“Vogliono il male della Scherma” è il mantra che si sente ripetere
da anni ormai in tutte le kermesse schermistiche ufficiali e non.
E come dargli torto?
Prendiamo, ad esempio, la recente
gara interregionale di Ancona: ad arbitrare
pochissimi arbitri e tanti ragazzini inesperti (aspiranti arbitri), lasciati
soli a districarsi nelle pieghe di un regolamento tecnico in costante
evoluzione interpretativa; una gara spalmata in tempi infiniti, che si è
prolungata oltre le otto di sera e che forse per le famiglie è stata una delle
interregionali più costosa e peggio organizzata di tutti i tempi.
Certamente chi lascia che le gare
siano organizzate così vuole il male
della scherma.
E vogliamo parlare delle risorse
federali?
Non sappiamo parlarne perché la
federazione, con molta cura pubblica poco e niente. Il sito è aggiornato al
bilancio di previsione 2018, ma siamo già a metà del 2019 e il notiziario
federale ci ha spiegato che sono state approvate diverse variazioni di bilancio
oltre al bilancio di previsione 2019. E
poi sfido a leggerli, questi maxi-documenti contabili: fossero scritti in
giapponese non si capirebbe di più. Una macchina federale costosissima e nel
frattempo, a parte pochi eletti, le associazioni si affannano a sbarcare il
lunario con pochi spiccioli.
Certamente chi dispone così male
delle risorse economiche vuole il male
della scherma.
Non va meglio nel settore tecnico.
Chi al mondo è più bistrattato dei
tecnici della scherma italiana? Sono rappresentati da quattro vecchietti che
l’ultima volta che hanno dato una lezione neppure se lo ricordano e che poco o
nulla hanno a cuore gli interessi di quelli che invece in sala ci passano la
vita. I più sono pagati poco e male, spesso non per cattiva volontà ma perché
le società proprio non ce la fanno, sono costretti a deludenti tour de force tra gare impossibili
sparse a centinaia ed anche migliaia di chilometri di distanza con un
calendario insostenibile che mette alla prova anche i cuori più forti.
I tecnici più fortunati emigrano
all’estero, dove almeno qualcuno li paga in maniera commisurata alla loro
bravura, ma sognano ogni sera il sogno impossibile di ritornare a vincere
indossando una giacca azzurra.
Certo, chi disperde un patrimonio
tecnico così vuole il male della scherma.
Per non parlare degli atleti.
Torme di bambini spinti ad un
agonismo esasperato tirano per vincere e non per diventare bravi. E poi, dopo
che le famiglie sono state spremute fino all’osso impegnandole in trasferte
costosissime, sconfitti dalla frustrazione da podio mancato, abbandonano lo
sport più bello del mondo che non è in grado di offrirgli una ragione per
continuare.
E’ vero, distruggere il vivaio
giovanile come fa la federazione significa volere
il male della scherma.
E potrei continuare ancora con il
GSA mal funzionante e odiatissimo che non riesce tutelare neppure sé stesso, con
il calendario gare insostenibile, con la credibilità internazionale ridotta ai
minimi storici, con i CT che hanno perso la stima degli atleti, con le convocazioni
rimesse al gusto della giornata (quando va bene), con i gruppi sportivi
militari tirati per la giacchetta da tutti e in lite tra loro, con la giustizia sportiva usata come una clava
per dare in testa agli oppositori, etc. etc. etc. e ogni volta non potrei fare
altro che dire vogliono il male della
scherma!, vogliono il male della scherma!, vogliono il male della scherma! vogliono
il male della scherma!, vogliono il male della scherma!, vogliono il male della
scherma!
E’ vero, quello che si sussurra in
giro è vero: questo attuale governo federale VUOLE IL MALE DELLA SCHERMA e non
si limita a volerlo, lo fa.
Fermiamoli prima che finiscano di
distruggere del tutto la nostra amata scherma: controlliamo quello che fanno,
chiediamone il conto, mandiamoli finalmente a casa!
Furio Camillo
Caro Furio Camillo,
RispondiEliminaSappia che la realtà supera la fantasia, e che gli arbitri di cui parla si meriterebbero una attenzione maggiore, perché sono i garanti del buon svolgimento di questo sport e se parlassero, (cosa che non farebbero mai nemmeno sotto tortura) saprebbero raccontare un mondo che i comuni mortali non immaginano nemmeno da lontano.
I bilanci? AH!
La chiarezza dovrebbe essere uno dei punti fondamentali di un testo di bilancio così complesso.
"Essere il male della scherma" infine è una definizione che denota paura di perdere "la cadrega", ma anche superficialità.
Chi dice questa frase mantrica è di certo un ottimo conoscitore non solo del Blog Piazzadellascherma, ma anche della federazione, nei suoi lati belli, come in quelli brutti. Lato che se vogliamo sembrerebbe meglio tenere nascosti e sa ancor meglio che parlare della federazione a 360° è una cosa che darebbe parecchi grattacapi.
"Essere il male della scherma" allora è lamento di chi ha quei dolori di pancia che non sa in alcun modo come farlo passare.
Vostro digestivo
Ugo Scassamazzo
Gentile Rinaldi, sono certo che un uomo di esperienza come è lei sa di certo quello che capita a tutti i grandi uomini: il passo d'addio non è mai tale da meritare l'iscrizione in una targa bronzea. Il taccuino federale non sembra che chiuderà in bellezza i suoi resoconti e, da qui al 2020, avvertiremo solo un guizzo dei fasti antichi e nulla più. E' la dura legge del passo d'addio che si sta lentamente consumando anche in via Tiziano. I sentimentali e i nostalgici sappiano che la carriera presidenziale di G. Scarso terminerà una domenica dell’anno prossimo; con lievi passettini in direzione dell’uscio dove cederà il passo in favore del grande Arpino. Il resto fa massa, non storia. Ecco perché avverto l'urgenza di celebrare questo commiato. Anche in quella occasione sono certo che Arpino sarà umile, corretto e generoso e saluterà il nostro Giorgio con la giusta maestosità di un regnante illuminato: "Ringrazio Giorgio per tutto quello che ha fatto per la FIS".
RispondiEliminaE siccome certi amori fanno giri immensi ma non sfioriscono mai, vedrete che lo rivedremo il nostro Giorgio. Lo rivedremo, un giorno, nel suo sfolgorante ruolo di vecchio maestro diplomato ANS. E lo vedremo questa volta sulla pedana giusta, a misura per lui: quella della sua amatissima Modica!
PREFETTO DEL IV PILASTRO
Inefficienti, spendaccioni e incapaci di risolvere i problemi dei tesserati. O forse è perché proprio se ne fregano.
RispondiEliminaNello scorso we, in occasione della prova interregionale ad Ancona chiacchierando con qualche maestro e qualche dirigente di società sono venuto a conoscenza di informazioni direi esilaranti. Sembra, infatti, che il governo federale tramite uno dei suoi massimi esponenti, non avendo alcuna possibilità di infangare il nome e la reputazione del nuovo leader emergente di Federscherma (Marco Arpino) si sia lanciato in commenti del tipo: "...Arpino non è adatto perchè troppo preciso..." il che è come affermare che per essere a capo della nostra federazione ci vuole qualcuno che non lo sia. Se tali dichiarazioni rispondessero a verità resto assolutamente allibito. Ormai gli autogol sono all'ordine del giorno e questa gente va mandata a casa, senza se e senza ma!
RispondiEliminaSe non adatto perchè troppo preciso si intende onesto,capace,rispettoso delle regole,delle opinioni altrui, disponibile all'ascolto delle esigenze degli interlocitori, determinato e propositivo, attento e , non guasta, colto e "multitasking" ...ebbene come non essere d'accordo?
RispondiEliminaJacques de la Palice
Ma Montano si infortuna sempre poco prima della gara a squadre????
RispondiEliminai casi della vita
EliminaSignori ho il piacere di annunciare che dopo le pervicaci pressioni mediatiche di "Piazza della Scherma" è stato riattivato l'impianto di illuminazione del Palamangano di Palermo. Salvo incidenti, gli assoluti di giugno sono salvi.
RispondiEliminahttps://www.palermotoday.it/cronaca/lavori-illuminazione-amg-luce-palamangano-sferracavallo-zen.html
Grazie Rinaldi
Quindi senza il blog, la palestra di Palermo sarebbe rimasta al buio per gli assoluti? Da oggi se mai qualcuno avesse problemi nelle palestre comunali potrà farsi forza scrivendo sul blog che, a quanto scritto, ha più poteri ed influenze da far invidia ai migliori statisti.
EliminaScusate questa mia ironica affermazione ma, leggendo il post, ho avuto le lacrime per le troppe risate.
Se il blog non ne avesse parlato il comitato non se ne sarebbe accorto e non avrebbe pressato l'amministrazione comunale ricordandogli che sarebbero stati sputtanati urbi et orbi.
EliminaIl punto da chiarire è chi pagherà questi interventi.
Ma tanto lo sapremo, tranquillini non resterà un vostro segretuccio.
Segreti io, chi paga, chi mangia...ma che è??...infiltrazione dell’inutile movimento 5 stelle???😂😂😂😂
EliminaAh ecco, ti sei firmato...
EliminaAnche tu, stai serena
EliminaNo, io no :)
EliminaSi, infatti...a Palermo c’era l’intero equipe di elettricisti del comune...e tutti parlavano di “piazza della scherma”...😂😂😂grazie di esistere! Che culo
RispondiEliminaPure gli elettricisti che non appartengono al mondo scherma? ahahahahahah
EliminaIl Blog fa il bene della scherma!
RispondiEliminaA proposito degli assoluti di Palermo, siamo ansiosi di conoscere il dettaglio delle spese per l'organizzazione.
RispondiEliminaImmagino che questa trasparentissima federazione non avrà alcuna remora a renderlo noto!