dallo statuto del CONI, il
quale all’art. 29 prevede che sia il Consiglio Nazionale ad approvare gli
statuti degli organismi sportivi e per delega del CONI, in modo paritetico, le
FSN, le DSA e EPS.
La FIS disconoscendo l’operato
effettuato dal CONI per delega ad un EPS, in ordine alla rispondenza dello
statuto dell’accademia all’ordinamento sportivo italiano, si colloca essa
stessa fuori da tale ordinamento.
Ezio RINALDI
Alla ottima ricostruzione andrebbe aggiunta qualche altra puntata:
RispondiEliminanel mese di maggio si è riunita una commissione di esperti nominata dalla FIS a cui hanno preso parte Cafiero, Fabrizi e Azzi, e in rappresentanza dell'ANS La Ragione, risultato della riunione fu che lo statuto dell'ANS andava sostanzialmente bene tranne per qualche limatura; apportate le modifiche richieste allo statuto ANS il consiglio federale lo boccia nuovamente e nomina una nuova commissione formata da Azzi Lauria e Annitto, per l'ANS La Ragione e Fumo, risultato della riunione lo statuto ANS va bene e si può procedere alla stipula della convenzione così come attestato dalla lettera di Scarso del 22 giugno 2016; a questa lettera segue una nuova non approvazione da parte del consiglio federale non motivata.
In conclusione la mancata approvazione dello statuto ANS è stata del tutto pretestuosa e strumentale e potrebbe configurare il reato di omissione di atti d'ufficio o di abuso di ufficio oltre che, ovviamente, l'associazione a delinquere essendo coinvolte più di due persone
Carlo Cinque
la direzione federale diventa sempre meno credibile!
RispondiEliminaGiuseppe Squillacciotti
Scusatemi se intervengo nuovamente.
RispondiEliminaSu Facebook il collega Federico Zamboni scrive al consigliere federale Alberto Ancarani:
Il consigliere federale Alberto Ancarani risponde:
L’AIMS comunica che .
Ho chiesto ad un legale di darmi consulenza. Mi è stato detto che la legge istitutiva del CONI è la numero 426 del 1942. Questa legge però in nessun articolo conferisce al CONI o alle FIS la prerogativa di rilasciare i diplomi magistrali di Maestro di scherma. All’art. 2 cita . All’art.3 cita .
Proprio l’art.3 comma 3 della legge istitutiva del CONI ha aumentato i mie dubbi, perché la FIS sostiene che non riconoscerà da adesso i diplomi magistrali dell’ANS perché intende approvarle lo Statuto. Ma in base alla legge istitutiva del CONI è solo il CONI che . Siccome l’ANS ha scritto a tutte le società sportive che ha già ricevuto dal CONI questo riconoscimento: vi chiedo come può la FIS disconoscerlo? Come può la FIS disconoscere i diplomi magistrali dell’ANS?
Aiutatemi, perché in questi anni ho speso parecchio fra corsi AIMS a Chianciano, quote di associazione AIMS, quote di associazione all’Ente di promozione sportiva dell’AIMS, tirocinio e altro!
Candidato Angosciato
Scusate ma non capisco perché si tira in ballo l'AIMS.
RispondiEliminaNon è difficile da capire. L'AIMS è l'associazione che per conto dell'accademia compiva i corsi di formazione istruttori e maestri e dava assistenza agli esami per l'ottenimento del diploma nei vari livelli.
RispondiEliminaIl silenzio dell'AIMS nei suoi rappresentanti, mi sembra un chiaro segnale di non vicinanza all'accademia, ergo...
Comunque se l'AIMS vorrà prendere differente posizione, sarò smentito dai fatti e sarò il primo ad ammettere di aver sbagliato nel mio giudizio, lieto di porgere le mie più sincere scuse.
A me sembra che l'AIMS organizzasse i corsi per conto della Federazione, non dell'Accademia. A meno che io sia mal informato.
RispondiEliminaQuindi sta dicendo che l'AIMS,in quanto associazione che svolge corsi di formazione per conto della FIS, in questa vicenda deve obbligatoriamente schierarsi per la federazione e non può schierarsi per l'accademia, oppure che è giusto che non prenda posizione? O forse che è telecomandata dalla FIS? Oppure che ha ispirato la FIS in questa guerra, pensando che l'accademia non avrebbe minimamente reagito? Il fatto che AIMS organizzasse corsi formativi per FIS o ANS, non cambia la sostanza delle cose. Nessun presidente, consigliere, affiliato dellAIMS ha pronunciato verbo in merito a questa guerra. Lo trovo un silenzio assordante e per certi versi anche colpevole. Tutti i maestri italiani (esclusi quelli formati nella scuola magistrale militare, e ve ne sono ancora svariati) provengono dall'accademia nazionale di scherma. Questo tacere lo trovo piuttosto rilevante.
RispondiEliminaIo mi sono solo limitata a dire che non è informazione corretta il dire che l'AIMS organizza i corsi per l'Accademia. Poi le altre vicende verranno affrontate dagli organi competenti nelle sedi opportune.
EliminaHa ragione la collega: l'AIMS organizza per delega FIS i corsi di formazione.
RispondiEliminaLa FIS ha approvato lo Statuto AIMS e firmato una convenzione con AIMS.
La FIS non ha approvato lo Statuto ANS e non ha firmato la convenzione con ANS.
Però mi chiedo come è possibile che la FIS approva lo Statuto AIMS e non approva lo Statuto ANS?
Lo Statuto AIMS non è conforme ai principi federali.
La FIS il 18 novembre 2014 ha approvato gli Statuti tipo.
Negli Statuti tipo c'è:
L'Articolo 5 – Ammissione – Diritti e doveri degli Associati
Tutti gli Associati maggiorenni hanno il diritto di elettorato attivo e passivo.
Nello Statuto AIMS approvato dalla FIS c'è:
L'Articolo 3.5 - Soci Aggregati
Sono Soci Aggregati tutti i Tecnici non in possesso dei requisiti di cui all’art. 3.1 (Istruttori Regionali,Animatori Scolastici e Magistri Scolari)
I Soci Aggregati non hanno diritto di voto.
TUTTI I SOCI DEVONO AVERE DIRITTO DI VOTO
Anche nello statuto federale le società aggregate non hanno diritto di voto, mentre quelle affiliate sì. Evidentemente è una possibilità che il CONI prevede legittimamente.
EliminaLeggo i commenti precedenti e chiedo a chi ha scritto sulle società aggregate di non fare confusione. Un conto sono i soci aggregati in un'associazione sportiva dilettantistica un conto sono le società aggregate a una federazione. Il CONI accetta le società aggregate senza diritto di voto. La FIS non accetta gli statuti con soci aggregati senza diritto di voto. Se è vero che lo statuto prevede soci senza diritto di voto l'AIMS se è una associazione sportiva dilettantistica rischia di avere accertamenti tributari per i contributi federali e le quote societarie che riceve se non cambia lo statuto.
RispondiEliminaQuindi fatemi capire, l'AIMS è un'associazione dichiaratamente di categoria, cioè dei maestri di scherma (non possono associarsi all'AIMS come Soci Ordinari gli idraulici, almeno credo). Ma se proprio gli idraulici provassero una profonda simpatia per questa Associazione e volessero associarsi anche loro all'AIMS potrebbero farlo come "sostenitori" (lo statuto AIMS non prevede gli "aggregati"). A me pare che nell'AIMS gli unici a non avere diritto di voto sono gli Istruttori regionali o Tecnici I livello, come si dice oggi. Ecco, credo che ciò sia dovuto al fatto che loro non sono Tecnici abilitati all'insegnamento della scherma. Lo statuto che ho trovato sul sito dell' AIMS prevede che siano:
Elimina3.1 Soci Ordinari
Sono Soci ordinari dell’Associazione tutti i Tecnici, italiani e stranieri, regolarmente abilitati all’insegnamento della scherma (sportiva e storica) da qualsiasi Ente riconosciuto dalla Fis.
Sono tenuti a versare una quota associativa fissata annualmente dal Consiglio Direttivo ed hanno diritto di voto.
3.4 Soci sostenitori
E’ da considerare Socio Sostenitore qualunque persona fisica o giuridica che voglia sostenere l’attività dell’Associazione, previa accettazione da parte del Consiglio Direttivo.
Il Socio Sostenitore non ha diritto di voto.
Ora a meparrebbe chiaro che gli ordinari pagano la quota associativa fissata dal direttivo AIMS, mentre i sostenitori possono contribuire pur senza diritto di voto.
Sarebbe a dire che il CONI non prevede che una Asd possa ricevere contributi liberali a sostegno da parte di non soci?
Sono stanca di questi attaccacchi all'AIMS per invidia. Noi soci AIMS sappiamo che il nostro Presidente ha rilanciato in questi anni la scherma. Abbiamo rieletto un nostro socio AIMS a Presidente federale, abbiamo un nostro socio AIMS Consigliere federale. In tutte le Commissioni federali c'è un Socio AIMS. Abbiamo Soci AIMS che finalmente cureranno i futuri maestri dalla formazione al rilascio dei diplomi magistrali. Abbiamo a Chianciano i migliori corsi di formazione per maestri, curati dall'AIMS. La Federazione spagnola verrà a formarsi dall'AIMS. Anche la scherma storica sarà curata dai Soci AIMS che hanno dato vita all'AIMA che ha firmato con la FIS il nuovo protocollo per la formazione e il rilascio dei diplomi magistrali di scherma storica. L'AIMS ha portato la collaborazione con la Bielorussia siglata dal CONI. L'AIMS con il passaggio dei maestri al dilettantismo ci ha consentiti di essere pagati senza tasse e balzelli previdenziali. E c'è chi parla di professionismo e di categoria professionale: siete incoscienti. Finalmente c'è cultura tra i maestri grazie soltanto all'AIMS. L'AIMS ha uno Statuto approvato dalla FIS e dal CONI. Tutto il resto è invidia. L'accademia non ha lo statuto in regola, perchè non vuole che un maestro socio AIMS diventa presidente. Giustamente la FIS non lo approva.
RispondiEliminaL'AIMS non è più un'associazione di categoria da quando la FIS non riconosce più il maestro di scherma come professione e l'insegnamento della scherma come un lavoro. Un'associazione di categoria è un'associazione che rappresenta e tutela gli interessi di una specifica categoria produttiva o professionale ovvero l'insieme di persone (fisiche o giuridiche) che esercitano un'attività economica o lavorativa, pubblica o privata. Per Statuto FIS i maestri non esercitano un lavoro ma sono dilettanti che ricevono i soli compensi dilettantistici previsti dalle speciali leggi sul dilettantismo. L'AIMS è una ASD. In una ASD tutti i soci se maggiorenni hanno diritto di voto.
RispondiEliminaCara Signora Anonimo capisco che lei difenda la sua associazione, ma perché non sottoscrivere quello che afferma. E lo stesso vale per il suo interlocutore.
RispondiEliminaLe opinioni diventano più interessanti se firmate
Paola Puglisi
I grandi successi dell'AIMS sono dovuti alla reale capacità comunicativa e formativa dei suoi corsi oppure ai successi degli atleti? I corsi che fa l'AIMS sono tenuti dai maestri che ogni giorno formano i campioni o da altri? E per ultima, il successo di marketing in italia come all'estero è dato dalla pubblicità fatta dall'AIMS stessa o da persone che la fanno per voi, o addirittura dal fatto che siete gli unici a farla?
RispondiEliminaAppunto,perché non affermare le proprie ragioni con l'apposizione del proprio nome?Avere il coraggio di esprimere un idea potrebbe portare conseguenze?
RispondiEliminaFirmatevi,la vostra paura è la loro forza.
Maurizio Seminara
Buonasera a tutti, leggo spesso questo blog perché propone sempre spunti di discussione interessanti.
RispondiEliminaL'Aims secondo me tecnicismi e definizioni giuridiche a parte è a tutti gli effetti una associazione di categoria. Lo è anche la Fis. Non ci si può iscrivere alla Fis se si vuole giocare a pallavolo. La Fis raccoglie la categoria degli schermitori. L'Aims quella dei maestri.
A proposito del professionismo ricordo tempo fa di aver sentito qualcuno, non ricordo il nome ma era sicuramente un commercialista, dire che aveva fatto uno studio e era risultato che pochissime o nessuna società asd poteva permettersi di avere a libro paga degli allenatori professionisti con contributi, tredicesima, Inps, Inail ecc. Poi a me sembra che la maggior parte dei maestri di scherma oggi siano o pensionati o che abbiano un primo lavoro a parte dalla scherma. E molti sono pure impiegati statali, insegnanti di scuola, di educazione fisica...lo sanno che non possono fare un doppio lavoro?
Non capisco poi cosa significa l'intervento del Sig. Orsini. A chi si riferisce con quel "voi"? E cosa c'entrano gli atleti?
Poi perché il Sig. Seminara parla di paura? Si sta parlando dell'Aims o di che altro?
Un caro saluto a tutti i lettori
Beppe
Caro Beppe, come vede non mette il suo cognome,e quindi per me lei potrebbe essere Fenoglio piuttosto che Grillo,Viola,Fiorello,Barletti,
EliminaSconfienza,Paccagnella o Lauria, e se conoscessi il suo cognome potrei anche meglio comprendere il senso intrinseco dell'intervento, così facendo dimostra che ho ragione quando parlo di paura,perché altrimenti non firmarsi esplicitamente.Paura,si,delle reazioni,delle censure,delle non convocazioni,del chiacchiericcio dei servi,di possibili reprimende federali.Ribadisco, il vostro silenzio è la loro forza.
Maurizio Seminara
Caro Beppe, mi piace il tuo intervento perchè con toni pacati sollevi diverse questioni. Sono un commercialista che lavora da anni nel mondo dello sport e che combatte con le leggi italiane e le burocrazie locali per far sopravvivere club sportivi. Ha ragione chi definisce l'Aims una Asd e non un'associazione di categoria. Non è tecnicismo ma rispetto della legge. Se l'Aims fosse un'associazione di categoria vorrebbe dire che sarebbe una parte sociale che tutela gli interessi dei suoi iscritti nei rapporti di lavoro. Ciò non avviene perchè le norme sui contributi per attività dilettantistiche sono valide per tutti e non richiedono l'intervento delle parti sociali. Da quando frequento la scherma non ho mai visto azioni sindacali dell'Aims perchè i suoi vertici sono costituiti da maestri che nella vita svolgevano altra attività lavorativa principale: carabinieri, sindacalisti, militari, pubblici dipendenti, pensionati, altro. Quando si hanno tutele lavorative, assicurative, previdenziali, non ci sono problemi a dedicare il proprio tempo libero all'insegnamento della scherma. Quando si vive nella precarietà si accetta tutto, persino i contributi dilettantistici appaiono manna dal cielo. Evvero che le asd non possono permettersi di pagare i maestri come lavoratori? La mia risposta è: dipende. Dipende dall'Aims che non ha mai approfondito seriamente la questione. Dipende dalla Fis che predilige i rapporti con i maestri militari. Dipende dai club sportivi che non pongono seriamente questa tematica fra le priorità federali. Da commercialista conosco diversi modi di risoluzione ma ognuno richiede diverse condizioni e presupposti. C'è comunque una verità che tutti preferiscono nascondere. È l'enorme buco previdenziale che stiamo contribuendo a scavare non versando i contributi a quei tecnici che di fatto vivono soltanto di sport. Un saluto ai lettori.
RispondiEliminaFabrizio
Caro Beppe,
RispondiEliminaL'AIMS è una associazione di categoria, e pertanto racchiude più di un maestro. Da questo viene quel "voi", cui era corretto rivolgersi, parlando dei maestri che sono rappresentati da tale associazione. Mi sembrava chiaro. Ma non era un j'accuse a tutti i maestri.
Collega Socia Aims ti scrivo come Non Socio Aims. Abbiamo posizioni differenti. Quando tu dici che va tutto bene io rispondo che non tutto va bene. I punti di forza dell'Aims che tu hai esaltato per me sono i punti di debolezza della Fis. La colpa non è nostra e non è dell'Aims ma dell'Assemblea straordinaria di Ravenna 2011. Il Presidente e i consiglieri federali portarono all'Assemblea straordinaria le proposte di riforma dello Statuto Fis. Furono approvate ma pochi compresero gli effetti. La Fis decise di non riconoscere più l'Aims organo tecnico e di non riconoscere più l'Ans unico Ente civile autorizzato dalla legge al rilascio dei diplomi magistrali. La Fis ha poi esteso la regola dell'approvazione dello statuto dell'Aims anche all'Ans e all'Amis. Il Coni non si accorse di tali modifiche e forse credette che le approvazioni statutarie fossero finalizzate alle affiliazioni o alle aggregazioni di questi enti autonomi. Come diceva Lucio Battisti le conseguenze spesso fan soffrire a turno ci dobbiamo consolare. Sarebbe bastato accettare la proposta di Giancarlo Toràn. Il precedente presidente Aims chiese il mantenimento dell'Aims come organo tecnico Fis e l'obbligo di iscrizione per tutti i tecnici iscritti alla Lista federale. Non fu così e oggi abbiamo che solo chi è Socio Aims conta e chi come me Non Socio Aims è fuori da tutto. Fuori da tutto significa fuori dalle Commissioni federali. Fuori dai corsi formativi di Chianciano. Fuori da tutto. L'Aims nacque per volere del vecchio presidente Nostini. Trasformò la vecchia sezione magistrale presieduta dal maestro Pignotti in una associazione di categoria che doveva tutelare gli interessi dei maestri lavoratori. All'epoca solo i maestri potevano affiliare. Non esistevano gli istruttori ma i maestri aspiranti diplomati a Napoli. I maestri erano lavoratori. Poi ci fu una grande immissione di istruttori militari che provenivano dalla scuola militare di Orvieto. Presero il diploma di maestro di scherma a Napoli e poterono insegnare nelle società civili. Poi ci fu la grande immissione dei diplomati Isef che presero il diploma di maestro col ministero o a Napoli e poterono insegnare nelle società civili. Questi maestri erano lavoratori statali e godevano di tutte le assistenze assicurative di stipendio di pensione. Furono numericamente più rilevanti. Poi ci fu la legge sulle società professionistiche fatte per il calcio nel 1981. E come compensazioni per le società non professionistiche furono per legge introdotte agevolazioni fiscali sino ad arrivare alle condizioni di oggi, con la convenienza per molti di non considerarsi lavoratori se si insegna scherma in club sportivi. La qualità della formazione degli insegnanti di scherma non è come tu dici di qualità. Prova a vedere come lavorano le altre federazioni. La formazione a Chianciano si basa sull'appartenenza all'Aims. Ti fanno imparare a memoria i vecchi trattati che nessuno più applica. Non si hanno ore sufficienti per le materie non schermistiche perchè i contributi vanno spesi per pagare i docenti Soci Aims. I risultati sulle pedane non sono conseguenze della formazione di Chianciano. Gli attuali maestri che vincono con i loro allievi si sono formati altrove vicino a bravi maestri nelle sale o perchè atleti forti in precedenza. Ci sono meno di quattrocento società oggi ma ti sei chiesta negli ultimi dieci anni quanti tecnici la Fis ha voluto diplomare? Vai sul sito dell'Ans o su quello della Fis se accedi alla Lista tecnica. C'è stata la massificazione della classe magistrale.
RispondiEliminaAlberto
Gentile collega, ho letto è riletto il suo post, e valutata la sua giovane età (perfino più giovane di me che non sono vecchio) resto veramente sbalordito da questa difesa a spada tratta di una AIMS che a suo dire pare perfetta. Vorrei risponderle nella speranza che il velo sui suoi occhi non sia calato solo per il ruolo che ricopre nel consiglio direttivo dell'AIMS. Chiunque faccia parte di una associazione dovrebbe, prima di tutto, anelare alla sua crescita, portare la sua esperienza e la sua voglia di migliorare. A suo dire del C.D. non ci sarebbe nemmeno bisogno, tanto tutto è perfetto. Le cariche sono posizioni di prestigio personali, e sinceramente ho sempre diffidato dei collezionisti di poltrone, mai capito come si possano fare due ruoli in commedia. A fare troppe cose, a ricoprire troppi incarichi si rischia di non avere tempo per farne al meglio nessuno, oltre al fatto che sappiamo che la politica è troppo spesso fatta di compromessi che non sempre vanno a favore degli interessi che si è stati chiamati a rappresentare. La Spagna potrà anche provare a venire a capire e conoscere il nostro sistema magistrale. Ma perchè? per i risultati che ottengono i nostri atleti a livello internazionale, atleti seguiti da tecnici che non sempre sono italiani, che sono stati formati da altri tecnici ai quali si sono rivolti, che spesso si sono diplomati con la precedente gestione dell'AIMS, che mi pare si voglia fare finta non sia mai esistita. Ma che invece c'è stata, eccome. Questi tecnici spagnoli presto capiranno che i corsi di formazione che si tengono in Italia sono più simili a corsi di scherma storica che olimpica. Ma si rende conto, cara collega, che gli spiegheremo quanto sia utile nel fioretto moderno avere l'impugnatura italiana? E per dimostrarne l'efficacia magari gli facciamo vedere qualche filmato del 1912 di Nedo Nadi. Che dire del trattato di sciabola? cosa penseranno nel vedere che in Italia si insegna ancora la flechè e che nemmeno si prevede l'arma elettrica. Mi creda, resteranno stupefatti!! Capito che stanno solo perdendo tempo, cominceranno, come già accade, a rivolgersi a singoli maestri o società, andando a cercare il vero motivo del successo della scherma italiana. Cercheranno la scherma olimpica, quella che vince le olimpiadi. Ma quelle di oggi, non degli anni '40. E non la troveranno nei corsi dell'AIMS. Il passaggio dei maestri al dilettantismo ha solo tolto gli oneri previdenziali e creato una ulteriore categoria di precari. Se lei, cara collega, intende morire in pedana perché non avrà una pensione che le possa consentire di vivere la sua vecchiaia, magari tanti altri non sono della stessa opinione. Vorremmo anzi che fosse riconosciuta la nostra professione e professionalità, che spesso è molto alta. I balzelli previdenziali, che lei pensa come un fastidio, sono il futuro del Maestro di scherma. Ma forse circondata com'è da ottuagenari, che il loro futuro lo vedono al massimo fino al prossimo venerdì, non si rende conto di quanto sia importante. La cultura i Maestri, mi scusi tanto, la devono all'educazione impartita dai genitori e non certo dall'attuale dirigenza dell'AIMS. E detto fra noi, quale sarebbe il livello di istruzione medio di suddetta "intellighenzia", sono molto curioso...Mi scusi, cara collega, se non ho i brividi lungo la schiena al pensiero che l'AIMS abbia stipulato un accordo con la prestigiosissima, avanzatissima e democratica Bielorussia. Se questo per lei basta la invidio, a me piacerebbe che si stipulasse un accordo con paesi un tantino più civili ed evoluti democraticamente, come per esempio la Francia. Per il resto, una correzione ai congiuntivi, perché nelle sue accuse infondate al massimo non vuole che DIVENTI presidente. Mi creda, l'invidia ce l'hanno solo i suoi ottuagenari dirigenti, se non fosse per la mia ben più verde età, che almeno mi consente di parlare ancora al futuro. E che questo futuro non vuole farselo ipotecare da chi non ce l'ha più.
RispondiEliminaIl marchese del Grillo
A me sembra che qui si stia facendo disinformazione. Parlare in questo modo dei corsi dell'AIMS e di quello che vi si apprende è fasullo. Può essere questa l'idea di qualcuno, del tutto legittima, ma chi legge è invitato ad informarsi prima di credere a ciò che legge.
EliminaMi chiamo Francesco e ometto il cognome perchè non aggiunge valore.
RispondiEliminaQuando sono entrato per la prima volta in una Sala d'armi la F.I.S. era guidata dall'ingegnere Renzo Nostini e il dottore Aldo Stefanini, i fra i Maestri c'erano Pignotti, Pessina, Mangiarotti, Di Rosa, De Santis, Triccoli, Di Ciolo, Basetti, Fumo.
I Maestri non avevano rappresentanza formale in Consiglio F.I.S. bensì rispetto sostanziale.
Col Totocalcio c'erano tanti soldi ma ho visto finalmente pubblicato il bilancio federale e ho capito che non ci sono quelle differenze che mi aspettavo.
Sono un pensionato dal lavoro e dalla scherma.
Vi vedo da lontano con le mie spesse lenti e forse questo vi aiuta a non considerarmi troppo vicino a qualcuno.
Sono giunto all'età che si danno i consigli non richiesti.
Vi chiedo di sopportarmi perchè qualche consiglio lo voglio dare.
Chi non è concorde con le politiche federali deve avere il buon senso di contarsi e se si ottiene il numero richiesto dallo Statuto F.I.S. convocare una Assemblea Straordinaria per cambiare civilmente le regole di convivenza.
Le Società che votano potranno scegliere le regole di civile convivenza e se hanno le maggioranze richieste approvare disposizioni di buon senso.
Nei miei consigli non richiesti ci metto il limite di due mandati per tutte le cariche federali elettive e non elettive e per tutti gli incarichi federali retribuiti o gratuiti.Io sono convinto che la F.I.S. debba essere organizzata come la F.I.E. e prevedere una Commissione dei Maestri eletta dai soli Maestri.
Ho detto Maestro e non Istruttore poiché io trovo ingiusto che un Istruttore abbia stessi diritti di un Maestro.
Lo Statuto F.I.S. dovrebbe prevedere una Commissione arbitrale eletta dai soli Arbitri e Direttori di Torneo di livello internazionale.
Lo Statuto federale dovrebbe prevedere una Commissione Atleti eletta dai soli Atleti di livello internazionale.
Lo Statuto federale dovrebbe prevedere un solo Commissario Tecnico con un tetto massimo allo stipendio.
Lo Ststuto federale dovrebbe prevedere che i Maestri in distacco alla F.I.S. dalle loro Pubbliche Amministrazioni possano ricevere i soli rimborsi delle spese documentate.
Lo Statuto federale dovrebbe prevedere l'elezione dei Magistrati sportivi da parte dell'Assemblea elettiva.
Cordiali saluti.
Francesco