Tommaso MARINI |
Il grido di Di Veroli che ha vinto su Tibor Andrasfi, rimarrà impresso nelle immagini di questo nuovo anno internazionale, l’anno che impone i cambiamenti nelle fila delle rispettive nazionali. Sesto Buzzacchino, quindicesimo Luca Diliberto diciannovesimo Enrico Piatti, per citare solo i più vicini, mentre gli altri poco brillanti sono molto al di sotto. Colpisce la vittoria dei giapponesi nella prova a squadre, in finale con Israele, seguiti dalla Svizzera, e su 36 squadre, dove l’Italia si è mostrata 17a sebbene tutta giovanissima e capitanata da Di Veroli, corroborata da Valerio Cuomo (153° nell’individuale), Giulio Gaetani (136°) e Giacomo Paolini (67°). Menzione speciale per Fabrizio Cuomo che invece ha saputo ricavarsi un onestissimo 79° piazzamento.
Martina FAVARETTO |
Anna CRISTINO |
essere
rivista, ma soprattutto il bel bronzo di Arianna Errigo in compagnia di Anna
Cristino.
Formidabile
anche prestazione di Tommaso Marini, che ha battuto il ceko Alexander
Choupenitch allenato da Giovanni Bortolaso con una scherma lucida ed elastica.
Settimo Davide Filippi e diciassettesimo Filippo Macchi, seguito da Guillaume
Bianchi.
Arianna ERRIGO |
Davide DI VEROLI |
Non
la stessa cosa si può dire del fioretto e della sciabola. Il primo fa fede su
ben poche sale scherma che praticano quest’arma, e sui CAF che sono appena
sufficienti per poter affermare che il settore sia produttivo come un tempo,
mentre la seconda, non ci vergogniamo di rimarcare senza smentita dei fatti,
che al momento non ha i numeri per poter sopravvivere se non si mette mano
all’aratro e si semina in maniera abbondante, estirpando le erbacce cattive.
Un
quadriennio che sarà impegnativo per le persone che saranno poste alla guida
dei tre settori, cui auguriamo un buon lavoro.
Fabrizio
ORSINI
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