16 marzo 2020

RIFLESSIONI E PROPOSTE DEL MAESTRO CUCCU


M° Paolo CUCCU
Gentili lettori, scrivo per tutti quelli che leggono assiduamente questo blog, un po’ meno per quei quattro troll che purtroppo hanno colonizzato questa pagina, di cui sappiamo tutti nome e cognome (fare copia/incolla di un proprio scritto su fb e tradurlo qui come anonimo non aiuta a celare la propria identità), ma che pateticamente proseguono a insultare pensando di essere furbi. Premetto che scrivo a titolo personale, come ho sempre fatto, non sono stato nominato portavoce di nessuno, persona o gruppo che sia, incarico che in ogni caso rifiuterei seccamente. Ognuno è perfettamente in grado di esprimere il proprio pensiero, e lo fa nelle sedi e con le persone con cui ritiene opportuno farlo. Deluderò molto quei quattro cialtroni di cui sopra, in quanto vengo a fare proposte concrete di miglioria dell’attività agonistica e della professione di Maestro di Scherma, cose per cui non si necessita fare nomi di improbabili candidati, lascio ancora a voi questo piacere, che da bravi voyeur virtuali ogni giorno non vi fate mancare (attenzione però che alla lunga si diventa ciechi).
Prima di parlare di nomi e di ruoli, sarebbe opportuno cominciare a definire cosa si intendono, e prima ancora analizzare le mancanze per andare a proporre alternative valide. Cosa mi porta a fare queste proposte? Sicuramente l’amore per la scherma, la passione che mi spinge ogni giorno a lavorare e provare a migliorare, non certo la fame di potere, spero anzi che alla fine di questa massacrante campagna elettorale del sottoscritto ci si dimentichi, vorrà dire che i prossimi dirigenti stanno facendo bene il loro lavoro. Perché non credo in questa dirigenza? Dire che non ci credo è fuorviante. Hanno indubbiamente svolto un buon lavoro, errori pochi e tante cose buone a cui dobbiamo rendere atto. Ora però il loro percorso è terminato, hanno preso la federazione, l’hanno fatta crescere, portata fino a dove era possibile per le loro capacità e la loro visione, adesso però il progetto scherma sta ristagnando. Serve un gruppo nuovo, che lo prenda dove è stato portato dai predecessori e lo faccia evolvere ulteriormente, fino a quando anche loro raggiungeranno il limite e dovranno passare la mano ad altri. In un processo di cambiamento per crescere, e non solo per cambiare. In caso di nuova affermazione del gruppo attuale, sono fermamente convinto che non potranno fare un ulteriore salto in avanti, con un nuovo progetto, al massimo potranno conservare quanto ottenuto, con migliorie minime e non influenti sul risultato finale.
Tra le varie cose che non sono stati in grado di apportare, ed anche per il futuro non se ne prevede visti i nomi che insistentemente circolano, è un consigliere che provenga dal quel nutrito gruppo di tecnici civili, coloro i quali hanno come reddito prevalente quello derivante dalla propria attività magistrale. Non c’è mai stato nei precedenti consigli, e questo gruppo non ha intenzione di inserirlo in quello prossimo. Sono loro che oggi si lamentano maggiormente e subiscono ogni conseguenza delle scelte federali, sia in tema di promozione che di organizzazione dell’attività agonistica. Se domani, per assurdo, la scherma smettesse di esistere, tutti i consiglieri semplicemente proseguirebbero in quella che è la loro vista di tutti i giorni. Qualcuno con il suo stipendio pubblico, altri con lo studio privati, altri ancora con la pensione, ma quelli che hanno investito la loro vita nella scherma? Quelli restano semplicemente con un pugno di mosche in mano. Quando un tecnico militare o dopolavorista perde nella sua società il 30% degli iscritti, per lui che non vive di scherma è una scocciatura, ma certamente non un problema. Quando un tecnico vive del solo stipendio della società, perdere un terzo delle quote significa un dramma, e non può essere liquidato da un consigliere federale che piccato risponde “è fisiologico”, perché dimostra ben poca sensibilità di fronte al problema di chi manda avanti questo sport con sacrifici notevoli, e che non si vede riconosciuta nemmeno l’empatia che magari riconosciamo ad un randagio che incontriamo per strada. L’organizzazione dell’attività agonistica non può prescindere da un confronto con i tecnici civili che vivono di scherma, che sono già molti ed in futuro a breve scadenza diventeranno sempre di più, in quanto la situazione economica italiana porterà sempre più ragazzi a valutare lo sport con una importante alternativa ai lavori tradizionali.
L’organizzazione dell’attività agonistica, come già detto, sarà il vero nodo gordiano che il prossimo consiglio federale dovrà sciogliere, possibilmente senza colpi di daga. Senza entrare nel gossip di questa o quella sede, società o quant’altro serva solo a gettare fumo negli occhi ai tifosi-politici, si possono indirizzare delle linee guida da seguire senza deroghe. Per prima cosa non ci dovranno più essere gare nazionali nei mesi di dicembre e gennaio, quelli che notoriamente creano il maggior numero di disagi agli atleti e alle loro famiglie. Aggiungendo che il fine settimana prima d natale e quello successivo all’epifania non potrà essere utilizzato per competizioni di nessun tipo. Basta con gare a due giorni da Natale o il giorno della Befana, quanto le spese di pernotto e trasporto sono alle stelle, ma soprattutto per rispetto delle famiglie, che magari hanno anche altro da fare nella vita che sacrificarla sull’altare del dio della scherma. Settembre non potrà essere utilizzato per le gare di qualificazione, in quanto almeno la metà delle società completa l’iter di affiliazione in quel periodo, e chi ha degli intoppi burocratici non deve essere penalizzato dalla stessa federazione. 
Non potranno più esserci due gare nazionali della stessa specialità in fine settima consecutivi, o peggio ancora nello stesso. I ragazzi che praticano questo sport per il 98% non sono professionisti, e non possono tornare a casa la domenica notte per ripartire il giovedì mattina, e per poi magari vedersi anche i quattro mesi successivi senza nulla da fare. Il numero di cadetti ammessi alla prima prova U20 dovrà salire ad almeno il 50%, anche per aumentare il numero dei partecipanti delle gare attualmente più povere. Per creare una maggiore fidelizzazione degli atleti, e fare qualcosa di concreto contro l’abbandono altissimo di adolescenti nei primi 3 anni post GPG, i Cadetti avranno una stagione agonistica simile a quella della categoria Allievi. Nelle stesse giornate di gara delle competizioni regionali/interregionali GPG ci sarà anche la loro categoria. Questo per due motivi fondamentali: il primo, per sostenere le regioni che hanno numeri più bassi (16 su 20), creando quindi un maggiore introito di quote d’iscrizione, secondo per dare anche agli atleti di medio-basso livello la possibilità di giocarsi qualche competizione tecnicamente alla loro portata e logisticamente non dispendiosa per le famiglie. L’accesso ai campionati nazionali U17 sarà valutato sul ranking nazionale, creato con gli stessi criteri di quello del GPG (2 gare su 3 regionali/interregionali e 2 su 3 nazionali), ovviamente verrà tolta la Coppa Italia, una trasferta in meno per tutti. Si qualificheranno i peimi 128 atleti del ranking di specialità, così diamo un significato alle levatacce all’alba.
LE PREMIAZIONI TORNERANNO AD ESSERE PER I PRIMI 8 CLASSIFICATI, PER OGNI GARA DI OGNI CATEGORIA. Siamo tutti d’accordo che sia stato ampiamente dimostrato che non si risparmia tempo, tantomeno soldi, avendo oggi a disposizioni la possibilità di acquistare medaglie a 2 euro.
Si creerà così quella parte di attività squisitamente promozionale, che manca totalmente in questo momento, e che crea la fidelizzazione dei ragazzi.
I luoghi che ospiteranno qualsiasi gara nazionale, dovranno garantire adeguati supporti logistici da e per la principale stazione ferroviaria prossima alla sede, stop a gare in paesini che costringono a doversi muovere in macchina, o affittare una macchina o un ancora più costoso taxi, con relativi costi a carico delle famiglie. Le gare nazionali dovranno essere ospitate da strutture non solo adeguati negli spazi, ma anche nella possibilità di essere raggiunte solo con i consueti mezzi pubblici.
Il maggiore contributo arrivato da “sport&salute”, che si dovrà lottare per rendere permanente, sarà utilizzato anche a favore di un maggiore aiuto per atleti e famiglie, i più importanti e consistenti sponsor che ha questa federazione. Per le gare nazionali verrà erogato un contributo che potrà arrivare al 50% del costo di affitto di una qualsiasi struttura che risulti più agevole da raggiungere e meglio attrezzata per ospitare manifestazioni di scherma. Questo per dare la possibilità a chiunque di potere proporre la propria città per ospitare manifestazioni federali, e senza che la cosa si traduca in un aumento considerevole dei costi di trasferta per chi parteciperà. Naturalmente verrà conservato il contributo annuale a tutte le società, fermo restando che appare evidente che si tratti poi solo di un sostegno simbolico per l’80% delle realtà sul territorio nazionale, ma è necessario anche fare atti simbolici di vicinanza con i tanti sacrifici delle piccole e medie società, che compongono l’ossatura che mantiene in piedi questa federazione.
Sempre in un’ottica di riduzione dei costi di trasferta, verranno abolite le qualificazioni di zona per il fioretto e la sciabola, oramai decisamente anacronistiche. Come per l’attività di spada avranno uno sviluppo regionale o interregionale, anche nell’ottica di favorire la pratica di altre armi in zona dove oramai le specialità convenzionali sono ridotte numericamente all’osso, se non proprio scomparse.
Le prove del GPG dovranno obbligatoriamente prevedere una prova in regione di tutte e tre le armi, con valore di titolo regionale per ogni categoria/arma. Fermo restando gli attuali criteri di qualificazione, tra i quali verrà anche inserita una prova regionale/interregionale a squadre, al fine di incentivare questo tipo di competizione, che specie tra gli U14 è notevolmente coinvolgente e interessante.
Credo di avere già messo in discussione parecchi argomenti concreti, che possono già costituire un programma piuttosto corposo e concreto. Non mi aspetto un gran numero di risposte intelligenti, perché quel tipo di persona non ha paura di mostrarsi in volto, e tende ad esprimere il proprio pensiero dal vivo, sono quindi fiducioso che alle prossime gare ci sarà finalmente qualcosa di serio di cui discutere, e non i soliti gossip dei tifosi-politici.
M° Paolo CUCCU

11 commenti:

  1. PROFEZIE

    Gentile Rinaldi, rilevo la presenza di un allegro selfie sulla home page del sito federale ma credo che, aldilà dell'allegria ostentata on line, condividerà con me l’opportunità che Scarso e CF facciano le valigie. E anche in fretta.
    La notizia che aspettavamo è arrivata. Scarso e suoi consiglieri sono stati definitivamente sconfitti dal Consiglio di Stato.
    Il problema per lui più incombente, da oggi in poi, non sarà più l’ANS, Arpino, questo BLOG o le indagini della Guardia di Finanza, ma la paura del più totale fallimento della sua politica; un fallimento che rischia seriamente di trasformarsi in malessere potente e incontrollabile.
    Da oggi in avanti non gli sarà più possibile alcuna reazione perché ciò che Scarso avvertirà sarà soltanto la precarietà della sua permanenza in FIS. Oggi, per la prima volta in circa venti anni, si trova davanti ad un nemico sconosciuto: la VERA GIUSTIZIA.
    Posso immaginare che giustificazioni appronterà con l'ausilio dei suoi onorevoli Consiglieri ma tutto quello che potranno fare non sarà altro che consegnare agli affiliati, e tesserati tutti, sentimenti di caos e di assoluta disfatta.
    E’ questa la radiografia di quello che accadrà a breve.
    Alcun rimedio potranno opporre alla reale e progressiva valanga giudiziaria che continuerà a travolgerli nei prossimi giorni
    Ogni uscita di sicurezza è oramai bloccata.
    Il loro vademecum, per potere dispensare serenità e fiducia in mezzo alla tempesta che incalza, è andato perduto per sempre.

    PREFETTO DEL IV PILASTRO


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    1. Scusi prefetto ma anche il CONI ci fa una figura di merda in merito alla questione?

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    3. Tutti i nodi stanno venendo al pettine, caro Giorgino.
      Fai in fretta le valige!!!!!!!!

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  2. Un programma condivisibile, da sviluppare meglio per categorie, specialità ed arma

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  3. ma cosa è successo al consiglio di Stato?

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  4. Conoscendo Girgio sarebbe stato meglio per lui beccarsi l'influenza da Covid-19 piuttosto che questa condanna a morte pronunciata dal Consiglio di Stato.

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  5. LA FIS VA COMMISSARIATA




    LA FIS VA COMMISSARIATA





    LA FIS VA COMMISSARIATA


    SCARSO DIMISSIONI

    AZZI DIMISSIONI

    PASTORE DIMISSIONI

    VEZZALI DIMISSIONI

    LAURIA DIMISSIONI

    DE BARTOLOMEO DIMISSIONI

    ANCARANI DIMISSIONI

    RANDAZZO DIMISSIONI

    BURATTI DIMISSIONI

    CAMPOFREDA DIMISSIONI

    MAGNI DIMISSIONI

    CANNELLA ASSEGNATO AD ALTRO INCARICO

    GUARINO FINE COLLABORAZIONE CON LA FIS

    CRISCI DIMISSIONI DA PRESIDENTE AIMS

    RITIRO IMNEDIATO DEI TITOLI ABUSIVI DI

    ALLENATORE DI IV LIVELLO A NON MAESTRI ANS

    TECNICI DI III LIVELLO A NON MAESTRI ANS

    TECNICI DI II LIVELLO A NON DIPLOMATI ANS

    TECNICI DI I LIVELLO A NON DIPLOMATI ANS

    ISPEZIONE MINISTERIALE A VIALE TIZIANO

    ISPEZIONE RAGIONERIA DELLO STATO A VIALE TIZIANO

    ISPEZIONE CORTE DEI CONTI A VIALE TIZIANO

    ISPEZIONE CONI A VIALE TIZIANO

    INTERVENTO DELLE AUTORITÀ PENALI A VIALE TIZIANO


    RESTITUZIONE DELLE SOMME SPESE DA AFFILIATI E TESSERATI PER L'ASSEMBLEA DI RICCIONE

    ARPINO SANTO SUBITO 😂




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  6. Non solo DIMISSIONI SUNITO, ma anche e sopratutto ASSOLUTO DIVIETO DI RICANDIDARSI, per comprovata incapacità gestionale

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  7. In tempi di tragedie come in questo momento, un minimo di sensibilità impone dall'evitare di postare il consueto repertorio.
    Un minuto di raccoglimento anche per i loro fan, in piena ovazione delirante. Voi vi sentite migliori? Lo state ampiamente dimostrando.

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