23 novembre 2012

SEGRETEZZA DEL VOTO - RISPOSTA DEL PRESIDENTE

Il Presidente                                                           Federazione Italiana   Scherma

Roma 22 novembre 2012
Egregio Signor Orazio RINALDI
   suo indirizzo
  (con preghiera di pubblicazione)
                               

In risposta alla Sua nota del 20 novembre u.s., in merito alla misure proposte al fine di “garantire una regolare e trasparente operazione di scrutinio dei voti su tutte le materie”, comunico quanto segue:
  • L’individuazione dei componenti della Commissione Verifica Poteri e della Commissione degli scrutatori è disciplinata in materia dettagliata e compiuta dallo Statuto e dal Regolamento Organico federali; prendendo atto che la S.V., evidentemente, non è al corrente di quanto prevedono le norme federali in materia, specifico che, in particolare, la nomina della prima è competenza statutaria del consiglio Federale e che la seconda è eletta dalla stessa Assemblea; pertanto, il sistema proposto, che mirerebbe a raggiungere un’intesa a due al di fuori della sede istituzionale preposta, oltre a non appartenermi per ragioni di etica e lealtà personale e sportiva, è assolutamente inaccettabile in quanto contrario alla vigenti disposizioni;
  • Per quanto concerne l’organizzazione logistica della fase assembleare elettiva, la Segreteria federale ha richiesto ed ottenuto di poter disporre delle urne e delle cabine del CONI che di norma vengono utilizzate per le elezioni dei vertici del Comitato stesso, circostanza che dovrebbe essere sufficiente a garantire la necessaria sicurezza e segretezza delle operazioni di voto, anche sotto i profili di ordine pratico segnalati dalla S.V.;
  • Come da prassi le operazioni di spoglio avverranno all’interno del Salone d’Onore del CONI nel corso dell’Assemblea ed i risultati verranno proiettati immediatamente al termine dello spoglio sullo schermo posto all’interno del Salone.
 Mi permetta di dire, infine, che auspico che il confronto elettorale si possa svolgere in un clima di massima serenità, evitando ogni forma di sospetto e di sterile polemica preconcetta.
Mi riservo, ad ogni modo, di dare alla presente risposta diffusione pari a quella da Lei fornita alla Sua missiva, e La invito ad evitare forme di esternazione sleali ed offensive, come quelle che si leggono a Sua firma, a commento della stessa, nei “Blogs” da Lei frequentati.
                                                                                                              Giorgio Scarso
Viale Tiziano,74
00196  Roma - Italia
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tel.06 36858302
fax 06 36858139
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La Mia doverosa replica:
Egr. Presidente uscente,
mi dispiace leggere la sua piccata e offensiva risposta alla mia  lettera del 20 u.s..
Ed invero, in primo luogo, mi sembra inutilmente offensivo ed anche “provocatorio”   che Lei  mi indichi l’esistenza di norme Federali per lo svolgimento delle attività di che trattasi (primo punto delle sua risposta.),  per le quali, ovviamente,  scrivere che : “la S.V: evidentemente non è al corrente di quanto prevedono le norme federali in materia  (considerato che ho fatto parte del Consiglio federale con Lei prima di dovermi dimettere a causa dell’inaccettabilità dei Suoi comportamenti nei miei riguardi!) è una offesa, diretta ed inaccettabile, tenuto conto che chi le ha scritto  ha partecipato pure alla revisione dello statuto e conosce molto bene le norme in questione, ma, altresì,  conosce molto bene anche colui che in tal modo risponde!
La mia missiva, infatti, non aveva alcun intento di indurLa in comportamenti “men che leciti” o addirittura violare  norme Federali a ciò preposte, lungi dallo spirito della mia missiva , infatti,  tale interpretazione può essere fatta solo da chi a ciò si è, eventualmente, predisposto;  mentre, nel rispetto  delle norme e delle prerogative  Assembleari e Federali, quello che avevo inteso proporre con “lettera  aperta” (“coram populo”, quindi, senza che ciò potesse  essere inteso come invito a comportamenti illeciti “simil carbonari”)  era concordare la rosa di nomi cui proporre la candidatura condivisa dai contendenti all’Assemblea, essendo ovvio che ciò non contrasta con le norme federali ed, altresì, non è, comunque, fatto  in grado di interferire con le deliberazioni Assaembleari e/o del Consiglio Federale che, “autonomamente e nel pieno dei propri diritti e prerogative,  possono del tutto ribaltare “le proposte condivise che i candidati  sottopongono loro”, ciò non di meno,  l’eventuale accordo sui nominativi come  apertamente” richiestoLe di concordare,  al fine di svolgere un sereno confronto elettorale, significava,  esclusivamente,  sottoporre all’Assemblea, “dopo”,  ed al Consiglio Federale” (prima) una rosa di nomi che,  in difetto di contrario avviso  da parte degli organi deputati, trovasse una condivisione anche da parte dei candidati e, quindi, la loro legittima investitura,  senza prevaricazione dei compiti statutariamente attribuiti al Consiglio Federale ed all’Assemblea, proprio perché niente più che candidature “condivise” e, quindi,  di scelta “elettorale” non contrapposta alla quale i predetti “organi” nella immutata libertà di autodeterminazione, potessero far “sereno” riferimento.
Chiarito il punto e lo spirito nel quale ho inviato la mia missiva, accolgo, altresì,  la Sua richiesta di “pubblicazione della Sua risposta” che, infatti,  sarà pubblicata unitamente alla presente lettera di riscontro e chiarimento anche perché così sarà “chiaro” a tutti che chi non intende svolgere l’Assemblea nella dovuta serenità e spirito  sportivo non è certamente lo scrivente ed, altresì, che sui “blog” da me  “frequentati”  (conosco solo il mio!) non sono presenti commenti offensivi, ma spesso ed in un contesto di assoluta democrazia e trasparenza, ne sono stati pubblicati alcuni che in un modo o nell’altro tendevano a denigrare la mia persona, ma anche questo fa parte dello “spirito” di sacrificio con il quale mi sono approcciato alla competizione elettorale, certo di subire anche attacchi quali la sua risposta alla mia “lettera” aperta contiene.
D’altra parte apprendo con vivo piacere che Lei si è adoperato per ottenere le urne del CONI, ciò, ovviamente, non significa che essendo del CONI queste siano adatte alla bisogna (ossia siano sufficientemente capienti da consentire la finalità esposta nella mia precedente missiva), ma,  certamente, sempre poiché è lungi dallo scrivente  porsi con spirito polemico, ciò dimostra che Lei ha inteso accogliere, almeno sotto tale aspetto,  il significato “implicito” della mia richiesta, ossia lo svolgimento sereno e “segreto” effettivamente del confronto elettorale che ci vede “avversari” nel prossimo futuro.
Analogamente mi permetto di ricordale che ero a conoscenza (avendo partecipato a qualche assemblea prima della prossima del 2.12 p.v.) che lo scrutinio avvenisse nel salone dell’assemblea e che  i risultati saranno resi disponibili immediatamente, ma quanto indicato nella mia,  si riferiva al “fatto” di fornire indicazioni agli scrutatori (quali che fossero eletti dall’Assemblea!) sulla mescola  delle schede “in pubblico dopo l’apertura dell’urna, di talché non sia assolutamente possibile risalire, neppure ipoteticamente ai soggetti  che hanno espresso il voto in qualsivoglia forma lo abbiano fatto, così proprio da rendere l’Assemblea “libera” di autodeterminasi “in coscienza” e senza che tale possibile “individuazione” dell’indicazione di voto renda, in un qualche modo, meno sereno l’esercizio di tale diritto dei votanti!
Mi è grata l’occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti
 Orazio Antonio Rinaldi
 


9 commenti:

  1. Caro Rinaldi, dal tono arrogante delle risposte del presidente della Fiderazione, capiamo sempre più perché esiste questo clima elettorale e soprattutto perché bisogna non votare questa federazione.
    In questi mesi lei ha denunciato molte cose che abbiamo riscontrato nella realtà, molti hanno criticato l’atteggiamento della Federazione, il clima da lei sottolineato nella sua lettera al presidente, si è già riscontrato nelle elezioni regionali: ed il presidente della Federazione cosa fa, nega tutto.
    Il presidente uscente richiama il suo ruolo di ex consigliere federale, cita accordi con il Coni, ma bastava dire che avrebbe avuto il piacere di condividere con lei, Rinaldi, l’operazione di voto al fine di scongiurare ogni tentativo di limitazione della trasparenza e del diritto di voto libero.
    Vede crediamo che le persone si misurano dai loro gesti. Il presidente Federale ha manifestato tutto con la lettera di risposta e la pubblicazione sul sito Fis proprio del suo bilancio, già spedito alle società. Anni fa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ci inviò un opuscolo di campagna elettorale stile Fis, usando mezzi e strumenti del Governo. Fu criticato e perse le elezioni, perché se c’è qualcosa alla quale nessuno di noi rinuncia, è proprio la libertà di voto e la trasparenza negli atti e nelle spese.
    Concludiamo augurandoci che qualcuno prima di votare decida di ascoltare tutti quei tecnici ed atleti che hanno lasciato l’Italia. Basti pensare che non sono andati via per soldi come si vuole fare credere, ma bensì per mancanza di organizzazione e programmazione concreta. Basti pensare che un maestro pluridecorato, percepisce un rimborso fisso inferiore ad un collega di staff senza allievi, risultati, ma con l’unico merito di accumulare voti e potere di inserimento nei gruppi sportivi.
    Passiamoci una mano sulla coscienza ed oltre a perdere il diritto di critica, perderemo anche credibilità con noi stessi se accettiamo tutto questo da uno sport e poi contrastiamo le stesse cose al Governo. Non parliamo di massimi sistemi se poi non fermiamo i piccoli.

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  2. Una cortesia: per dovere e correttezza di informazione, è possibile sapere chi sono tutti i tecnici e atleti che hanno lasciato l'Italia? Anche perchè per raccogliere l'invito ad ascoltarli bisognerebbe consocerne l'identità!!!! Sulla base di quale informazioni Verescherma, afferma che sono andati via per mancanza di organizzazione e programmazione concreta?
    Mi creda, non vuole essere una polemica la mia, ma il desiderio di conoscere meglio le situazioni che insistono nella nostra federazione. Un'altra cosa: non le pare inopportuno fare ingiustificati paragoni con la situazione politica? Lo sport è apartitico e comunque questo blog, mi è sempre parso di capire, che rivolgeva la sua attenzione al mondo della scherma. MI pare quindi inopportuno lo sconfinamento nella politica. saluti. Uno schermitore in attesa

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  3. Personalmente Le potrei citare tre nomi, ma potrei anche sbagliare comunque se le mie informazioni hanno un minimo di fondatezza credo siano: BORTOLASO, BORELLA, TOMMASINI. Comunque invito Veraschrma a conferamare e fornire ulteriori chiarimenti al suo commento, soprattutto per quanto riguarda gli atleti.
    Non mi pare così scandaloso che sia stato fatto un riferimento alla situazione politica italiana, perchè se lo fosse bisognerebbe capire quali sono le motivazioni per candidare un consigliere comunale (Le posso dire che vive a sud dell'Italia del nord)alla carica di consigiere federale, ed in questo caso di apartitico non c'è assolutamente nulla: ergo lo sconfinamento non lo ha fatto solo verascherma.
    Forse non sono stato esaustivo ma più di così mi è impossibile fare.
    Ezio RINALDI

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  4. si sta scadendo nel ridicolo, fortunatamente il due dicembre, tra quattro giorni sarà tutto archiviato e si tornerà finalmente a parlare di scherma e dei veri problemi delle società e non delle più o meno velate ripicche personali tra ex notabili della sherma a vario titolo.Uno schermidore vero.

    P.s.: spero che mettiate il mio post a nome di molte persone che pensano soltanto alla scherma.

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  5. Come vedi non c'é alcun problema a pubblicare il tuo commento, però, per favore non dirmi che sei un vero schermidore e che rappresenti le molte persone che pensano solo alla scherma, altrimenti devo pensare che molti atleti sono dei codardi e francamente quelli che conosco io sono persone con gli attributi.
    Ezio RINALDI

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  6. mi scusi Rinaldi, lei ha fatto il nome di tre maestri di scherma che sono andati all'estero. Verascherma ha scritto che sono andati via per mancanza di organizzazione e programmazione concreta...bene, resta il fatto che Bortolaso e Tomassini parteciperanno al collegiale che sta iniziando a Norcia in questi giorni. Mi pare evidente che questi due tecnici non sono quelli a cui fa riferimento VErascherma. Per quanto riguarda Borella le domando: lei lo ha mai proposto in maniera ufficiale? intendo in maniera concreta per cui possa essere stato discusso a livello di COsniglio Federale. Per quanto riguarda la questione politica mi pare evidente che non abbai capito quello che intendevo dire...buttandola dalla parte che maggiormente le interessa...non fa niente Rinaldi...dice bene anonimo, tra qualche giorno tutto questo sarà finito e si tornerà a parlare di politica federale in maniera seria .... senza perdere tempo dietro queste strumentali polemiche. Arriverderci...

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  7. Credo di essere un cretino se perdo ancora tempo con Lei (Anonimo), però meglio essere cretini ed onesti piuttosto che furbi ed in malafede.
    Se avesse letto con attenzione la risposta al suo commento avrebbe capito che nel farLe i tre nomi ho anche specificato che avrei potuto sbagliarmi e tanto glieLi ho fatti perché ho espresso solo il mio pensiero o le mie conoscenze sull’argomento. Non ho minimamente accennato alle motivazioni che potrebbero aver indotto i tre professionisti ad andare all’estero, mi fa piacere invece che continuino a collaborare con la Federazione.
    Per quanto riguarda BORELLA ai tempi della nomina del CT di Fioretto il suo nome lo feci ma la scelta cadde su CERIONI.
    In merito alla politica ho inteso specificarLe che non c’è nulla di scandaloso nel fare riferimenti alla politica dei nostri onorevoli e senatori. Molte Federazioni hanno Presidenti che siedono sugli scranni di Montecitorio o di Palazzo Madama, quindi la politica entra a gamba tesa nel mondo dello sport e personalmente non sono contrario a che un senatore o un deputato assuma la carica di presidente di una federazione, così come non sono contrario a che un consigliere comunale entri a far parte del consiglio direttivo di una FSN.
    Infine, su questo blog preferisco e preferirò sempre argomentare su questioni schermistiche, anche le più insulse.
    Un’ultima cosa, Lei come altri anonimi non avreste il diritto di parlare, commentare perché non sapete assumervi le vostre responsabilità e non avete il coraggio delle vostre idee. Prendo atto che dopo l’Assemblea Lei probabilmente si manifesterà: maglio tardi che mai. Comunque, come ho avuto già modo di scrivere, questo blog rimarrà in vita e sarà a disposizione di quanti, con garbo ed educazione, vorranno esprimere le loro opinioni (in chiaro mi auguro).
    Ezio RINALDI

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  8. Egr. Rinaldi, non sono furbo e tanto meno in malafede. Evidentemente come fanno coloro che non sanno cosa dire la buttano in caciara. Innanzi tutto deve essere coerente con le scelte di gestione del blog. Se lei ha accettato di pubblicare gli interventi degli anonimi non può rinfacciarlo a color che la fanno innorvosire. Per venire alla questione: sicuramente lei non è del mestiere ed ha fatto confusione: Verascherma ha scritto di atleti e tecnci che sono andati via dall'Italia per mancanza di organizzazione ed altro. IO ho chiesto a Verascherma di fare nome e cognomi, a questo lei è intevenuto facendo i nomi di tre tecnici adducendo un minimo di fondatezza alle sue informazioni. Mi pare evidente che lei abbia preso una topica colossale perchè due maestri sono stati convocati a NOrcia con la Nazionale di scherma. Per quanto riguardo Borella parliamo di un ottimo maestro ma come dice lei la Federazione ha scelto Cerioni e mi pare che la scelta sia stata azzeccata. Aspetto comunque Verascherma che faccia i nomi delle persone che hanno lasciato l'Italia per mancanza di organizzazione cosi quando termineranno la loro esperienza all'estero ci racconteranno come funzionano le cose al di là delle Alpi. Un'ultima cosa: lei prende atto di una cosa che non ho scritto e cioè che mi manifesterò dopo l'assemblea: la cosa importante non è sapere chi sono ma quello che esprimo... grazie per lo spazio che mi ha concesso e della risposta che con garbo ( vista la premessa ) mi ha concesso...e mi perdoni se le ho fatto perdere a rispondermi.

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  9. La mia coerenza è tale che pubblico il commento, ma non ho commenti da fare è già tutto commentato.

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