30 luglio 2020

LA POLEMICA

Luca MAGNI
Negli ultimi anni, tanto si è scritto e fatto sui vari statuti: tanti gli articoli pubblicati sulla “piazza”, però l’argomento è particolarmente sentito tanto che non si perdono occasioni per tornarci su.
Pur condividendo su facebook tutti gli articoli pubblicati sul blog, non frequento con assiduità la piattaforma, talchè alcune notizie mi vengono segnalate affinchè siano trattate in maniera giornalisticamente (ma io non sono un giornalista) più ampia. In quest’ottica mi è stata indicata una sostenuta polemica sulla pagina facebook di Master Scherma tra L’avv. Luca Magni – Pesidente della Commissione Statuti e Regolamenti della FIS – e Marcello Scisciolo – dirigente di Banca e Vice presidente della Virtus Scherma di Bologna. Il motivo del contendere sono delle affermazioni che l’avv. pistoiese ha pubblicato sulla precitata pagina in merito al regolamento “Safeguarding policy” approvato recentemente dal Consiglio federale. Riporto di seguito gli interventi fatti dai due contendenti:
“Luca Magni:
Dopo lo Statuto e il codice etico, completato un altro importante lavoro. E altri sono in via di chiusura.
Marcello Scisciolo:
Caro Luca, è con grande stupore che leggo questa tua boutade, che rischia di fare disinformazione. Non dobbiamo dimenticare che lo statuto approvato dall’assemblea di Riccione:
1.   Non è MAI entrato in vigore;
2.   Il CONI Non lo ha mai trasmesso alla Prefettura di Roma;
3.   E’ stato bocciato dal Tribunale Federale e dalla Corte federale di Appello.
4.  E’ vero invece che il nuovo statuto è stato elaborato dal Commissario ad acta, che è intervenuto non solo sulla parte della formazione e dei rapporti con l’Accademia, ma anche su altre norme, come la disciplina del Grandi Elettori.
5.  Pur rispettando il lavoro della Commissione da te presieduta dobbiamo prendere atto che il lavoro prodotto, purtroppo, non ha dato i frutti sperati. Senza considerare i costi dell’assemblea che nelle occasioni precedenti è costata oltre 30 mila euro, le spese dei commissari per almeno 6 mila euro a cui vanno aggiunte una serie di spese di contorno (diarie, missioni, hotel ecc).
Marcello SCISCIOLO
Luca Magni:
Ti comunico che via social non cadrò in questo giochino. La politica, almeno secondo me, si fa in altre sedi e in altri modi, quindi questa sarà la prima e unica risposta in argomento. Perché quelli che contano sono i fatti e non gli annunci (pre)elettorali. Il commissario (basta comparare il testo licenziato a Riccione con quello rivisto dal CONI) ha fatto pochissime modifiche. Questo è il motivo per cui non cadrò in questa provocazione nata male perché contenente cose non vere. Per la cronaca una boutade è una battuta di spirito, e io quando parlo della federazione non sono mai spiritoso.
Dico e ripeto che non replicherò ad eventuali e ulteriori interventi di natura politica.
Marcello Scisciolo:
Caro Luca ho solo riportato i fatti, portando esempi concreti, come la mancata approvazione da parte del Tribunale federale oltre al mancato invio alla Prefettura dello statuto da parte del CONI. Questi sono i fatti! Tu scrivi invece laconicamente di cose non vere delle quali però non ne fai menzione. Prendo atto che evidentemente non hai sufficienti argomentazioni.
l’avv. PUGLISI Paola, che ha rappresentato i ricorrenti sullo statuto avanti il Tribunale e la corte di appello della FIS, interpellata sull’argomento, ha puntualizzato che:
il commissario ad Acta ha apportato alcune rilevanti modifiche allo statuto e precisamente:
 1.  la trasformazione della Scuola magistrale in scuola di formazione con la previsione dell'obbligo della fis di sottoporre i tecnici alla formazione permanente cosicché non potranno essere scritti alla lista tecnica i maestri non più in attività e il riconoscimento che il diploma magistrale per lo svolgimento di attività lavorativa (in qualunque veste) può essere conferito solo dall'accademia;
2.  la modifica degli statuti delle associazioni affiliate che non possono più contenere clausole che impediscano la partecipazione alle proprie assemblee ai non tesserati fis;
3. la composizione dell'assemblea con il doppio requisito di continuità e partecipazione all’attività federale, non più solo agonistica, e spalmato in un arco temporale superiore a quello precedente;
4. la fine del ruolo dei cd. grandi elettori sia nella convocazione delle assemblee che nel supporto alla candidatura dei consiglieri federali e regionali in quota atleti e tecnici;
5. la fissazione del numero dei rappresentati dei tecnici e degli atleti nella percentuale del 10% e 20% dei votanti, in modo che non possa più esserci un numero di  votanti superiore al dovuto;
6.  la previsione della decadenza dalle funzioni per motivi di incompatibilità diversi e ulteriori rispetto ai motivi economici ;
7.    l'obbligo di pubblicare anche il bilancio preventivo entro 15 giorni dalla sua approvazione ;
8.    l'abolizione della clausola arbitrale per motivi patrimoniali;
9.  l'abolizione della clausola arbitrale introdotta con l'assemblea del 19 maggio che cancellava la giustizia sportiva;
10.    l'inefficacia dello statuto se non approvato dalla Prefettura.".
Non voglio entrare più di tanto nella querelle però qualche rilievo mi sento di farlo:
a.   Quando si scende su una piazza o piattaforma o social che dir si voglia bisogna accettarne tutte le implicazioni, di merito, politiche, sociali etc. Politica la si fa dappertutto, anche al bagno e chi si cimenta in un qualsiasi ruolo attinente alla politica, e la nomina ad una carica lo è, deve saperne accettare le conseguenze. Poi ognuno è libero di esternare i propri convincimenti, idee e posizioni nel rispetto di quelle altrui;
b.  Non sono d’accordo con le affermazioni dell’avvocato Magni perché i fatti sono un’altra cosa e bisogna saperlo ammettere pur nel rispetto del proprio lavoro. Infatti sono convinto che l’avvocato ci abbia messo impegno ed anche tanto, però non vuol dire che sia stato fatto un lavoro perfetto, anzi direi il contrario altrimenti non si spiegherebbe la nomina di un commissario ad acta per rimettere a posto il documento approvato nell’assemblea di Riccione. E dalle precisazioni dell’avv. Paola Puglisi, si evince, senza ombra di dubbio, che le stesse siano da ritenersi modifiche importanti.
Credo anch’io che il mondo della scherma sappia valutare con appropriatezza quanto finora fatto.
c.  In un precedente articolo ho scritto che” finalmente abbiamo lo strumento che regolerà la vita futura del movimento schermistico”, considerate alcune indiscrezioni che circolano nell’ambiente, purtroppo ho la sensazione che sull’argomento sarà versato ancora un fiume di inchiostro.
Ezio RINALDI

5 commenti:

  1. Cari lettori, ho dovuto apportare alcune correzioni che si sono rese necessarie in quanto trascritte in modo erroneo. Chiedo scusa a tutti voi.

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  2. Ritengo che quella dell'avvocato Magni sia, a dir poco, una caduta di stile. Utilizzare una piattaforma pubblica come FB per cercare quanto meno applausi, indipendentemente dal fatto che siano meritati (se non consenso politico, sottolineando l'operosità dell federazione per cui lavora) espone a critiche cui bisognerebbe controbattere con argomentazioni valide.
    Ma l'avvocato Magni non ha a cuore la signorilità e l'eleganza se, come è successo nell'ultima assemblea di Riccione del 2019, ha diretto il dibattito sullo statuto contingentando i tempi della discussione tanto da impedire la libera e democratica esposizione delle proprie ragioni da parte dell'opposizione. Non dimentichiamoci, infatti, che quale presidente della commissione statuto e regolamenti egli fu l'estensore delle variazioni delle norme statutarie proposte dalla FIS di cui si chiedeva l'approvazione. In pratica egli accettò di fare l'arbitro della partita che stava giocando.
    Caro Luca se vuoi coerenza poiché, come tu sentenzi, "la politica, almeno secondo me, si fa in altre sedi e in altri modi" astieniti dal lanciare la pietra (politica) e ritirare la mano, almeno sui social. Come chiaramente sottolineato dall'avv. Puglisi hai ben da riflettere sul tuo lavoro che è stato rivisitato e corretto su numerosi punti sostanziali dal Commissario ad acta del CONI. Per cui, indipendentemente dalla valenza politica dell'intervento di Scisciolo, io avrei accettato la sfida e cercato di argomentare punto per punto invece di abbandonare mestamente il palco che hai voluto calcare.

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  3. Caro Alberto, condivido il tuo pensiero e pur rispettando le opinioni e le scelte di tutti,anche quella di abbandonare il palco, non posso non ricordare la condotta assembleare di Luca Magni. Egli non garantì un dibattito paritario: se solo lo avesse fatto tante risorse economiche si sarebbero risparmiate e tanti avvelenamenti evitati. Oggi siamo ancora a parlare di un argomento che avrebbe dovuto trovare la sua definitiva chiusura ed invece chissà quante e quali sorprese ci riserverà in futuro.

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  4. E’ con piacere che ritorno sul blog dove finalmente ognuno di noi potrà esprimere la propria idea, nel rispetto del proprio avversario e soprattutto in un clima e con una dialettica civile.

    Noto infatti con soddisfazione che, da quando Ezio ha reso necessaria la firma autentica del commentatore di turno, si sono ridotti significativamente gli interventi (dei quali nel 99% dei casi avremmo volentieri fatto a meno) ma è anche vero che finalmente si può discutere con serenità e con contributi sensati.

    Ritornando alla polemica che mi vede coinvolto, ho ritenuto dover sottolineare a Luca Magni, che la sua costante campagna elettorale a favore dell’attuale governo federale dal quale riceve numerosi incarichi (Presidente Commissione Statuti e Regolamenti, Commentatore “full time” del Gran Premio Giovanissimi, Presidente di Assemblee ordinarie, straordinarie ed elettive, conduttore webtv, ecc, ecc…..), deve fondarsi almeno su fatti realmente accaduti. Infatti mi ha stupito non tanto la sua “promozione” molto personale alla commissione da lui presieduta quanto la sua affermazione dove afferma che il Commissario ad acta ha apportato solo (secondo lui) marginali modifiche. Premesso che le modifiche, come sottolineato dall’Avv. Puglisi che ha assistito le società ricorrenti, sono state numerose e di grande importanza, Luca Magni dimentica, forse volutamente, che quando viene nominato un commissario è sin troppo evidente che il lavoro svolto non ha rispettato le norme vigenti e/o i principi del coni.

    Infatti se a nessuno sfugge che il commissariamento di un Comune, Ente pubblico ecc, è fatto gravissimo, quando si ricorre ad un commissario, specie subito dopo un'assemblea, è evidente che c'è qualche problema

    Marcello Scisciolo

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  5. Ma è possibile che ci sia ancora qualcuno che pensa che il popolo della scherma si "sciroppi" nuovamente (e quasi impunemente) la barzelletta dei "refusi formali, non sostanziali", quasi alla stregua di un semplice lapsus calami.

    A me sembra, come ha correttamente rilevato l'avv. Puglisi, che le modifiche apportate siano abbastanza sostanziali.

    Che dire, se non il solito: meditate, gente. meditate.

    Cordialmente.
    Gaspare Fardella

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