Foggia |
Foggia
chiude il suo Europeo cadetti e giovani con un ricordo pieno di medaglie, 25
totali delle quali 9 tutte d’oro.
L’Europeo
cadetti e giovani è una gara importantissima, che potremmo chiamare il
termometro della scherma del nostro continente, perché al di là del risultato
vero e proprio, dove anche questa volta possiamo dire che la nazione scuola
d’Europa è l’Italia, una cosa che dovrebbe far rabbrividire le altre nazioni.
La Francia risica un quarto posto globale, ma nei cadetti è sesta, mentre fra i
giovani è terza. Dietro gli schermitori italiani, seguono a stretta misura
Russia, Ungheria e Germania. Incuriosisce, senza impensierire l’emergente
Turchia, che è dietro Francia e Polonia, ma si tiene dietro otto nazioni, fra
le quali Gran Bretagna e Ucraina.
È un
ritratto spettacolare della scherma nazionale, che però cela parecchie
contraddizioni. Inutile dire che in Italia ci sono pochi club, pochi
schermitori, e considerate le ultime vicende (FIS/AIMS contro ANS), tanti
maestri e soprattutto pochi, anzi, pochissimi impianti schermistici. Non starò
a fare l’elenco delle palestre italiane dedicate solo alla scherma, anzi invito
il lettore a contarle una per una e sono certo che non ci metterà molto tempo.
Invece lo sfido a contare le piscine d’Italia, una tipologia di impianto ben
più costoso non solo nella realizzazione, ma anche nella manutenzione. C’è
quindi da riflettere come l’Italia si sia ammantata di tanta acqua e cloro e
non del più pregevole alluminio delle pedane d
i scherma e ci chiediamo: è forse
colpa delle società? La domanda più immediata risulta essere: come mai l’idea
del nuoto come sport “indispensabile” sia entrato nelle viscere degli italiani,
senza mai far sorgere un benchè minimo dubbio se fosse giusto o meno, mentre
l’idea un misero impianto di scherma sia visto come deprecabile e soprattutto
d’élite?
Una
ragione me la sono fatta e credo proprio che il focus federale non sia la base,
e mirare a una crescita dei suoi suoi iscritti, ma ben altre faccende in cui
sono ogni anno sempre più affaccendati i dirigenti FIS. E cioè quello di curare
il settore agonistico, come se fosse l’unico importante settore significativo
di una Federazione che ha numeri asfittici per quanto riguarda i suoi
partecipanti, con gare assurde, e per numero e per locazioni, che sta seduta su
una montagna paurosamente alta di medaglie e dalla quale purtroppo non vede la
base su cui poggia. C’è da farsi ben più di una domanda in merito, se sia
meglio avere co
Torino |
sì tante medaglie o avere più atleti in palestra.
Nel
frattempo la Coppa del mondo di fioretto a Il Cairo in Egitto è andata molto
bene, nonostante la gara a squadre abbia visto trionfare gli USA che avevano
Stefano Cerioni fra i suoi collaboratori, un allenatore che pare saper dare
agli atleti che sfiora, il tocco magico per poter battere gli italiani e non
solo, e non è la prima volta che accade.
Infatti,
solo pochi giorni fa ero a Torino per seguire con gli occhi ed il cuore i
nostri fiorettisti al consueto trofeo Inalpi. Ero prossimo al parterre per
seguire le fasi preliminari della gara quando, con sorpresa, ho visto sfilare
Stefano Cerioni dentro la sua tuta USA ed il "Zompa"(Zomparelli-
preparatore atletico), entrambi con il pass al seguito degli atleti americani.
Incuriosito, ma senza mollare le vicende azzurre, non ho potuto fare a meno di
osservare gli assalti dei fiorettisti yankees e ascoltare inevitabilmente i
borbottii baritonali, a tutti noi familiari del tecnico italiano contornati dai
suoi occhi spiritati e le sue ineguagliabili movenze. Il pensiero, non lo nego,
è corso subito all'ultima olimpiade di Rio, quando gli atleti russi, guidati
dal nostro tecnico, ci hanno inferto severe lezioni di scherma, fatta salva
ovviamente, la mitica prestazione di Garozzo. E un pensiero disagevole mi ha
preso senza mollarmi: “vuoi vedere che, nell'ormai prossima Olimpiade di Tokio
ci toccherà prendere sonore legnate pure dagli americani?”. Certo, qualche
considerazione andrà pure fatta. Quale che sarà il prossimo Presidente o
Consiglio Federale sarà forse il caso di aumenta
Il Cairo |
re gli sponsor e magari
sfoltire le numerose delegazioni in giro per il mondo a spese della Federazione
pur di tenere sulla panchina della nazionale i nostri migliori tecnici?
Soprattutto perché perdendoli, significa essere sconfitti due volte, perché la
prima volta la togliamo ai nostri atleti e poi, cosa peggiore li svendiamo ai
nostri avversari, i quali durante le rassegne Iridate ed Olimpiche, ci stangano
puntualmente.
Insomma, non vorremmo ritrovarci a commentare le sconfitte del
nostro "grande esercito" perché battuti da uno di noi.
Da
rimarcare la presenza di Valentina Vezzali a Sulmona, come madrina della gara
di GPG locale, e una singolarissima gara di spada per non vedenti,
svoltasi a Napoli presso il CS Partenopeo, in una sala accogliente, ma dalla
difficilissima accessibilità. I 10 gradini per entrarvi e l’assenza di
ascensore e/o rampa, i cui spogliatoi e bagni erano al piano superiore della
palestra, per il miserissimo numero di 26 atleti, 10 donne e 16 uomini, ha
fatto discutere non poco gli ospiti lì presenti, che non si spiegavano il senso
di tale scelta.
Se
la luce delle medaglie è notevole, va anche detto che l’ombra che provoca sulle
altre realtà della scherma italiana è molto intensa e parecchio lunga, come
quelle che si hanno quando il sole sta lentamente tramontando.
Ugo
SCASSAMAZZO
Sinceramente penso che il livello di questi cadetti e giovani sia davvero alto e lusinghiero per la nostra Nazione. Sono riuscito a seguire molti assalti di tutte le ali e categorie e credo di poter davvero sperare in un futuro ancora migliore.
RispondiEliminaSarà un 2032 tutto d'oro.
EliminaNon è difficile vincere quando a ragazzi che praticano questo sport per divertimento , seriamente certo ma come meno ore e meno stress, opponiamo i nostri professionisti pagati dallo stato. Come mandare una squadra di serie A a giocare il torneo di Viareggio e poi vantarsi di come si è vinto facile.
EliminaCondivido pienamente con l'Anonimo delle 22.40. Siamo seri i nostri U20 e soprattutto U17 sono ormai dei veri e propri professionisti, le altre nazioni manco partecipano alle categorie U17 e per gli U20 sono amatori.
EliminaCi sarebbe da dire che la nostra politica porta spessissimo ad avere Piccole Prime Donne viziate che da Senior non offrono quello che si sperava. quindi più che un investimento, l'atteggiamento eccessivamente accomodante che si ha con questi giovanissimi atleti/studenti porta a vincere le gare, ma non a creare un reale futuro.
Alla Federazione serve riempire le pagine di medaglie e commenti autoreferenziali. Ma in realtà quanti di questi poi da adulti si confermano?
In realtà non hanno nulla da confermare. Quando si vincono i campionati del mediterraneo per cadetti, che si facciamo a casa nostra con 6 iscritti di cui la metà italiani, non c'è nulla da confermare. Perchè nulla c'è.
EliminaAppunto, solo gare per fare "copertina" sul sito federale, ma che in sostanza non dicono nulla.
Nelle età giovanili si vince perchè un bambino/a che a 10 anni per (sua) disgrazia vince un campionato regionale diventa una "piccola prima donna" del suo club. Diventa un atleta attenzionato, cominciano pressioni assurde da parte di allenatore, società e genitori, partono allenamenti quotidiani sessioni speciali, programmi personalizzati. Ovvio che poi vincano, specie contro coetanei i cui allenatori, società e genitori restano con i piedi per terra proseguendo un percorso di divetimento e insegnamento che solo più avanti potrebbe diventare qualcosa di più. Io ad una gara ho sentito un bimbo di 11 anni disperato dire "con questa sconfitta mi sono rovinato la carriera", e mi volete fare credere che sia un suo ragionamento?
Poi crescono, e crescono anche i loro avversari, che avendo margini di miglioramento li raggiungono e superano. Quindi a livello assoluto, ma già di U20, si comincia a soffrire, ci si accorge di non avere ricambi, ma è ovvio. I cosidetti ricambi vincevano solo eprchè in una situazione di grande vantaggio, non certo perchè effettivamente più dotati dei rivali.
Ed a questa situazione stiamo aggiungendo anche l'accentramento degli atleti. In tante interviste ci sentiamo ripetere come un mantra che la grande forza della scherma italiana sia la varietà delle scuole, ma di fatto stiamo diventando come Francia, Germania, Russia o Stati Uniti: pochi posti con concentrati gli atleti più forti. Il pensiero schermistico unico. Questo crea una omologazione della nostra scherma, che una volta capita rende i nostri atleti molto più abbordabili che in passato, dove ad ogni nostro atleta corrispondeva una scherma diversa. Aggiungiamo anche che i troppi atleti nello stesso posto creano anche un problema collaterale, l'impossibilità da parte di un tecnico di primo livello di seguirli tutti adeguatamente. Direi che sono sante le problematiche che il prossimo consiglio divrà risolvere, e non sarà facile
A me sa tanto di solita reazione di invidia. Io ho visto ragazzi seri e motivati che non pensano alla carriera ma bensì a fare il meglio di cui sono capaci con la responsabilità di ciò che sono stati chiamati a rappresentare. Cresceranno prima del 2032 e lo dimostreranno a chi magari ha un po meno talento di loro. Viva la scherma
Elimina
EliminaFaccio riferimento alla sciabola femminile dove l'Italia ha schierato Carella, del Sal, Fusetti, Guzzi Susini, Arpino, Fusco Pagano, Rotili, Taricco. Premesso che alle recenti competizioni hanno partecipato anche le seguenti atlete straniere ( Erbil, Pusztai, Mikhailova, Poupinet Ilieva, Funke, Unludag, Noutcha, Lupu, Pantis, Eifler, Bercy, Cieslar, BuitenHuis, Nagy, Cakir, Gette, Drodz, Martis, Hernandez, Ventura) mi piacerebbe conoscere dall'anonimo delle 22.40 quali sarebbero le "professioniste" e quali le partecipanti al torneo di Viareggio.
Non per polemica ma per dare il giusto merito alle nostre ragazze vorrei anche porre in evidenza che nessuna delle cadette e giovani che ha rappresentato l'italia nelle recenti competizioni di Foggia è stata iscritta alla odierna competizione "Assoluti" di Atene, mentre molte delle ragazze straniere sopra elencate vi stanno partecipando e già fanno parte stabilmente del giro internazionale di massimo livello.
Se ci applichiamo troveremmo poi delle schermitrici "amatoriali" anche tra le ragazze che competono per gli Usa, il Mexico , il Giappone e la Corea.
W l'Italia appena si toccano i figli perdiamo la lucidità e la portiamo subito su 'povero figlio mio' tanto bravo e bello. Nessuno dei commenti voleva sminuire l'operato dei ragazzi, ma semplicemente evidenziare come in Italia l'investimento nelle categorie giovanili fosse superiore e di gran lunga, con quello delle altre nazioni.
EliminaLa verità è che noi genitori italiani investiamo tempo e soprattutto denaro per la felicità e il benessere dei figli. Ci emozioniamo e esaltiamo, soffriamo e gioiamo per le loro gare e spesso restiamo male per decisioni e gestioni del tutto inspiegabili. Cerchiamo di dargli tutto e magari ciò che a noi è mancato dai nostri genitori. In tutto questo però mi sento di dire che a mia figlia non è stato regalato nulla come a qualcun'altra e ciò che ha è farina dei nostri sacrifici a volte estremi. Non c'è niente di più bello però di questo.
EliminaChe tristezza,pochi argomenti e deboli e la buttiamo in caciara…..
EliminaAnonimo del 9 marzo ore 13,50, ognuno di voi, di noi, esprime ciò che sente e non credo che si possa dire "pochi argomenti". In queste cose molto spesso intervengono i genitori,i quali, ancorché privi di conoscenze tecniche, hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni. Sono convinto che tu sia un federlealista e come tale fai bene a contestare ma fallo tenendo conto che i genitori meritano il massimo rispetto.
EliminaGentile sig. Rinaldi, non possiedo la casacca che lei intende appormi. Evidentemente non si è compreso, ma il mio intervento era riferito a quello dell'Anonimo delle 00.02(che sicuramente non è un genitore) e non a quello del "genitore" 8,39 che ha tutta la mia personale considerazione e al quale porgo, sin d'ora, le mie scuse per l'equivoco.
EliminaNessun equivoco.. tranquillo.. tutto ok
EliminaScassamazzo hai detto bene. All'estero reclutano i nostri migliori maestri. Non è che sai se qualche federazione straniera vorrebbe reclutare anche il nostro presidentissimo. Per il bene della scherma mondiale alcuni di noi sarebbero disposti a cederglielo gratis! Passa parola.
RispondiEliminaE qualcuno che dopo 3 mandati fosse interessato ad alcuni nostri CT. Ci sarebbe da chiedersi perchè alcuni CT sono stati sottratti a suon di Dollari, mentre i nostri non li vuole nessuno e noi gli diamo permessi di lavoro e 100mila Euro.
EliminaPurtroppo pare che il presidentissimo lo abbiano già "eliminato" a livello internazionale, cioè alla FIE. Al CIO manco se lo filano. E poi bisogna vedere se lui ha voglia di andare all'estero, perché uno che è stato presidente, non sempre ha voglia di ricoprire un incarico di consigliori o consulente... Credo che con la sua esperienza possa aspirare a consigliere comunale o sindaco al suo paese, ma anche lì il limite massimo è due mandati. Resta il piacevole incarico di nonno a tempo pieno unito a quello di "umarell" cioè di pensionato che veglia sui cantieri del proprio paese. Però emigrando, considerando quanto ha messo da parte e quanto prende da pensionato, a Capo Verde dove pare essere di casa dovrebbe vivere alla grande. Eppoi con i punti millemiglia di questi anni dovrebbe riuscire ad arrivarci gratis.
EliminaInsomma c'è di cui sbizzarrirsi.
Saluti
Ugo Scassamazzo
Ma come non sapete perchè di una gara non vedenti a Napoli nella società del Ct di Spada. Scherzate, il Ct ha bisogno di consensi e visibilità politica sia nella scherma che fuori. Deve lanciare la sua palestra, oppss della Moglie. Poi non mi è sfuggito vedere le foto del Ct che presenta la conferenza stampa con la Vezzali proprio mentre a Napoli c'era anche il vostro presidente.
RispondiEliminaGiustamente il tutto mentre a Foggia la spada era in pausa o meglio gli atleti del Ct preparavano la gara. Ma questo poco conta tanto l'importante è essere a fondo pedana e apparire nelle telecamere.
Non solo per le telecamere, anche per preparare bibbite ad alcuni, specifici, atleti che gli servono per avere visibilità con le SUE medegalie. Poco conta se dall'altra parte ci sia l'altro italiano, LUI cavalca il cavallo vincente e lo esaurisce, ma si sa, LUI ha sempre pronta una riserva...a lui familiare.
EliminaDavvero? Che storia... non ci posso credere!
EliminaQuel cavallo non lo esaurisce facilmente...
EliminaÈ questo che ha sconvolto i suoi piani ed è per questo che continua a fargli fare gare,esibiziono,maratone...
EliminaMa perché in Sicilia avete il problema con le doppie???....bbbbibbbbittte...almeno è sicuro!!😂😂
EliminaNel frattempo terza autorizzazione di fila per lo spadista campano di dubbio valore. A discapito di chi gia' lo sappiamo tutti no ?
RispondiEliminaLa vita è fatta di opportunita',alcuni hanno la possibilità di dimostrare il proprio valore altri no.Vedrete che prima o poi lo spadista di Napoli riuscirà a superare i gironi...
RispondiElimina